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Altri percorsi

Comunità di Bessimo
GIUSEPPE E LE SUE EMOZIONI SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO

 

Giuseppe è un ragazzo presente in struttura da 17 mesi, sta effettuando diverse esperienze, si sta impegnando a conseguire la patente nella scuola guida di Darfo è molto affaccendato in struttura, sempre cordiale e a modo nel porsi. Ma…ma Giuseppe come molti dei nostri ragazzi aveva ed ha una forte difficoltà nella gestione delle emozioni, partecipa ai gruppi, ma la situazione non sembra risolversi e così la sua case-manager Laura gli propone il teatro come esperienza. Il Teatro!!!  Troppa paura, troppa vergogna, troppe emozioni da dover gestire e che spaventano come macigni sullo stomaco.

Le emozioni poi non si possono nascondere, tu per primo le senti affiorare. Il rossore in viso, il cuore a mille, le mani che sudano, confusione, la gola si secca…eppure Giuseppe accetta.

Giuseppe ogni mercoledì si è così recato a teatro, con impegno, con entusiasmo, mimando poi al ritorno in struttura anche ad educatori e compagni le serate vissute.

Alla fine è arrivato il grande debutto al San Filippo di Darfo.

Ovviamente ancora oggi queste emozioni spaventano un po’, ma meno, perché Giuseppe è riuscito a vincere entrando in contatto con parti di sé, che un po’ alla volta riuscirà a collocare. Ci vuole tempo, ci vuole pazienza, ma il percorso è lungo ma ricco di nuove scoperte.

Elena

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Ecco il suo racconto:

«Mi chiamo Giuseppe, ho 29 anni. Attualmente sto facendo un percorso presso la Comunità di Bessimo e qui ho appena terminato lo spettacolo di teatro insieme ai colleghi del corso svoltosi a Darfo Boario Terme, corso al quale ho partecipato per 8 mesi. All’inizio mi trovavo spaesato perché era la prima volta – da lucido – che mi mettevo in gioco in un gruppo di persone esterne alla comunità con l’obiettivo di relazionarmi in modo sano vincendo la paura del giudizio.

La prima volta mi imbarazzava fare le scene per imparare nuovi metodi di recitazione e infatti diventavo rosso, ma non mi interessava. Poi, continuando a frequentare abitualmente le lezioni, iniziavo ad essere più sciolto tanto da condividere, con 3 ragazzi del corso di teatro, che stavo facendo un percorso terapeutico.

La cosa che più mi ha stupito è stata la sera dello spettacolo svoltasi al teatro San Filippo di Darfo quando ho scoperto che, a mia insaputa, gran parte delle persone del corso sapeva che ero in comunità anche se nessuno me l’ha mai fatto pesare in questi mesi…e io che mi facevo mille paranoie pensando “chissà come mi avrebbero visto se l’avessero saputo”: inutilmente mi ero costruito un muro che poteva non avere fondamenta semplicemente facendo due parole in più, abbattendo quel pregiudizio che io stesso mi davo.

Questo corso mi ha dato tanto, mi ha fatto conoscere una realtà sana – cosa che mai avrei immaginato di fare – e delle persone fantastiche, a partire dal mio insegnante Andrea a tutti i membri del gruppo tanto che credo fortemente che a settembre lo porterò avanti. Ringrazio gli operatori che mi hanno dato questa grande possibilità e i miei compagni di percorso che sono venuti a vedermi la sera dello spettacolo dandomi una grande emozione».

 

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Comunità di Bessimo
FRANCESCO, ORGOGLIOSO VOLONTARIO DELLA CROCE BLU

 

«Il percorso scolastico di Francesco per ottenere il diploma di terza media (leggi qui la sua storia: https://bessimo.it/percorsi-scolastici/scuola-obbligo/) – racconta Giada, educatrice della Comunità di Bessimo – è stato affiancato da lezioni e incontri formativi alla Croce Blu, associazione che si occupa di primo soccorso e assistenza per persone in difficoltà sul territorio.

Francesco è diventato così un volontario dell’associazione, superando l’esame e avendo accesso alle attività effettuate dal gruppo di volontari. In questi giorni Francesco sta effettuando i primi viaggi in ambulanza, carichi di emozioni e soddisfazione.

Un orgoglio mancato per anni, e riconquistato in mesi di costante impegno e serietà. Questi sono i bei traguardi e le belle soddisfazioni che il lavoro in comunità può regalare.

Tutto ciò perché a Bessimo si prendono in carico persone, non numeri».

 

Nell’immagine: Francesco insieme a Luana, Responsabile della Comunità di Bessimo e Giada, educatrice della Comunità

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Comunità di Cremona
PATENTINO INFORMATICO

«A Cremona – racconta Francesca, Responsabile della Comunità – dopo tanto impegno e tanti sacrifici, Andrea è riuscito ad ottenere il tanto desiderato patentino informatico!

Una grandissima soddisfazione per lui ma anche per tutti noi che abbiamo condiviso e seguito questo percorso sin dall’inizio!»

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Comunità di Manerbio
CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI

Alcuni utenti della Comunità di Manerbio hanno frequentato corsi di Italiano per stranieri. Invece che raccontarvi di loro, lasciamo che siano loro stessi a raccontare com’è andata:

IHOR

«Ciao sono Ihor, di origine ucraina. Sto proseguendo un corso di lingua italiana di livello A2 che segue una parte grammaticale, sintetica e sostanziosa, accompagnata da esercizi strutturali che, gradualmente, aiutano a fissare i miei apprendimenti. La parte dedicata al lessico, presenta materiali più elaborati e duttili, che si prestano ad approfondimenti in gruppo e forniscono elementi di conoscenza e orientamento nella vita e nella cultura italiana. A me piace molto frequentare il corso, sento sempre più progressi, mi serve molto, perché aiuta a comunicare con le altre persone e più avanti serve per ricerca lavoro e per rendermi la vita più facile. L’anno prossimo voglio partecipare al corso di livello 3, più avanzato».

MOHAMED

«Voglio imparare a leggere e scrivere in italiano per avere un lavoro in futuro. Sono un po’ in difficoltà perché le lezioni sono difficili. Siamo tutti stranieri, ma mi sono sentito accolto molto bene dagli insegnanti. Per me fare un corso è sempre bello, ringrazio la scuola, anche solo per il fatto di aver imparato a scrivere il mio nome».

AZEDDINE

«Ciao sono Azeddine, ho frequentato due anni di corso serale, livello base. A scuola va tutto bene, mi piace molto, ma spesso le lezioni sono ripetitive perché essendo tutti stranieri, è necessario riproporre alcuni esercizi. Per me è importante per imparare a leggere, perché mi sarà utile per la mia vita, quando andrò dal dottore, in posta o in banca, o semplicemente quando entrando in posta capirò se “spingere” o “tirare” la porta. E’ importante anche per il lavoro che faccio, perché ci sono tanti documenti da compilare che vorrei riuscire a riempire in autonomia. Una volta finita la comunità, vorrei proseguire il corso frequentando i livelli successivi, in autonomia».

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Comunità di Manerbio
PATENTE B = AUTONOMIA E INDIPENDENZA

Marco, in Comunità a Manerbio, ha ottenuto la Patente B, un percorso durato 5 mesi che «mi ha dato molta soddisfazione – racconta – e ho potuto sentirmi nuovamente autonomo e indipendente. Potendomi spostare in macchina, posso anche essere utile per sostenere i familiari che in futuro avranno bisogno di me per effettuare visite mediche o commissioni personali».

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