Gabriella Feraboli – Responsabile dell’Area Sviluppo della Cooperativa di Bessimo – è stata invitata a partecipare alla tavola rotonda nell’ambito della rassegna “Fili da riannodare – dal carcere a nuovi progetti di libertà” organizzata da “Fiducia e Libertà – Volontariato Carcere Brescia“.

Chiamata tra i relatori in rappresentanza del terzo settore, Gabriella ha raccontato l’esperienza delle “misure alternative al carcere, di come vadano gestite, accompagnate e delle professionalità e delle risorse che esse richiedono. Si tratta di misure che devono essere scelte: Noi lavoriamo perché si realizzino”.

Il discorso si è poi spostato sull’esperienza dell’housing e degli stereotipi annessi a questa tipologia di servizi e di professionalità ma anche su diversi altri temi.

L’intervento di Gabriella e di tutti gli altri relatori della tavola rotonda (vedi l’elenco completo nell’immagine a chiosa del testo e qui per approfondire: https://fiduciaeliberta.it/blog/) sono disponibili nel video pubblicato da Fiducia e Libertà che pubblichiamo qui di seguito.

Ecco il video integrale dell’incontro (l’intervento di Gabriella Feraboli inizia al minuto 1:20:50):

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Alcuni concetti salienti estratti dalla tavola rotonda:

  • “Come può, una struttura nata per isolare, puntare all’integrazione?”
  • “Perché del carcere si parla solo quando esplodono problemi, scandali? Il carcere esiste ogni giorno, le persone che sono in carcere esistono ogni giorno, per quanto la società, e la politica, sembra non vederli, o non volerli”
  • “Solo le misure alternative possono dare una vera possibilità di reinclusione”
  • “Nelle carceri c’è illegalità, perché il sovraffollamento è illegalità”
  • “Cosa ha funzionato nelle esperienze come Bollate? Perché lì la recidiva si è abbassata? Gli spazi più ampi? Il lavoro? Senza dubbio. Ma quello che ha generato la differenza è che abbiamo riconosciuto la dignità delle persone, abbiamo costruito dei patti di reinclusione con ognuno dei detenuti”
  • “La misura alternativa non è un beneficio, non è un regalo. Non è nemmeno un diritto. Alla misura alternativa corrispondono tanti doveri”
  • “Il carcere non serve. Non serve se lasciato a sè, senza istituzioni che propongano idee x cambiarlo. Le sole idee sono indulti o amnistie. Legge penitenziaria inapplicata.”