standard-title Rogno La Comunità di Rogno dopo i lavori di rinnovo

Rogno

La Comunità di Rogno dopo i lavori di rinnovo

Rinnovarsi per migliorare

Con questa premessa la Comunità di Rogno è stata oggetto, dal gennaio del 2019, di un intenso lavoro di ristrutturazione e rinnovamento. Il progetto ha portato a termine una manutenzione straordinaria dell’edificio esistente e un ampliamento grazie alla realizzazione di un nuovo corpo edilizio. 

Il cantiere, aperto il 28/01/2019, ha permesso di rispondere ad alcune necessità individuate in fase di progettazione dell’intervento:

– la necessità di un ingresso nuovo con una opportuna distribuzione che dia accesso agli spazi relazionali, di servizio e comuni in modo razionale ed efficiente

– la necessità dell’ampliamento delle zone destinate agli spazi di relazione e condivisione (locale pranzo e  soggiorno) e di servizio (cucina con dispensa)

– la necessità di una nuova distribuzione verticale, con ascensore per disabili così da garantire la completa accessibilità e visitabilità della Comunità

– il desiderio di riorganizzare gli spazi privati della comunità con nuove camere e/o la sistemazione di quelle esistenti andando ad identificare spazi definiti per ogni singolo nucleo familiare, aumentandone così il comfort. Le camere vengono così identificate per nuclei famigliari, ognuno dei quali ha a propria disposizione un servizio igienico dedicato.

– il desiderio di realizzare un alloggio sociale all’interno (Housing sociale) del complesso edilizio che ospita la comunità terapeutica, ovvero all’interno di spazi che già ospitano servizi che si occupano di fragilità, in modo da favorire, integrandolo, il percorso di accompagnamento e di sostegno all’autonomia delle persone accolte.

Alcuni momenti dei lavori:

UN DUPLICE SIGNIFICATO
Lo spiega Elisa Chiaf
Direttore Esecutivo della Cooperativa di Bessimo

«Inaugurare una sede storica potrebbe apparire un controsenso. Ma riteniamo – spiega Elisa Chiaf, Direttore Esecutivo della Cooperativa di Bessimo ONLUS – che l’inaugurazione della rinnovata sede di Rogno, avviata nel 1982, abbia un duplice significato: da un lato celebrare la conclusione di un importante iter di lavori che hanno impegnato la Cooperativa di Bessimo – a tutti i livelli – per più di un anno. Inoltre, inaugurare una “rinnovata sede” significa per noi continuare a rinnovare l’impegno che la Cooperativa e gli operatori infondono nel loro lavoro. Un lavoro importante, quotidiano, fatto di cura ed attenzione, che qui riguarda adulti e bambini che hanno deciso di percorrere un tratto di strada insieme, per superare le difficoltà derivanti dalla dipendenza dall’uso di sostanze. I lavori presso la sede della Comunità Specialistica di Rogno hanno riguardato l’innovazione, l’ampliamento e l’ammodernamento dei locali, oltre alla creazione di un nuovo appartamento di Housing Sociale che consentirà di ampliare le progettualità dedicate a chi deve essere re-incluso in società. In Cooperativa di Bessimo, nonostante il periodo estremamente complesso, continuiamo ad operare per migliorare la qualità del lavoro di chi opera per e con gli utenti, consapevoli che la qualità del lavoro dipende molto anche dagli ambienti in cui il lavoro viene vissuto, e che soprattutto in un servizio residenziale accreditato, ha un’importanza fondamentale per il percorso stesso di cura».

La Comunità di Rogno, aperta nel 1982, ha accolto negli anni circa 1000 persone: rivolta inizialmente ad un’utenza maschile, nel 1995 la comunità è stata riconvertita in comunità specialistica per nuclei familiari rivolta a coppie anche con bambini.

La Comunità prima dei lavori:

Rassegna stampa - Rogno 2020

Eco di Bergamo 14/10/2020

Eco di Bergamo 14/10/2020:

 

BERGAMONEWS 19/09/2020

BERGAMONEWS 19/09/2020:
(leggilo anche online, clicca QUI)

Gli utenti di Rogno si raccontano dopo i lavori: "il mio cambiamento"

La Comunità è fatta di persone, di storie, di vite vissute. Capita che a volte il proprio percorso prenda una piega diversa da quanto ci saremmo aspettati e allora si cerca di cambiare, di modificare la propria direzione. Abbiamo chiesto ad alcuni utenti della comunità di raccontarsi e di spiegarci la loro visione del cambiamento.

Rossana e Gianni raccontano il loro percorso di coppia a Rogno

Alice racconta il suo percorso di coppia a Rogno

Alcune immagini della Comunità rinnovata:

PROGETTO E REALIZZAZIONE A CURA DI:

Il progetto è stato affidato a DM Studio (Danesi – Menapace) di Brescia: nato nel 2001, negli anni ha maturato numerose competenze multidisciplinari negli ambiti della progettazione architettonica, dell’ingegneria, della sicurezza e della consulenza tecnica. In particolare si è sviluppato un processo di progettazione integrata con l’obiettivo di gestire tutte le tipologie di intervento nelle diverse fasi realizzative, dalla concezione e dall’analisi di fattibilità, alla progettazione, fino all’esecuzione. In questo modo è possibile condurre qualsiasi tipo di proposta ad un prestabilito livello realizzativo, accompagnando la committenza (pubblica o privata) attraverso tutti quei processi di tipo progettuale, economico, autorizzativo ed esecutivo con competenza e professionalità.
Info http://www.dmstudio.info/.

 

L’esecuzione dei lavori è stata affidata all’azienda Woodbeton (http://www.woodbeton.it/) del Gruppo Nulli, che ha scelto il legno
per questo intervento consentendo di minimizzare i consumi legati a riscaldamento/raffreddamento e di raggiungere così un risparmio energetico pari al 70%. “Sono stati diversi i motivi che hanno spinto la committenza – spiega Giovanni Spatti, AD di Wood Beton Spaa scegliere il legno per questo intervento. Innanzitutto la sicurezza: le sue caratteristiche di leggerezza e di elasticità sono fattori chiave per la resistenza alle sollecitazioni sismiche. Tale concetto, applicato in particolar modo a strutture come questa, diventa ancora più importante per la sicurezza dell’edificio e dei suoi occupanti. Infatti, in caso di terremoto, la struttura oscillerebbe senza crollare, permettendo agli ospiti di uscire e portarsi fuori pericolo. C’è poi da sfatare il mito che il legno brucia: è fondamentale ricordare che se un incendio colpisse una struttura in acciaio o in cemento armato, le parti metalliche collasserebbero all’improvviso. Il legno, invece, che non brucia improvvisamente ma carbonizza sulla superficie, rallenterebbe la diffusione delle fiamme e permetterebbe una via di fuga. Infine, il legno utilizzato per questa struttura è certificato PEFC: ciò garantisce la provenienza da boschi sottoposti a coltivazione sostenibile e con ricrescita programmata. Con l‘attuale necessità di puntare ad una maggiore sostenibilità, non è un caso che l’utilizzo del legno nell’edilizia sia in forte e costante crescita a livello mondiale”.