standard-title Progetto Le fatiche di Ercole Dal luglio 2014 al novembre 2016

Progetto Le fatiche di Ercole

Dal luglio 2014 al novembre 2016

Ente titolare: Cooperativa Sociale di Bessimo ONLUS
Enti partner: Cooperativa Il Calabrone, Cooperativa Gaia, Cooperativa Contatto, Consorzio Tenda, Associazione Carcere e Territorio, Associazione Vol.Ca, Associazione Briganti

Hanno aderito il Comune di Brescia, Il Comune di Monti Isola, il Comune di Zone

Il progetto, iniziato nel luglio 2014 ed è terminato nel novembre 2016 ha permesso lo svolgimento di diverse azioni differenziate e in parte sperimentali nell’ambito dell’esecuzione penale.
Le azioni erano coordinate all’interno del “Polo Territoriale” al quale partecipano i referenti istituzionali degli enti patner, i due direttori degli Istituti Penitenziari presenti nella Città di Brescia, il direttore e il referente dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna e l’ASL di Brescia.

Le azioni previste dal progetto erano:

  • AGENTE DI RETE  – coop. Di Bessimo –  2 operatori part time
    Azioni dentro gli istituti di pena
    Il lavoro degli AdR all’interno degli Istituti si è rivolto a detenuti (sia in attesa di giudizio che definitivi) per il colloquio di primo ingresso, per colloqui di sostegno chiesti direttamente dal detenuto, nell’attivazione di servizi esterni per specifiche esigenze (anagrafe, notai, ufficio matrimoni) contatti con famiglie e gli avvocati, informazioni e consulenze inerenti l’esecuzione penale.
    Considerando che Verziano è un Casa di Reclusione l’AdR ha lavorato in particolare con i  detenuti  definitivi anche nell’avvio di progetti esterni individualizzati.
    In entrambi gli istituti gli AdR si sono occupati, in accordo con l’area educativa, della compilazione delle richieste per la L. 199 (detenzione domiciliare) e di altre istanze.
    Si sono incontrati i detenuti dimittendi, in particolare per i soggetti in situazione di grave emarginazione, con l’obiettivo di accompagnare le dimissioni dal  carcere.
    Attività presso l’UEPE
    Dal 2014 si è deciso di stabilizzare la presenza degli AdR presso UEPE Brescia per far fronte al sempre più concreto trasferimento delle pene dall’interno delle carceri all’esecuzione esterna (detenzioni domiciliari, affidamenti, messe alla prova, ecc).
    Durante il Progetto gli AdR hanno affiancato le assistenti sociali nel reperire realtà di volontariato per soggetti in affidamento, attivare e mantenere i contatti con Servizi sociali dei Comuni, svolto attività di segretariato sociale, prestato collaborazioni sui detenuti in osservazione nei due Istituti bresciani. Hanno mantenuto la gestione, insieme al capo area, delle persone condannate a lavori di pubblica utilità e in permesso premio. Gli AdR sono stati coinvolti anche in alcune azioni presso le abitazioni (verifiche, accompagnamenti, affiancamenti) e nella verifica di alcune misure di sicurezza. 
  • MEDIAZIONE CULTURALE – Coop. di Bessimo – un operatrice part time
    La mediatrice culturale, presente nella Casa Circondariale di Brescia ha incontrato in particolare i detenuti dell’area del magreb con l’obiettivo di facilitare i rapporti fra l’Istituzione e i detenuti.
    Nello specifico il ruolo della mediatrice è quello di creare un ponte tra il detenuto e l’operatore del carcere (educatore, operatori penitenziari, sanitari ecc).
    La comprensione della lingua ha permesso una corretta comunicazione tra detenuto e l’operatore, una maggiore comprensione da parte dei detenuti stranieri dei diritti e dei doveri, delle regole da rispettare all’interno del carcere.
    La mediatrice ha partecipato ad alcune equipe con l’assistente sociale, gli educatori, e con gli operatori dell’area sanitaria per un approfondimento di situazioni particolari.
    La mediatrice facilità l’ingresso nel carcere e la collaborazioni con associazioni magrebine ed arabe esterne al carcere.
  • HOUSING – Coop. di Bessimo, Coop. il Calabrone, Associazione Vol.Ca, Coop. Contatto
    Il Progetto disponeva di 20 posti letto per l’accoglienza di persone in esecuzione penale esterna.
    Tre sono le tipologie di accoglienza in base alla valutazione delle caratteristiche e delle necessità delle persone segnalate:

    1) Soggetti privi di risorse  personali e che necessitano di  una struttura  comunitaria;
    2) Soggetti capaci di vivere in appartamento in semi autonomia affiancati da un educatore;
    3) Soggetti autonomi che necessitano solamente di un’accoglienza abitativa con supporto di volontari;

    Gli enti accoglienti sono: Coop. Di Bessino, Coop. Gaia, Coop. Il Calabrone, Cooperativa Contatto, Associazione Vol.ca.
    Il ruolo dell’educatore prevede l’accoglienza, il supporto educativo, il segretariato sociale, l’accompagnamento e l’affiancamento nelle attività di ricerca lavoro. Ha anche il compito di monitorare il rispetto delle prescrizioni e delle regole della convivenza stabilite da ogni ente.

  • SUPPORTO PISCOLOGICO presso la CC di Brescia – Ass. Carcere e Territorio – una operatrice part time
    La presenza della psicologa del Progetto presso la Cc di Brescia Canton Mombello ha permesso ha consentito una maggiore collaborazione con le colleghe dell’azienda ospedaliera da parte dell’Istituto.
    Gli interventi da attivare vengono decisi nello staff, attivati tempestivamente e monitorati settimanalmente.
    Inoltre si riscontrano collaborazioni proficue con l’AdR e la mediatrice culturale per le situazioni complesse relative a detenuti di origine nord africana.
    Le collaborazioni con il servizio salute mentale dell’area sanitaria è sempre più proficua e consolidata: gli interventi di natura strettamente clinica (invii allo psichiatra, valutazione psicodiagnostica, attivazione di sostegni psicologici) vengono concertati e attivati tempestivamente.
  • SUPPORTO PISCOLOGICO \ GENITORIALITÀ \ FRAGILI LEGAMI  
    presso la CR di Verziano – Coop. Di Bessimo e Ass Briganti – due operatrici part time
    Il gruppo di discussione sviluppato all’interno della casa di reclusione di Verziano, si è svolto a partire dal 6 novembre 2014 e si è concluso il 18 giugno 2016, con incontri a cadenza settimanale della durata di due ore il giovedì pomeriggio.
    Il percorso  ha coinvolto anche studenti dell’Università di Bergamo.
    Il numero dei partecipanti selezionati all’inizio il percorso attraverso un colloquio, è stato variabile per via delle nuove normative che hanno permesso a molti dei partecipanti di beneficiare di misure alternative.
    In parallelo al gruppo di discussione si è svolto il laboratorio teatrale avente come tematica il bene e il male, al quale partecipavano alcuni figli dei partecipanti al gruppo.
  • GIUSTIZIA RIPARATIVA  ASSOCIAZIONE CARCERE TERRITORIO
    La linea progettuale riguardante la giustizia riparativa ha proseguito il suo percorso, consolidando le relazioni già poste e affiancando nuove sperimentazioni.
    In particolare nel biennio 2014/2016 si sono conclusi positivamente i progetti in atto con i vari comuni.
    Sono andati poi aggiungendosi altri contatti con amministratori locali (Chiari, Gavardo, Sirmione) e l’avvio di un percorso progettuale strutturato con il Comune di Palazzolo s.O. che vede coinvolti diverse persone.

 

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