Teatro e non solo nella comunità di Fara Olivana
La Drammaterapia è un metodo creativo fondato sull’uso dei processi drammatici, che può essere modulato verso obiettivi educativi, terapeutico-riabilitativi e sociali. Il termine “dramma” si riferisce non solo al teatro, ma anche ad altre forme in cui tale tendenza si manifesta: il gioco infantile, il rito e tutti gli altri ambiti. Il termine “terapia” non è da intendere in senso medico, ma piuttosto in senso etimologico di “mettersi al servizio”.
La drammaterapia si pone come sostegno alla persona per aiutarla a riscoprire le proprie potenzialità creative e relazionali e indirizzarle verso il proprio benessere. Principio centrale della Drammaterapia è l’idea che la costruzione di una realtà drammatica condivisa possa costituire un luogo di scambio, in cui è possibile sperimentare ruoli, relazioni, pensieri, emozioni, all’interno della cornice protettiva della “finzione”.
Questo processo di costruzione, che è essenzialmente un processo di gruppo, implica la creazione di un clima di tolleranza e collaborazione, che incoraggia la sensibilità empatica del gruppo e consente l’incremento delle capacità di relazione.
Al contempo, attiva e mette in contatto le componenti creative degli utenti, favorendo l’area dell’immaginazione e dell’esperienza estetica.
“Gli dei dentro l’uomo”
«Nello specifico – racconta Diana, educatrice della comunità di Fara Olivana – il gruppo ha lavorato sul tema “Gli dei dentro l’uomo”, lavoro che si basa sugli di archetipi divini secondo una teoria di Jung per la quale all’interno di noi ci sono archetipi divini nei quali ci possiamo riconoscere. Da qui, e utilizzando le divinità come metafore, si può capire come ci si approccia alle questioni della vita. Questo lavoro è stato realizzato con 8 divinità greche attraverso esercizi di drammaterapia»