In occasione delle celebrazioni dell’1 e 2 novembre (Tutti i Santi e i defunti), Fondazione Brescia Musei – negli spazi della Pinacoteca Tosio Martinengo – ha ospitato «Que Viva el Día de los Muertos! 2024», un progetto interculturale organizzato da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Comunità Messicana residenti a Brescia e Provincia.

«Il Día de los muertos è una festa dedicata ai morti che in realtà celebra la vita. Una tradizione antichissima per ricordare e omaggiare i defunti, che solo in questo periodo dell’anno possono raggiungere i parenti vivi» – continua a leggere: https://www.bresciamusei.com/evento/que-viva-el-dia-de-los-muertos-2024/

Ad accogliere i visitatori c’erano anche Cecilia e Cimì dell’Associazione Casello 11 che riunisce i volontari della Cooperativa di Bessimo. Cecilia, messicana e guida turistica, insieme ad altri della Comunità Messicana, ha spiegato e raccontato la tradizione del Dìa des lor Muertos e del relativo altare installato nella Pinacoteca.

LA TRADIZIONE

La tradizione messicana dell’altar de muertos è un elemento centrale nelle celebrazioni del Día de los Muertos, la festa dei morti, che si celebra principalmente il 1° e il 2 novembre.

Questo altare rappresenta un ponte tra i vivi e i defunti, permettendo alle anime dei cari di “visitare” i loro familiari sulla terra.

La tradizione riflette la visione messicana della morte non come una fine, ma come una parte continua della vita. Il Día de los Muertos è un momento di gioia e celebrazione in cui si onorano e si ricordano con affetto i cari defunti.

L’ESPERIENZA

Anche i ragazzi della Comunità di Fara Olivana sono stati in visita all’altare:

L’altar de muertos è decorato con elementi specifici, ognuno con un significato simbolico profondo:

1. Fotografie e ricordi personali: rappresentano il defunto e aiutano a far “sentire” la sua presenza.
2. Ofrendas: offerte di cibo e bevande amate dal defunto in vita, come tamales, pan de muerto (pane tradizionale della festività) e tequila, che simboleggiano il nutrimento per l’anima durante il viaggio.
3. Fiori di cempasúchil: i caratteristici fiori giallo-arancio che, con il loro profumo e colore intenso, guidano le anime verso l’altare.
4. Incenso e candele: rappresentano la purificazione e l’illuminazione del cammino delle anime.
5. Carta picada: una carta velina colorata e ritagliata a mano, che simboleggia l’elemento dell’aria e decora l’altare in modo vivace.
6. Zucchero e teschi di zucchero (calaveras): simboleggiano la morte e la dolcezza della vita.
7. Acqua: è un’offerta di ristoro per le anime durante il viaggio dall’aldilà.