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Serate Culturali

Nelle nostre Comunità alcune serate sono dedicate ad attività culturali di vario genere: cinema, teatro, serate davanti alla tv a guardare film, uscite per partecipare ad eventi di vario genere. A queste attività  seguono momenti di riflessione di gruppo per scambiarsi opinioni, pareri, idee. Le attività e le possibilità sono tante, eccone alcune:

Nella Comunità di Cremona:

Le serate culturali nella comunità di Cremona sono organizzate secondo due modalità:

La prima modalità si compone di un programma a cadenza settimanale con attività organizzate sia dagli utenti che dagli educatori.

  • Ogni lunedì della settimana, una volontaria che da anni collabora con la nostra struttura, si rende disponibile per aiutare i ragazzi ad imparare la lingua spagnola; questo permette agli utenti sia di acquisire nuove conoscenze e competenze, ma anche di potenziare la loro capacità all’attenzione e stimolare i processi mnemonici.
  • Ogni mercoledì e domenica pomeriggio, ai pazienti della nostra struttura vengono proposti dei giochi che prevedono sia interazione e comunicazione, in quanto giochi a squadre, con l’obiettivo di far sperimentar il gioco e il divertimento sano. I giochi a squadre vengono spesso proposti dagli utenti stessi, che hanno l’occasione di mettersi alla prova e di avere il supporto della squadra quando sono in difficoltà.
  • Oltre alla scelta di film, proposti dagli utenti, gli operatori due volte alla settimana intervengono portando alla loro attenzione documentari che hanno come obiettivo non solo l’acquisizione di nuovo conoscenze ma anche la scoperta di nozioni nuove.

La seconda modalità di organizzazione riguarda delle serate organizzate, proposte agli operatori o dei volontari rispetto ad attività ludico-ricreative per permettere agli utenti di sperimentare le loro capacità e sviluppare competenze utili al lavoro di gruppo.

Ad esempio, è stata organizzata una serata utilizzando il gioco in scatola di Sherlock Holmes. I pazienti si sono divisi in due squadre; ad ogni squadra è stata fornita una mappa, riprodotta in scala, della città di Londra e una serie di indizi. A turno, dopo essersi confrontati su quale fosse la migliore strategia da utilizzare, le squadre hanno fatto domande al conduttore del gioco cercando di accumulare più indizi possibili. Una volta terminata la fase delle domande, entrambe le squadre hanno dovuto esporre al conduttore del gioco quali fossero le loro ipotesi di conclusione del gioco, in seguito ad un dibattito.

Questa attività ha messo gli utenti in una posizione di ascolto reciproco e confronto, con l’obiettivo finale di arrivare alla risoluzione del caso proposto.

Nella Comunità di Fara – settembre 2019:

Serata in musica con i «Lasciacheiosia Nek Tribute Band» in diretta su Facebook

Di solito sono le persone che vanno ai concerti. Questa volta, invece, il concerto è…venuto in comunità (quella di Fara Olivana) per una serata culturale a base di musica.

Il format si chiama #liveOnline ed è un’idea di una band che propone un repertorio tributo a Nek (il cantante famoso per «Laura non c’è») e consiste nel proporre un’esibizione live della durata di circa 1 ora solo ed esclusivamente in diretta su Facebook.

«Abbiamo voluto organizzare un’edizione speciale di #liveOnline (*Comunità Terapeutica Edition) – spiegano Manuel, Alain, Marco e Francesco dei Lascia che io sia NEK Tribute Band​ – per dare rilievo a un tema tanto noto quanto sconosciuto, per aprire una porta su una realtà che, ogni giorno, si trova ad affrontare situazioni di persone in difficoltà che hanno deciso di reagire e ricominciare la propria vita da zero con nuovi obiettivi e nuovi orizzonti.

Pensiamo che la musica serva anche a questo, a condividere anche le cose importanti della vita, non solo il divertimento».

Durante la serata, il Responsabile della Comunità – Giovanni, è intervenuto per spiegare e raccontare alle persone connesse in diretta cosa si fa in una Comunità terapeutica e di cosa si occupa la Cooperativa di Bessimo.

Nel video un estratto della serata (per vederlo online. https://www.facebook.com/LasciacheiosiaNekTribute/videos/555916438482906/).

Scopri di più sulla Comunità di Fara Olivana: https://bessimo.it/fara-olivana-con-sola/

 

Clicca sull’immagine per guardare il video:

Nella Comunità di Fara:

“Il Dono della Vita”: una sera con Mauro

«Venerdì 28 Giugno 2019 – racconta Diana, educatrice della comunità – è venuto in comunità Mauro dell’associazione Enjoy skysport Onlus a portare la sua testimonianza.

Mauro ci ha raccontato la sua storia, la storia di un ragazzo che si sentiva felice, arrivato e invincibile. La storia di un ragazzo, che dopo un’infanzia dura e povera, è riuscito a riscattarsi e ad avere tutto quello che desiderava. La storia di uno che ce l’ha fatta ed è riuscito ad avere il lavoro che desidera, la donna che ama e i soldi che gli servono.

Tutta questa invincibilità però si arresta.

La mattina del 31 agosto 2005, mentre guidava il camion della ditta per cui lavorava, ha subito un incidente che gli ha cambiato la vita. Dopo la degenza e la riabilitazione, è tornato a casa con una nuova condizione: una paraplegia incompleta.

All’inizio questa condizione ha provocato in lui il desiderio di mollare e di farla finita. Ha deciso di lasciare la moglie, ma la moglie non ci è stata e lo ha stimolato a resistere. Lui allora ha deciso di reagire e di godere della vita.

Questa sua testimonianza ha ricordato a tutti a noi che la vita è preziosa e che in qualunque condizione va onorata. Mauro con la sua esperienza ci ha insegnato (ancora una volta) che bisogna sempre:

  • Ringraziare per quello si ha.
  • Imparare a chiedere aiuto.
  • Imparare a chiedere scusa.

Ecco le riflessioni di alcuni utenti:

«Devo dire che la storia di Mauro mi ha colpito. Ha parlato con serenità della sua storia. Visto che faceva il mio stesso lavoro, ho ripercorso con la memoria le mie avventure in quell’ambito. Mi sono tornati alla mente tutti i pericoli che ho scampato. Ho ringraziato per tutta quella fortuna».

«Riflettendo sulla serata con Mauro Bernardi devo dire che ho provato tante emozioni, in primis la felicità nel rivedere un amico dopo tanto tempo, la curiosità di sapere come sia andata veramente quel tragico giorno e poi la speranza che anche io posso ricostruirmi tutto quello che ho perso in questi anni. Devo dire che mi ha trasmesso la forza di andare e combattere per poter vivere al meglio la mia vita futura. Grazie mille per la bellissima serata amico mio!!»

«La storia o meglio la vita di Mauro raccontata in modo allegro è stata toccante, molto toccante. In alcuni momenti ho provato tristezza e mi sono commosso. Questa serata mi ha fatto tanto riflettere che per tre giorni era un continuo pensare. Mi sono reso conto della fortuna che ho avuto nel guidare sotto l’effetto di sostanze e del fatto che non mi è mai accaduto niente (a parte un incidente) rispetto a quello che è accaduto a lui. La forza d’animo e la volontà che ha quest’uomo è una cosa impressionante. Mi ha colpito il suo coraggio e quello di sua moglie, di non mollare. Ho capito che credere, cercare aiuto e perdonare fa andare avanti sereni e felici. Certo, si capisce che il percorso non è stato facile, ma a piccoli passi si riesce ad uscirne ed in questo ho rivisto il percorso che sto facendo in comunità. Il volontariato che svolge Mauro è semplicemente stupendo e mi ha fatto capire pure il senso del mio volontariato alla scuola materna, che mi fa star bene e mi rende felice. Alla fine di questa storia ho capito quanto siano vere le parole del maestro Oogway in “Kung Fu Panda” (scena vista durante la serata) – C’è un detto: Ieri è storia, domani è mistero, oggi è un dono per questo si chiama presente”. Ed io sono in comunità a cambiare e chiedere aiuto proprio per questo».

«Mauro mi ha colpito molto per la sua determinazione, per la voglia di vivere nonostante quello che gli è successo. Sono rimasto meravigliato per la sincerità con cui ha descritto la sua situazione, usando anche un pizzico di ironia. È una persona ammirabile e credo possa essere un esempio per tutti noi».

«La sera che Mauro è venuto a trovarci, ci siamo trovati nella sala gruppi. Qui Mauro ha allestito il computer con il proiettore e lo schermo per proiettare e lo schermo per le dispositive. Ci ha mostrato la sua storia, l’incidente che gli ha cambiato la sua vita e quella sua famiglia. Ha raccontato la sua storia, la volontà di uscire il più possibile bene da quella situazione, il coraggio e l’aiuto di sua moglie nel migliorare la sua condizione. È stato molto bravo e forte. è stata una serata molto bella e positiva».

Nella Comunità di Gottolengo:

“Villa Bina Vip” 2019

«Abbiamo pensato di proporre alle nostre ospiti – raccontano le educatrici della comunità di Gottolengo – una serata alternativa, nella quale è stato loro chiesto di entrare nei panni di un vip famoso. La performance ha quindi richiesto di conoscere il personaggio (studiarsi i video in internet), acquisirne i comportamenti attraverso l’ausilio del look (abiti accessori, linguaggio e movenze). Le ospiti, dopo una preparazione durata una settimana, hanno quindi inscenato il vip a loro assegnato (doveva restare “segreto” sino all’ultimo momento).

Si sono esibite riproponendo in playback il pezzo forte dell’artista. Calarsi in un ruolo altrui, spesso molto diverso e lontano dal proprio stile personale, chiede uno sforzo non indifferente che può, però, aiutare a mettersi in gioco e a conoscersi maggiormente. Il risultato è entrare in contatto con nuove parti di sé e imparare a superare alcune delle proprie paure nel relazionarsi all’altro. Esibirsi davanti ad un pubblico chiede auto-controllo, capacità di gestire l’emotività, temi che risuonano nei vissuti di chi intraprende un percorso terapeutico. La “cura” si esprime anche in momenti come questi, dove l’intero gruppo delle ospiti si può conoscere ed integrare mentre si lavora ad un obiettivo comune. Chissà quali personaggi verranno a “farci visita” nella prossima edizione del “Villa bina vip”?! Beh, per ora non ci rimane che constatare che Il divertimento sano costa poco (e soprattutto meno di un biglietto per il concerto di Lady Gaga!)».

Le ragazze della comunità si sono cimentate nei ruoli di: Lady Gaga, Madonna, Marcella Bella, Tina Turner, Loredana Bertè, Beyoncè, Laura Pausini, Renato Zero e Marylin Manson ma anche Ilary Blasi (a presentare la serata) e Francesco Totti (tra il pubblico).

La serata si è svolta all’aperto, nel bellissimo e ampio giardino di Villa Bina. Prima dello spettacolo agli invitati è stato offerto un ricco buffet allestito sotto un meraviglioso ed accogliente gazebo illuminato da coloratissime luci.

Parte attiva nell’evento è stato anche il pubblico, chiamato a votare le varie esibizioni e a decretare i tre vincitori che sarebbero poi saliti sul podio.

–              Terzo posto: Loredana Bertè

–              Secondo posto: Marylin Manson

–              Primo posto: Renato Zero

L’ESPERIENZA RACCONTATA DALLE PROTAGONISTE:

“A me hanno chiesto di interpretare un video di M. Manson: prima ho risso istericamente, pensando che gli operatori fossero matti, poi ci ho provato a calarmi nella parte e nel ruolo (anche in questo caso per la prima volta). Sono salita sul palco, dopo aver osservata divertita le mie compagne, per poi dare inizio al mio spettacolo. Ancora oggi, come nella relazione settimanale, ringrazio lo staff che mi hanno messo alla prova, regalandomi momenti di vera gioia e spensieratezza. Non avevo più paura del giudizio, ero libera, sana, lucida… a parole non so descrivere, ma strumenti come questi sono importanti perché ci danno tanto, anche con poco ci fanno capire quanto sia ancora possibile fidarsi e non rimanere “fregate”, ma divertirsi ed imparare e socializzare anche per una donna di 43 anni, con più di 20 anni di vita trascorsi nelle “tenebre”. Sono riuscita a cogliere qualcosa da quest’esperienza, permettendomi di modulare i miei primi passi da lucida, con le mie compagne accanto, gli incoraggiamenti e le gratificazioni nel vedere tutto lo staff presente, partecipe e felice…GRAZIE ANCORA, C.”

“La Festa d’Estate è stata frizzante e mi sono divertita ad interpretare MARCELLA BELLA; è un’esperienza che rifarei! A.”

“La festa Villa Bina Vip è stata per me un modo per esprimere un’altra me stessa. Interpretando un personaggio internazionale come Madonna, mi sono divertita moltissimo scoprendo un lato divertente e giocoso che la sostanza aveva nascosto. F.G.”

“Festa organizzata dalla mia O.P., che mi ha permesso di riscoprire che senza troppi sforzi e preparativi, si può organizzare serate di leggerezza e di grande intrattenimento. Vivere in CTA non è semplice, ma bisogna imparare a vivere questi momenti lasciandosi andare, svuotando la mente.

SI PUO’ CAMBIARE SOLO SE’ STESSI, SEMBRA POCO MA SE CI RIUSCISSI FARESTI LA RIVOLUZIONE! S.G.”

Nella Comunità di Pudiano:

2019: Serata Dadodadodici: «da un paio di anni – racconta Laura, educatrice della comunità – collaboriamo con l’Associazione Dadodadodici di Orzinuovi. Ogni primo giovedi sera del mese, alcuni soci di questa associazione ludica e socioculturale, vengono presso la nostra struttura per passare un paio d’ore con i nostri pazienti. Ci propongono dei giochi da tavolo molto interessanti: si tratta di giochi “di nicchia”, non i soliti che conosciamo tutti. Attraverso questi incontri vogliamo far sperimentare ai nostri pazienti il gioco e il divertimento sano. Inizialmente sono molto scettici, poi quando entra in gioco la competizione e la voglia di vincere non li ferma più nessuno !

I ragazzi del Dadodadodici nel corso di questi anni ci hanno regalato due giochi in scatola : “Dixit” e “En gir dè portèch”. Quest’ultimo è stato interamente realizzato da loro ed è il gioco da tavolo ufficiale di Orzinuovi».

Nella Comunità di Rogno:

Pochi giorni prima dell’inizio dell’emergenza, il 17 febbraio del 2020, la comunità di Rogno ha ricevuto la visita «dei famigliari di una nostra cara volontaria – racconta Erika, educatrice della comunità – che hanno voluto incontrare i ragazzi che qui stanno facendo un percorso, per offrire la loro preziosa testimonianza in merito alla dipendenza ed alla loro esperienza nella comunità Incontro Molino Silla” situata ad Amelia, in Umbria.
 
Sono venuti in 3: il fratello e il nipote della volontaria e un utente che, da 15 mesi, sta affrontando lo stesso percorso comunitario dei ragazzi di Rogno. Il fratello ha terminato il percorso da circa 10 anni e attualmente collabora con la comunità, mentre il nipote è al termine di un percorso durato circa 2 anni e mezzo.
 
Dopo una breve introduzione per conoscersi e salutari, gli ospiti hanno raccontato delle attività ergoterapiche di cui la comunità umbra si occupa – svolte tutte all’aria aperta – e hanno poi affrontato il tema dell’importanza del rispetto delle regole comunitarie.
 
Il messaggio che i tre hanno voluto lasciare ai nostri utenti è ricco di condivisione e aiuto reciproco: sono fermamente convinti che la comunità sia come una famiglia per chi non l’ha mai avuta o come una seconda famiglia per chi ne ha già una».
 
Scopri di più sulla Comunità di Rogno: https://bessimo.it/rogno/

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