E’ noto che alcuni tra i personaggi più famosi del mondo del calcio prestano la propria immagine a pubblicità sul gioco d’azzardo. Ora è stato anche siglato l’accordo tra Intralot, società del gruppo Gamenet – uno dei più importanti concessionari del gioco d’azzardo in Italia – e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).
Il calcio è uno dei principali sport conosciuti che dovrebbe essere promotore di valori sportivi ed umani. In realtà spesso è costellato da interessi economici e da scandali, ad esempio quelli riguardanti le calcio scommesse. Non ultimo questo accordo che crea offesa tra chi, come gli enti che sottoscrivono questo appello, tra l’altro partecipanti al Tavolo Provinciale per il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), condivide insieme ai diversi servizi pubblici dedicati alle dipendenze e ai Comuni l’impegno quotidiano per contrastare la grave patologia che coinvolge un numero crescente di individui, giovani e meno giovani, con gravi conseguenze personali, familiari e sociali.

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L’accordo tra Intralot e Figc è l’ennesimo esempio di incoerenza ed ambiguità: da un lato si combatte questa patologia e si investono ingenti risorse in prevenzione e, soprattutto, in cura da parte di Stato, Regioni e Comuni, dall’altro si invita direttamente o indirettamente a giocare. Da una parte, molti auspicano il divieto assoluto di pubblicizzare il gioco d’azzardo, dall’altra una Federazione sportiva la cui principale fonte di finanziamento è lo Stato, accetta come “main sponsor” una società che promuove il gioco d’azzardo sulla base di “una partnership incentrata sui valori”, come si legge nello stesso sito della Figc per bocca del Presidente Tavecchio.

Il prossimo 14 novembre lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” ospiterà a Bergamo la partita amichevole tra le nazionali under 21 di Italia e Danimarca. Riteniamo che questo evento anche se positivo non possa far dimenticare la necessità e l’urgenza di denunciare l’accordo sopra evidenziato e ci auguriamo che al più presto la Figc receda dall’accordo con Intralot e mostri reale coerenza coi valori della persona e della salute che dovrebbe incarnare.
Sottoscrivono questo appello: Caritas Diocesana Bergamasca, CGIL Bergamo, CISL Bergamo, Confcooperative Bergamo, Forum Bergamasco delle Associazioni Familiari, Associazione Genitori Atena, Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie – Coordinamento di Bergamo, Gasparina di Sopra Società Cooperativa Sociale, Associazione e Cooperativa Comunità Emmaus, Il Piccolo Principe S.C.S., Associazione Genitori Antidroga, Cooperativa di Bessimo Onlus, CON-TATTO SERVIZI S.C.S. ONLUS, Associazione Opera Bonomelli ONLUS, Famiglia Nuova Soc. Coop. Soc.