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Progetto Fatti un tetto!

Il progetto di Housing sociale per un rientro pieno e completo in società

Attraverso il progetto di Housing Sociale «Fatti un tetto!» la Cooperativa di Bessimo intende accompagnare le persone che terminano un percorso di recupero all’interno dei servizi residenziali della cooperativa, verso un pieno reinserimento nella società grazie all’attivazione di 6 appartamenti per l’autonomia che potranno ospitare 17 persone (in alternanza).

Chi termina un percorso in comunità, che può durare anche molto tempo, non sempre ha la possibilità di tornare a vivere da subito una vita pienamente autonoma: alcuni provengono da contesti difficili, altri non hanno una famiglia dalla quale tornare.

Ecco perché è importante fornire loro un accompagnamento ulteriore che possa aiutarli, temporaneamente, a prepararsi nel modo giusto, sia economicamente che personalmente, al pieno rientro positivo in tutti gli ambiti di vita (lavorativo, abitativo, della socialità e del tempo libero, della rete familiare).

La questione «dell’abitare», già affrontata in alcune sperimentazioni attivate nel corso degli anni, è sempre stata delicata da gestire direttamente: la cooperativa attualmente non dispone di un servizio di housing sociale per questo specifico target “interno” e, difficilmente, riesce ad attivare, nei territori dove opera, risposte adeguate al bisogno abitativo (inteso in senso lato) degli utenti dimessi dai propri servizi.

Appare chiaro, però, che in molti casi la possibilità di offrire ad alcuni utenti/ex utenti un ulteriore supporto (seppur limitato nel tempo), può mettere al riparo da eventuali ricadute o dalla degenerazione di condizioni personali e familiari già delicate.

Il progetto è reso possibile dal contributo concesso da Fondazione Cariplo nel Bando «Housing sociale per persone fragili» ma necessita di ulteriori fondi per il suo compimento.

Gli obiettivi del progetto:

Il progetto intende:

  1. Accompagnare i beneficiari verso la completa autonomia abitativa grazie ad un periodo «cuscinetto» che permetterà di accantonare risorse economiche ma anche il potenziamento e il recupero di risorse personali «in casa»: gestione degli spazi, gestione economica, autonomia…
  2. Assistenza nel recupero dei legami familiari e sociali
  3. Recupero del proprio ruolo in società

Le azioni del progetto:
Il progetto si articola in tre azioni:

  • Azione 1. Interventi sugli immobili;
  • Azione 2. Organizzazione del servizio;
  • Azione 3. Attivazione del servizio e avvio dei progetti di autonomia abitativa.

Azione 1: Interventi sugli immobili

I sei alloggi all’interno dei quali realizzare il progetto di housing sociale trovano spazio vicino o all’interno degli immobili che già ospitano le comunità gestite dalla cooperativa.

In particolare si prevede l’attivazione di:

  • 1 Appartamento a Rogno (BG) (3 posti letto)
  • 2 appartamenti a Fara Olivana con Sola (BG) (4 posti letto);
  • 1 Appartamento a Cividate Camuno (BS) (3 posti letto);
  • 1 appartamenti a Manerbio (BS) (4 posti letto).
  • 1 appartamento a San Giorgio di Mantova (MN) (3 posti letto);

Si prevede, quindi, l’attivazione di 17 posti letto totali.

Azione 2: Organizzazione del servizio

  • Predisposizione degli strumenti gestionali (Carta dei servizi, accordo di ospitalità, progetto individualizzato)
  • Individuazione degli operatori dedicati
  • Adempimenti amministrativi

Azione 3: Attivazione dei servizi

L’azione riguarda i passaggi di attivazione materiale del progetto (permessi, agibilità ecc.).

Gestione del progetto

La gestione del progetto può essere spiegata in qualche breve punto:

  • Gli appartamenti trovano posto accanto ai servizi residenziali sia per contenerne i costi di allestimento e gestione,
  • A coordinare i singoli appartamenti saranno i responsabili dei servizi residenziali vicini.
    Questo rende possibile:
    non introdurre una nuova figura;
    valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli operatori dei sotto target, in particolare nel caso in cui vengano inseriti negli appartamenti gli ex utenti della vicina comunità;
    tenere sempre in massima considerazione e monitorare le dinamiche interne ai due servizi attigui; massimizzare le sinergie già attivate con il territorio (organizzazioni, parrocchie, enti locali, ecc.),
  • L’andamento di ogni situazione sarà costantemente monitorato,
  • I beneficiari sono selezionati con estrema cura (alta soglia) e con criteri d’accesso molto stretti al fine di evitare situazioni difficili che potrebbero venire a crearsi,
  • Il progetto è disponibile, in minima parte, anche a persone provenienti dal contesto esterno alla Cooperativa purché in manifeste condizioni di disagio sociale e individuati in collaborazione con i servi sociali del comune di pertinenza.

Criteri di accesso al servizio:

L’accesso al servizio di housing sociale e, nello specifico, ad uno dei sei appartamenti potrà avvenire nel caso in cui il potenziale beneficiario:

  • Abbia concluso positivamente il percorso riabilitativo all’interno di una comunità terapeutica, di una comunità specialistica per nuclei familiari o per donne con figli, di una comunità educativa per minori e madri in difficoltà (servizi gestiti da Cooperativa di Bessimo);
  • Abbia un’occupazione stabile (contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato) o una prospettiva di occupazione stabile (tirocinio lavorativo finalizzato all’assunzione);
  • Sia in grado di partecipare alle spese di gestione dell’appartamento;
  • Sia in grado di attivarsi, o sia disposto ad attivarsi, fin da subito per la ricerca di una soluzione abitativa definitiva che sia usufruibile al termine del percorso di housing sociale (al termine dei 12 mesi);
  • Non chieda di stabilire la propria residenza all’interno dell’appartamento dove sarà ospitato;
  • Sia autonomo negli spostamenti, perché dotato di mezzi propri (automobile, bicicletta, ecc.) o perché disposto ad utilizzare i mezzi pubblici (e quindi a raggiungere in completa autonomia le fermate, le stazioni, ecc.);
  • Sia disposto a sottoporsi ai test del controllo delle urine o della saliva, per verificare eventuali assunzioni di alcool o sostanze stupefacenti;
  • Non presenti patologie psichiatriche.

L’accesso al servizio potrà avvenire anche per gli ex tossicodipendenti in Affidamento al Servizio Sociale (affidamento speciale per tossicodipendenti e alcoldipendenti) che sono stati in carico alla cooperativa (perché beneficiari di un programma terapeutico all’interno dei servizi della cooperativa). Non saranno accolte persone in Affidamento speciale “esterne”, che abbiano cioè beneficiato di un programma di recupero all’interno di servizi gestiti da altre realtà del privato sociale.

Si specifica che i beneficiari accolti all’interno degli appartamenti, a seconda dei casi, potranno essere in carico ai servizi territoriali per le dipendenze; ciò in linea con quanto normalmente accade per le persone dimesse positivamente da un servizio residenziale per le dipendenze.

Clicca qui per leggere la descrizione dettagliata del progetto (PDF)

Clicca qui per leggere il Bando (PDF)

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