Lasciti testamentari

Un lascito testamentario è un gesto grande

È la scelta di destinare una parte del proprio patrimonio, dopo aver tutelato i propri cari, a qualcuno che può davvero beneficiarne e portarti con sé nel futuro.

Non bisogna immaginare solo grandi cifre, ma anche piccoli contributi possono fare tanto.

Le persone che dai noi fanno un percorso di recupero per ricominciare la propria vita da zero, lontano dalle dipendenze e da tutti i problemi ad esse correlate, hanno sempre bisogno di essere trattati con rispetto e di trovare servizi all’altezza delle aspettative, sia dal punto vista socio sanitario che dal punto di vista umano.

Con i fondi che raccogliamo possiamo sostenere le comunità e i servizi della nostra offerta e sostenere tutte le nostre attività e i nostri progetti.

IL TESTAMENTO OLOGRAFO

Il testatore (colui che fa testamento) deve redigerlo scrivendolo interamente a mano senza alcun tipo di scrittura a macchina (autografia), deve indicare la data precisa della sua stesura (giorno, mese e anno) e deve apporre la propria firma alla fine.

Il testamento olografo deve contenere le volontà del testatore (espresse nella piena libertà).

Meglio conservarlo presso un notaio o presso una persona di fiducia.

DIRITTI DI SUCCESSIONE:

Per legge una quota minima del patrimonio del testatore, è destinata ai «Legittimari», cioè quei soggetti ai quali spetta il diritto di quella parte di patrimonio denominata «legittima»: figli (anche adottivi) o loro discendenti, coniugi, genitori o nonni in qualità di «ascendenti legittimi (in assenza di discendenti).

La quota «disponibile», cioè la parte del patrimonio che il testatore può gestire liberamente senza interferire con quanto destinato ai Legittimari, può invece essere destinata a chiunque secondo la volontà del testatore.