standard-title Bilancio sociale 2020

Bilancio sociale 2020

PREMESSA

LETTERA DEL PRESIDENTE

Care socie, cari soci,

benvenuti nel “burrascoso” bilancio sociale 2020 della nostra cooperativa.

Mai come ora faccio fatica a fare commenti generali su un anno come quello trascorso, un anno eccezionale e inedito per ognuno di noi, un anno nel quale abbiamo dovuto convivere con la paura sia a livello personale che per i nostri famigliari ma anche paura per le persone, per i servizi che gestiamo e per la situazione economica della cooperativa. Pur dicendoci reciprocamente che era legittimo e sano avere paura, abbiamo dovuto continuare ad operare tutti i giorni reinventando tutto quello che facevamo e abbiamo dovuto continuare a prendere decisioni in scenari di totale incertezza e che non prevedevano opzioni a “Rischio Zero”.
Faccio fatica a trovare immagini o metafore che compiutamente riescano ad esprimere quello che abbiamo fatto e che stiamo in parte ancora vivendo; per spiegare l’epoca Covid abbiamo sentito usare la metafora della guerra, oppure della nave nella tempesta ma entrambe queste metafore, seppur drammatiche e vere, non riescono a mettere in risalto la positività quotidianità del nostro operare in un contesto così complicato, la continuità quotidiana dell’esserci, del tenere aperti i nostri servizi, del mantenere la lucidità nel perseguire gli obiettivi che caratterizzano il nostro lavoro. Non voglio neppure dire che sia andata solo bene, rispetto ai timori ipotizzati fino a qualche mese fa, non voglio dire che nell’anno trascorso siamo stati solo bravi perché, ripensando a ciò che è accaduto, sicuramente siamo stati molto più che bravi. Abbiamo protetto noi stessi dal Covid, abbiamo protetto i nostri cari, abbiamo protetto le persone che abbiamo accolto e nel proteggere tutte queste persone siamo riusciti a proteggere anche la nostra cooperativa dai rischi di pesanti perdite economiche che fino a dicembre scorso eravamo convinti di subire. Ma ancora di più; non ci siamo limitati solo a proteggere le persone dal Covid ieri e oggi, non ci siamo limitati a proteggere la cooperativa dai rischi provocati da questo tsunami che ha devastato la sanità italiana e lombarda in particolare, ma abbiamo continuato a immaginare e costruire il futuro.
Parto quindi dalla fine, dai ringraziamenti a tutti per come siamo riusciti a gestire questo brutto periodo. Senza voler ricordare o fare polemiche sull’assenza delle istituzioni regionali nei primi mesi di pandemia, voglio condividere con tutti voi i ringraziamenti ufficiali che come rappresentanti del sistema dipendenze regionale, abbiamo ricevuto qualche settimana fa dalla dirigenza Welfare di Regione Lombardia; ringraziamenti al sistema dipendenze di R.L., per aver evitato particolari contagi e focolai nelle molte CT o nei servizi di strada.
Penso sia doveroso partire dai ringraziamenti perché davvero quello che abbiamo trascorso è stato un anno inedito e molto faticoso per ognuno di noi ma anche perché sappiamo tutti che non è ancora finita e che è stato il gioco di squadra che ci ha consentito di raggiungere gli ottimi risultati che troveremo raccontati in questo nostro bilancio sociale; gioco di squadra che sarà necessario mettere in campo anche nel corso del 2021.
Parlo di gioco di squadra perché davvero lo è stato; seppur sia stato un anno nel quale ognuno di noi si è sentito più solo e chiuso nel suo servizio, un anno nel quale è stato più difficile condividere riflessioni e trovare spazi di confronto condiviso, scorrendo i dati contenuti in questo bilancio si può sicuramente concludere che, nelle oggettive limitazioni imposte dalla pandemia, ognuno ha contribuito a far sì che la nostra cooperativa continuasse a giocare il proprio ruolo raggiungendo risultati inaspettati.
Abbiamo chiaramente ridotto i numeri delle persone accolte e seguite in tutti i nostri servizi e progetti ma abbiamo continuato ad accogliere e tenere aperto sempre, raggiungendo risultati qualitativamente anche migliori di altri anni. Seppur modificando le modalità di lavoro abbiamo garantito una adeguata gestione organizzativa e amministrativa riuscendo nel contempo a portare avanti anche gli ingenti investimenti e i cantieri che hanno interessato alcune CT oltre ad aver continuato l’attività di ricerca e sviluppo di innovazioni. Nonostante le prospettive di incertezza vissute nel corso dell’anno, il CdA ha continuato ad investire sul personale sia in termini formativi che di riconoscimento economico. Consapevoli fin da subito dei rischi di sostenibilità economiche di molte realtà del privato sociale no profit, abbiamo intensificato il lavoro di rappresentanza politica per far sì che venisse riconosciuto da Regione Lombardia e dal governo, la maggior onerosità del lavoro sociosanitario in epoca Covid. Fino a Febbraio di quest’anno pensavamo di dover chiudere un bilancio economico molto pesante, con una perdita di 400 o 500.000 euro e invece oggi ci troviamo a chiudere un bilancio leggermente positivo, ma comunque positivo anche dal punto di vista economico.
Mi spiace ma nonostante gli sforzi che sto facendo mi sembra di non riuscire ad esprimere il positivo di quanto abbiamo fatto in questo anno. In parole povere penso che dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato in questo anno orribile; pur non negando i problemi e le difficoltà che ci sono state e che sappiamo caratterizzarci, razionalmente dobbiamo essere orgogliosi di noi e della nostra cooperativa.
Passando alle prospettive sappiamo però che la crisi che stiamo vivendo non è finita; se nell’anno trascorso, la crisi pandemica ci diceva che il 2020 e il 2021 sarebbero stati due anni nei quali avremmo dovuto utilizzare parte delle nostre riserve per far fronte ai danni del Covid, ora che chiudiamo positivamente il 2020 ci rimane però da affrontare questo 2021 che mantiene prospettive molto negative dal punto di vista economico. Nello scenario più roseo, nel quale davvero i vaccini ci consentiranno di tornare alla agibilità di tutte le attività che caratterizzano il nostro lavoro, di fatto oggi le CT sono più vuote e quindi, necessariamente, ci vorranno tempi non immediati per ritornare ai numeri degli anni passati. Quindi anche in uno scenario ottimistico nel quale non torneremo più in lock-down, si prevede che il 2021 sarà un anno nel quale dovremo far ricorso a tutte le nostre capacità evidenziate in questo anno, ma molto probabilmente dovremo far ricorso anche alle riserve economiche della nostra cooperativa per far fronte ai disavanzi che ci si prospettano.
Per concludere, alla luce di queste prospettive negative per il 2021, consentitemi una unica sottolineatura che ho colto dal bilancio sociale che andremo oggi ad approvare.
Il 55% del nostro personale va dai 18 ai 40 anni e il 53% del nostro personale ha meno di 5 anni di anzianità di lavoro con noi. Tra le tante riflessioni che si possono fare grazie a questi due dati statistici, ne voglio sottolinearne una in particolare; di fatto siamo una cooperativa giovane, giovane sia in termini di età anagrafica dei lavoratori, sia in termini di anni di servizio. Se saremo in grado di far appassionare i giovani alla nostra missione abbiamo garantiti i prossimi 30 anni della nostra cooperativa. Sta alla nostra classe dirigente attuale (CdA, Responsabili e Coordinatori) promuovere queste potenzialità e risorse valorizzandole e lasciando spazio alle loro competenze e al loro entusiasmo ma anche trasferendo loro, attualizzandoli, gli aspetti fondativi e di senso del nostro operare in qualità di Cooperativa Sociale no profit, promuovendo l’interesse generale della collettività.
Per tutti questi motivi voglio esprimere un grandissimo ringraziamento ad ognuno di noi. Non è un ringraziamento di circostanza ma un ringraziamento davvero sentito, perché quello che stiamo facendo è la dimostrazione che il “nostro lavoro” non è solo un “posto di lavoro” ma è qualcosa di più, qualcosa che ha a che fare con la passione forse con la missione o forse con una certa dose di “sana pazzia” nel credere di poter contribuire a migliorare e rendere più giusto il nostro mondo.
Diciamoci grazie e continuiamo ad alimentare l’innovazione, la ricerca e i sogni.

Grazie a tutti e buona lettura. Giovanni Zoccatelli

DAL PRESENTE AL FUTURO PROSSIMO

Fare un bilancio dell’attività della Cooperativa di Bessimo del 2020 non può prescindere dal considerare il contesto pandemico, straordinario e speriamo irripetibile in cui abbiamo vissuto. Fin dall’emergere della situazione sanitaria critica, a fine febbraio, la Cooperativa ha messo in atto tutto quanto possibile per tutelare la salute di lavoratori e utenti, per garantire il lavoro e per cercare di renderlo il più affrontabile, sostenibile e collaborativo possibile.
Gli elementi oggettivi con cui abbiamo “retto” nel 2020 ci sono: prevenzione, utilizzo di tutti gli strumenti che la normativa ci ha concesso per organizzare meglio le equipe e i servizi, scelte imprenditoriali che hanno sempre messo al centro la persona e il suo benessere.
Il tutto continuando a mantenere il focus sulla cura per l’utenza, sul suo percorso di recupero e sulla possibilità di condividere un tratto del percorso di vita con loro, nel pieno rispetto di ruoli, norme e dinamiche relazionali e contrattuali.
Nonostante le fatiche, il 2020 è stato un anno di investimento e di investimenti. Non solo sulle sedi – con la conclusione della ristrutturazione di Rogno, il proseguo della ristrutturazione di Cividate Camuno e l’acquisto della sede di Bessimo – ma anche e soprattutto sul capitale umano, vero motore della cooperativa.
Nel corso del 2020, anno che fino alla fine ha segnato una potenziale perdita di bilancio a causa della pandemia, il CdA ha fatto coraggiose scelte di spesa a favore dei dipendenti della Cooperativa, concretizzatisi in tre macro-azioni, derivanti e collegate al rinnovo del CCNL delle Cooperative sociali definito nel 2019:
• Riconoscimento della flessibilità, per la quale si attendevano le determinazioni del nuovo CCNL;
• Riconoscimento dei due scatti di aumenti previsti dal CCNL, che per alcune cooperative invece non è stato fatto a causa dei mancati ricavi derivanti dalla pandemia;
• Riconoscimento di un importo a tutti i lavoratori, corrispondente al “vecchio” ERT, che il CCNL aveva abolito, ma senza che venisse definito il PTR (elemento sostitutivo dell’ERT). La cooperativa ha autonomamente deciso di erogare tale quota a tutti i lavoratori, entro fine anno.
Queste tre scelte hanno significato un investimento significativo, di quasi 400.000 euro, per la Cooperativa, scelta che è stata fatta nella consapevolezza che il vero motore dell’agire della Cooperativa siano i suoi lavoratori, soci e non.

1. METODOLOGIA ADOTTATA PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

Il presente bilancio sociale è stato redatto in osservanza delle linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del terzo settore (ETS) , come previsto dai decreti 112/2017 e 117 del 2017, espresse dal D.M. Lavoro 04/07/2019 e secondo le linee guida espresse da Regione Lombardia con DGR n. 5536 del 10/10/07 in merito all’obbligatorietà della redazione del bilancio sociale da parte delle cooperative sociali iscritte all’albo regionale.

Tutti i servizi della cooperativa contribuiscono con l’apporto di dati, elaborazioni statistiche, commenti, descrizione delle attività e tutte le persone vengono coinvolte secondo le proprie competenze.

La bozza viene sottoposta all’approvazione dell’Assemblea dei Soci, quest’anno il 25 giugno 2021. La valutazione dei risultati è stata realizzata a seconda dei casi dal Presidente, dal Consiglio di Amministrazione, dal Responsabile Assicurazione Qualità e dai diretti responsabili degli interventi descritti nel bilancio sociale.

Il bilancio economico è stato predisposto dagli uffici contabilità e amministrazione con il supporto del consulente fiscale di Confcooperative.

Questo è il venticinquesimo anno che la nostra cooperativa compila il bilancio sociale. La sua impostazione è stata rivista per adeguarlo e avvicinarlo alle linee guida nazionali e regionali, convinti che assolva alle sue funzioni di comunicazione, interna ed esterna, e di trasparenza. Infatti l’ottica con cui viene steso è quella di dare una visione, più precisa possibile, della realtà e delle scelte della cooperativa.

La sua diffusione verso l’esterno avviene attraverso la pubblicazione del documento sul sito web della cooperativa e la relativa comunicazione ai nostri Committenti, mentre verso l’interno viene distribuito ai soci per informarli e per creare momenti di confronto sia durante l’assemblea che nel corso dell’anno.

 

2. INFORMAZIONI GENERALI SULL’ENTE

2.1. LA MISSION

LA COOPERATIVA SOCIALE DI BESSIMO,
FONDATA SULLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DEI SOCI, OFFRE SERVIZI SOCIO SANITARI, SOCIALI E PERCORSI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI
ACCOGLIENDO PERSONE CON PROBLEMI DI DIPENDENZA E MINORI IN DIFFICOLTÀ, AL FINE
DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA,
NEL RISPETTO DELL’INDIVIDUO E DELLA COLLETTIVITÀ.

2.2. DATI DELLA COOPERATIVA

COOPERATIVA SOCIALE DI BESSIMO ONLUS
• Indirizzo sede legale ed amm.va: Via Casello n. 11 – 25062 – CONCESIO – BS –
• Forma giuridica e modello di riferimento: costituita nel 1979 come cooperativa a r.l. di solidarietà sociale, è oggi una Cooperativa Sociale, ONLUS con modello di riferimento S.p.A.
• Tipologia: Cooperativa Sociale tipo A
• Data di costituzione: 07/03/1979
• C.F. e P.IVA: 01091620177
• N. iscrizione Albo Nazionale delle società cooperative: n. A128739
• N. iscrizione Albo regionale delle cooperative sociali: n. 01091620177
• Adesioni a centrali cooperative: Confcooperative
• Appartenenza a reti associative: CEAL – CNCA – FEDERSOLIDARIETA’
• Adesione a consorzi di cooperative: Consorzio Gli Acrobati, Consorzio Sul Serio, CGM FINANCE,
• Codice ATECO: 872000
• Sito internet: www.bessimo.it
• PEC: bessimo@pec.confcooperative.it

2.3. INDIRIZZO SEDE LEGALE ED ALTRE SEDI

  • Sede Legale ed amministrativa Via Casello, 11 – 25062 CONCESIO BS Tel. 030 2751455 Fax 030 2751681- info@bessimo.it
  • Servizio Accoglienza Ufficio Legale Via Leno, 5 – 25025 MANERBIO – BS Tel. 030 9937236 Fax 030 9938302 – accoglienza@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Femminile con modulo di trattamento specialistico per pazienti in comorbilità psichiatrica Via Cave, 9 – 25030 ADRO – BS Tel. e Fax 030 7356065 – adro@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Femminile con modulo per alcol e polidipendenti Villa Bina Loc. Ponteviche Nuove 25023 GOTTOLENGO – BS Tel. e Fax 030 9951110 – gottolengo@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Specialistica per donne con figli Via Case Cuche – 25040 CIVIDATE CAMUNO – BS Tel. e Fax 0364 341183 – cividate@bessimo.it
  • Comunità Specialistica per nuclei familiari Via G.Garibaldi, 58 – 26030 GABBIONETA BINANUOVA (CR) Tel. 0372 844320 Fax 0372 844544 gabbioneta@bessimo.it
  • Comunità Specialistica per nuclei familiari Via Della Francesca, 1 25026 – PONTEVICO – BS Tel. e Fax 030 9307738 – pontevico@bessimo.it
  • Comunità Specialistica per nuclei familiari Via pineta, 7 – 24060 ROGNO – BG Tel. 035 977280 Fax 035967221 – rogno@bessimo.it
  • Comunità educativa per minori e madri in difficoltà Via Frossena, 2 – 25040 MALONNO – BS Tel. e Fax 0364 635010 – malonno@bessimo.it
  • Comunità terapeutica maschile di orientamento con modulo per alcol e polidipendenti Strada per Gerolanuova, 2 25034 PUDIANODIORZINUOVI BS Tel. e Fax 030 9460790 – pudiano@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Femminile con modulo per alcol e polidipendenti Via Marconi, 1/e PAITONE – BS Tel. e Fax 030 6919292 – paitone@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica maschile con modulo per poliassuntori e alcoldipendenti Via Santa Maria Vecchia, 1 25044 CAPO DI PONTE – BS – Tel. e Fax 0364 331100 – capodiponte@bessimo
  • Comunità Terapeutica Maschile con modulo per poliassuntori e alcoldipendenti Via San Francesco, 5 24060 – BESSIMO DI ROGNO – BG – Tel. e Fax 035 967194 – bessimo@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Maschile con modulo per poliassuntori e alcoldipendenti Via Leno, 5 25025 – MANERBIO BS Tel. e Fax 030 9381969 – manerbio@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Maschile Cascina Fara Nuova Fara Olivana con Sola (BG) Tel. e Fax 0363 998324 – faraolivana@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Maschile Via Croce Grande, 22 26100 CREMONA Tel. E Fax 0372 560944 – cremona@bessimo.it
  • Comunità Terapeutica Maschile Via Caselle, 28 – 46030 CASELLE DI SAN GIORGIO BIGARELLO (MN) Tel. 0376 668555 – sangiorgio@bessimo.it
  • Servizio di Bassa Intensità Assistenziale Via Nazionale, 12 – 25047 Bessimo di Darfo B.T. (BS) – Tel. 349 8200229 – 345 7887898 – 345 7888358 – cronicita@bessimo.it
  • Servizio residenziale per il Gioco d’Azzardo Patologico Via Fantasina, 14/16 25060 Cellatica (BS) – Tel. 030 2521751 – 329 7391614 – reginadicuori@bessimo.it
  • Servizio per la riduzione del danno Camper in zona stazione e piazzale SERT BERGAMO Cell. 335 5946746 – Laboratorio ergoterapico – Via Stendhal, 3 – 24126 BERGAMO riduzione_danno@bessimo.it
  • Servizio per la riduzione del danno Via Lupi di Toscana, 1 25122 – BRESCIA Tel. e Fax 030 3750101 – Via Orzinuovi 108 (civico 2 C del Villaggio Solidale) 25125 Brescia Cell. 334-6313919 progettosostare@bessimo.it
  • Servizio per la riduzione del danno Via Buoso da Bovara, 110 26100 – CREMONA Tel. e Fax 0372 431688 – dropincremona@bessimo.it
  • Servizio per la riduzione del danno Via Civerchi n.7 – 26100 Crema Cell. 366.61.59.399 crema@bessimo.it
  • Servizio Housing Sociale rivolto a persone soggette a misure alternative al carcere Via Corsica, 109 – 25100 – BRESCIA Via Rose di Sotto, 28 – 25100 – BRESCIA – serviziocarcere@bessimo.it
  • Servizio Housing First Via Rose di Sotto, 28 – 25100 – BRESCIA

2.4. ATTIVITÀ SVOLTE

• Settore socio – sanitario: Area delle dipendenze ed educativa
• Rete di comunità terapeutiche residenziali e servizi per tossico e alcoldipendenti
• Servizi di prossimità per tossicodipendenti attivi
• Servizio di prevenzione dell’emarginazione e del disagio sociale
• Comunità educativa per minori in difficoltà
• Comunità per giocatori d’azzardo patologici
• Progetti sperimentali rivolti a detenuti ed ex detenuti
• Housing sociale per ex detenuti
• Housing sociale per persone fragili

2.5. AREE TERRITORIALI DI OPERATIVITÀ

I territori su cui opera la Cooperativa di Bessimo sono le provincie di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

2.6. LA STORIA
La Cooperativa di Bessimo è una cooperativa sociale che opera dal 1976 nel campo del recupero e reinserimento di soggetti tossicodipendenti. La prima comunità è stata aperta il 29 agosto 1976 da Don Redento Tignonsini, sacerdote bresciano rientrato da sette anni di missione africana, in una casa della Parrocchia di Bessimo di Rogno (BG), piccolo comune all’inizio della Valle Camonica da cui la Cooperativa ha preso il nome. La comunità, rivolta inizialmente all’emarginazione giovanile e adulta, si è col tempo indirizzata verso il fenomeno della tossicodipendenza, che prendeva piede in quegli anni nel territorio bresciano.
Di seguito sono riportati gli anni di apertura dei servizi attivati.
1976 – Bessimo di Rogno Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile 1982 – Rogno Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari 1983 – Manerbio Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
1983 – Concesio Sede legale ed amministrativa
1984 – Gabbioneta Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari
1984 – Zanano Comunità terapeutico riabilitativa residenziale femminile (chiusa nel 1995)
1984 – Paitone Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile con modulo per Alcol e polidipendenti
1984 – Manerbio Servizio accoglienza
1985 – Bedizzole Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile. Chiusa nel 1999 1985 – Pontevico Comunità specialistica residenziale per coppie e nuclei familiari
1986 – Adro Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile con modulo di trattamento Specialistico per pazienti in comorbilità psichiatrica
1987 – Manerbio Ufficio assistenza legale interno
1987 – Bessimo di Darfo appartamenti fase di reinserimento – chiuso nel 2014
1988 – Sale Marasino – Comunità terapeutico riabilitativa residenziale femminile – Chiusa nel 1999 1989 – Capo di Ponte – Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale maschile con modulo di
trattamento specialistico per Alcol e Polidipendenti
1991 – Casto – struttura sperimentale di pronta accoglienza femminile. Chiusa nel 1992 1993 – Cividate Camuno – Comunità Specialistica per donne con figli
1994 – Brescia – primo servizio di riduzione del danno rivolto a tossicodipendenti attivi.
1995 – Pudiano di Orzinuovi Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale di orientamento
1996 – Orzinuovi – centro diurno maschile e femminile rivolto a tossicodipendenti del territorio.
Chiuso nel 1998.
1997 – Bergamo – servizio di riduzione del danno rivolto a tossicodipendenti attivi 1999 – Concesio – Servizio Prevenzione
1999 – Gottolengo – Comunità Terapeutico Riabilitativa Residenziale femminile con modulo di trattamento Specialistico per Alcol e Polidipendenti
2000 – Malonno – Comunità educativa per minori e madri in difficoltà 2000 – Cremona – servizio di riduzione del danno rivolto
2001 – Gabbioneta Binanuova Micro nido – chiuso nel 2006 2009 – Lacchiarella Addiction Center – Lacchiarella MI 2009 – Concesio – Servizio Reinserimento- chiuso nel 2014
2012 – Fara Olivana – Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile 2012 – Cremona – Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
2013 – Brescia – Via Corsica, 109 – Accoglienza e reinserimento persone soggette a pene alternative 2014- Brescia – Via Rose di Sotto,28 -Accoglienza e reinserimento persone soggette a pene
alternative
2015 – Darfo B.T. – Servizio di Bassa Intensità
2016 – Roncoferraro – Pelagallo – Comunità terapeutico riabilitativa residenziale maschile
2017 – Trasferimento della Comunità Pelagallo a San Giorgio Bigarello(MN) in una nuova struttura 2018 – Mantova – Aperto “Strade Blu”, servizio di riduzione del danno rivolto a tossicodipendenti attivi
2019 – Cellatica – Centro specialistico residenziale per disturbi da gioco d’azzardo patologico 2020 – Appartamento Housing First Brescia per una persona con grave marginalità
2020 – Dormitorio Chizzolini Brescia per grave marginalità maschile 2021 – Centro diurno interno al carcere di Brescia Nerio Fischione

3. STRUTTURA, GOVERNO E AMMINISTRAZIONE

3.1.   OGGETTO SOCIALE E SCOPO MUTUALISTICO COME DA STATUTO

Art. 3 (Scopo mutualistico)

La Cooperativa non ha scopo di lucro; suo fine è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. In particolare lo scopo della società è procurare ai soci occasioni di lavoro. Pertanto la società si avvarrà, prevalentemente, nello svolgimento della propria attività, delle prestazioni lavorative dei soci. La Cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad essi agisce. Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno; l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, la spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. Secondo quanto indicato nel 6° principio dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, la Cooperativa, per poter curare nel miglior modo gli interessi dei soci e della collettività, deve cooperare attivamente, in tutti i modi possibili, con le altre cooperative, su scala locale, nazionale ed internazionale. La cooperativa si propone pertanto di svolgere in modo organizzato e senza fini di lucro qualsiasi attività inerente all’educazione, alla qualificazione: morale, culturale, professionale e materiale, nonché all’inserimento sociale, di chiunque, trovandosi in uno stato o di bisogno o di emarginazione, sotto qualsiasi forma chieda di usufruirne. Ciò attraverso l’utilizzo ottimale delle fisiche, materiali e morali dei soci, degli utenti e dei collaboratori che a qualsiasi titolo professionale o volontario, partecipino, nelle diverse forme, alle attività della cooperativa.

Art. 4 (Oggetto sociale)

La Cooperativa intende realizzare i propri scopi sociali attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi orientati in via prioritaria, ma non esclusiva, ai bisogni di persone con problemi di dipendenza, principalmente derivante dall’abuso di sostanze. In relazione a ciò la Cooperativa può gestire stabilmente o temporaneamente, in proprio o per conto terzi:

* Iniziative e servizi terapeutici e di accoglienza, di assistenza, comunità di convivenza e simili nelle forme e nei modi ritenuti utili al raggiungimento dello scopo sociale;

* attività e servizi di assistenza domiciliare;

* attività di assistenza sanitaria e psico – socio – pedagogica a carattere domiciliare oppure realizzata entro centri di servizio appositamente allestiti, o messi a disposizione da enti pubblici o privati;

* servizi e centri di riabilitazione;

* centri diurni ed altre strutture con carattere animativo e finalizzate al miglioramento della qualità della vita, nonché altre iniziative per il tempo libero, la cultura ed il turismo sociale;

* attività di formazione, consulenza e prevenzione;

* attività di sensibilizzazione ed animazione delle comunità locali entro cui opera, al fine di renderle più consapevoli e disponibili all’attenzione ed all’accoglienza delle persone in stato di bisogno.

Durante l’erogazione dei servizi socio – educativi e/o assistenziali sarà possibile svolgere attività produttive, attribuendo alle stesse una valenza terapeutica ed educativa, comunque non finalizzate all’inserimento lavorativo. (omissis)

La Cooperativa può operare anche con terzi.

Gli amministratori sono autorizzati a compiere le operazioni indicate dall’art. 2529 del codice civile nei limiti e secondo le modalità ivi previste.

3.2.   INFORMAZIONI SUI SOCI

Al 31/12/2020 i soci della Cooperativa sono 98.

Nel corso dell’anno sono stati ammessi 4 nuovi soci prestatori ed 1 socio volontariato, 11 soci prestatori sono decaduti dalla carica.

 

01/01/2020 31/12/2020
CATEGORIA M F TOT % M % F M F TOT % M % F
prestatori 27 73 100 27% 73% 25 68 93 26 74%
fruitori 0 0 0 0% 0% 0 0 0 0% 0%
volontari 4 0 4 100% 0% 5 0 5 100% 0%
31 73 104 30 68 98

 3.3.   PREVISIONI STATUTARIE SULL’AMMINISTRAZIONE E IL CONTROLLO DELL’ENTE

Art. 26 (Consiglio di Amministrazione)

La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di consiglieri variabile da sette a ventitré, eletti dall’Assemblea ordinaria dei soci, che ne determina di volta in volta il numero. La maggioranza dei componenti del Consiglio è scelta tra i soci cooperatori e/o tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche. Possono essere eletti amministratori solo coloro che sono soci della cooperativa da almeno tre anni. I soci finanziatori non possono in ogni caso essere più di un terzo dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi consecutivi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Il Consiglio elegge nel suo seno il vice presidente.

Art. 27 (Compiti del Consiglio di Amministrazione)

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione della società, esclusi solo quelli riservati all’assemblea dalla legge. Allo stesso è attribuita la competenza sulle materie previste dall’art. 2365 comma secondo del codice civile. Il Consiglio può delegare parte delle proprie attribuzioni, ad eccezione delle materie previste dall’art. 2381 del codice civile, dei poteri in materia di ammissione, recesso ed esclusione dei soci e delle decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci, ad uno o più dei suoi componenti, oppure ad un comitato esecutivo formato da alcuni dei suoi componenti, determinandone il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega.

Art. 32 (Collegio Sindacale)

Il Collegio Sindacale, nominato se obbligatorio per legge o se comunque nominato dall’assemblea, si compone di tre membri effettivi, eletti dall’assemblea. Devono essere nominati dall’assemblea anche due sindaci supplenti. Il presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’assemblea. I sindaci restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. Essi sono rieleggibili. La retribuzione annuale dei Sindaci è determinata dall’Assemblea all’atto della nomina, per l’intero periodo di durata del loro ufficio.

Art. 33 (Controllo contabile)

La revisione legale dei conti della società, quando obbligatorio per legge, o comunque deliberato dall’assemblea dei soci, è esercitato ai sensi dell’art. 2409 bis comma primo del codice civile.

3.4.   MODALITÀ SEGUITE PER LA NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI

Dall’ Art. 26 (Consiglio di Amministrazione)

Alla nomina delle cariche sociali di amministratore si procede mediante la votazione di preferenze espresse tra coloro che abbiano fatto pervenire la propria candidatura nei termini e con le modalità che seguono. Le candidature per le cariche sociali devono essere presentate presso la sede sociale entro le ore 13 del quindicesimo giorno lavorativo precedente a quello fissato per la prima convocazione, oppure devono pervenire per lettera raccomandata entro il medesimo termine. Esse devono contenere: (a) i dati anagrafici del candidato; (b) l’indicazione della carica alla quale si candida; (c) l’indicazione, in caso di candidature alla carica di consigliere, se si tratta di socio prestatore, di socio fruitore, di non socio, ovvero di persona designata da un socio persona giuridica; (d) copia del documento di identità e del codice fiscale del candidato; (e) la dichiarazione del candidato di avere i requisiti di cui al precedente comma terzo del presente articolo; f) di accettare la carica e di non trovarsi in situazioni di ineleggibilità od incompatibilità g) una illustrazione del proprio profilo e della propria candidatura. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione provvede ad elencare in ordine alfabetico le candidature ricevute, nell’ambito di una unica lista per il consiglio di amministrazione. Almeno dieci giorni prima della data dell’assemblea in cui si procederà alla elezione delle cariche, il consiglio provvederà a mettere a disposizione dei soci la lista e le singole candidature con i documentati allegati e a creare le condizioni affinché i candidati possano illustrare personalmente ai soci la propria candidatura. Prima dell’inizio delle operazioni di voto, l’assemblea deve nominare, anche per acclamazione, due scrutatori. La votazione dei candidati avviene su schede nominative sulle quali è riportata la lista di cui al presente articolo: ciascun socio può esprimere un numero massimo di preferenze pari al numero di consiglieri da eleggersi per il consiglio di amministrazione. Verranno considerate nulle le schede nelle quali sono espresse preferenze in numero maggiore. In caso di mancata indicazione di preferenze, la scheda si considera espressione di un voto di astensione. Terminate le operazioni di voto, si procederà allo scrutinio da parte degli scrutatori, i cui esiti saranno formalizzati sul verbale, firmato oltre che dal Presidente e dal Segretario dell’Assemblea anche dagli scrutatori (salvo il caso di atto pubblico).

3.5.   IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ELETTO IL 24 LUGLIO 2020

CARICA COGNOME E NOME MANDATO SOCIO DAL RESIDENZA
Presidente Zoccatelli Giovanni Lug. 2020- mag. 2023 1989 VALEGGIO SUL MINCIO –   VR
Vice presidente Ciusani Elena Lug. 2020- mag. 2023 2007 TIGNALE – BS
Consigliere Arcari Elisa Lug. 2020- mag. 2023 2013 CHIARI – BS
Consigliere Ardesi Maria Grazia Lug. 2020- mag. 2023 2002 INZINO – BS
Consigliere Bertelli Guido Lug. 2020- mag. 2023 1983 VOBARNO – BS
Consigliere Danesi Nicola Lug. 2020- mag. 2023 2006 BERLINGO – BS
Consigliere Feraboli Gabriella Lug. 2020- mag. 2023 1992 MONTICELLI BRUSATI – BS
Consigliere Pedretti Katuscia Lug. 2020- mag. 2023 2003 CAPRIANO DEL COLLE – BS

 

Non sono previsti compensi per gli amministratori, pur avendo l’Assemblea Soci facoltà di determinarli ai sensi dell’art. 30 dello Statuto.

Al Presidente è assegnato un premio annuale di 6.000 € lordi in considerazione dell’impegno, del tempo e dei rischi assunti, andando al di là delle mansioni richieste dal ruolo.

Al Vice Presidente è assegnato un premio annuale di 1.000 € lordi in considerazione dell’impegno, del tempo e dei rischi assunti, andando al di là delle mansioni richieste dal ruolo.

3.6.   PARTICOLARI DELEGHE CONFERITE AGLI AMMINISTRATORI

Le deleghe conferite agli amministratori in carica dal 24 Luglio 2020 in relazione alla loro partecipazioni a Commissioni permanenti o temporanee sono inserite in Mansionario / Struttura / Commissioni, mentre quelle in relazione alla rappresentanza della Cooperativa all’esterno sono inserite in Mansionario/ Struttura / Referenti esterni.

Sono inoltre state conferite al Presidente Giovanni Zoccatelli le deleghe per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione. Le stesse deleghe sono state conferite con il CdA di Agosto  2020 alla Vice presidente Elena Ciusani

 3.7.   ORGANI DI CONTROLLO

COLLEGIO SINDACALE

Il collegio Sindacale, eletto dall’Assemblea Soci del 24 Luglio 2020, è così composto:

NOMINATIVO CARICA COMPENSO €
    Dott. Carlo Murano  Presidente Collegio Sindacale 2.700,00
Dott. Fabio Piovanelli  Sindaco effettivo 2.300,00
Rev. Maurizio Magnavini   Sindaco Effettivo 2.300,00
Dott. Federico Gorini      Sindaco Supplente 0
Rev. Edda Fenaroli      Sindaco Supplente 0

REVISORI E SOCIETA’ DI REVISIONE ESTERNE

Dott. Roberto Beltrami, mandato conferito dall’Assemblea Soci del 24 Luglio 2020; compenso annuo € 2.700,00.

SOCIETA’ DI CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO AI SENSI DELL’ART.15 DELLA LEGGE 59/1992

Nel corso del 2021 è stata inviata richiesta di recesso consensuale alla Società UHY Bompani (mandato conferito dall’assemblea dei Soci del 24 Luglio 2020; compenso annuo € 3.000,00) ed è stata validata dal CdA la proposta della società Grant Thornton SpA, che dovrà essere approvata dall’Assemblea dei Soci.

ORGANISMO DI VIGILANZA MONOCRATICO L. 231/2001

Dott. Roberto Beltrami, mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2014, per il triennio 2014/2015/2016, con rinnovo tacito triennale per 2017/2018/2019 e per 2020/2021/2022, con compenso annuo di € 2.000.

3.8.   SOGGETTI CHE RICOPRONO CARICHE ISTITUZIONALI

 CARICA                                                                  NOME E COGNOME

Amministratore di Sistema                                       Paolo Covatti

Responsabile Protezione Dati (D.P.O.)                    Gianfausto Vincenzi

Responsabile Sicurezza (R.S.P.P.)                             Nicola Danesi

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza             Massimiliano Romeda

Supervisore  Conformità Privacy                             Maria Scalia

 3.9.   LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La struttura organizzativa espressa nell’organigramma è stata approntata dal precedente Consiglio di Amministrazione. L’attuale organigramma rappresenta lo strumento operativo finalizzato a conseguire nel modo più efficiente ed efficace possibili gli obiettivi di lavoro e l’espressione del presente e futuro funzionamento della Cooperativa di Bessimo in relazioni agli obiettivi programmatici.

 3.10.  ORGANIGRAMMA

3.11. RELAZIONE SINTETICA DELLA VITA ASSOCIATIVA

Nel corso dell’anno 2020 l’Assemblea Soci si è riunita nell’unica seduta del 24.07.2020.

Erano presenti 51 soci con diritto di voto, oltre a 33 soci tramite delega scritta e 17 assenti.

Erano presenti il Presidente del Collegio Sindacale dr. Carlo Murano, il sindaco dr. Fabio Piovanelli ed il sindaco rag. Maurizio Magnavini.

Sono stati affrontati i seguenti punti:

  • Approvazione bilancio economico sull’attività anno 2019.
  • Approvazione bilancio sociale sull’attività anno 2019.
  • Presentazione nuovi soci.
  • Elezione del Collegio Sindacale.
  • Rinnovo incarico Revisore legale
  • Conferma incarico società UHY Bompani Srl.
  • Assenze dei consiglieri alle sedute e alle assemblee durante il loro mandato.
  • Definizione del numero dei consiglieri.
  • Elezione del Presidente della Cooperativa di Bessimo.
  • Elezione dei restanti membri del Consiglio di Amministrazione.

 

Attraverso la mailing list dei soci con posta elettronica, tutti i soci dotati di proprio indirizzo mail personale hanno ricevuto direttamente a casa loro i testi di verbali e Ordini del Giorno del Consiglio di Amministrazione, ma anche comunicazioni da parte della Cooperativa. Questo ha favorito una maggiore vicinanza tra soci (dotati di e-mail) e Consiglio di Amministrazione, soprattutto in relazione alla possibilità diretta ed immediata di proporre da parte dei soci interessati riflessioni o punti all’Ordine del Giorno.

3.12. ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Riunitosi 13 volte nel corso del 2020 (nel 2019 erano state 12), il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Giovanni Zoccatelli, ha costituito il momento centrale di programmazione, esecuzione e verifica delle linee guida definite dall’Assemblea Soci.

L’Assemblea Soci del 24 luglio 2020 ha proceduto alla elezione del Presidente, confermando Giovanni Zoccatelli, e dei 7 consiglieri, confermando i consiglieri uscenti Elena Ciusani, Nicola Danesi, Gabriella Feraboli e Katiuscia Pedretti e nominando quali nuovi consiglieri Elisa Arcari, Maria Grazia Ardesi e Guido Bertelli. Il nuovo CdA, nella prima seduta del 04.08.20, ha quindi eletto in qualità di Vice Presidente la consigliera Elena Ciusani.

Tutti gli amministratori e i sindaci sono coperti da una polizza di tutela legale e da una relativa ai rischi derivanti dalla responsabilità di gestione.

Tra le proprie attività, il Consiglio di Amministrazione verifica trimestralmente o semestralmente tutta una serie di informazioni e dati forniti dal Direttore Esecutivo e da altre aree della cooperativa; dati e informazioni relativi alla gestione del personale, alle presenze degli utenti nelle comunità terapeutiche, relativi al controllo di gestione delle diverse aree di attività e dei costi generali, relativi alle gestione finanziaria e della liquidità della nostra cooperativa.

A Gennaio  viene approvato il budget previsionale che evidenziava un risultato di sostanziale pareggio ma con un piccolo utile. Si prospettava un anno molto impegnativo anche per gli aspetti di liquidità. I tempi di pagamento dei committenti spesso sono molto lunghi, a fronte di stipendi che vengono pagati mensilmente e di opere/ristrutturazioni che vedono degli stati di avanzamento lavori che proseguono e richiedono parallelamente le liquidazioni. Questo evidenziava che la Cooperativa, nel corso del 2020 avrebbe dovuto trovare altri strumenti finanziari a sostegno della propria attività, con conseguente incremento di costi. Viene rivisto il ruolo di Responsabile Inclusione Sociale assegnando un’auto in fringe benefit. A seguito del pensionamento di Frassine Giovanni, al quale va il ringraziamento per il lavoro svolto con passione e grande disponibilità in questi 33 anni, si nominava quale Responsabile della comunità di FARA OLIVANA la Dott.ssa Diana Granelli. Viene assegnato inoltre il ruolo di Coordinatore della Prevenzione ad Elisa Arcari per 38 ore settimanali. Sempre in gennaio vengono approvati gli ampliamenti della capacità ricettiva e di accreditamento della UdO di Cellatica (da 7 a 8 posti letto) e della UdO di San Giorgio (da 18 a 20 posti letto). Dal gennaio 2020 le ore di flessibilità “cd Banca Ore” sono entrate nei cedolini paga e registrate in aumento o diminuzione (così come avviene per le ore di ferie) in base alle timbrature. Obiettivo della Cooperativa e di tutti i responsabili e coordinatori è di utilizzare tale strumento come previsto dal nostro CCNL, cioè per consentire la necessaria “flessibilità oraria” ai diversi responsabili e coordinatori dei nostri vari gruppi di lavoro, in funzione di comprovate esigenze organizzative.

A febbraio, in relazione alla situazione di liquidità della Cooperativa viene presentato il credito che si avanza nei confronti di Regione Lombardia di circa 1.000.000 euro relativi ai progetti finanziati con FSE. Il ritardo dei pagamenti da parte di RL, che risalgono ai progetti conclusi nel 2017/2018, ha un peso significativo sull’ammontare della nostra liquidità disponibile. Per rispondere ai bisogni della Cooperativa è stato richiesto un nuovo finanziamento di 500.000 euro a CGM Finance.

A seguito di approvazione del progetto a valere dei fondi “ Cassa Ammenda “ integrati con fondi regionali  di cui è titolare la cooperativa di Bessimo, si dà avvio alla apertura del centro diurno sperimentale di uno  spazio diurno all’interno dell’I.P. Nerio Fischione rivolto ai cosiddetti “soggetti fragili ”; persone che,  oltre alla perdita  della libertà personale, sperimentano un significativo peggioramento  delle proprie condizioni di vita, le cui  cause sono riconducibili  alla propria condizione  precedente alla  detenzione  (es. persone  tossico  dipendenti da  lungo tempo, persone con fragilità psichica, soggetti in situazione di grave marginalità). La  sperimentazione  si inserisce nelle  diverse attività  in rete con la Direzione  del Carcere , ASST e   partner del terzo settore.

Si delibera di aderire al  “Contratto di Rete “  il cui capo fila sarà La cooperativa  Rete, mentre i partner saranno: Associazione Amici del Calabrone,  Associazione Dormitorio San Vincenzo, Coop. di Bessimo, Fondazione Opera Caritas San Martino. Tale iniziativa è pensata al fine di rispondere  all’avviso pubblico  del Comune di Brescia  per l’individuazione  di soggetti  del terzo settore  in grado di  realizzare un servizio  innovativo, sperimentale di “Housing First” a favore di persone in condizione di grave marginalità e senza fissa dimora, nel  territorio del Comune di Brescia.

A marzo il CdA ha formalizzato la costituzione della Commissione crisi COVID19, costituita di fatto già dal 24 febbraio per far fronte alla grave emergenza che si stava prospettando, essa è stata costituita seguendo le buone pratiche indicate per organizzazioni complesse come la nostra e gestire situazioni di gravi crisi. È stata composta dal responsabile legale della cooperativa, dal RSPP, dal Direttore Esecutivo e successivamente integrata anche con la Vicepresidente Elena Ciusani in qualità di “Referente Covid” con l’obiettivo di analizzare costantemente l’evolversi della crisi e il suo impatto sui nostri servizi, approfondendo i decreti nazionali e regionali, le direttive istituzionali che di volta in volta venivano diramate, fornendo informazioni puntuali a tutti i nostri responsabili e coordinatori dei servizi. Sono state create due chat una per i servizi residenziali e una per i servizi territoriali. Questa Commissione si avvale della consulenza del Medico del Lavoro Aziendale e del consulente esterno sicurezza. Vengono evidenziate le criticità che l’emergenza ha messo in drammatica evidenza e sulle quali viene avviato un fortissimo lavoro di rappresentanza nei confronti di Regione Lombardia. Assenza di dispositivi di protezione, di medici e di medicinali per i servizi sociosanitari, mancanza di coordinamento e di presenza attiva sui territori delle ATS, richiesta pressante affinchè gli operatori sociosanitari e gli utenti potessero accedere ai tamponi per evitare la diffusione dei contagi, necessità di riconoscimento del lavoro a distanza e del lavoro a bassa soglia e per fasce di popolazione senza dimora o in grave marginalità, problematicità dei nuovi ingressi in molti servizi sociosanitari, mancanza di certezze per i servizi di RDD, blocco dei fondi GAP e infine i rischi di sostenibilità economica e finanziaria di tutto il sistema sociosanitario. Il CDA delibera di aderire alle misure di sostegno finanziario alle micro/piccole/medie imprese art. 56 D.L 17/03/20 n.18 aderendo alla moratoria e richiedendo la sospensione integrale delle rate fino al 30.09.2020 dei prestiti con UBI Banca e BCC, poi prorogata.

In aprile vengono presentate e approvate le azioni messe in campo dalla Commissione Covid per far fronte alla pesante situazione: Tamponi operatori al rientro dalla malattia – Aggiornamento nuovi ingressi in CT e in housing – Individuazione luoghi per quarantena per nuovi ingressi e per uscite utenti – revisione DVR alla luce del rischio biologico e avvio stesura protocollo di sicurezza – situazione DPI forniture e rilevazioni settimanali – tamponi utenti e test sierologici – politiche e criteri per il lavoro agile.

In maggio viene approvato il bilancio d’esercizio 2019 ed il bilancio sociale 2019 e viene convocata l’Assemblea Soci per approvazione del bilancio di esercizio e bilancio sociale 2019 in seconda convocazione venerdì 24 luglio 2019. Viene approvata la versione “00” del protocollo per la prevenzione e il controllo dell’infezione Covid,  elaborato attraverso le diverse circolari emanate durante la gestione della “fase 1” dei servizi della Cooperativa. Versione che si riferisce solo agli aspetti già consolidati. Da questa prima versione avrà poi origine il Piano Organizzativo Gestionale (POG) che nel corso dell’anno vedrà molteplici revisioni depositate in ognuna delle nostre ATS di riferimento.

In giugno viene ridefinito il ruolo di Responsabile area Inclusione sociale portandolo a tempo pieno.

In luglio viene approvata la presentazione di 11 progetti di RDD e LDR, 4 come titolari e 7 come partner di progetto. Con tali progetti che si svilupperanno nei nostri territori di Brescia, Valcamonica, Bergamo, Cremona, Crema, Mantova e Desenzano, si è ottenuta la copertura di tali attività fino al 31.12.21 con il coinvolgimento di tutto il personale impiegato fino ad oggi. Viene presentato il consuntivo al 31 maggio 2020 che evidenzia una significativa previsione di perdita dovuta al rallentamento dei nuovi ingressi nei servizi residenziali e la scopertura dei progetti di RDD e LDR fino a giugno. Il CdA ha deliberato di sperimentare, in un nostro appartamento housing di Brescia, l’utilizzo di uno specifico strumento anagrafico denominato “Convivenza anagrafica”. Tale istituto giuridico da la possibilità di gestire i problemi legati alla assenza di certificato di residenza. Se tale sperimentazione verrà valutata positivamente si potrà utilizzare la “Convivenza anagrafica” anche per altre situazione analoghe che sempre più spesso vedono coinvolti nostri utenti che senza residenza rischiano di perdere molti diritti sociali indispensabili per lo svolgimento di un adeguato percorso riabilitativo.

Nella seduta di agosto si insedia il nuovo CdA che elegge in qualità di Vice-Presidente la consigliera Elena Ciusani alla quale vengono affidate le analoghe deleghe di Consigliere Delegato, previste per il Presidente così come per i poteri di firma sui Conti Correnti della Cooperativa. Viene rivisto e approvato il compenso al presidente che era fermo al 2005 portandolo da 5.000 a 6.000 euro lordi annui, viene altresì deliberato il compenso alla Vicepresidente per un valore annuo lordo di 1.000 euro. Viene approvato il rinnovo del contratto di affitto della struttura che ospita la CT di Cremona per 6 più 6 anni. Viene aggiornato il CdA che è stato approvato il nostro progetto su  Bando POR 2014-2020 Regione Lombardia INNODRIVER S3 Edizione 2019 Misura A – Collaborazione tra PMI e Centri di ricerca. Si tratta di un progetto presentato in collaborazione con Università di Medicina di Brescia e finalizzato allo studio, all’analisi dei bisogni e alla progettazione di un Master Universitario sulle dipendenze e rivolto a tutte le diverse figure professionali che a vario titolo potrebbero operare all’interno dei servizi del sistema sanitario e socio-sanitario. La progettazione e la realizzazione di tale attività trova origine nel piano triennale ed in particolare al punto che recita “Trasferire l’esperienza della cooperativa per creare dei corsi di alta formazione (master) specializzati, collegandosi con le Università. Formazione + legittimazione + innovazione + comunicazione.”

Nella seconda seduta di agosto viene confermato all’unanimità di rinnovare l’incarico nel ruolo di DE ad Elisa Chiaf mantenendo l’attuale contratto di collaborazione fino al 30.09.2021. Il DE, presenta inoltre un nuovo prospetto riassuntivo dei flussi finanziari coerente con quanto richiesto dalla vigente legge sulla “Crisi d’Impresa”. Su tale base e con il supporto informatico di Brescia Informatica, che ci segue sul gestionale contabilità, sarà possibile costruire, nei prossimi mesi, uno strumento gestionale che ci consentirà di monitorare i flussi finanziari e quindi di riuscire a preventivare, almeno nei successivi 6 mesi, i nostri bisogni finanziari e di liquidità. Lo schema predisposto, che parte da un’analisi dello storico, serve per presentare l’andamento storico dei flussi, e proiettare la situazione prevista in quel determinato momento, fino al sesto mese successivo. Il senso di questo schema è proprio mantenerlo aggiornato e portarlo in CdA ogni trimestre, affinché le scelte e le decisioni possano fondarsi su uno sguardo oggettivo sulle disponibilità finanziarie della Cooperativa.

A settembre il CdA delibera di aderire allo Sportello Anti-Discriminazioni, un servizio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Brescia che svolge attività di accoglienza, orientamento, consulenza e raccolta delle segnalazioni dei presunti casi di discriminazione e molestia.

In ottobre viene approvata l’ampliamento della pianta organica della Responsabile Amministrativa; un aumento di pianta organica temporaneo per l’area amministrazione finalizzato alla attività di rendicontazione progetti e amministrazione. Si approva la partecipazione all’ATI grave marginalità (di cui fa parte la Cooperativa di Bessimo) per rendere operativa la gestione di un nuovo spazio asilo notturno in via della Volta a Brescia. Con questo quarto asilo notturno (oltre a Pampurri, Caritas e San Vincenzo) si andrebbe a completare la rete rivolta alle persone con grave marginalità sulla città di Brescia, non solo per il periodo invernale ma per tutto l’anno. Dopo una lunga trattativa e definizione di accordi tra le parti, il CdA approva di acquistare dalla Parrocchia di Bessimo, la struttura che ospita la nostra prima sede a Bessimo di Rogno.

A novembre si analizza il previsionale 2020 sulla base del consolidato al 30 settembre. Le previsioni di chiusura al 31.12.2020 costruita sulle possibilità di utilizzo del budget delle diverse Unità di Offerta (UdO) ad oggi conosciute e previste fa prevedere una perdita dell’anno 2020 di circa 270.343 €, generata soprattutto dalle mancate entrate dei servizi sociosanitari, ma sono in perdita anche altre aree. Viene rinnovato il contratto di collaborazione con lo studio Danesi-Menapace per altri due anni. Viene approvato un nuovo finanziamento attraverso il MISE che ha ad oggetto il consolidamento dell’offerta dei servizi nel sistema delle dipendenze (acquisto della sede della Comunità di Bessimo e ristrutturazione della Comunità di Cividate Camuno) ed il sostegno all’innovazione di servizio per una tipologia di utenza e di bisogno (servizio specialistico per ludopatia-GAP presso la sede di Cellatica-Brescia). Tale iniziativa complessivamente consentirà di usufruire di 800.000 euro di finanziamento a tasso agevolato. Dato che nel nuovo CCNL la quota dell’ERT per i dipendenti è stata sostituita da un diverso meccanismo che però non è ancora attivo,  dato che è soggetto ad una contrattazione sindacale di secondo livello non ancora avvenuta, il CdA ha deciso che, nonostante la situazione economica del 2020, di erogare una specifica quota a dipendenti e soci prestatori sotto forma di benefit. Nei limiti concessi dalla normativa vigente nell’utilizzo dello strumento del benefit, il costo stimato per la Cooperativa è di 52.000 € che verrà erogato tramite ticket carburante o acquisti.

A dicembre viene approvata la nostra partecipazione al progetto Rebus avviato in Valle Camonica con ACLI bresciane per utilizzare le eccedenze alimentari a favore di soggetti in stato di bisogno. Le sedi di CIV e ROG ritirano le eccedenze alimentari da alcuni supermercati e tramite ACLI la distribuiscono anche a soggetti bisognosi del territorio. Partecipano al progetto la Comunità Montana e diversi enti sociali del territorio. In occasione della scomparsa del nostro fondatore Don Redento Tignonsini avvenuta improvvisamente il CdA ha distribuito gratuitamente in occasione del funerale copie del libro “Ciao Uomo”.

3.13. COORDINAMENTO RESPONSABILI SERVIZI RESIDENZIALI

Il Coordinamento dei Responsabili dei Servizi Residenziali che comprende tutti i Responsabili dei servizi compreso il servizio accoglienza, nel 2020 si è svolto in 4 occasioni, in ottemperanza alle modalità prescritte dal POG.

Il Coordinamento comunità specialistiche, che comprende il Responsabile servizi sociosanitari e i Responsabili delle comunità per nuclei famigliari si è riunito 15 volte nel corso dell’anno, mentre il Coordinamento che coinvolge i Responsabili delle comunità per singoli/le si è riunita 20 volte, secondo le modalità prescritte dal POG di fatto sempre da remoto. In alcuni casi è stato presente anche il Direttore Esecutivo. La frequenza delle convocazioni è dovuta alle necessità contingenti che la situazione di pandemia ha provocato richiedendo molteplici aggiornamenti.

Gli argomenti trattati sono stati di ordine generale di aggiornamento sulle normative o di cambiamenti organizzativi nei servizi, il monitoraggio delle saturazioni e delle liste di attesa.

3.14. COMMISSIONE MONITORAGGIO BUDGET

La Commissione Monitoraggio Budget è composta dal Responsabile dei Servizi Socio Sanitari, responsabile Anagrafe, Presidente/Direttore, dal Responsabile dell’Accoglienza, dalla Responsabile di Capo di Ponte e da altri Responsabili di servizi su invito. Nel 2020 a causa della situazione creatasi con la pandemia si sono svolte in presenza solo due commissioni. Durante l’anno si sono dovute applicare tutte le normative e procedure previste per gli ingressi (isolamento, doppio tampone, ecc..) quindi si sono sospese le commissioni e gli ingressi sono stati organizzati in collaborazione con il Referente Covid della Cooperativa.  Costante è stata la presenza del RSSS alle équipe del servizio Accoglienza per la gestione degli ingressi.

3.15. COORDINAMENTO AREA INCLUSIONE

Il coordinamento che comprende la Responsabile dell’Area Inclusione e i Coordinatori dei servizi di RDD/LDR e Prevenzione si è riunito 6 volte nel corso del 2020. Il Coordinamento rappresenta il momento principale di connessione tra tutti i Servizi dell’Area Inclusione. Permette un continuo raccordo tra Servizi operativi su diversi territori, contribuendo all’analisi costante dei bisogni; consente la lettura condivisa dei fenomeni e la definizione e gestione di risposte efficaci, la condivisione di prassi ed esiti di sperimentazioni locali e l’ottimizzazione di tempi e risorse. A causa della pandemia il coordinamento è stato indetto online

3.16. MAPPA DEI DIVERSI PORTATORI DI INTERESSI

La Cooperativa di Bessimo ha identificato le seguenti tipologie di stakeholder:

  • gli Utenti dei servizi,
  • gli Operatori che consentono alla Cooperativa di svolgere la propria attività,
  • gli Enti committenti (SERD / SMI, servizi invianti, Istituzioni);
  • i territori di riferimento in cui si opera.

Parte di questi soggetti è coinvolta in una indagine annuale con l’obiettivo di ottenere le necessarie informazioni da analizzare per valutare i seguenti aspetti:

  • verificare l’efficacia e l’efficienza dei servizi e dell’organizzazione,
  • verificare il grado di soddisfazione dell’utenza e dei servizi invianti in merito ai servizi offerti,
  • verificare il grado di soddisfazione degli operatori in comunità in merito al contesto lavorativo,
  • ottenere utili suggerimenti e proposte per migliorare l’organizzazione ed i servizi offerti,
  • valutare la possibilità/opportunità di progettare nuove iniziative/progetti/servizi.

Uno spaccato di questa indagine in relazione agli utenti ed al personale in servizio nelle comunità sono riportati nei capitoli successivi.

3.17. PARTECIPAZIONI DELLA COOPERATIVA O NELLA COOPERATIVA

Le informazioni relative a imprese, imprese sociali e altri ETS o ONLUS in cui la Cooperativa abbia partecipazioni sono riportate nel documento di Nota integrativa al Bilancio d’esercizio. Non vi sono imprese, o altre organizzazioni che hanno partecipazioni nella Cooperativa.

4. PERSONE CHE OPERANO PER E CON L’ENTE

4.1.   LE PERSONE CHE OPERANO CON LA COOPERATIVA

Al 31 dicembre 2020 collaboravano con la cooperativa 231 persone, oltre a 5 soci volontari. Delle 231 persone: 187 sono assunte con contratto di lavoro subordinato, 4 persone con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e 40 persone con contratto di lavoro autonomo. Le 231 persone ricoprono i seguenti ruoli:

AREA DELL’INTERVENTO AREA DEI SERVIZI
16 Responsabili di comunità 1 Responsabile Area Strategica
15 Vice responsabile/Referente 1 Direttore Esecutivo
83 Operatori ed educatori di comunità 1 Responsabile Amministrativo
6 Educatori all’infanzia 1 Responsabile Area Sviluppo
9 Educatori comunità per minori 1 Responsabile Risorse Umane
27 Educatori Area Inclusione/carcere 1 Responsabile Inclusione Sociale
1 Coordinatore area carcere 1 Responsabile Servizi Socio Sanitari
3 Coordinatori area riduzione danno 1 Resp. Manutenzione e Sicurezza RSPP
1 Coordinatori area prevenzione 1 Responsabile progettazione sociale
9 Psichiatri/medici 1 Resp. Qualità e Sistema Informativo
6 Infermieri professionali 2 Assistente responsabile Servizi Socio Sanitari / Responsabile risorse umane
22 Psicologi e supervisori 7 Impiegati
6 Operatori laboratori ergoterapici 1 Amministratore di sistema
2 Segretarie
1 Responsabile Accoglienza
2 Educatrici servizio Accoglienza
1 Coordinatore labotatori Ergoterapici
1 Referente comunicazione e fund raising
204 TOTALE AREA INTERVENTO 27 TOTALE AREA SERVIZI

 

Delle persone che operano con la Cooperativa, 58 sono maschi (25%) e 173 sono femmine (75%).

 

4.2.   CARATTERISTICHE DEL PERSONALE DIPENDENTE

 

Analizzando nello specifico le caratteristiche del personale dipendente (187 persone), emerge quanto segue.

La Cooperativa è composta in maniera significativa da persone giovani. Il 28% del personale ha meno di 30 anni, e se si considerano gli under 40, si arriva al 55% del personale dipendente. L’età media dei dipendenti è di 40 anni.

La cooperativa garantisce un posto di lavoro a tempo indeterminato all’85% dei propri dipendenti.

La forza lavoro è prevalentemente femminile (75%) e la dinamica di forme di lavoro flessibili (part-time) è scelta dal 37% del personale.

L’anzianità lavorativa mostra una composizione del personale dove più della metà dei lavoratori lavora in Coop da massimo 5 anni. Si tratta di un dato particolarmente significativo, che considera diversi fattori:

  • il ricambio generazionale in corso in un’impresa che opera da 45 anni;
  • il tema del turn-over nelle imprese sociali, nei servizi di cura e soprattutto nel settore delle dipendenze, particolarmente impegnativo. Nello specifico il 2020 ha visto una dinamica molto particolare, legata al fatto che l’emergenza Covid abbia “aperto” in maniera significativa le possibilità di operare nel settore pubblico, portando alcuni ex-colleghi a provare (e vincere) concorsi pubblici;
  • le particolari dinamiche interne della Cooperativa, che ne hanno denotato la crescita negli ultimi anni, soprattutto per le progettualità dell’area Inclusione e Carcere;

e dal quale discende la necessità di un costante e continuo lavoro di formazione e affiancamento dei nuovi entrati, non solo perché si trasmettano gli elementi operativi, ma soprattutto non si disperda la cultura organizzativa originaria, e anzi la si possa arricchire di sguardi nuovi e innovazione.

4.3.       BENEFIT PER IL PERSONALE DIPENDENTE

 

L’attenzione alle Risorse Umane, nella cooperativa di Bessimo, si esplica in diversi modi.

Tra questi, va segnalato che rispetto al Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali, la Cooperativa di Bessimo ha da tempo introdotto i seguenti aspetti migliorativi per i propri dipendenti:

  • il servizio mensa gratuito;
  • l’aspettativa non retribuita dal servizio può essere concessa anche con meno di un anno di servizio e anche se non ricorrono due dei requisiti previsti dal CCNL ( massimo 3% del totale dei dipendenti contemporaneamente e per gravi o comprovate necessità personali e per cause di malattia di familiari). Questo beneficio si applica solo a discrezione della Responsabile Risorse Umane;
  • l’assicurazione sul rischio di sieroconversione per gli aventi diritto;
  • il termine di 60 giorni per il rimborso delle contravvenzioni stradali;
  • il rimborso da parte della Cooperativa del 70% delle contravvenzioni elevate per divieto di sosta e eccesso di velocità per motivi di servizio, anche con la propria auto;
  • la possibilità di ottenere un rimborso lordo fino a 150 € per il furto subito in una sede della Cooperativa di Bessimo;
  • undici giornate all’anno di permesso non retribuito da usufruire in caso di necessità, secondo le modalità previste dal Mansionario, anziché le 38 ore annue (pari a 7 giornate lavorative) previste dal Contratto;
  • il rimborso pari a 30 euro per la compilazione del modello 730;
  • il pagamento della presenza notturna migliorativo rispetto al CCNL;
  • indennità di trasferimento di personale da uno staff ad un altro necessario per la Cooperativa di Bessimo e non richiesto dal dipendente. Viene erogata come “incentivo al trasferimento” una quota di 600 € netti da inserire in busta paga in due tranches di 300 € netti, la prima dopo sei mesi e la seconda dopo un anno dalla data effettiva di trasferimento.

Per il benessere di tutte le equipe, inoltre, la Cooperativa sostiene il costo della supervisione tenuta da professionisti specializzati, con cadenza almeno quindicinale; inoltre promuove attività di formazione di diverso tipo: corsi organizzati ad hoc, fruizione di corsi di altre organizzazioni, partecipazione a convegni o a corsi residenziali. Il dettaglio della formazione è analizzato nel proseguo del testo.

Il personale dipendente che è anche socio, può fruire dei seguenti benefit:

  • il rimborso carburante per il tragitto casa-lavoro sopra i 40 Km giornalieri ;
  • la concessione anticipata e senza titolo del TFR, secondo le modalità previste dal Mansionario
  • la concessione di una liberalità o un periodo di aspettativa retribuita in situazioni di particolare gravità di salute che coinvolgano i soci della Cooperativa di Bessimo, i loro figli, i loro coniugi, i loro partner solo se conviventi;
  • il termine di 120 giorni per il rimborso delle contravvenzioni stradali;
  • il premio fedeltà erogato ogni tre anni, a partire da cinque anni di anzianità come socio;
  • la possibilità di accedere ai ristorni dell’utile di bilancio, se deliberati dal C.d.A.

 

Nel 2020, inoltre, per tutti i lavoratori:

  • Si è continuato a rimborsare il 50% della quota di iscrizione all’albo e alle liste speciali per gli educatori socio-sanitari;
  • Sono stati riconosciuti i due scatti del CCNL rinnovato nel 2019 (nonostante causa emergenza Covid-19 alcune cooperative li avessero sospesi);
  • È stato erogato un buono spesa ad ogni dipendente di valore pari all’ERT che il rinnovo del CCNL aveva soppresso;

Nel 2020 è stato concesso anticipo del TFR  (recuperato sia dal fondo TFR della Cooperativa sia dal fondo Tesoreria Inps) a 3 dipendente/soci; è stata concessa 1 aspettativa non retribuita.

4.4.       RETRIBUZIONI LORDE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Il tema della retribuzione è un tema importante per il mondo dell’impresa sociale, e anche per la Cooperativa resta un tema rilevante che la dirigenza sta affrontando, non solo tramite quanto indicato nel paragrafo di cui sopra, ma cercando nuove strade per garantire motivazione e fidelizzazione, anche tramite la leva economica. Nello specifico, sono di seguito riportati i valori delle retribuzioni medie dei dipendenti della Cooperativa, secondo il CCNL Cooperative sociali che la stessa applica.

 

Livello CCNL Retribuzione lorda base con 5 scatti di anzianità e tempo pieno Totale dipendenti della Cooperativa Di cui donne
A2

EX 2° LIVELLO

1.333,36 1 1
B1

EX 3° LIVELLO

1.406,55 4 4
C1

EX 4° LIVELLO

1.518,21 6 5
D1

EX 5° LIVELLO

1,614,53 17 13
D2

EX 6°LIVELLO

1.170,35 122 96
D3

EX 7° LIVELLO

1.831,36 3 2
E1

EX 7° LIVELLO

1.831,36 9 4
E2

EX 8° LIVELLO

1.989,23 20 13
F1

EX 9° LIVELLO

2.220,62 4 3
F2

EX 10°LIVELLO

2.544,62 1 0
TOTALE   187 141

 4.5.       SELEZIONE, ASSUNZIONI, TURN-OVER DEL PERSONALE DIPENDENTE

Nel corso dell’anno 2020 sono uscite 31 persone dalla compagine lavorativa e sono state assunte 35 persone con contratto subordinato.

Le persone assunte sono state 28 donne e 7 uomini. Delle 35 persone assunte, 12 sono state assunte con contratto a tempo indeterminato mentre le restanti 23 con contratto a tempo determinato (per sostituzione maternità, malattie, progetti, sostituzione trasferimento personale, sostituzioni aspettative non retribuite e tempo determinato prive di causali).

Per quanto riguarda i titoli di studio posseduti dai nuovi assunti si rileva che:

  • Delle 12 persone a tempo indeterminato: 9 hanno laurea di scienze dell’educazione e della formazione (classe 18/19), 3 hanno laura di educatore professionale (classe SNt/2);
  • Delle 23 persone a tempo determinato: 3 laurea di educatore professionale (classe snt/2); 8 laurea in scienze dell’educazione e della formazione (classe 18/19), 2 laurea in scienze dei servizi sociali, 3 laureande in educatore snt/2, 1asa, 1oss, 1diploma ragioneria, 4 diploma professionale.
  • Le persone assunte prive di titoli di studio idonei sono figure assunte per brevi periodi e la cui assunzione non ha compromesso il rispetto degli standard funzionali per quanto riguarda le comunità oppure figure che ricoprono ruoli per i quali non è richiesto titolo specifico (es. operatrici del laboratorio confezioni).

Nel 2020 o per parte di esso risultano assenti, con diritto alla conservazione del posto di lavoro, 15 persone assenti per maternità obbligatoria e/o facoltativa/ malattia “significative” con sostituzione e aspettative non retribuite (nel 2019 erano 19).

Nel 2020 hanno terminato il rapporto di lavoro con la cooperativa 31 dipendenti di cui:

  • 12 con contratto a tempo determinato;
  • 19 con contratto a tempo indeterminato.

4.6.   FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Il 2020 è stato senza dubbio un anno particolare per quanto attiene la formazione. L’impossibilità di organizzare corsi in presenza ha modificato il tradizionale assetto formativo, nonostante ciò la formazione non si è fermata. Anzi, è stato un anno di riprogrammazione delle attività e di impostazione innovativa del lavoro formativo.

Nel corso dell’anno sono stati incontrati in piccoli gruppi i Responsabili dell’area Residenziale, da parte della Responsabile Risorse Umane e dall’Assistente, per la revisione dei Piani Formativi elaborati e distribuiti, e per un’analisi dei fabbisogni formativi ad hoc. Sono stati implementati nuovi registri di formazione annuali, in dotazione ad ogni singola equipe dall’inizio del 2020. Lo scopo dei registri è tener traccia dell’insieme dei diversi percorsi formativi che le equipe “incontrano”, sia attraverso la formazione pensata e programmata esternamente (percorsi formativi strutturati, convegni, etc..) sia attraverso la collaborazione con le diverse figure professionali interne alle equipe multidisciplinari (Medico Psichiatra, Psicologo, Psicologo dell’età evolutiva, Supervisore, Infermiere).

Nel corso del 2020 sono state garantite le formazioni obbligatorie previste da normativa di accreditamento e la formazione specifica inerente la situazione pandemica in corso. I percorsi formativi e di addestramento non realizzati a causa dell’emergenza, sono stati posticipati e riprogrammati per l’anno 2021.

Oltre a questo lavoro si è ritenuto opportuno e utile promuovere e sviluppare un lavoro finalizzato alla costruzione di un Protocollo di affiancamento, addestramento e socializzazione per tutti i nuovi assunti. Per giungere a tale obiettivo si è partiti con un’attività di ricerca interna (intervista anonima a domande aperte, somministrata a 37 educatori neo-assunti a diverso titolo e ruolo nel corso del triennio 2017-2020). A seguito dell’analisi dei risultati, è stato costruito il nuovo protocollo di affiancamento e socializzazione del nuovo assunto, suddiviso in tre macro aree: istituzionale, tecnico-organizzativo e di contenuto.

Per quanto riguarda l’area dell’Inclusione Sociale e del Carcere si è concordato con le responsabili di area una delega alla rilevazione dei bisogni formativi dei diversi operatori dei servizi di Riduzione del Danno, Riduzione dei Rischi e Carcere. In questo modo è stato possibile pensare e proporre percorsi formativi ad hoc, specifici per l’area ed i suoi servizi.

Nella tabella che segue è possibile vedere tutte le iniziative formative alle quali abbiamo partecipato, la durata in ore dell’attività e il numero di persone che vi hanno partecipato. Le ore di partecipazione ai corsi formativi e ai convegni sono ore lavorative. Nelle ore riportate nella seguente tabella non sono conteggiate le ore di supervisione

 

Corsi realizzati nel 2020  
Titolo corso Ore Partecipanti Tot. ore
Abitare i confini: quale lavoro con le marginalità urbane? 19 1 19
Addetto carrello elevatore 2020 12 1 12
Addetto primo soccorso gruppo B/C 2020 12 19 228
Affidamento extrafamiliare 6 5 30
Aggiornamento antincendio medio rischio 2020 5 16 80
Aiutare la coppia a gestire il conflitto 8 6 48
Corso preposti ’20 8 1 8
Costruire reti territoriali di diagnosi e cura precoci per la comorbilita’ dipendenze-psichiatrica 6 25 150
Covid-19 come emergenza psicosociale 2 1 2
Crowdfunding per il Non Profit 8 1 8
Elementi conoscitivi rispetto all’utilizzo dei farmaci psicoattivi 6 4 24
Elementi di psicologia 2 4 8
Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus covid-19 8 1 8
Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus sars-cov-2 2 2 4
Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus sars-cov-2 16 3 48
Finanziamenti per il Non Profit. Un universo da scoprire 8 1 8
Formazione LST lombardia I livello 14 7 98
La gestione dei casi clinici 46 6 276
La gestione dei conflitti 12 5 60
I disturbi di personalita’ nella tossicodipendenza di genere maschile 12 5 60
I trattamenti farmacologici agonisti: nuove formulazioni-nuovi approcci 2 1 2
Il cervello e la sostanza 4 5 20
Il trattamento antipsicotico nei pazienti con esordio schizofrenico e uso di sostanze 2 3 6
Importanza e qualita’ della comunicazione: tecniche di comunicazione 10 7 70
Impostazioni terapeutiche ai tempi del covid-19 2 1 2
Iperattivita’ e disturbo dell’attenzione nell’eta’ adulta 2 5 10
La clinica delle dipendenze -priorita’ e sostenibilita’ per un sistema che cambia 11 1 11
La gestione del paziente psicotico: fattori di protezione e intervento per le professioni sanitarie 5 2 10
La salute mentale al tempo del covid-19 2 1 2
Le relazioni interpersonali al tempo del covid-19 2 1 2
L’educazione terapeutica nell’era delle nuove tecnologie: come e dove? 3 1 3
Metodi e tecniche per fare formazione 4 1 4
Non profit Digital Branding: costruisci e rafforza la presenza nel web della tua organizzazione 6 1 6
Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell’emergenza COVID-19 5 129 645
Progetto di sperimentazione per lo studio di un sistema innovativo di tutela dei diritti 20 4 80
Ri-costruzione della sala bimbi 8 3 24
Sicurezza: formazione lavoratori aggiornamento 2020 6 49 294
Tecniche di relazione con gli utenti 4 5 20
TOTALE ORE     2.390

 

 

La formazione, è stata ancora una volta un grande impegno per la Cooperativa e per tutti i servizi, ma è la concreta dimostrazione di voler investire sulle risorse umane per mantenere i servizi adeguatamente aggiornati.

 

 

5. PRINCIPALI RETI E COLLABORAZIONI ATTIVE CON ENTI PUBBLICI, IMPRESE SOCIALI, ALTRI ENTI NO PROFIT E COMMERCIALI

5. PRINCIPALI RETI E COLLABORAZIONI ATTIVE CON ENTI PUBBLICI, IMPRESE SOCIALI, ALTRI ENTI NO PROFIT E COMMERCIALI

 

5.1.       SERVIZI INVIANTI DEI MINORI

I servizi invianti di almeno un minore presente nei nostri servizi nel 2020 sono stati 49, sia lombardi che di altre regioni italiane. A volte gli enti che sono di riferimento per il minore possono essere più di uno, possono essere un comune e/o consorzi di comuni. A volte i comuni di riferimento sono 2 in base anche alla residenza dei genitori, che possono essere residenti in differenti comuni. Di fatto la quasi totalità dei minori avuti in carico hanno un decreto del Tribunale dei Minorenni che prescrive l’inserimento in comunità educativa o terapeutica con o senza i genitori.

ENTE CON ALMENO UN MINORE PRESENTE NEI NOSTRI SERVI NEL 2020
AMBITO TERRITORIALE DI DALMINE
AZ. TERR. PER I SERVIZI ALLA PERSONA  VALLE CAMONICA
AZIENDA ISOLA BERGAMO
AZIENDA SOCIALE CENTRO LARIO E VALLI
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE VALLE IMAGNA – VILLA D’ALME
AZIENDA SPECIALE SERVIZI BASSA REGGIANA  (EMILIA ROMAGNA)
AZIENDA TERRITORIALE SERVIZI ALLA PERSONA  COMO
C.I.S.S.A. DI PIANEZZA  (PIEMONTE)
COMUNE DI ARCORE
COMUNE DI BAGNOLO SAN VITO
COMUNE DI BRESCIA
COMUNE DI CANNETO SULL’OGLIO
COMUNE DI CASTELCOVATI
COMUNE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
COMUNE DI CAVRIANA
COMUNE DI CINISELLO BALSAMO
COMUNE DI CLUSONE
COMUNE DI COMO
COMUNE DI CORNATE D’ADDA
COMUNE DI CURNO
COMUNE DI FIGINO SERENZA
COMUNE DI GERENZANO
COMUNE DI LUMEZZANE
COMUNE DI MANTOVA
COMUNE DI MANZIANA  (LAZIO)
COMUNE DI MEDIGLIA
COMUNE DI MILANO
COMUNE DI MOLTRASIO
COMUNE DI MONFALCONE (FRIULI V.G.)
COMUNE DI MORTARA
COMUNE DI OME
COMUNE DI PALAZZOLO SULL’OGLIO
COMUNE DI PAVIA
COMUNE DI QUINZANO D’OGLIO
COMUNE DI ROVATO
COMUNE DI SAN GIORGIO BIGARELLO
COMUNE DI SANTA CRISTINA E BISSONE
COMUNE DI SERIATE
COMUNE DI STROZZA
COMUNE DI TERNATE
COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA
COMUNE DI VARESE
COMUNE DI VILLASANTA
COMUNE DI ZOGNO
COMUNITA’ SOCIALE CREMASCA a.s.c.
CONS.INTERC.SERVIZI SOCIALI OSSOLA  (PIEMONTE)
CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE ASTI SUD  (PIEMONTE)
CONSORZIO SERVIZI VAL CAVALLINA
UNIONE DEI COMUNI CASTELLI MORENICI

5.2.       SERVIZI INVIANTI DELLE DIPENDENZE

Nel 2020 l’utenza presente nelle Comunità Terapeutiche e nel Servizio a Bassa Intensità Assistenziale è stata inviata da 99 SerD/SMI o NOA,  sia lombardi che del resto d’Italia. Durante tutto il trattamento terapeutico la comunità terapeutica mantiene con il servizio inviante rapporti per le verifiche del percorso.

Tutti i servizi invianti ricevono inoltre le comunicazioni scritte dei movimenti della loro utenza entro pochi giorni e le relazioni periodiche e di chiusura del programma da parte degli operatori di riferimento entro 30 giorni dalla dimissione dell’utente.

Le ATS lombarde dove sono residenti gli utenti coprono tutto il territorio regionale e sono il 93%(458) degli utenti trattati. In ordine decrescente il maggior numero di  inserimenti lombardi  (280 pari al 57,2%)  proviene  dalla ATS di Brescia, Milano e Bergamo. A questi si aggiungono le altre ATS  (178 par al 35,8%) lombarde e  ASL italiane (32 pari al 7 %).

Nel corso del 2020 si è lavorato con 99 servizi per le dipendenze SerD-SMI e NOA, che hanno avuto almeno un utente presente nei servizi residenziali nel 2020. Nel 2019 erano 84. Nessun servizio va oltre il 5% degli utenti presenti in trattamento. I servizi che inviano maggiormente utenti nei servizi residenziali negli ultimi 4 anni sono stati lo SMI Relazione di Milano, SerD Bergamo, SMI Acrobati. Sono sempre presenti numerosi SerD non lombardi.

 5.3. ATS E DIPARTIMENTI DIPENDENZE

Con le ATS di Brescia, Bergamo, della Montagna e Val Padana sono stati sottoscritti i  contratti che regolamentano l’inserimento degli utenti nelle comunità terapeutiche. Sono inoltre attive collaborazioni per diversi progetti in corso, per i quali si rimanda al capitolo relativo.  In relazione alle diverse modalità organizzative scelte dalle 4 ATS si segnala che alcuni rappresentanti della nostra cooperativa sono presenti ai tavoli territoriali delle ATS sia per quanto riguarda lo sviluppo delle normali attività, sia in tavoli costituiti in relazione alla emergenza pandemica che si sta attraversando.

5.4. COORDINAMENTO ENTI AUSILIARI LOMBARDIA (C.E.A.L.)

Rappresenta 36 enti che gestiscono più di 60 servizi residenziali accreditati per un totale di più di 1400 posti, 2  Servizi ambulatoriali (SMI) , 18 “progetti” di riduzione  del danno  e dei rischi ,  oltre a numerosi progetti di prevenzione e progetti  per adolescenti famiglie in difficoltà in tutte le province della Lombardia. Il Direttivo in carica è così composto: Alberto  Barni (presidente ) consiglieri  Stefano Rizzi,  Massimo Ruggeri, Riccardo De Facci, Giovanni Zoccatelli, Claudia Polli, Carlo Alberto Caiani.

  • Dopo un avvio del nuovo anno caratterizzato dalla disponibilità di riaprire un costante dialogo con la DG Welfare nella persona della Dott.ssa Sacchi sui temi di interesse del settore dipendenze, l’insorgere della pandemia ha bloccato e spostato su altri temi più emergenziali, le interlocuzioni con la DG Welfare.  Fino a giugno 2020 è stato molto difficoltoso avere risposte ai numerosi e inediti quesiti che la pandemia poneva mentre successivamente il dialogo e la produzione di DGR è ripresa.  CEAL e Federsolidarietà hanno svolto una azione distinta ma molto coordinata e questo ha consentito un maggiore ascolto dei bisogni e delle necessità del settore ma ha anche permesso una maggiore possibilità di incidere sui diversi temi oggetto di attenzione. Indicazioni chiare e dedicate alle specifiche esigenze dei servizi per le dipendenze, per la gestione della pandemia e per le riaperture dei servizi in sicurezza, costruzione di ipotesi di interventi di ristoro economico per evitare gravi crisi nella sopravvivenza del privato sociale no-profit che si occupa di servizi essenziali sociosanitari.
  • Ha continuato presso l’Assessorato Famiglia anche dopo il pensionamento della  dott.ssa Matucci, il lavoro di  confronto e di analisi della messa a sistema degli interventi di RDD. Tali progetti di RDD e LdR, avviati nell’estate 2020, sono stati garantiti ancora attraverso finanziamenti  POR FSE fino a Dicembre 2021. Si è lavorato anche sulle attività in carcere e sui territori a favore delle persone in esecuzione penale garantendo continuità con nuovi bandi che vedranno la luce nel 2021.
  • Nel corso dell’anno, in relazione alle proposte di legge regionale di revisione del sistema dipendenze, sono stati presentati più di venti emendamenti e si è partecipato a molte audizioni in Terza Commissione Sanità. Purtroppo gli emendamenti accolti sono stati pochi e a dicembre è stata approvata la nuova Legge 23/2020 che prevede un intenso lavoro preparatorio da svolgere nel corso del prossimo biennio. Tale Legge dovrebbe iniziare a vedere una concreta applicazione con le regole di sistema 2022.
  • Un nostro rappresentante, Riccardo De Facci, è delegato a rappresentarci nel Tavolo Regionale per la Salute Mentale. Su questo fronte è continuato il confronto con la Psichiatria e, seppur a rilento sono stati prodotti bozze di riforma radicale del sistema regionale psichiatria; riforma che pur riguardando i servizi che si occupano di psichiatria, ci interessa molto in quanto le dipendenze con la riforma regionale della salute sono state collocate nei Dipartimenti di Salute Mentale che ora sono diventati Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze.

Il direttivo CEAL ha continuato a lavorare nell’ottica della collaborazione con le altre sigle che rappresentano il terzo settore sul tema dipendenze (Com.E- ASAD, CNCA, Federsolidarietà Forum Terzo settore) ed in particolare sul RDD e RDR.

In merito a  tutti questi argomenti, pur limitati dalla emergenza pandemica, sono stati organizzati diversi momenti assembleari  di  confronto  tra gli enti  aderenti sia sul tema  del gioco d’azzardo patologico che sul tema RDR e LDR.

5.5. COORDINAMENTO NAZIONALE COMUNITÀ DI ACCOGLIENZA (C.N.C.A.)

La cooperativa di Bessimo aderisce al CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza) che è un’Associazione di Promozione Sociale organizzata in 17 federazioni regionali ed a cui aderiscono oltre 250 organizzazioni. Il 2020, secondo anno di gestione della nuova presidenza e dei nuovi organismi, è stato un anno che a causa della pandemia ha visto un forte rallentamento delle attività e l’avvio di una nuova modalità a distanza attraverso la quale proporre occasioni di confronto, di proposta di contenuti e riflessioni. Si segnalano in particolare le molteplici attività di raccolta di informazioni sulla erogazione dei servizi e sulle criticità legate alla pandemia, attività che hanno consentito al CNCA di svolgere una importante opera di comunicazione e di sensibilizzazione sulla importanza del terzo settore anche in questo frangente emergenziale nel quale molte sicurezze sono venute meno e il senso di solitudine ha prevalso in molte occasioni. E’ continuata la attività di promozione della visibilità nazionale dell’opera e delle attività sociali  e sociosanitarie non solo come erogazione di servizi per conto del pubblico ma anche un ruolo attivo e propositivo, responsabilizzando sia i territori nei quali operiamo sia gli utenti di cui ci si occupa nei servizi. Un momento particolare è stato la messa in onda del documentario su San Patrignano a seguito del quale anche il CNCA ha partecipato alla riflessione stimolata dai contenuti presentati in queste serie televisiva. Temi che hanno riacceso i riflettori sulle dipendenze sui consumi di sostanza in italia e sui metodi riabilitativi che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttoggi il panorama. E’ stata l’occasione per rinnovare il senso di slogan distintivi, propri degli anni “90, che rimarcavano e rimarcano ancora oggi la bontà di approcci centrati sul rispetto della dignità delle persone, della volontarietà delle cure, della non autoreferenzialità dei servizi di cura delle dipendenze ma la appartenenza integrata ad un “sistema di servizi” che si occupano di tutelare la salute anche dei cittadini che usno sostanze o che sviluppano una dipendenza.

Per quanto riguarda l’area Carcere, seppur con i limiti imposti dalla pandemia, la Responsabile dell’Area Sviluppo Gabriella Feraboli ha continuato a seguire a livello nazionale le iniziative proposte dal CNCA relativamente ai temi della Giustizia Riparativa e all’impatto sociale delle misure alternative.

Oltre alla partecipazione ad incontri nazionali on line, la cooperativa partecipa con la presenza di due referenti – l’assistente servizi sociosanitari Scuri Moira e il Responsabile della sede di Malonno – al Tavolo di lavoro Infanzia , Adolescenza e Famiglia attivo nella federazione lombarda.

A livello regionale il CNCA ha continuato a rilento, a proporre iniziative sul tema della comunicazione, iniziative per dare maggiore risalto alle problematiche di invisibilità e di colpa che caratterizzano alcune fasce di cittadini e che caratterizzano anche i servizi e le organizzazioni che si occupano di tali problematiche.

 5.6. UNIONE COOPERATIVE E ALTRI ENTI

Il rapporto con l’Unione di Confcooperative Brescia è stato proficuo e costante soprattutto in relazione al supporto amministrativo, fiscale, legale e paghe. (la Cooperativa Sociale di Bessimo fa parte del settore Federsolidarietà nel cui consiglio provinciale è presente Nicola Danesi mentre nel consiglio regionale e nel consiglio di presidenza di Federsolidarietà regionale, è presente Giovanni Zoccatelli).

La Cooperativa di Bessimo collabora attivamente con il movimento cooperativo: la cooperativa mantiene una costante collaborazione con molte cooperative del territorio prevalentemente coinvolte nell’area delle dipendenze e dell’inserimento lavorativo ma anche cooperative di altri settori.

La Cooperativa di Bessimo è inoltre associata al C.G.M. Finance, alla Banca Etica e al Consorzio Confcooperfidi. In particolare a C.G.M. Finance la Cooperativa di Bessimo affida la gestione di buona parte della propria liquidità.

Con i funzionari del settore lavoro abbiamo sviluppato possibili sinergie e collaborazioni con altre cooperative sempre sul tema dell’ergoterapia nelle comunità che ha permesso di sviluppare nuove iniziative in alcune nostre comunità. Nel corso del 2020 si è continuato a lavorare per cercare di elaborare posizioni comuni con CEAL, da portare nei diversi tavoli di consultazione aperti da Regione Lombardia; tale lavoro ha avuto come obiettivo quello di aumentare la nostra rappresentanza politica e sindacale nei confronti del nostro principale decisore politico.

5.7. CONSORZIO GLI ACROBATI BRESCIA

Nel 2010 la Cooperativa di Bessimo, la Cooperativa Il Calabrone, la Cooperativa Gaia e il Consorzio Tenda hanno costituito il Consorzio Gli Acrobati con lo scopo di gestire insieme i servizi ambulatoriali-territoriali delle dipendenze sul territorio di competenza dell’ATS di Brescia. Nel 2012 il Consorzio Tenda è uscito dalla società per motivi connessi alla ricapitalizzazione del Consorzio Gli Acrobati (il loro regolamento non lo consentiva).

Ad oggi il Consorzio ha attivato un servizio multidisciplinare integrato (S.M.I.) accreditato dal sistema sociosanitario di Regione Lombardia, con sede a Concesio (Bs) e a contratto con ATS BS.

Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile e faticoso a causa della pandemia COVID-19. Nonostante le difficoltà il servizio ha sempre garantito l’apertura senza ridurre gli orari di accesso, in totale sicurezza per operatori e utenti. Proprio a causa della pandemia i nostri utenti hanno mantenuto un contatto più stretto con gli operatori, trovando accoglienza e sicurezza. Spesso il nostro servizio era l’unico punto di riferimento sanitario e sociale per i nostri utenti.

Il 2020 è stato l’anno anche dei primi 10 anni di attività del Consorzio! Questo è stato possibile grazie a tutti gli operatori che hanno investito competenze, professionalità e umanità nel servizio, ma anche grazie alle cooperative socie che hanno sostenuto e creduto nell’importanza e nell’utilità di un servizio ambulatoriale delle dipendenze.

Gli Acrobati Onlus opera per l’interesse generale della Comunità con attività di prevenzione e cura per i problemi correlati all’uso di sostanze legali (alcol e tabacco), di sostanze illegali (cannabis, cocaina, eroina, ketamina, ecc.) e disturbi correlati al gioco d’azzardo. Da anni anni stiamo cercando di sviluppare servizi rivolti a persone con problemi connessi ad un abuso di internet, giochi on line, smartphone, cybersex.

In questi primi 10 anni di attività il Consorzio ha risposto alle numerose richieste di aiuto di persone con problemi connessi all’uso di sostanze stupefacenti, alcol, gioco d’azzardo, internet e dei loro familiari. In particolare per agevolare l’aggancio precoce delle persone con problemi connessi alle “nuove dipendenze” lo S.M.I. Gli Acrobati ha attivato alcuni sportelli territoriali per la presa in carico di giocatori d’azzardo patologici e loro familiari sui territori del distretto 1 Brescia, distretto 10 Montichiari, distretto 11 Lago di Garda e distretto 12 Valle Sabbia.

Nel 2020 abbiamo attivato un importante progetto di limitazione dei rischi sul territorio di Desenzano del Garda e del lago di Garda in generale, denominato QB. È la prima volta che viene avviato un progetto di LdR su questo territorio, rivolgendoci in particolare ad adolescenti, giovani, famiglie e scuole. A tal proposito da evidenziare che abbiamo aperto una sede specifica a Desenzano del Garda Piazzale Fleming 1.

Dal 2020 abbiamo potenziato i percorsi terapeutici per gli art.186-187 del codice della strada (c.d. “commissione patenti”) ed abbiamo iniziato le attività di certificazione di non alcol/tossicodipendenza per alcune specifiche categorie di lavoratori.

Di seguito alcuni dati del 2020 relativi agli utenti in carico:

  • 489 persone con problemi connessi all’uso di sostanze stupefacenti
  • 67 persone con problemi connessi all’uso di alcol
  • 123 giocatori d’azzardo patologici
  • centinaia di consulenze offerte gratuitamente alle famiglie.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bilancio sociale de “Gli Acrobati s.c.s. Onlus”.

5.8. UNIVERSITÀ

Nel corso dell’anno sono state stipulate o ancora valide le convenzioni di tirocinio con le seguenti università e istituti:

  • Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia
  • Università Degli Studi di Bergamo
  • Università degli studi di Brescia Facoltà di Medicina e Chirurgia (IAL)
  • Istituto di istruzione superiore statale “Golgi”
  • Università Bicocca degli Studi di Milano;
  • Università di Padova;
  • Scuola Psicoterapia Parazzoli;
  • Scuola Lyceum;
  • Università degli studi di Parma;
  • Fondazione ENAIP Lombardia- Università degli studi di Brescia;
  • Scuola ACA.B.S. Reggio Emilia;
  • Istituto superiore Ivan Piana Lovere;
  • Istituto superiore Lunardi di Brescia;
  • Università Cattolica di Milano;
  • Libera accademia di belle arti – arteterapie;
  • Istituti superiore T.Tassara-G.Ghislandi – Breno;
  • Istituto psicoterapia relazionale integrata;
  • Associazione di psicologia cognitiva.

Quest’anno si sono gestiti 26 tirocinanti di cui:

  • 16 hanno terminato il tirocinio iniziato nel 2019 e terminato nel 2020;
  • 10 hanno iniziato il tirocinio nel 2020 e lo concluderanno nel 2021;

Le Università e Scuole da cui provengono i tirocinanti sono:

  • Università degli studi di Brescia per educatori professionali (Ial) n. 6;
  • Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia n. 6;
  • Università degli studi di Bergamo n. 6;
  • Università Bicocca degli Studi di Milano n. 1;
  • Università di Padova – psicologia n. 1;
  • Liceo Golgi Breno n. 2;
  • Istituto psicoterapia relazionale integrata n. 1;
  • Fondazione Enaip Lombardia n. 1;
  • Associazione di psicologia cognitiva n. 1;
  • Scuola ACA.B.S. Reggio Emilia n. 1.

Le Comunità e i servizi coinvolti nell’accogliere i tirocinanti sono state: Adro, Bessimo, Capo di Ponte, Regina di Cuori, Cremona, Cividate, Fara, Gabbioneta, Malonno, Paitone, Pontevico, Pudiano, Rogno e San Giorgio.

La struttura dove svolgere il tirocinio viene individuata considerando le richieste del tirocinante (obiettivo e modalità del tirocinio, luogo di residenza del tirocinante), le disponibilità delle comunità e/o dei servizi della Cooperativa e i vincoli relativi all’obbligo della formazione sulla sicurezza.

E’ da evidenziare che nel 2020, nonostante l’emergenza Covid, il numero di tirocini è stato considerevole.

Un’ulteriore importante collaborazione con l’Università ha preso il via nel corso del 2020 tramite il progetto finanziato dal bando INNODRIVER di Regione Lombardia, dedicato alla definizione di un percorso di formazione per gli operatori delle dipendenze, di esso si parla nel proseguo del documento.

5.9. ASSOCIAZIONE CASELLO 11

L’Associazione Casello 11 è un’Associazione di Volontariato con cui la Cooperativa di Bessimo ha stretto convenzione su tutte le sedi operative. Si tratta dell’Associazione di volontariato più connessa con la Cooperativa stessa.

Purtroppo, anche per l’Associazione non è stato un anno facile dovuto alle limitazione imposte causa pandemia. I volontari della stessa, non hanno potuto svolgere molte delle attività di supporto agli staff della Cooperativa Sociale di Bessimo; soprattutto le attività a contatto con l’utenza. A causa di ciò, durante l’anno sono stati dimessi 47 volontari. Solo alcuni hanno potuto continuare ad offrire il loro servizio sempre nel rispetto delle normative antiCovid. Nonostante questa situazione, segnaliamo un’esperienza positiva e coinvolgente pure a distanza; la comunità di San Giorgio a Mantova ha organizzato con un ristoratore del territorio un corso online di cucina, in seguito a ciò lo stesso è diventato volontario dell’associazione, così pure una tirocinante alla Regina di Cuori, terminato il tirocinio ha continuato il servizio come volontaria dell’associazione.

Siamo riusciti seppur a fatica e nel rispetto delle regole antiCovid a organizzare delle uscite inerenti il progetto “Emozioni verticali” con gli utenti di Fara Olivana, con la Regina di cuori ed abbiamo anche collaborato con la struttura Raggio di sole per minori in difficoltà della Fraternità; per cinque mesi (luglio/novembre) abbiamo realizzato uscite settimanali tra escursioni e arrampicate.

A fine estate siamo finalmente riusciti a modificare lo statuto dell’associazione (come previsto per il terzo settore) da Onlus siamo diventati ODV (organizzazione di volontariato).

A settembre come ogni anno abbiamo partecipato al raduno nazionale sportivo delle comunità a Misano Adriatico (organizzato dall’associazione sport e comunità) con un gruppo di amici bergamaschi per rappresentare la Cooperativa e l’associazione; poichè purtroppo sempre dovuto alle restrizioni nessuna comunità di Bessimo ha potuto partecipare. E’ stata senza dubbio un’esperienza diversa rispetto agli scorsi anni, nonostante le restrizioni e misure antiCovid messe in atto, siamo riusciti a far vivere ai partecipanti una settimana di sport e convegni, serena e arricchente.

Ci è stato proposto di partecipare come partner a un nuovo bando con il progetto LIFE-VIVERE LO SPORT con diverse realtà del territorio; in caso il progetto passasse, sarà da realizzare nel 2021.

Verso fine anno sono giunte 4 nuove richieste di ingresso volontari. Al 31.12.2020 l’Associazione Casello 11 registra 48 soci volontari.

 5.10.   ASSOCIAZIONE CARCERE E TERRITORIO

Fino a Febbraio  2020 sino  mantenute le diverse  progettualità, da marzo  causa  Covid, si sono modificate  o con la chiusura  o dove possibile  si  sono garantite da remoto

Numerose le progettualità gestite dai volontari /e  ai / alle quali  un ringraziamento per l’impegno:

  • Gestione di appartamenti rivolti all’accoglienza temporanea di soggetti in esecuzione penale esterna;
  • Gestione e pubblicazione  bimestrale del giornale 508  a cui collaborano  persone detenute nei due Istituti penitenziari, si sono mantenuto gli incontri garantendo la pubblicazione del foglio 508;
  • Approvazione del nuovo statuto in linea con le  indicazioni nazionali;
  • Adesione al progetto Cassa Ammenda 2.

La cooperativa partecipa al CDA con un proprio rappresentante, si ringraziano i volontari per il loro  impegno e collaborazione.

5.11.   ALTRE COLLABORAZIONI ATTIVE

  • COMUNI, CONSORZI DI COMUNI, PROVINCE in relazione all’inserimento di bambini nei servizi residenziali;
  • CENTRI PER LA GIUSTIZIA MINORILE in relazione all’inserimento di ragazzi minorenni;
  • UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA in relazione alla gestione di utenti in affidamento in prova al servizio sociale;
  • SCUOLE ED ENTI LOCALI in relazione all’attività di prevenzione;
  • CONGREGA DELLA CARITA’APOSTOLICA in relazione all’attività di Housing Sociale;
  • COOPERATIVE SOCIALI in relazione alla collaborazione su progetti e attività comuni;
  • FORUM LOCALE DEL TERZO SETTORE dove istituito presso le ATS;
  • COMITATO CREMONESE DEI DIRITTI UMANI;
  • UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI E ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI PROMOZIONE SPORTIVA DELLE COMUNITÀ in relazione all’attività sportiva in alcune comunità;
  • CLUB ALPINO ITALIANO in relazione all’attività di montagnaterapia in una comunità;
  • AZIENDE VARIE e FORNITORI in relazione alla gestione dell’attività ergoterapica.

6. OBIETTIVI E ATTIVITÀ

  1. OBIETTIVI E ATTIVITÀ.. 40

6.1.      I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA RESIDENZIALE.. 40

6.1.1.       Servizio Accoglienza. 40

6.1.2.       Servizio Consulenza Legale. 41

6.1.3.       Malonno: Casa Mika. 43

6.1.4.       Comunità di Paitone. 44

6.1.5.       Comunità di Cremona. 46

6.1.6.       Comunità di Fara Olivana. 48

6.1.7.       Comunità di San Giorgio. 50

6.1.8.       Comunità di Bessimo. 52

6.1.9.       Comunità di Capo di Ponte. 54

6.1.10.      Comunità di Manerbio. 56

6.1.11.      Comunità di Pudiano. 58

6.1.12.      Comunità di Adro. 60

6.1.13.      Comunità di Gottolengo. 62

6.1.14.      Comunità di Cividate Camuno. 64

6.1.15.      Comunità di Gabbioneta. 66

6.1.16.      Comunità di Pontevico. 67

6.1.17.      Comunità di Rogno. 69

6.1.18.      Servizio Bassa Intensità Assistenziale – Bessimo 2. 71

6.1.19.      Servizio specialistico residenziale GAP “Fantasina: Regina di Cuori”. 73

6.1.20.      Attività Riabilitative Ergoterapiche nei Servizi Residenziali 74

6.1.21.      Attività di inclusione al lavoro per beneficiari dei servizi residenziali 74

6.1.22.      Attività sportive per i beneficiari dei servizi residenziali 75

6.1.23.      Un’analisi di dettaglio dei beneficiari dei servizi residenziali nel 2020. 76

6.1.23.1.    Beneficiari con problemi di dipendenze da sostanze. 76

6.1.23.2.    Beneficiari minori e donne non tossicodipendenti 82

6.2.      I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA INCLUSIONE SOCIALE.. 83

6.2.1.       Progetto Strada e So-Stare a Brescia. 83

6.2.2.       Progetto Strada di Bergamo. 86

6.2.3.       Progetto Strada di Cremona. 89

6.2.4.       Progetto Strada di Crema. 92

6.2.5.       Progetto di Limitazione dei Rischi in Valle Camonica. 96

6.2.6.       Altri progetti di Riduzione del Danno (RDD) e Limitazione dei Rischi (LDR) 99

6.2.6.1.      Progetto Strade Blu di Mantova. 99

6.2.6.2.      Progetto LDR Le Strade di Quoz. 99

6.2.6.3.      Ulteriori progettualità in partnership. 100

6.2.7.       Partecipazione ai Tavoli locali sui temi della marginalità. 100

6.2.8.       Prevenzione e servizi offerti al territorio. 101

6.3.      I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA CARCERE.. 105

6.4.      ALTRI PROGETTI. 108

6.4.1.       Progetto Tutor di condominio Cremona. 108

6.4.2.       Progetto “Abitare la Comunità” Cremona. 109

6.4.3.       Accoglienza Notturna Chizzolini Brescia. 110

6.4.4.       Housing First Brescia. 111

6.4.5.       Coprogettazione Sociale Comune di Crema. 111

6.4.6.       Help  Center Brescia. 111

6.4.7.       Addiction Center – Centro per le Polidipendenze Lacchiarella (MI) 112

6.5.      AREA PROGETTAZIONE SOCIALE.. 113

6.1.      AREA COMUNICAZIONE.. 115

6.2.      AREA FUNDRAISING.. 116

6.2.1.       Impiego quote raccolte tramite il 5×1000. 116

6.3.      FATTORI RILEVANTI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI. 117

1.                  OBIETTIVI E ATTIVITÀ

 

Per raggiungere gli obiettivi e realizzare la Mission, la Cooperativa di Bessimo gestisce:

  • 14 comunità terapeutiche residenziali (di cui una con un modulo di comorbilità psichiatrica e sei con moduli per per poliassuntori e alcoldipendenti);
  • un Servizio di Bassa Intensità Assistenziale;
  • una comunità educativa per minori e madri in difficoltà;
  • una comunità residenziale per il gioco d’azzardo patologico,
  • una rete di appartenenti per l’housing sociale;
  • servizi di riduzione del danno nelle città di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova;
  • servizi di supporto (Servizio Accoglienza, Sede Amministrativa, Sede Area Strategica, Ufficio Legale);
  • un servizio di counseling per adolescenti e giovani,
  • un servizio di counseling rivolto a familiari di persone con problemi di dipendenza,
  • servizi di supporto a persone in difficoltà (carcere, condominio),
  • interventi di prevenzione,
  • interventi per il contrasto al gioco patologico.

Il dettaglio delle attività del 2020 per ogni servizio elencato, è di seguito presentato.

1.1.   I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA RESIDENZIALE

1.1.1.     Servizio Accoglienza

Il Servizio Accoglienza gestisce e coordina le richieste di inserimento degli utenti nei servizi residenziali gestiti dalla Cooperativa.

Nel corso del 2020 il Servizio Accoglienza ha ricevuto 534 segnalazioni di ingresso (persone effettive).

Negli anni precedenti:

  • 676 nel 2019
  • 718 nel 2018
  • 651 nel 2017

Di queste 534, 339 maschi e 195 femmine provenienti dai SerD/SMI delle ASL appartenenti al nostro bacino d’utenza oppure direttamente da chi chiedeva l’ingresso, da genitori, da volontari ecc.

Le segnalazioni raccolte NEL 2020 provenivano dalla Regione Lombardia per 509 segnalazioni:

  • 608 nel 2019
  • 671 nel 2018

Le richieste totali extra lombarde nel 2020 sono state 25 mentre erano state:

  • 68 nel 2019
  • 47 nel 2018
  • 36 nel 2017

 

Nel 2020 la domanda di inserimento è diminuita di 142 richieste rispetto all’anno precedente.

In sintesi la richiesta di trattamento è diminuita su tutte le tipologie, ovviamente da tenere in considerazione che il 2020 è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid 19.

Delle 534 segnalazioni il Servizio Accoglienza ha effettuato prevalentemente colloqui da remoto per le valutazioni, 221 persone di cui 17 in carcere.

Nel 2020 sono stati gestiti:

  • 534 – i nuovi contatti
  • 329 – le pre-ammissioni alle varie strutture
  • 268 – persone effettivamente inserite (293 nuovi programmi gestiti, si ricorda che una persona può effettuare più inserimenti nello stesso anno)
  • 33 – trasferimenti interni alle nostre diverse strutture (sia temporanei che definitivi)

Continuano le richieste di inserimento di persone che fanno uso esclusivamente di cocaina, si confermano gli inserimenti di persone con cure farmacologiche legate a disturbi psichici più o meno lievi.

Per alcune persone la terapia è stata mantenuta anche durante il percorso comunitario mentre per altri è stata scalata e poi interrotta. L’esperienza acquisita negli anni precedenti ci ha portati a continuare gli inserimenti di utenti con problematiche psichiatriche.

Si mantiene ancora costante la richiesta di ingressi in comunità di persone dipendenti seriamente compromesse.

Nel 2020 Permangono richieste di inserimento di minori e di giovani che non hanno mai assunto eroina, ma che comunque presentano una assidua frequentazione delle cosiddette nuove droghe, nonché di alcool e cocaile richieste di inserimento di persone con cittadinanza non italiana sono state complessivamente 52, sono state valutate tenendo conto dei requisiti richiesti dalla Cooperativa di Bessimo.

Nel 2020 sono state respinte complessivamente 80 richieste.

Negli anni precedenti:

  • Nel 2019 erano state respinte 77 richieste (di cui 0 a Capo di Ponte)
  • nel 2018 erano state respinte 83 richieste (di cui 1 a Capo di Ponte)
  • nel 2017 erano state respinte 53 richieste (di cui 1 a Capo di Ponte)

Si conferma l’alto numero di richieste respinte e ciò conferma essere un indicatore delle complicanze sociali e sanitarie degli utenti che vengono segnalati. In questo senso e per alcuni casi il servizio Accoglienza si è anche avvalso della consulenza dello psichiatra.

 

1.1.2.     Servizio Consulenza Legale

Al Responsabile del Servizio Accoglienza è stata assegnata la mansione della consulenza Legale (da non confondere con uno Studio Legale): egli ha il compito di consigliare gli operatori e gli utenti in carico alle diverse Comunità Terapeutiche della Cooperativa di Bessimo in relazione a tutte le problematiche penali che li riguardano.

In particolare cerca di ricostruire le posizioni penali di tutti gli utenti pregiudicati in modo da evitare il verificarsi di ordini di carcerazione inaspettati a causa di sentenze divenute esecutive.

Relativamente ai nuovi ingressi del 2020 nelle varie strutture della Cooperativa Sociale di Bessimo, sono arrivate 20 persone sottoposte a varie misure penali, infatti di questi soggetti si specifica che:

  • 15 sono arrivati con la misura dell’affidamento in prova al servizio sociale o con affidamento provvisorio in attesa di camera di consiglio o in sospensione esecuzione della pena;
  • 1 persona agli arresti domiciliari esecutivi;
  • 3 agli arresti domiciliari;
  • 1 persona sottoposta alla detenzione domiciliare

Si evidenzia che nel 2020 altre 58 persone, durante la permanenza in comunità, hanno ricevuto condanne definite per reati pregressi e hanno iniziato a scontare in comunità la loro pena con una misura alternativa: arresti domiciliari, libertà controllata, Sorveglianza speciale, affidamenti, obblighi di dimora.

Il servizio consulenza Legale ha curato e collaborato con le varie Comunità alla documentazione relativa alle varie procedure penali.

Ciò si è svolto nello specifico attraverso consulenze informative:

  • Dichiarazioni di presenza per le varie udienze;
  • Consulenze relative alle multe penali;
  • Consulenze relative alle richieste di gratuito patrocinio;
  • Consulenze e/o segnalazioni di eventuali interruzioni ai vari organi competenti;
  • Consulenze e/o procedure per eventuali scarcerazioni.

Per quanto riguarda le udienze (processi vari, testimonianze, camere di consiglio, udienze per minori ecc.) nel corso del 2020 sono state complessivamente 90.

Durante l’anno sono avvenute 5 carcerazioni (8 carcerazioni nel 2019 e nel 2018), tutte per revoche delle comunità.

Le persone sottoposte a limitazioni della libertà al 31 Dicembre 2020  che risultano inserite presso le  nostre diverse Comunità Terapeutiche sono le seguenti:

  • 12 utenti con la misura dell’affidamento in prova al servizio sociale;
  • 3 utenti con l’affidamento provvisorio;
  • 2 utenti con la misura della detenzione domiciliare;
  • 4 utenti agli arresti domiciliari esecutivi;
  • 1 utente agli arresti domiciliari;
  • 1 persona in differimento pena;
  • 1 persona in libertà controllata;
  • 12 persone in sospensione dell’esecuzione pena in attesa dell’affidamento.

Tutta la documentazione legale ritenuta significativa, è stata e caricata direttamente nella sezione apposita della cartella elettronica. Infine si conferma la tendenza che molte comunità non inviano come previsto dalle nostre procedure interne lo schema aggiornato degli utenti con limitazioni della libertà e la documentazione penale dei vari utenti, segno questo forse che ormai hanno acquisito una buona capacità di gestione di tali situazioni.

 

 

 

1.1.3.     Malonno: Casa Mika

Profilo generale del servizio Comunità educativa per minori e madri in difficoltà. autorizzata al funzionamento per 10 posti incluse le madri e 4 posti autorizzati per una casa alloggio per l’autonomia.
Tipologia utenza Donne con figli e minori non accompagnati con meno di 12 anni.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 4 operatori part time. L’equipe si riunisce settimanalmente per momenti di verifica e confronto e ogni 15 giorni in supervisione con la psicoterapeuta. In caso di necessità si attiva una consulenza con una psicoterapeuta specializzata sull’intervento con i minori.
Punti centrali del programma educativo Questa comunità offre un’accoglienza a minori e madri in difficoltà. Si propongono anche programmi brevi finalizzati a rispondere a bisogni con carattere di emergenza ed a un inquadramento della situazione.
Numero utenti e conclusione programmi educativi

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Malonno per svolgere un programma educativo 4 minori e 2 madri. A questi si aggiungono i 7 minori e 3 madri presenti al 1 gennaio 2020. Si sono svolti, o erano in corso al 31 dicembre 2020, complessivamente 11 programmi per minori e 5 programmi per madri con figli. L’età media dei minori è anni 6; il range è 0-12 anni. L’età media delle madri è di anni 32 e il range è 27-38. La media complessiva di presenze degli utenti è stata 5,2 per i minori e 2,4 per le madri.

Esiti programmi svolti nel 2019        adulti     minori

Conclusi positivamente 2   9
Interrotti 0    0
Per trasferimento 2    1
Totali 4 10
Incontri con i servizi invianti Numero incontri con Servizi Tutela Minori 20 (soprattutto in modalità da remoto). La comunità ha continuato a collaborare con i Servizi invianti, con il Tribunale per i Minorenni e con gli Ospedali. Due udienze con Tribunale per  i Minorenni di Brescia in modalità da remoto
Attività culturali e con il territorio Non abbiamo potuto partecipare alle varie attività anche sportive rivolte ai minori in età scolare causa emergenza sanitaria.
Attività con le famiglie Le visite protette con familiari di riferimento si sono svolte in spazi neutri, oppure da remoto, secondo un calendario concordato coi Servizi Minori.
Attività sanitarie Realizzate: 20 visite pediatriche, 12 visite/esami specialistici, 9 vaccinazioni, 15 visite dal medico di base. Effettuate 4 visite neuropsichiatriche, 7 sedute con Psicomotricista e si è proseguito un percorso di 3 sedute con una Psicologa del Consultorio ATS. Quattro le visite presso vari CPS, 25 colloqui presso il Sert e due visite dentistiche.
Conclusioni e considerazioni finali Il lavoro educativo svolto durante l’anno è stato notevole e complesso anche per la gestione dell’emergenza sanitaria che ha complicato il rapporto con l’utenza e con i famigliari. Si è come sempre lavorato su piccoli obiettivi concreti raggiungendo discreti risultati. Si continua ad utilizzare la cartella elettronica, adattandola al tipo di utenza. Si è collaborato con i Servizi invianti, partendo dalle procedure di ingresso (quarantena etc) e dalla definizione del Progetto Educativo individualizzato, al fine di aumentare la condivisione e la corresponsabilità di tutte le parti coinvolte. Molto complessa si è rivelata la gestione di un minore con problematiche psichiatriche; fondamentale è stata la collaborazione di tutta l’equipe educativa

 

1.1.4.     Comunità di Paitone.

 

Profilo

generale del servizio

Comunità terapeutica riabilitativa femminile, con programmi brevi e/o di orientamento con accesso veloce al trattamento. Accreditata per 23 posti: 7 per Modulo alcolisti e polidipendenti e 16 per trattamento terapeutico riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti e alcoliste, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori part time, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico Colloqui settimanali, attività educative, gruppi gestionali e motivazionali, attività ergo terapiche, colloqui settimanali con psichiatra e psicologo (valutazione), incontri settimanali con infermiere, riunione generale. Dato il momento di Pandemia tali attività si sono svolte a volte in presenza e a volte da remoto a seconda delle disposizioni ministeriali e seguendo le indicazioni contenute nel POG della Cooperativa di Bessimo.
Numero utenti e conclusione programmi terapeuti Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità terapeutica di Paitone 28 utenti donne, alle quali si aggiungono le 18 donne già presenti a gennaio 2020. Complessivamente si sono svolti, o erano in corso al 31 dicembre 2020, 46 programmi terapeutici. La media complessiva delle utenti presenti giornalmente nel 2020 è stata di 13,5, l’età media è stata di 38 anni e l’età mediana di 40anni; il range di età è variato da 19 a 57 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.

Programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente  11          32%
Interrotti 14          41%
Per arresto 0
Per allontanamento     4        12%
Per trasferimento    5        15%
Totali   34       100%
Incontri con i servizi invianti 15 incontri con SerD lombardi in presenza e 27 colloqui in modalità da remoto; 1 incontro/colloquio c/o Ufficio Accoglienza di Manerbio; 1 incontro/colloquio c/o la Comunità di Gottolengo/Adro; 5 accompagnamenti c/o strutture della Cooperativa di Bessimo; 8 colloqui c/o strutture di altre Cooperative in presenza e 8 da remoto ; 4 accompagnamenti c/o strutture di altre Cooperative.; 3 c/o Tribunali lombardi  Milano/Lodi, 4 incontri con Servizi di Tutela Minori Milano/Bergamo ; 8 accompagnamenti per svolgere pratiche di segretariato sociale.
Attività culturali e con il territorio Nel corso del 2020 sono state organizzate 13 uscite sul territorio.  Le destinazioni sono state Salò, visite al santuario di Paitone, la sala polivalente del Comune di Paitone, dove si è assistito alla proiezione di un film in occasione della Giornata della Memoria. Si sono organizzati incontri periodici con l’azienda Agricola con la quale avremmo dovuto strutturare un progetto (Pollaio Sociale), il quale è stato congelato per via della pandemia in corso. All’inizio dell’anno erano in corso le attività con i volontari introdotte nel 2019, ma successivamente sono state sospese a causa della pandemia in ottemperanza a quanto previsto dal POG.
Attività con le famiglie e figli Per i primi due mesi del 2020 le visite con i familiari/compagni/mariti sono state organizzate all’interno della struttura, tendenzialmente una volta al mese e trascorsi 45 giorni dall’ingresso dell’utente. In seguito gli incontri con i congiunti sono stati effettuati seguendo le indicazioni contenute del POG. Gli incontri con i figli sono avvenuti all’interno della struttura per i primi mesi dell’anno (3 volte) e poi sul territorio di residenza/domicilio del minore, in base alle indicazioni del Servizio Tutela Minore preposto (11 accompagnamenti presso gli spazi neutri  Milano/Bergamo).
Attività sanitarie 5 visite medico di base; 50 esami strumentali; 40 prelievi ematici; 8 visite/esami c/o Infettivi di Brescia; 1 ricovero ospedaliero e 5 DH; 50 visite specialistiche.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nell’utenza femminile accolta si è ossrvato un aumento della presenza di persone polidipendenti; numerose sono state le donne presenti con disturbi sia di tipo psichiatrico, sia associati a disturbi dell’alimentazione. Le presenze settimanali dei consulenti psichiatra e psicologo sono risultate funzionali alla presa in carico e all’orientamento per le utenti presenti e come supporto all’équipe educativa. All’interno dell’equipe il turn over ha coinvolto  2 educatori full time e 1 part-time che si è dimesso e non è stato ancora sostituito.

 

 

1.1.5.     Comunità di Cremona.

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile accreditata per 19 posti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 1 psicoterapeuti, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione si svolge ogni due settimane.
Punti centrali del programma terapeutico. Questa comunità è orientata ad offrire programmi per persone che necessitano di trattamenti terapeutici e riabilitativi individualizzati, che possono arrivare anche fino a 36 mesi. Il percorso prevede gruppi settimanali terapeutico-riabilitativi. All’interno della comunità è presente un appartamento accreditato per sviluppare gradi maggiori di autonomia prima della dimissione.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Cremona per svolgere un programma terapeutico 16 maschi, a cui si aggiungono i 18 utenti già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 31 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 14,8; l’età media è stata di 40 anni; il range di età varia dai 19 ai 57 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.

Esiti programmi svolti nel 2020

Conclusi positivamente    7      33 %
Interrotti    12     57 %
Per allontanamento    1       5 %
Per trasferimento    1       5 %
Totali 21       100 %
Incontri con i servizi invianti Gli incontri con i SerD sono stati sospesi in presenza e garantiti solo da remoto, ma implementati rispetto alla consuetudine, questo per la facilità di collegamento senza spostamenti fisici, spesso difficili da organizzare a causa del Covid. Sono stati effettuati 39 incontri di verifica con i SerD e 4 con Uepe, tutti in videoconferenza. Mentre sono stati fatti 3 accompagnamenti c/o Tribunali in presenza.
Attività culturali e con il territorio Le uscite sono state drasticamente ridotte per ragioni legate alla pandemia, solo sull’estate è stato possibile organizzare qualche uscita all’esterno in territori limitrofi. Rispetto ai rapporti con il territorio sono stati mantenuti comunque i contatti telefonici, ma si è evitato l’ingresso ad estranei sempre.
Attività con le famiglie Il “gruppo familiari” è stato sospeso a causa Covid. Gli incontri con le famiglie, le compagne ed i figli sono stati interrotti a causa della pandemia, ma è stata notevolmente implementata la possibilità di telefonate, tant’è che è stata istituita una postazione ad hoc per le videochiamate a famigliari e amici. Le telefonate sono a numero libero della durata di 15 minuti ciascuna.
Attività sanitarie Per quanto concerne le visite sanitarie queste si sono notevolmente ridotte a causa della pandemia ed è stata data precedenza a quelle essenziali. Sono stati effettuati circa 51 accompagnamenti a visite o altre prestazioni di carattere sanitario.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nell’anno 2020 la complessità e la diversità delle caratteristiche dell’utenza, da un punto di vista sia penale sia di carattere sanitario, hanno portato l’équipe a consolidare la diversificazione della proposta terapeutica; inoltre la pandemia da Covid ha aumentato l’abbandono prematuro di alcuni ospiti; alcuni hanno abbandonato perché venuti meno i presupposti di accompagnamento al reinserimento, mentre altri hanno abbandonato durante la quarantena preventiva perché troppo difficile da gestire.

 

 

 

 

1.1.6.     Comunità di Fara Olivana.

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile, accreditata per 20 posti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche con misure di limitazione della libertà (affidamento in prova, arresti domiciliari, messa alla prova ecc.).
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali full time, 2 educatore professionale part time (16 ore/22 ore), 1 psicologa, uno psichiatra e 1 supervisore. A cadenza settimanale è stata effettuata l’equipe educativa, a cadenza quindicinale la supervisione dell’equipe ed a cadenza mensile l’equipe multidisciplinare.
Punti centrali del programma terapeutico La psicologa ha incontrato tutti gli utenti per una valutazione iniziale ed alcuni ospiti per un supporto psicologico durante tutto il trattamento residenziale. Nonostante l’emergenza Covid 19, i colloqui con la terapeuta non si sono mai sospesi, ma sono stati organizzati da remoto.

Sono sempre continuati i gruppi terapeutici gestiti dagli educatori (nonostante l’emergenza Covid 19), a cui hanno partecipano tutti gli utenti divisi in gruppi più ristretti: gruppo accoglienza, gruppo emozioni, gruppo trattamento prevenzione e ricaduta, gruppo emozioni verticali, gruppo assertività, gruppo gestione del conflitto, gruppo rifletto.

Gli Educatori hanno incontrato settimanalmente gli utenti in colloquio e gestito e organizzato anche momenti di svago ludico-ricreativi in gruppo internamente alla comunità.

Numero utenti e conclusione programmi terapeutici Nel corso del 2020 hanno fatto ingresso nella Comunità di Fara Olivana per svolgere un programma terapeutico 23 maschi maggiorenni, a cui si devono aggiungere i 20 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 43 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 19, l’età media è stata di 37 anni e l’età mediana di 35 anni; il range di età è variato dai 19 ai 55 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti, mentre tutti i dati inseriti sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020.

Esiti programmi svolti nel 2020

Conclusi positivamente   14        50 %
Interrotti     7         25 %
Per arresto (per revoca)   2         7%
Per allontanamento   3         11 %
Per trasferimento   2         7 %
Totali  28      100 %
Incontri con i servizi invianti In totale si sono svolti 36 incontri di verifica e progettazione: 26 con SerD/SMI, 4 con UEPE/USSM e 4 Servizi Tutela Minori. Sono stati effettuati 2 incontri al CPS. A causa dell’emergenza Covid 19 la maggior parte degli incontri sono stati svolti in modalità on line e alcuni incontri sono stati sostituiti da telefonate di aggiornamento.
Attività culturali e con il territorio Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid 19, si sono svolte poche attività sul territorio.

Ci sono state nei mesi estivi alcune uscite in piccoli gruppi per l’attività di Montagnaterapia.

Ci sono state uscite in bicicletta e a piedi nei comuni limitrofi alla comunità.

Abbiamo partecipato ad un incontro on line organizzato dall’associazione Taxi1234 sul gioco d’azzardo  e si è svolto on line un corso di Arte Terapia, tramite la fotografia, nei mesi estivi.

 

Attività con le famiglie e i genitori Sono state organizzate 2 giornate genitori nei mesi di Gennaio e Febbraio 2020, poi sospese a causa della situazione pandemica da Covid-19. Si sono sempre mantenuti contatti telefonici con i familiari da parte degli Educatori case manager e si sono agevolate videochiamate tra i familiari e gli utenti.
Attività sanitarie Le visite sanitarie, comprensive di visite odontoiatriche, interventi chirurgici, prelievi, medici di base, ecc. nel corso del 2020 sono state complessivamente 84.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nel corso del 2020 si sono attivatati percorsi individualizzati che hanno permesso agli utenti di partecipare ad attività di ricerca lavoro. Nel corso dell’anno 2 utenti hanno iniziato a lavorare in aziende situate in territori limitrofi. Nell’anno 2020 l’appartamento accreditato ha ospitato 4 utenti nella fase del reinserimento. Durante l’anno 2020, a causa dell’emergenza Covid 19, si sono agevolati rientri a casa di utenti in percorso da lungo tempo, si sono riviste alcune modalità di gestione dei gruppi terapeutici, dividendo gli utenti in più gruppi e si sono riviste alcune modalità nella gestione della verifica esterna.

 

 

 

1.1.7.     Comunità di San Giorgio.

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile accreditata per 20 posti per adulti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti, alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali e arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 operatori part-time, 1 psicoterapeuta, 1 supervisore. Si svolgono un’èquipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. Si svolge una supervisione allo staff condotta da uno psicoterapeuta con cadenza quindicinale
Punti centrali del programma terapeutico Il Servizio è orientato ad offrire programmi per persone che necessitano di trattamenti terapeutici e riabilitativi basati su percorsi individualizzati per tempi e modalità (fino ad un massimo di 36 mesi). Il percorso prevede gruppi terapeutici educativi, colloqui con case manager e supporto psicologico. E’ possibile avviare percorsi formativi volti all’inserimento socio-lavorativo e programmare esperienze volte alla verifica delle autonomie personali acquisite (responsabilità, gestione di compiti e mansioni, organizzazione del proprio tempo).
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di San Giorgio per svolgere un programma terapeutico 18 maschi, a cui si aggiungono i 17 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 35 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 15, l’età media è stata di 40 anni e l’età mediana di 42,5 anni; il range di età varia dai 23 ai 58 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.

Esiti programmi svolti nel 2020

Conclusi positivamente  17      90%
Interrotti 0
Per arresto 0
Per allontanamento  1         5%
Per trasferimento  1        5%
Totali 19        100%
Incontri con i servizi invianti N°11 incontri di verifica con i SerD/SMI/NOA in presenza  e N° 25 incontri di verifica con i SerD/SMI/NOA on line o telefoniche. N° 5 incontri di verifica con Uepe on line o telefonici.
Attività culturali e con il territorio Nel corso del 2020 la comunità ha organizzato le proprie attività compatibilmente all’evolversi della pandemia non potendo realizzare le consuete uscite ludico ricreative. Quando possibile si sono organizzate diverse passeggiate con l’operatore nelle zone limitrofe alla struttura per piccoli gruppi e incrementata l’attività fisica in autonomia nei pressi della struttura; n°3 uscite in piscina presso un agriturismo privato con accesso esclusivo; n° 1 uscita presso King Burger; creati alcuni momenti in struttura con l’acquisto di pizze e kebab. Si sono incrementati inoltre i momenti di aggregazione nel rispetto delle disposizioni anti covid con cineforum e tornei di calciobalilla.
Attività con le famiglie Con l’insorgere della Pandemia Covid-19 l’organizzazione delle visite parenti hanno necessitato di una nuova riorganizzazione data la chiusura agli esterni della struttura per diversi mesi. Per ovviare a questa situazione, si sono incrementate le occasioni dei contatti telefonici anche quotidiani con le famiglie e dove possibile in videochiamata. Sempre in linea con le disposizioni per il contenimento della pandemia si sono registrati comunque n° 11 accompagnamenti per visite destinate a figli e/o congiunti sempre con operatore. N° 10 visite in struttura con la presenza dell’operatore. N°12 esperienze esterne a casa.
Attività sanitarie La situazione pandemica da Covid-19 ha fortemente condizionato il lavoro di cura destinato agli ospiti. Durante il 2020 si sono effettuati n° 181 accompagnamenti di stampo sanitario (MMG, servizi specialistici, servizi ospedalieri) nonostante la chiusura di diversi reparti e n° 40 uscite, dove gli utenti si sono mossi in autonomia (gennaio/febbraio 2020).
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel corso dell’anno la formazione dell’equipe ha risentito dei condizionamenti derivanti dalla pandemia. La formazione destinata agli operatori si è infatti concentrata su aspetti di tipo sanitario con la partecipazione di tutti gli Educatori al Corso on line FAD e attraverso il coinvolgimento nel piano organizzativo gestionale emergenza Covid, steso dal Comitato Multidisciplinare Aziendale Emergenza. A beneficio dell’utenza, oltre alla riprogettazione dei percorsi individualizzati, si è lavorato per incrementare l’offerta tramite sperimentazione di nuovi gruppi terapeutici (gruppo di formazione/informazione Covid-19; gruppo legalità, gruppo musica ed un corso tramite videochiamate con uno chef che ha accompagnato gli ospiti nella preparazione di primi e secondi piatti). Di rilievo l’avvio della richiesta di accreditamento presso ATS Val Padana per n°2 nuovi posti letto e la ristrutturazione di un’unità abitativa destinata all’housing sociale con n° 3 posti letto. Importante anche il lavoro di accompagnamento sul territorio per soddisfare le principali necessità di vita degli ospiti, con n° 60 uscite di segretariato sociale con operatore. In merito agli ospiti accolti si è osservato sempre un discreto numero di persone con limitazione della libertà. Problematico è rimasto invece il tema di persone/pazienti (anche non certificati) con disturbi psichiatrici, per i quali si è necessario uno stretto legame di collaborazione con i servizi invianti.

 

 

 

1.1.8.     Comunità di Bessimo

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti.

Accreditata per 22 posti: 6 alcol e polidipendenti e 16 terapeutico riabilitativa

Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento ai servizi sociali o agli arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 turnisti, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi terapeutici e psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, colloqui individuali educativi, psicologici, psichiatrici ed infermieristici, riunione generale settimanale, revisioni con temi mirati, confronto di gruppo settimanale tra gli ospiti.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Bessimo per svolgere un programma terapeutico 25 maschi maggiorenni, a cui vanno aggiunti 22 utenti già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 47 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 17,3, l’età media è stata di 38 anni, l’età mediana di 37 anni; il range di età é variato dai 21 a 58 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.

Esiti programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente     22    61%
Interrotti     12    33%
Per trasferimento      1      3%
Per allontanamento (revoca)      1      3%
Totali     36 100%
Incontri con i servizi invianti Gli incontri con i vari servizi nel corso del 2020 sono stati complessivamente: 12 tramite remoto con l’UEPE e 38 tramite remoto con i vari SerD.
Attività culturali e con il territorio Purtroppo, l’emergenza sanitaria Covid-19, non ha permesso di svolgere attività all’esterno della Struttura, portando a volte tensioni all’interno del gruppo ospiti; si è per questo cercato di rendere le giornate più piacevoli, inserendo attività ludiche ricreative.
Attività con famiglie Le visite parenti, hanno avuto un impatto negativo sui percorsi degli utenti, in quanto impossibilitati a vederli con la serenità e l’accoglienza di sempre.

Le visite sono state sospese per un lungo periodo di tempo. Nel 2020, ci sono state 10 incontri con i familiari, monitorati costantemente da un operatore, per garantire il distanziamento sociale ed il corretto utilizzo dei DPI. Sono state incrementate le telefonate con le famiglie e l’utilizzo di strumenti da remoto, questo per permettere e garantire la continuità affettiva.

Attività sanitarie Nel 2020 le prestazioni sanitarie sono state in totale 209, suddivise in esami strumentali, visite infettivologiche, visite oculistiche ed odontoiatriche.
Conclusioni e considerazioni finali

 

Nel 2020 si è avuta una presenza media giornaliera di circa di 13 utenti. Si sono avute meno persone in misura alternativa alla detenzione. Dall’analisi delle caratteristiche dell’utenza, si è rilevata una maggiore complessità di gestione e presa in carico, soprattutto per gli utenti compromessi anche da un punto di vista psichiatrico. La presenza costante però del consulente psichiatra ha fornito un supporto all’équipe educativa circa l’intervento terapeutico ed il monitoraggio della terapia farmacologica. Si è notato un aumento delle richieste, da parte di utenti e Servizi Invianti, di prosecuzione del percorso terapeutico presso Strutture di reinserimento lavorativo e nel 2020 vi è stata una collaborazione con alcuni di questi Servizi, per permettere ai pazienti di perseguire gli obiettivi finalizzati ad un reinserimento sociale e lavorativo strutturato. Non è stato possibile trascorrere, come di consuetudine, la settimana con tutto il gruppo utenti presso una località marittima. Da un punto di vista generale il 2020 si è configurato come un anno complicato e nonostante l’impegno all’innovazione da parte dell’equipe educativa  si è registrato un significativo dato di abbandoni, in quanto gli utenti non hanno retto le limitazioni e restrizioni inerenti alla condizione covid-19.

 

 

 

 

1.1.9.     Comunità di Capo di Ponte

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 20 posti: 6 alcol e polidipendenti e 14 terapeutico riabilitativi.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti.
Composizione équipe 1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori turnisti, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. La comunità di Capo di Ponte è orientata ad offrire programmi brevi con un trattamento intensivo con un approccio cognitivo-comportamentale, per persone che abbiano un minimo di risorse cognitive e sociali, e finalizzati ad un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi con relativo cambio veloce del gruppo degli utenti.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Capo di Ponte per svolgere un programma terapeutico 30 maschi maggiorenni, a cui si aggiungono i 16 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 46 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 13,9, l’età media è stata di 37 anni e l’età mediana di 39 anni; il range di età varia da 22 anni a 58 anni.  Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti, mentre tutti i dati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2020.

Esiti programmi svolti nel 2020

Conclusi positivamente 23      66%
Interrotti   9       26%
Per trasferimento   1       3%
Per allontanamento   2        6%
Totali 35       100%
Incontri con i servizi Gli incontri effettuati con i SerD e NOA nel 2020 sono stati circa 25 e sono stati realizzati con modalità di connessione da remoto.
Attività culturali e con il territorio Le attività ricreative nel 2020 sono state effettuate solo primi 2 mesi dell’anno; una gita in montagna e delle escursione sul territorio. Dal mese di marzo in poi non sono state organizzare uscite a causa della pandemia Covid.

Durante il periodo estivo, quando possibile e compatibilmente alle ordinanze in vigore, sono state effettuate passeggiate in piccoli gruppi con l’operatore.

Attività con le famiglie Nel 2020 non sono stati effettuati visite e colloqui periodici con le famiglie dei pazienti a causa delle restrizioni per la pandemia. L’equipe ha comunque mantenuto i contatti con i famigliari attraverso aggiornamenti telefonici o via mail. I pazienti hanno utilizzato le videochiamate come via preferenziale di contatto in quanto anche le visite in struttura sono state sospese per lunghi periodi.
Attività sanitarie Il numero indicativo di prestazioni sanitarie ed accompagnamenti a visite mediche effettuate nel 2020 si aggira intorno a 25. Sono state effettuate solo le visite di carattere urgente, per di più dentistiche.

Abbiamo avuto 4 persone in terapia sostitutiva nel 2020.

Abbiamo effettuato a cadenza bimensile gruppi di aggiornamento sanitario tenuti dall’infermiera che collabora con l’equipe.

Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nonostante il 2020 sia stato un anno complessivamente difficile da molteplici punti di vista, l’equipe ha continuato a proporre programmi terapeutici individualizzati ad ogni paziente, sostenendolo nell’individuazione di obiettivi calibrati, aderenti alla persona e condivisi, permettendo così un lavoro centrato sulle risorse e sui bisogni in un contesto che punta sempre alla valorizzazione dell’individuo.

L’integrazione nell’equipe di nuovi operatori ha consentito la revisione e l’approfondimento di alcuni argomenti e dei gruppi terapeutici proposti, aggiornandoli e rendendoli ancora più specifici. Si è ritenuto infatti indispensabile rendere ancora più mirato il lavoro di riconoscimento e gestione emotiva considerato anche il delicato periodo vissuto.

 

 

1.1.10. Comunità di Manerbio

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 25 posti: 6 alcol e polidipendenti e 19 per terapeutico riabilitativa.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori part time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 psicoterapeuta supervisore.  E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Per ragioni legate alla pandemia si è reso necessario riorganizzare l’impianto educativo, nello specifico si sono rinforzati i gruppi terapeutici e psicoeducativi presenti, attivandone di nuovi. L’attività di laboratorio è stata interrotta per circa due mesi, mentre l’ippoterapia si è realizzata nei momento concessi dalla pandemia. Sono state organizzate uscite sul territorio consentite dalla pandemia. Sospeso il reinserimento lavorativo, i tirocini ed il volontariato. Implementati colloqui individuali con l’educatore case manager, il responsabile, lo psicoterapeuta e lo psichiatra.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Manerbio per svolgere un programma terapeutico 21 maschi adulti. A questi vanno sommati i 23 utenti presenti in comunità alla data del 1 gennaio 2020. Complessivamente si sono trattati nel corso dell’anno 44 utenti. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 20,4, l’età media è stata di 40 anni, il range varia da 23 a 58 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.

Esiti programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente   20     74%
Interrotti    2      7%
Per arresto per revoca    2       7%
Per allontanamento    1       4%
Trasferimento    2       7%
Totali   27  100%
Incontri con i servizi invianti Incontri con SerD sospesi in presenza e garantiti solo da remoto, ma implementati rispetto alla consuetudine, questo per la facilità di collegamento senza spostamenti fisici. Con i Servizi Tutela Minori e gli spazi neutro sospesi gli incontri in presenza per ragioni legate alla pandemia. Mantenuti i colloqui con l’UEPE sempre da remoto ed anche in questo caso implementati rispetto alla consuetudine. Ridotti drasticamente gli accompagnamenti a udienze presso Tribunali perché sospese in ragione della pandemia. Il fatto di poter essere più facilitati nell’organizzare incontri da remoto ha permesso che ci fosse un maggior confronto ed una maggiore presenza da parte dei servizi invianti.
Attività culturali e con il territorio Le uscite sono state drasticamente ridotte, solo sull’estate si sono potute organizzare uscite all’esterno, in territori per la maggior parte di montagna evitando luoghi dove potevano esserci assembramento. Rispetto ai rapporti con il territorio si sono mantenuti comunque i contatti telefonici, ma si è evitato l’ingresso ad estranei sempre.
Attività con le famiglie Gli incontri con le famiglie, le compagne ed i figli sono stati interrotti a causa della pandemia, ma sono state implementate le telefonate ed è stata attivata una postazione ad hoc per le videochiamate. E’ stata allestita inoltre una stanza per gli incontri con i famigliari, quando permesso, alla presenza di un educatore come da indicazioni del POG.
Attività sanitarie Le visite sanitarie sono state notevolmente ridotte a causa della pandemia e data precedenza a quelle essenziali. Abbiamo avuto 3 chiamate al 118 non per Covid; 50 visite specialistiche varie; i circa 20 prelievi ematici necessari sono stati effettuati dall’infermiere direttamente in struttura. Visite presso medico di base circa 40. Nel 2020 è stato più complesso gestire le pressanti richieste sanitarie degli ospiti perché gli ospedali, causa pandemia, hanno sospeso tutto ciò che era differibile; è migliorata la sinergia con il medico di base e con la psichiatra interna, la quale non ha mai interrotto la sua attività, utilizzando la video chiamata per effettuare le visite da remoto. L’attività sanitaria è costantemente in aumento perché maggiori sono le compromissioni sanitarie e le patologie di cui i pazienti sono portatori.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 si sono attivati complessivamente 23 programmi terapeutici, la tipologia di utenza ha presentato, in alcuni casi, patologie cliniche correlate alla tossicodipendenza, con deficit cognitivo o possibili comorbilità psichiatriche (spesso non diagnosticate) per le quali è stato richiesto un maggiore impegno da parte dell’équipe multidisciplinare interna. Sono stati mantenuti e consolidati i gruppi sia educativi che terapeutici che aiutano gli utenti a ricostruire relazioni funzionali ed a lavorare sulle loro difficoltà. E’ rimasto attivo il laboratorio di meccanica, anche se ci sono stati problemi con le commesse (causa pandemia) e si sono cambiate, in parte, le lavorazioni. Il gruppo di ippoterapia in maneggio con terapeute preparate sulla tossicodipendenza ha avuto un riscontro positivo ed è stato funzionale al tipo di utenza che vi ha partecipato. La presenza della pandemia da Covid ha rallentato tutte le attività rivolte all’esterno, ma ha permesso comunque di rafforzare il contatto terapeutico con i pazienti e di valorizzare l’utilizzo degli strumenti di cura (gruppi terapeutici e colloqui).

 

 

 

1.1.11. Comunità di Pudiano

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 18 posti: 6 alcol e polidipendenti e 12 per terapeutico riabilitativa.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 operatori part-time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Questa comunità è orientata ad offrire programmi brevi finalizzati ad un primo assestamento delle condizioni sanitarie, nonché ad un contenimento della dipendenza e ad un successivo orientamento verso altri servizi o un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi di tregua e orientamento.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Pudiano per svolgere un programma terapeutico 30 maschi, a cui si aggiungono i 16 utenti già presenti al 1 gennaio 2020 per un totale di 46 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 11,8, l’età media è stata di 43 anni; il range di età varia da 21 a 60 anni.

Esiti programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente 11      32%
Interrotti 4      12%
Per arresto     0
Per allontanamento 5       15%
Per trasferimento 14     41%
Totali 34    100%
Incontri con i servizi coinvolti 2 incontri in comunità con SerD, NOA, SMI, 8 incontri nelle loro sedi; 24 incontri in videochiamata da remoto con SerD, NOA, SMI; 6 incontri con UEPE; 2 accompagnamenti per colloqui in altre strutture residenziali; 5 videochiamate per colloqui in altre comunità; 5 colloqui/verifiche presso Servizio Accoglienza.
Attività culturali e con il territorio 1 gita; 9 uscite nel territorio limitrofo; nessun incontro con N.A. e con ACAT; 1 incontro sul GAP; nessun incontro con l’Associazione Dadodadodici di Orzinuovi e Terre Ludiche di Palazzolo, causa situazione pandemica.
Attività con le famiglie Nel 2020 si sono avute 13 visite dei familiari in comunità, 10 videochiamate a famigliari, 4 visite con accompagnamento con i figli minori presso spazio neutro e 8 videochiamate a figli minorenni.
Attività sanitarie e varie Nel corso del 2020 si sono svolti 7 accompagnamenti al Pronto Soccorso; 5 chiamate al 112 per emergenze sanitarie e 1 alla guardia medica; 2 accompagnamenti al CPS; 12 visite presso il Reparto Infettivi; 21 prelievi ematici; 13 visite dal medico di base; 54 visite specialistiche; 25 al SerD di Orzinuovi; 1 incontro alla Commissione patenti; 9 incontri in Uffici vari (ufficio postale, ACI, centro impiego, Tribunali, Comune, avvocati); nessun accompagnamento nelle comunità per incontri di coppia; 1 incontro con avvocati in comunità e 1 videochiamata con avvocato; 39 accompagnamenti in Posta o Bancomat
Sintesi del lavoro svolto Nel corso del 2020 la comunità di Pudiano ha continuato il lavoro di riflessione e strutturazione di gruppi educativi in base alle caratteristiche e tipologia di utenza presente. L’équipe ha lavorato molto sul consolidamento degli strumenti educativi proposti e sul miglioramento degli aspetti organizzativi/gestionali delle altre attività.

Il Covid ha rallentato i progetti degli utenti che si sono fermati presso la struttura per più tempo. Con i nuovi protocolli e normative si sono sperimentati nuovi modi di stare insieme e fare gruppo. Il periodo più difficile è stato  tra novembre e dicembre, nel quale si è dovuto affrontare e gestire un focolaio interno da Covid-19. Periodo che ha destabilizzato equipe e utenti e dal quale si è usciti stanchi e provati.

 

 

 

 

1.1.12. Comunità di Adro

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa femminile con Modulo di trattamento specialistico per pazienti in comorbilità psichiatrica. Accreditata per 15 posti: 5 Modulo doppia diagnosi e 10 trattamento terapeutico riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti anche in comorbilità psichiatrica, in affidamento ai servizi sociali e in misure alternative al carcere.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori turnisti, 1 medico psichiatra, 1 supervisore, 1 psicologa e 1 infermiere. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi educativi a tema, attività di laboratorio ergoterapico, colloqui individuali con psichiatra, psicologa, case manager ed educatore, attività di bioenergetica, attività di yoga, ippoterapia, riunione generale e organizzativa.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità di Adro per svolgere un programma terapeutico 16 donne adulte. A queste pazienti si aggiungono le altre 13 già presenti nel servizio alla data del 1 gennaio 2020, per un totale complessivo di 29 utenti. La media giornaliera complessiva di presenze delle utenti è stata di 11,3

L’età media delle donne presenti nella comunità di Adro è stata di 40 anni e l’età mediana di 39 anni; il range di età delle ospiti varia da 26 a 56 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.

Esito programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente 11 61%
Interrotti 7 39%
Per arresto 0 0%
Per allontanamento 0 0%
Per decesso 0 0%
Totali 18 100%
Incontri con i servizi Si sono svolti 11 incontri con Ser.D/SMI di cui 7 in modalità da remoto sulla piattaforma Skype; 2 accompagnamenti c/o avvocati; 11 accompagnamenti a CPS di cui 6 da remoto sulla piattaforma Skype; 10 accompagnamenti a Noa di cui 7 da remoto sulla piattaforma Skype; 5 accompagnamenti c/o Acli e centro per l’impiego; 3 incontri con UEPE di cui 1 da remoto sulla piattaforma Skype; 19 incontri con il Servizio Sociale per Minori, di cui 14 da remoto sulla piattaforma Skype.
Attività culturali e con il territorio Nel 2020 si sono svolte 3 serate animate da un volontario con tombola a premi; 1 incontro con gli AA; serate in compagnia dei volontari a cadenza settimanale fino a Febbraio 2020, poi stop causa emergenza sanitaria per Covid-19; 1 serata al Cinema; 1 cene sociali con volontari e utenti presso pizzeria o comunità; 2 gite fuori porta; 8 uscite al maneggio; 5 incontri in comunità di Yoga.
Attività con le famiglie 12 visite parenti, di cui 9 individuali e supervisionate da un operatore causa pandemia per Covid-19 (come previsto da POG); 1 incontro con partner; 23 incontri utente/figli in spazio neutro, di cui 15 in modalità da remoto sulla piattaforma Skype.
Attività sanitarie 12 visite specialistiche, 3 visite ginecologiche, 2 visite dentistiche, 16 prelievi ematici; 17 esami strumentali; 1 ricoveri; 3 accompagnamenti pronto soccorso; 2 esame urine; presenza in struttura del medico di base ogni 15 giorni e al bisogno in ambulatorio.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 la comunità ha dovuto fare i conti con la pandemia da Covid 19 e tutte le conseguenze di questa su più fronti. Ciò ha comportato una serie di cambiamenti e adattamenti che hanno modificato l’intero assetto del Percorso Riabilitativo Residenziale. In questa situazione ad Adro il gruppo è rimasto pressochè stabile nonostante tutte le restrizioni imposte. E’ da sottolineare una riduzione drastica delle attività esterne che hanno però comportato un conseguente aumento e consolidamento delle attività interne, sulle quali si è lavorato ed investito molto.

 

 

 

 

 

1.1.13. Comunità di Gottolengo

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con Modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 23 posti: 6 alcol e polidipendenti e 17 per Terapeutico Riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti e alcoliste anche in affidamento ai servizi sociali e agli arresti domiciliari.
Composizione équipe

 

1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori part time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa ed un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, colloqui individuali, supporto psicologico e psichiatrico, gruppi educativi (gruppo orientamento, gruppo regole, riunione generale, gruppo prevenzione e trattamento della ricaduta), meditazione zen, attività ergoterapiche e riabilitazione sociale. Le attività di  biodanza, arteterapia, uscite sul territorio, accompagnamento al reinserimento lavorativo, percorsi di formazione e di tirocinio professionalizzante sono state sospese a causa dell’emergenza sanitaria in corso (Covid 19).  Nel corso dell’anno abbiamo introdotto un gruppo sport svolto nel parco interno alla struttura o all’interno del laboratorio, sempre nel rispetto del Protocollo anti contagio covid 19.

Inoltre, abbiamo introdotto il gruppo informativo/sanitario Covid 19, il quale è stato un prezioso strumento per fornire informazioni all’utenza rispetto alla pandemia in corso, alle indicazioni di prevenzione e gli aggiornamenti rispetto alle nuove disposizioni/indicazioni.

Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità di Gottolengo per svolgere un programma terapeutico 24 donne adulte, a cui vanno aggiunte le 19 già presenti al 1 gennaio 2020; si sono trattate pertanto complessivamente 43 pazienti. La media annuale delle presenze giornaliere delle utenti è stata di 16,6, l’età media è stata di 36 anni e l’età mediana di 38; il range di età varia da 20 a 59 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.

Esito programmi chiusi nel 2020

Conclusi positivamente  21       66%
Interrotti   9        28%
Per arresto   0        0
Per trasferimento   1        3%
Per allontanamento   1         3%
Totali  32     100%
Incontri servizi 4 incontri con SerD/SMI/ NOA in presenza e 40 in modalità da remoto, 2 in presenza con UEPE  e 13 da remoto, 15 con Servizi Tutela Minori da remoto.
Attività culturali e con il territorio A causa della pandemia le attività culturali esterne alla comunità sono state sospese. Sono rimaste invece periodicamente le serate culturali su tematiche di interesse generale e sociale organizzate dall’educatore.
Attività con le famiglie A partire dal mese di Marzo 2020 sono stati sospesi gli incontri con i familiari in struttura e all’esterno (con figli e partner ospiti in altre comunità) e, solo eccezionalmente, si sono realizzati dopo un’attenta valutazione rispetto alla coerenza con gli obiettivi del progetto terapeutico, alle disposizioni delle tutele minori e allo stato di necessità inderogabili. Gli incontri sono tutti avvenuti nel pieno rispetto della normativa vigente. Per garantire alla nostra utenza la continuità, il rafforzamento e il miglioramento dei legami con i familiari abbiamo aumento il numero e la durata delle telefonate settimanali e abbiamo autorizzato le videochiamate a cadenza mensile.
Attività sanitarie 11 accompagnamenti per visite c/o infettivi di Brescia, 94 visite mediche e specialistiche, 8 accessi al pronto soccorso per emergenze sanitarie, 5 con conseguente ricovero di una notte.  Durante l’anno abbiamo sottoposto le utenti alla sorveglianza sanitari legata all’emergenza covid 19 attraverso tamponi nasofaringeo.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali

 

Gli esiti dei programmi del 2020 sono stati influenzati dall’emergenza sanitaria in corso. Il lavoro svolto dall’equipe è stato finalizzato alla definizione di percorsi terapeutici sempre più personalizzati, partendo da un’attenta analisi dei bisogni, alla condivisione con l’utente del progetto educativo ed alla successiva stesura di obiettivi concreti e raggiungibili, anche in considerazione della situazione pandemica. Questo ultimo aspetto ci ha portato a concordare più spesso progetti brevi e a vedere un incremento, purtroppo, delle interruzioni volontarie. L’equipe ha curato i processi di accoglienza ed integrazione del gruppo utenti ma anche dello staff in quanto nel corso dell’anno sono cambiati alcuni operatori. Le attività di Biodanza, arteterapia, accompagnamento verso il reinserimento lavorativo e uscite sul territorio sono state sospese. Abbiamo gestito solo un caso di accompagnamento al reinserimento lavorativo, di un’utente che aveva iniziato a lavorare prima dell’emergenza sanitaria. Tale utente si è reinserita nel territorio limitrofo alla comunitàede ha concluso il percorso ad agosto 2020.  Prosegue l’esperienza di meditazione zen grazie al contributo di un’educatrice che ha gestito tale momento a cadenza settimanale. Prezioso inoltre il contributo dell’infermiere, che periodicamente organizza momenti formativi/informativi per il gruppo utenti sulla prevenzione delle malattie infettive e sulla prevenzione da contagio Covid 19. Il gruppo Covid 19 è stato organizzato e gestito sia dall’infermiere che dagli educatori. Da Marzo 2020 sono stati rivisti gli spazi interni alla struttura e si sono effettuate alcune modifiche agli uffici ed alle stanze per permettere la corretta gestione delle quarantene al momento dell’ingresso. Sono state così strutturate due stanze con bagno dedicato, una adibita alle quarantene da ingresso e l’altra alla gestione delle emergenze sanitarie, utilizzando due spazi che prima erano gli uffici responsabile / operatori.   Le interruzioni e le conclusioni di percorso sono lievemente aumentate rispetto all’anno precedente e supponiamo che la causa principale sia legata al fatto che l’utenza permane in comunità un periodo più breve rispetto al solito ed una serie di strumenti utili alla fase di sgancio sono venuti meno durante il 2020. L’emergenza sanitaria ha infatti posto delle chiusure importanti sia rispetto alle visite parenti che rispetto alle uscite sul territorio, uscite ludiche ma anche quelle legate alla ricerca lavoro e reinserimento sociale, come alcune attività condotte da volontari. Tutto ciò ha sicuramente inciso sulle scelte dell’utenza, in particolare rispetto alla durata e alla tenuta dei progetti.

 

 

1.1.14. Comunità di Cividate Camuno

 Profilo generale del servizio Comunità specialistica per coppie e nuclei famigliari accreditata per 11 posti più minori
Tipologia utenza Persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope e psicoattive, anche in affidamento ai servizi sociali con uno o più figli.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 Educatori professionali, dei quali 3 dedicati agli adulti e 2 dedicati ai minori, 2 Educatori part-time, 1 psicoterapeuta, 1 psicologo dell’età evolutiva, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale, un’équipe multidisciplinare a cadenza mensile. La supervisione dell’equipe ha invece cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico Attività educative, gruppi educativi, colloqui individuali con l’Educatore di riferimento, colloqui individuali con l’educatore all’infanzia di riferimento del minore, colloqui con il Responsabile, psicoterapia individuale, sostegno psicologico alla genitorialità, test diagnostici, incontri congiunti con i Servizi territorialmente competenti, gruppi diurni e serali condotti dall’educatore, attività ludiche e ricreative per adulti e minori.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel 2020 sono entrate nella comunità di Cividate Camuno 7 donne adulte. A queste vanno aggiunte le altre 9 donne già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 16 persone adulte trattate.

La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 9,3; l’età media delle donne è stata di 35 anni, quella mediana di 34 ed il range di età 30-49 anni. In questa Comunità specialistica si accolgono anche i minori; nel 2020 ne sono stati inseriti 7. A questi vanno aggiunti i 10 minori già presenti il 1 gennaio 2020, il cui range di età è stato di 0-9 anni. Complessivamente si sono assistiti 17 minori.

Programmi chiusi utenti adulti nel 2020

Conclusi positivamente 8         100%
Interrotti 0
Per trasferimento 0
Per allontanamento 0
Totali 8         100%
Incontri con i servizi invianti Si sono svolti 30 incontri con Ser.D e 38 con Tutela Minori; 6 incontri/udienze con il Tribunale per i Minorenni; 8 accompagnamenti per colloqui con l’avvocato; 18 accompagnamenti per valutazioni delle competenze genitoriali; 18 valutazioni psicodiagnostiche curate dal CPS e richieste dal T.M. Questi incontri hanno rochiesto un’interlocuzione costante, favorevole alla circolarità dei contenuti del processo di cambiamento degli ospiti in trattamento ed all’individuazione di strategie comuni. A fronte dell’emergenza sanitaria la comunità ha valutato di trasferire tutti gli incontri con le figure parentali e con i padri in spazio neutro, incrementando la collaborazione con lo spazio neutro “Il Girasole” e altri. Pertanto si sono effettuati n. 57 accompagnamenti a Pisogne, n. 20 in altri consultori. La presenza in due situazioni di Tutore Provvisorio a favore del minore ha determinato ulteriori procedure per ciò che ha riguardato la presa in carico dei minori stessi.
Attività culturali e con il territorio Anche questa voce ha subito notevoli modifiche: gli educatori hanno riproposto alcune delle attività, che si svolgevano sul territorio, all’interno della comunità quali il carnevale, Halloween; Santa Lucia, Babbo Natale, caccie al tesoro, teatrino, giochi d’acqua, laboratori vari.
Attività con le famiglie Gli incontri prestabiliti con le famiglie sono stati sostituiti con videochiamate e telefonate più frequenti per favorire contatti visivi con le figure di riferimento, in particolare con i figli minori. Per questa ragione si sono effettuate 790 videochiamate delle quali nel maggior numero in presenza dell’educatore. Oltre ad aver incrementato notevolmente le telefonate. Contatti definiti in base al progetto per ogni ospite e comunque sempre concordarti con i servizi invianti. Oltre a questo ci si è avvalsi della collaborazione con il Consultorio “Girasole” ed altri consultori sul territorio regionale per incontri protetti e visionati.
Attività sanitarie Molti gli impegni in ambito sanitario: 94 visite pediatra di base in presenza; 70 visite medico di base; 6 visite Neuropsichiatra infantile; 15 visite CPS di zona; 60 visite specialistiche; 4 ricoveri di minori; 30 chiamate ed interventi guardia medica, 13 accessi al Pronto Soccorso; 1 esami commissione patenti;
Attività varie Si sono effettuate 140 attività varie che includono al proprio interno accompagnamenti di diverse ragioni e natura tra le quali pratiche amministrative, sanitarie, obbistica e per spese varie.
Sintesi del lavoro svolto e conclusione finali

 

Si rileva costantemente una presenza di donne in probabile condizione di comorbilità psichiatrica (spesso non diagnosticate) per le quali è richiesto un maggiore impegno da parte dell’équipe educativa; a questo proposito è stata importante la collaborazione con il CPS che ha avuto in carico le pazienti. Nel corso del 2020 si è confermata la totalità dei minori inseriti con Provvedimento del Tribunale per i Minorenni, due dei quali con la presenza di un Tutore Provvisorio a cui è stata vicariata la responsabilità genitoriale (sospesa nei confronti dei genitori).

 

 

 

1.1.15. Comunità di Gabbioneta

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari con 24 posti per adulti più minori.
Tipologia utenza Persone tossicodipendenti ed alcoliste con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 6 educatori professionali, 1 educatore all’infanzia per minori, 1 psicoterapeuta,1 psicologo dell’età evolutiva, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed una équipe multidisciplinare mensile. La supervisione viene svolta ogni tre settimane.
Punti centrali del programma terapeutico Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio ergo-terapico, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, supporto al reinserimento lavorativo, colloqui individuali e di coppia.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Gabbioneta 21 utenti adulti, 11 femmine e 10 maschi. A questi vanno aggiunti i 21 adulti (12 femmine e 9 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 42 adulti (23 femmine e 19 maschi). La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 18,4; l’età media 36. Il range di età è variato dai 20 ai 54 anni. Tutti i dati riportati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2020. Nella comunità specialistica si accolgono anche minori con i genitori e nel 2020 ne sono stati inseriti 3, ai quali vanno aggiunti i 12 minori già presenti ad inizio anno, per un totale di 15 minori accolti nel 2020. Il range di età è variato da 0 a 6 anni. La media giornaliera dei minori è stata di 6,6.

Esiti programmi  2020              F          M            M e F

Conclusi positivamente 8 6 14       61%
Interrotti 3 4 7       30%
Per decesso 0 1 1           4%
Per allontanamento 0 0 0
Per trasferimento 1 1  1        4%
Totali 12 11 23      100%
Incontri con i servizi invianti 4 incontri con UEPE; 30 incontri con i SerD invianti; 30 incontri con il Servizio Minori.
Attività culturali e con il territorio Durante l’anno, vista l’emergenza sanitaria, abbiamo realizzato poche uscite sul territorio. Abbiamo organizzato un gruppo corsa settimanale, alcune uscite in estate in piscina ed alcune passeggiate in montagna a piccoli gruppi.
Attività con le famiglie Quest’anno non è stato possibile svolgere la consueta giornata genitori e abbiamo così incentivato le videochiamate con i familiari ed i contatti da remoto.
Attività sanitarie Le visite sanitarie sono state limitate alle urgenze, vista la situazione epidemiologica ed il lock-down del primo semestre 2020. Abbiamo avuto un aumento di visite presso l’ambulatorio del medico di base, all’incirca 100.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nonostante la situazione generale sono continuate le varie attività quotidiane all’interno della struttura. I gruppi sono stati rivisti dal punto di vista del numero dei partecipanti, e sono state predilette le attività all’aperto durante la stagione primaverile ed estiva. L’attività della lavanderia ha subito un arresto nei mesi del lock-down ed il lavoro è ripreso solo in estate, a pieno regime verso la fine dell’anno. Supervisioni e attività dei consulenti sono state svolte da remoto, così come i vari incontri con i Servizi come SerD e Tutele Minori. Sono stati incentivati i contatti a distanza con i familiari tramite videochiamate e telefonate più frequenti.Si sono svolti solo gli incontri di due coppie in spazi protetti tra genitori e figli con la supervisione dell’educatore della tutela minori.

1.1.16. Comunità di Pontevico

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari, accreditata per 24 posti per adulti più minori
Tipologia utenza Nuclei famigliari tossicodipendenti e alcolisti con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali e agli arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 educatori professionali, 2 educatori per minori, 1 operatore attività ergo-terapica, 2 psicoterapeute, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un équipe organizzativa ed educativa settimanale ed un’équipe multidisciplinare mensile. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi tematici, terapeutici ed educativi, attività di ergo-terapia, uscite sul territorio, riabilitazione sociale con progetti mirati al reinserimento; lavoro sulla genitorialità, con osservazione ed indirizzo delle dinamiche di relazione fra genitori e figli. Gruppi psicologici a sostegno della genitorialità.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Pontevico 16 utenti adulti, 9 femmine e 7 maschi. A questi vanno aggiunti i 19 adulti (11 femmine e 8 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 35 adulti trattati nel corso dell’anno. La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 17,5; l’età media è stata di anni 35,5 (la mediana è stata di 35 anni; il range di età è variato dai 23 ai 56 anni. Nella comunità specialistica di Pontevico si accolgono anche minori con i genitori e nel 2020 sono stati inseriti 2 minori. A questi vanno aggiunti gli altri 6 minori già presenti ad inizio 2020. Il range di età è variato da 0 a 3 anni e la presenza media è stata di 4,4.  Complessivamente si sono trattati 8 minori.

Programmi chiusi 2019                 Femmine             Maschi             M e F

Conclusi positivamente 8 4 12   (67%)
Interrotti 2 2 4    (22%)
Per arresto 0 0 0
Per allontanamento 1 0 1    (6%)
Per trasferimento 0 0  0
Totali 11 6 17  (100%)
Incontri con i servizi invianti Numero incontri con Ser.D.: in presenza 6, in collegamento da remoto 18; Servizi Tutela Minori: in presenza 8, in collegamento da remoto 21; nel 2020 non sono stati presenti utenti in affidamento ma 2 utenti agli arresti domiciliari (5 incontri con UEPE).
Attività culturali e con il territorio Uscite di gruppo, gite, anche di carattere culturale, partecipazione a proiezioni cinematografiche, attività laboratoriali di cineforum. Il tutto nel limite delle restrizioni date dalla situazione pandemica globale.
Attività con le famiglie Incontri con famiglie: 18 in presenza, 39 con collegamento da remoto (comprensivi degli incontri osservati, prescritti dal TM e definiti dai Servizi di Tutela tra un minore collocato in struttura e un genitore esterno).
Attività sanitarie 123 accompagnamenti per visite di adulti, 4 ricoveri di adulti, 36 visite per minori, 1 ricovero di minore.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali. La comunità ha mantenuto l’attenzione nella costruzione di progetti individualizzati per i nuclei familiari inseriti. Sono aumentati gli inserimenti di bambini con mamma (3) che hanno richiesto una riorganizzazione degli spazi e dei tempi dell’organizzazione comunitaria.

L’utenza inserita è stata spesso interessata anche da problematiche di tipo psichiatrico; per alcuni di questi è emersa una certa fatica a mettere in campo una progettualità adeguata. La comunità ha collaborato con un medico psichiatra per la presa in carico dei pazienti: lo Psichiatra è stato presente in struttura due volte al mese. La Comunità ha collaborato costantemente con i Servizi di Tutela e con i Servizi per le dipendenze. I minori sono tutti stati collocati su indicazione dei Servizi Sociali, in applicazione dei Provvedimenti del Tribunale per i Minorenni. Ha continuato, ormai dal 2014, la collaborazione con il laboratorio di sartoria e di confezioni, con il quale si sono definiti per gli ospiti della Comunità dei progetti ergo-terapici.

 

 

 

 

1.1.17. Comunità di Rogno

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari, accreditata per 20 posti per adulti più minori.
Tipologia utenza Persone dipendenti da sostanze legali o illegali con o senza figli (con o senza Provvedimento del Tribunale dei Minorenni) anche con misure di limitazione della libertà.
Composizione équipe 1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatori per minori, 1 operatore attività ergoterapica, 3 educatori part-time di cui 2 a supporto della turnazione e 1 incaricata di seguire la gestione degli aspetti sanitari, 1 psicoterapeuta, 1 psicologa dell’età evolutiva, 1 psichiatra, 1 psicologo addetto alla supervisione di staff. E’ prevista un’équipe settimanale educativa, una supervisione di staff con cadenza quindicinale e un’équipe multidisciplinare mensile.
Punti centrali del programma Attività educative, gruppi psicoeducativi, riunione generale, attività di laboratorio e orticoltura, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, reinserimento, supporto alla genitorialità, colloqui di coppia ed individuali.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Rogno 15 utenti adulti, 8 femmine e 7 maschi. A questi vanno aggiunti i 18 adulti (10 femmine e 8 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 33 adulti trattati. La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 15,8. L’età media è stata di 36 anni, la mediana di 38. Il range di età è stato di 24-56 anni. Nel 2020 sono stati inseriti 7 minori. A questo vanno aggiunti i 2 minori già presenti al 1 gennaio. Il range di età varia da 0 a 3 anni. Complessivamente si sono presi in carico 9 minori.

Esiti programmi chiusi nel 2020     Femmine         Maschi       M e F

Conclusi positivamente 4 4 8  53%
Interrotti 2 0  2   13%
Per arresto 0 0    0
Per allontanamento 0 0    0
Per trasferimento 1 4 5   33%
Totali 7 8    15
Incontri con i servizi invianti e del territorio Si sono svolti: 35 incontri con SerD, di cui 9 in presenza e 26 da remoto; 30 incontri con Servizi Tutela Minori, di cui 10 in presenza e 20 da remoto; 4 incontri di valutazione genitoriale con il servizio sociale inviante; 1 incontro con UEPE di Bergamo; 6 accompagnamenti a udienze c/o Tribunali Minorenni; 2 accompagnamenti in Tribunale Ordinario; 32 incontri con avvocati, di cui 2 in presenza e 30 contatti telefonici;  50 accessi al SerD Lovere per ritiro metadone; 3 accompagnamenti di gruppo per controllo urine; 6 accompagnamenti per apertura cartella di presa in carico; 7  accompagnamenti a Patronati; 2 commissioni patenti; 1 commissione medica per invalidità; 2 accompagnamenti in motorizzazione civile; 2 accompagnamenti in Questura; 5 accompagnamento  al CPS; 2 incontri in centro disturbi del comportamento alimentare; 5 accompagnamenti a incontri protetti tra genitori-figli; 13 incontri famiglie affidatarie e genitori in comunità alla presenza dell’operatore; 13 incontri tra minore e genitore in comunità maschile con accompagnamento da parte dell’operatore; 28 videochiamate tra genitori e figli alla presenza dell’operatore; 15 accompagnamenti dai carabinieri per firma documentazione; 2 collocamento minori presso famiglie affidatarie in collaborazione con il servizio tutela minori di Clusone; 5 viaggi (accompagnamenti e colloqui) per ricovero in Villa Santa Chiara (VR); 4 accompagnamenti in altre comunità per trasferimento utenti; 1 ricongiungimento di coppia; 17 contatti telefonici con servizi vari; 3 incontri con operatori di altre comunità.
Attività culturali e con il territorio Organizzazione di un’esperienza esterna alla struttura per una coppia in collaborazione della Caritas del comune di Darfo B.T. che ha messo a disposizione un appartamento nella località Gorzone per una settimana. Testimonianza in comunità su tema del cambiamento. Partecipazione al banco farmaceutico presso la farmacia di Borno. 21 uscite ricreative sul territorio per nucleo familiari/coppie sempre alla presenza dell’operatore.
Attività con le famiglie 47 visite parenti in comunità, di cui 10 in autonomia (periodo pre covid) e 37 alla presenza dell’operatore causa situazione covid.
Attività sanitarie 107 appuntamenti sanitari presso Ospedale di Lovere, Esine, Città di Brescia, Spedali Civili, per visite specialistiche e accessi al pronto soccorso; 28 prelievi ematici; 62 accompagnamenti per cure odontoiatriche a Lovere, Darfo e Rogno; 23 visite dal medico di base; 21 visite pediatriche; 7 visite specialistiche minori; 5 ricoveri ospedalieri di cui 3 per adulti e 2 per minori; 7 vaccinazioni, di cui 16 per minori e 1 per adulti; 36 tamponi nasofaringei, di cui 17 per adulti e 19 per minori; 1 esame sierologico adulti. Durante il periodo di COVID-19 sono state attivate, gestite e portate a termine 66 quarantene in struttura.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni

 

Durante il 2020 si è conclusa, nonostante la pandemia in corso, la ristrutturazione della comunità. Si è pertanto raggiunto l’obiettivo di essere riconosciuti con il nuovo accreditamento strutturale, del personale e procedurale; quind,i avendo garantito tutti i requisiti richiesti dall’ATS di Bergamo, si sono mantenuti (nonostante le difficoltà) gli standard annuali sia nella gestione dei processi educativi sia nel mantenimento dei rapporti con il territorio.

Quando si è potuto si è continuata la collaborazione con la scuola materna “Giovanni XXXIII” del comune di Rogno ottemperando a tutti i requisiti richiesi per legge: iscrizione all’albo dei volontari della parrocchia (titolare del servizio) e coperture assicurative richieste. Questo ha permesso di continuare a mantenere una presenza costruttiva sul territorio a promozione di un’immagine e di una realtà dei consumatori positiva e lontana da stereotipi ed etichette di cui spesso è connotata.

Quanto sopra descritto è avvenuto rispettando tutti i dpcm emanati dal Governo, dalla Regione e dalla Commissione covid della Cooperativa di Bessimo; aspetto che ci ha consentito di mantenere e portare a termine le varie attività educative, terapeutiche, di ergo-terapie e lavorative. Non ci sono stati casi di contagio e diffusione del virus COVID-19 interni.

Tutto il lavoro esposto è stato possibile anche grazie alla proficua collaborazione con il Dr. Patroni Andrea (infettivologo dell’Ospedale di Esine) che ci ha sempre assistito per qualsiasi dubbio, richiesta e chiarimento; con la Dott.ssa Pagliardi (medico di base) e le due pediatre, Dott.ssa Basaglia e Dott.ssa Laffranchi, per l’assistenza ai nostri bambini.

Non è stato possibile organizzare e realizzare l’inaugurazione della sede, estesa a più persone, a causa della situazione pandemica ma ci si auspica possa al più presto essere recuperata.

 

 

 

 

1.1.18. Servizio Bassa Intensità Assistenziale – Bessimo 2

  Profilo

generale del servizio

Il Servizio di Bassa Intensità Assistenziale di Darfo è un’unità d’offerta accreditata dalla Regione Lombardia come servizio strutturato in due appartamenti per un numero complessivo di 8 posti accreditati per adulti.
Tipologia utenza Persone certificate per dipendenza patologica con almeno 5 anni di comunità e 7 in carico a servizi territoriali spacialistici.
Composizione équipe 1 Responsabile, 2 educatori professionali di cui una attualmente è in sostituzione di una maternità. E’ presente una figura jolly da utilizzare in caso di malattia o necessità. E’ prevista un’équipe settimanale educativa.
Punti centrali del programma terapeutico Il percorso residenziale può durare fino a 18 mesi prorogabili. Gli obiettivi del percorso sono: attivazione nelle persone accolte di un’attenzione alla propria salute psicofisica e qualità della vita; riabilitazione delle competenze sociali; astensione e miglioramento della relazione con le sostanze (legali e illegali); promozione di percorsi di autonomia “possibile”.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici

 

Nel corso del 2020 sono entrati nella unità d’offerta della Bassa Intensità Assistenziale 3 utenti adulti. A questi pazienti si aggiungono gli altri 7 già presenti nel servizio alla data del 1 gennaio 2020, per un totale complessivo di 10 utenti. La media giornaliera complessiva di presenze degli utenti è stata di 5. L’età media degli utenti presenti in Bassa Intensità Assistenziale è stata di 50 anni; il range di età degli ospiti varia da 34 ai 60 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.

Esito programmi chiusi nel 2020:

Conclusi positivamente          4 67%
Interrotti 0 0
Trasferimento 2 33%
Per arresto 0 0%
Per allontanamento 0 0%
Totali 6 100%
Incontri con i servizi invianti Premesso che la situazione Covid ha di fatto reso impossibili incontri in presenza, si sono mantenuti regolari incontri in videochiamata e telefonici con i SerD, oltre ad alcuni comunque sostenuti di persona (17)

(SMI Mago di Oz Pisogne, SMI di Concesio, SerD di Martinengo, SerD di Trezzo sull’Adda, SerD di Darfo B.T., SerD di Gallarate).

Attività culturali e con il territorio Le attività esterne al Servizio si sono notevolmente ridotte (un pranzo al di fuori della struttura). In estate sono state fatte delle uscite sul territorio mentre i contatti con le reti del territorio (Cooperative, ATS, Associazioni) non sono state interrotte.
Attività con le famiglie In ottemperanza alle normative anticovid sono stati svolti alcuni incontri con i famigliari di tre ospiti della struttura.
Attività sanitarie Le attività sanitarie relative agli ospiti del Servizio sono gestite in autonomia dagli utenti stessi, risulta difficile poterne definire la quantità. Vengono mantenuti i contatti con il reparto Infettivi degli Ospedali Sacco di Milano, Papa Giovanni XXIII e degli Spedali Civili di Brescia. Nel 2020 si è registrato un lungo ricovero in SPDC di uno degli ospiti, al termine del quale è seguita dimissione. Un ulteriore ricovero, per il medesimo utente, si era reso necessario presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII  per un intervento chirurgico.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 si è conclusa l’accoglienza sperimentale di una coppia proveniente da Gabbioneta con il rientro della stessa nella Comunità (causa la condizione psicofisica della paziente). A seguito di questa esperienza si è rilevata la compatibilità anche di questo target d’utenza (coppia) con il Servizio di Bassa intensità, da valutare anche per il futuro.

Nel 2020 si è riusciti ad attivare e mantenere attività lavorative e stage per alcuni utenti.

Anche nel 2020 la tendenza ad avere ricadute soprattutto con sostanze alcoliche è stata preponderante rispetto alle sostanze illegali.

Rimarrà da valutare con il Responsabile del personale l’eventuale possibilità di avere qualche ora di supervisione all’equipe.

 

 

1.1.19. Servizio specialistico residenziale GAP “Fantasina: Regina di Cuori”

Il 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, per il Centro specialistico “Regina di cuori” è stato un anno positivo per la tenuta dei percorsi, il consolidamento dell’offerta terapeutica e dell’èquipe, il lavoro sull’efficacia dei percorsi terapeutici come da mandato regionale.

Complessivamente sono state accolte 8 persone di cui 2 donne e 6 uomini con un’età compresa tra i 27 e i 68 anni (età media 51 anni). Soggetti con certificazione di dipendenza esclusivamente da gioco d’azzardo, nessuna compromissione con sostanze psicoattive, ad eccezione di due soggetti con un pregresso passato remoto di tossico dipendenza e alcool-dipendenza. La maggior parte del campione ha utilizzato slot machine e VLT come gioco d’azzardo prevalente, a seguire gratta e vinci, scommesse sportive, casinò (dati rilevati attraverso l’utilizzo del test SOGS somministrato durante il colloquio di accoglienza). È quasi sempre presente la rete famigliare. Gli utenti, nel periodo antecedente alla pandemia, avevano la possibilità di ricevere ogni settimana i propri parenti il sabato o la domenica ed eccezionalmente anche in settimana. Gli incontri in fase iniziale liberi e non strutturati, con la possibilità reciproca di conoscenza con l’équipe e la disponibilità da parte della stessa di riceverli per colloqui educativi, sociali e psicologici e incontri di gruppo terapeutici e informativi da parte di tutto il personale. L’emergenza sanitaria ha modificato tale modalità, garantendo l’erogazione delle prestazioni previste prevalentemente da remoto.

 

Esiti dei percorsi

Anno Richieste Inserimenti Femmine Maschi Interruzioni Allontanamenti Conclusioni
2020 18 8 2 6 0 0 8

 

Formazione erogata e tirocini attivati nei confronti di studenti universitari e post-universitari

Nel 2020 sono stati avviati 4 tirocini formativi con studenti universitari di diversi indirizzi (in particolare Psicologia, Psicoterapia e Educazione professionale e sanitaria). Tali esperienze hanno permesso al gruppo utenti di aumentare le occasioni di confronto e relazione. La formazione dei tirocinanti si è svolta attraverso la partecipazione alle attività del servizio (gruppi, riunioni di staff, attività di tempo libero e convivialità), lo studio e l’approfondimento del DGA, condivisione e affiancamento e progetti di ricerca sul campo, tarati sul corso di studio e relativi obiettivi del tirocinio. Nonostante l’emergenza sanitaria i tirocini si sono svolti regolarmente alternando, secondo le disposizioni relative all’emergenza sanitaria modalità in presenza, da remoto e attraverso progetti di ricerca.

 

Continuando a sperimentare: prospettive future

Attualmente e nei mesi futuri il lavoro si concentrerà sul consolidamento della fase territoriale, attraverso gli strumenti già attivi e sperimentando la partecipazione ai gruppi in modalità on line come già iniziato negli ultimi due mesi del 2020 da due utenti che hanno terminato la fase residenziale, gruppi con i famigliari nella medesima modalità dato che quelli in presenza che si svolgevano due volte al mese con tutte le figure professionali che si alternavano, causa emergenza sanitaria sono state interrotte, gruppi aperti al territorio.  Per quanto riguarda la fase residenziale il lavoro si concentrerà sull’esperienza maturata in vista della ridefinizione del gruppo ospiti che ciclicamente e fisiologicamente si rigenera.

 

 

 

 

1.1.20. Attività Riabilitative Ergoterapiche nei Servizi Residenziali

La valenza e la caratteristica principale delle attività ergoterapiche nelle comunità è quella educativa e riabilitativa dell’utenza. In quasi tutte le Comunità esistono spazi dedicati ai “Laboratori ergoterapici”, che funzionano grazie alla richiesta di commesse da parte di imprese private. L’attività operativa prevalente nei tradizionali laboratori delle comunità è rimasta quella di assemblaggio; l’attività  del 2020, anche in relazione alla pandemia, ha visto una piccola riduzione a confronto con quanto realizzato l’anno precedente. Le attività di assemblaggio si concentrano prevalentemente nelle sedi di Capo di Ponte, Manerbio, Gottolengo e Paitone. Oltre alle principali attività di assemblaggio, presso la sede di Rogno, nonostante gli ingenti lavori edili terminati nel 2020, prosegue l’attività di coltivazione di ortaggi e piccoli frutti e presso le sedi di Cremona e Fara Olivana le attività di impagliatura sedie e piccoli restauri. Dopo tre anni di sperimentazione di nuovi modelli di laboratori riabilitativi interni alle CT, il CDA ha concluso la sperimentazione facendo confluire tutte le attività riabilitative ergoterapiche sotto la direzione dei Servizi Sociosanitari. Nello specifico i laboratori che hanno concluso la sperimentazione sono il laboratorio di confenzioni presso la Comunità di Pontevico, quello di lavanderia presso Gabbioneta, quello meccanico di Bessimo e quello di saldature presso Manerbio.

Per il proseguo dell’attività, sono stati stabiliti alcuni obiettivi specifici, di seguito riportati, con conseguenti indirizzi organizzativi e gestionali di tali attività.

Obiettivi:

  • l’ergoterapia è uno strumento riabilitativo strategico ed indispensabile per le nostre UdO sulle dipendenze;
  • è necessario continuare ad investire su tali attività, integrandole con le altre attività riabilitative svolte nelle CT e integrandole anche con tutte le opportunità offerte dalle politiche attive per il lavoro;
  • si verificherà la possibilità di dotarci (internamente con una nostra Assistente Sociale oppure esternamente in forme diverse) di tutti gli strumenti messi a disposizione dalle politiche attive per il lavoro e renderli disponibili ed esigibili da tutti i nostri servizi a favore di tutti gli utenti che necessitino di tali opportunità e strumenti;
  • è necessario continuare ad approfondire le tematiche evidenziate come critiche di tale attività inserita in una coop di tipo “A”, in collaborazione con consulenti Confcoop.

In merito a questo ultimo obiettivo si sottolineano alcuni aspetti specifici:

  • A livello confederale provinciale e regionale, sta continuando il confronto per analizzare ed eventualmente individuare elementi specifici attraverso i quali stabilire con chiarezza la natura riabilitativa e non lavorativa di tali attività;
  • Tutti gli utenti che partecipano a tali attività riabilitative definite nel Piano Riabilitativo Individualizzato, sono assicurati;
  • L’incidenza del fatturato generato grazie a tali attività, sul valore della produzione della cooperativa rimane molto limitato (intorno al 3%) e si tratta di attività sostanzialmente in perdita per la Cooperativa, che le intende come “strumento riabilitativo” e non come attività economica imprenditoriale.

 

1.1.21. Attività di inclusione al lavoro per beneficiari dei servizi residenziali

L’attenzione della Cooperativa nei servizi residenziali non si limita a seguire i beneficiari nel percorso di riabilitazione terapeutica, ma mira a seguirne il percorso di re-ingresso in società.

Il programma terapeutico e socio-riabilitativo inteso come un processo incrementale di cura, di riabilitazione, di reinserimento verso l’autonomizzazione della persona, può schematicamente essere ricondotto alle seguenti fasi:

  1. Contatto precoce (lavoro nei contesti);
  2. Cura presa in carico;
  3. Riabilitazione (ambulatoriale e residenziale);
  4. Reinserimento sociale e lavorativo;

Tali fasi sono da considerarsi tra loro interrelate in quanto si sviluppano e si incrementano a vicenda. Ciascuna, infatti, rappresenta il risultato della fase precedente ed il presupposto di quella successiva. In questo senso, la fase di riabilitazione e di reinserimento può essere considerata strategica al fine del recupero della persona tossicodipendente. Essa infatti, oltre a sostenere e rinforzare la fase di cura e di sospensione dall’uso di sostanze psicotrope, crea contemporaneamente le premesse per un cambiamento dello stile di vita della persona ed il raggiungimento della sua autonomia sociale.

 

Per questo la Cooperativa, oltre ai Laboratori Ergoterapici interni alle Comunità, supporta i propri beneficiari a costruire percorsi lavorativi o di inserimento lavorativo, anche promuovendo tirocini di orientamento.

I tirocini di orientamento, regolamentati dalla legge n. 196/97 e dal successivo decreto del Ministero del lavoro n. 142/98, sono rivolti agli utenti e si realizzano all’esterno della comunità terapeutica presso imprese private, cooperative sociali o enti.

Lo scopo è quello di mantenere per l’utente – dopo un periodo di permanenza nel programma terapeutico – un rapporto “concreto” con la realtà sociale esterna, di fornirgli la possibilità di formazione professionale e di costruire un aggancio con il mondo del  lavoro, necessario nella successiva fase di Reinserimento.

Durante l’anno 2020, a causa dell’emergenza sanitaria relativa al Covid 19, sono stati  realizzati  solo due stages, per un utente della “Fantasina:Regina di cuori” e per uno della Comunità di Rogno.

 

Inoltre, nel corso del 2020 la Cooperativa di Bessimo ha aderito a due progettualità sperimentali nel territorio di Bergamo e Cremona con l’obiettivo di offrire percorsi di reinserimento (per soggetti  accolti in percorsi residenziali) e una presa in carico sociale/lavorativa per persone prive di qualsiasi  riferimento.

PROGETTO “Un PON-TE per il lavoro”. Ente titolare  Comune di Bergamo, partner Cooperativa di Bessimo, Cooperativa Il Piccolo Principe, Consorzio Mestieri, Cooperativa Totem, Centro servizi Coesi, Enaip di Bergamo, Fondazione Opera Bonomelli, Associaizone formazione professionale San Vincenzo, in rete con ASST Papa Giovanni XXIII, Caritas Diocesana, Carcere e territorio.

Destinati dell’intervento sono soggetti in situazione di marginalità e/o a rischio di grave emarginazione. Il progetto prevede la sperimentazione di forme occupazionali alternative atte a valorizzare le competenze residuali del singolo soggetto, attraversi percorsi  di formazione e tirocini di inclusione attiva. Il progetto è attivo dal 1 settembre, la cooperativa di Bessimo partecipa sia alla Cabina di regia, sia al tavolo operativo con due  operatori .

PROGETTO CAPABILITY CR. Ente titolare Comune di Cremona, partner Cooperativa di Bessimo, Azienda Sociale cremonese, Mestieri Lombardia, Sol.Co Cremona, CR.Forma. Cooperativa Cosper.

Destinatari: soggetti in età compresa tra i 16 anni e 35anni, anche in uscita da percorsi terapeutici.

Il progetto prevede l’attivazione di sportelli diffusi sul territorio con l’obiettivo di informare e  raccogliere eventuali segnalazioni, la sperimentazione di attività laboratoriali di mestiere rivolti a soggetti inferiori ai 18 anni, dei corsi di formazione professionalizzante e dei tirocini di inclusione attiva. Il progetto è attivo  dal 1 settembre, la cooperativa di Bessimo partecipa sia alla Cabina di regia  sia al tavolo operativo con due operatori.

1.1.22. Attività sportive per i beneficiari dei servizi residenziali

 

Nel corso del 2020 si è svolta a Misano Adriatico la  XXV Edizione del Raduno Nazionale Sportivo delle Comunità. La cooperativa di Bessimo, rappresentata dai soci Frassine e Basile ha significativamente contribuito all’organizzazione e allo svolgimento del raduno sportivo giunto alla sua XXV edizione.

L’organizzazione del XXV Raduno Sportivo Nazionale durante l’emergenza Covid-19 ha subito, come ovvio, limitazioni ed adeguamenti. Oltre alle norme legate al contrasto della pandemia, che sono state scrupolosamente seguite, si è comunque puntato sul ruolo educativo dell’evento.

Nei programmi di ogni Comunità è presente l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi la capacità di vivere nella “normalità”, di saper rispettare le regole e i limiti da esse imposte, ma anche di sentirsi soddisfatti nel raggiungimento di un obiettivo, nel confronto con gli altri, nella socializzazione. Attraverso lo sport si offre ai ragazzi/e la “normalità” di gioire, di impegnarsi, di confrontarsi con gli altri.

I valori presenti nei Raduni quest’anno sono stati più incisivi e pertinenti e grazie a Sport e Salute abbiamo potuto continuare nella promozione dell’attività motoria all’interno delle Comunità associate.

Durante la manifestazione si è svolta la presentazione del progetto “Life – Vivere lo Sport”. Il Comune di Misano Adriatico ha Patrocinato l’iniziativa e l’Assessore allo Sport Filippo Valentini, intervenendo alla festa conclusiva della manifestazione, ha affermato: “Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto lo sport sia passione, aggregazione e salute…”

Al raduno sportivo delle comunità terapeutiche non ha partecipato alcuna comunità della cooperativa causa Covid. In rappresentanza ha partecipato Casello 11, con Presidente e  Vice presidente, oltre a circa 20 volontari che hanno partecipato alle gare con il nome di Bessimo-Casello 11.

 

All’interno delle Comunità della Cooperativa vengono proposte attività di MontagnaTerapia. Attualmente la montagna terapia è stata assorbita nel progetto di Casello 11 denominato “EMOZIONI VERTICALI”. Ciò ha dato la possibilità di allargare l’esperienza in montagna a più strutture residenziali di Bessimo. Per ulteriori informazioni consultare il sito della cooperativa al seguente indirizzo:  https://bessimo.it/volontariato/

 

1.1.23. Un’analisi di dettaglio dei beneficiari dei servizi residenziali nel 2020

1.1.23.1.       Beneficiari con problemi di dipendenze da sostanze

Tutti i dati  di seguito presentati sono riferiti al periodo 1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2020. I dati anagrafici sono relativi alla data di ingresso in comunità dell’utente. Gli utenti che sono entrati e rimasti almeno un giorno nei servizi residenziali per alcol e tossicodipendenti sono stati 293. Questo dato è fortemente influenzato dall’emergenza Covid-19, dalle normative e delle procedure previste per l’ingresso nei servizi, associate alle difficoltà che hanno coinvolto gli stessi servizi invianti, e da un minor numero di richieste. Nel corso del 2020 sono stati presenti nelle diverse Comunità Terapeutiche e del Servizio a Bassa Intensità Assistenziale 490 utenti tossicodipendenti o alcolisti, 84 in meno rispetto all’anno precedente (574). Alcuni utenti hanno svolto più di un programma terapeutico, ma sono stati considerati come singoli e quindi contati una sola volta. Il grafico mostra il raffronto con gli anni precedenti. Degli utenti presenti nei servizi residenziali nel 2020,  309 (63%) erano maschi a fronte di 181 (37%) femmine. Le percentuali relative al sesso degli utenti sono di fatto rimaste in proporzione uguali al 2019.

Il calo degli utenti è stato ovviamente determinato sia dalle limitazioni dei posti disponibili, sia dalle procedure di ingresso e in parte dalle minori richieste provenienti dai servizi invianti, visto che anche per loro si sono verificate notevoli difficoltà operative nell’adattarsi alla situazione pandemica e infine dalle minori richieste delle persone dipendenti ad accettare un trattamento con le limitazioni di movimento e di reinserimento che si sono dovute adottare.

La presenza media giornaliera degli utenti complessiva durante l’anno è stata di 216  utenti adulti alcol o tossicodipendenti in trattamento, (35 in meno comparata al 2019) per una saturazione media complessiva dei posti accreditati del (73%).  Alla presenza giornaliera media di 216 adulti tossico o alcoldipendenti va aggiunta la presenza media di 31 minori (9 in meno comparata al 2019)  e 2,5 donne  (una in meno rispetto al 2019) non tossicodipendenti, comprendendo anche le comunità educativa per minori di Casa Mika. Nel 2020 nei vari servizi residenziali della Cooperativa di Bessimo sono state presenti  giornalmente in media  250 persone (44 in meno rispetto al 2019 circa il 15%).

La durata media dei trattamenti nelle comunità per persone dipendenti è passata da 208 a 267 giorni.  Tra i fattori che hanno inciso nel prolungamento dei programmi sono stati la difficoltà a trovare una situazione di reinserimento lavorativo o sociale vista le difficoltà del mercato del lavoro e la possibilità di avere gli spazi per un isolamento per gli utenti che avevano contatti con l’esterno.

Il numero degli utenti in carico e variato negli anni anche in relazione al numero dei posti disponibili. Nel 2020 i posti disponibili accreditati dalla Regione Lombardia e relativi alle persone che hanno una diagnosi di dipendenza  sono stati 292.

Nel 2020 il range dall’età è variato dai 18 ai 64 anni, l’età media è stata di 40 anni (39 nel 2019). Il 6% degli utenti con diagnosi di dipendenza in carico al momento dell’ingresso aveva meno di 24 anni e il 34% meno di 34. Il 60% aveva un età compresa tra il 35 e i 54 anni. Il restante 7% aveva un età compresa tra i 55 e i 64 anni.   Gli over 55 sono il 7% agli under 24 il 6%. Si conferma sostanzialmente il target di età e di tipologia di utenza che fa riferimento ai nostri servizi residenziali.

Per quanto riguarda il trend di invecchiamento dell’utenza tossico e alcoldipendente, esso continua a incrementarsi gradualmente negli anni.

Il 5% degli assistiti non ha risposto o non ha dichiarato il livello di istruzione raggiunto. Se 2 utenti, pari allo  0,5 % han dichiarato di non avere conseguito alcun titolo, il 5 % non ha  concluso il ciclo di istruzione obbligatoria fermandosi alle scuole elementari. Il 53 % dei nostri utenti ha conseguito al massimo il diploma della scuola dell’obbligo, leggermente in calo rispetto agli anni precedenti. Complessivamente un livello di istruzione medio basso. Si conferma quindi la bassa scolarità delle persone tossicodipendenti che accedono ai nostri servizi residenziali, con percentuali simili a quelle degli anni precedenti.

Il 6% dell’utenza trattata nel 2020 (28 persone)  non è era di nazionalità italiana. L’area geografica prevalente di origine delle persone tossicodipendenti non italiane rimane il Maghreb (35%) seguiti da coloro che provengono dall’Est Europa (29%).

Oltre il 73% degli utenti che nel 2020 sono entrati in trattamento nei nostri servizi residenziali hanno dichiarato di essere al momento dell’ingresso disoccupati. I dati percentuali si discostano di poco rispetto al 2019 e 2018.

Il  72 %  (355 utenti) non ha mai avuto precedenti carcerazioni. In conseguenza il 25% (122 utenti) ha invece avuto esperienze di detenzione per vari periodi rilevabili dal grafico.  Il 3% è stato ristretto da tre a sei anni e il 5% oltre i sei anni. Il 3% non ha dichiarato nulla in proposito.

Gli utenti che hanno dichiarato di essere HIV + sono il 6% del totale degli assistiti. In costante calo negli anni nel 2019 erano il 7% e nel 2018 l’ 8%.

Gli utenti che hanno dichiarato di essere HCV + sono il 18% del totale degli assistiti. In costante calo negli anni nel 2019 erano il 23%.

Il numero degli utenti che nel 2020 hanno dichiarato di avere una qualche invalidità sono in percentuale uguali al quelli del 2019: l’11%.

Come negli anni precedenti coloro che si dichiarano dipendenti da più sostanze (74%) sono la maggioranza dei nostri utenti.

La sostanza che gli utenti che si autodefiniscono monodipendenti dichiarano come primaria risulta essere  la cocaina (49%) seguita dall’alcool (31%) e dall’eroina (10%).

Per quanto riguarda la dipendenza da una o più sostanze spesso per gli stessi utenti non è sempre facile dichiarare con certezza quale sia la sostanza che utilizzano come principale, quale come secondaria o altro. Ci sono molti casi in cui dichiarano come primarie due sostanze, a volte tre o oltre, senza dare una priorità precisa (un caso emblematico è l’uso in vena dello speedball). La cocaina risulta come sostanza trasversale più consumata (primaria o secondaria) ormai da diversi anni, seguita dall’alcol e dall’eroina (che rimangono con la cocaina le tre sostanze più utilizzate), segue poi la cannabis.  Rimane una parte di utenti dipendenti da psicofarmaci, metadone da strada e altre sostanze. Si segnala che ci sono utenti in trattamento con metadone prescritto che però utilizzavano prima dell’ingresso anche altre sostanze, in prevalenza cocaina,  alcol e cannabis. A volte le dichiarazioni che gli utenti fanno sull’utilizzo di varie sostanze possono essere confuse. Sono quindi dati da leggere con queste variabili.

Nel 2020 sono stati dimessi 349 utenti (35 in meno del 2019)  gli esiti dei trattamenti sono complessivamente migliorati, comparandoli percentualmente a quelli del  2019. Gli allontanamenti sono diminuiti passando dal  8% al 7% dei dimessi, sommando a questi anche le revoche richieste dalla comunità per gli utenti in  affidamento e di chi era agli arresti domiciliari, che sono rimaste invariate. Gli abbandoni sono diminuiti del 6%, i trasferimenti interni del 4%. Si mantiene separato il dato dei trasferimenti (interni) dalle conclusioni concordate / positive, mentre fino al 2018 anni si sommavano. Anche questo dato è migliorato  passando dal 47% del 2019 al 58% del 2020. Rimane difficile capire quanto abbia influito la situazione di pandemia presente nel 2020 sugli esiti dei programmi. Mentre è più facile descrivere le difficoltà di accedere ai servizi è più complesso definire i fattori che hanno indotto gli utenti a ridurre gli abbandoni e a prolungare la permanenza in comunità che è mediamente aumentata passando da 208 a 267 giorni. Ha quasi sicuramente influito la situazione esterna che ha indotto alcuni utenti a considerare la permanenza in comunità come fattore protettivo, viste anche le restrizioni esterne per quanto riguarda la possibilità di ricercare autonomamente un lavoro o comunque di spostarsi e agire liberamente; inoltre è opportuno specificare che le due comunità di orientamento (Pudiano e Paitone) hanno prolungato i loro programmi brevi, alla luce delle restrizioni Covid.

 

1.1.23.2.       Beneficiari minori e donne non tossicodipendenti

Complessivamente nel 2020 nelle comunità specialistiche per nuclei famigliari e nella comunità di Casa Mika sono stati presenti 60 minori e 5 donne adulte non tossicodipendenti. Si è avuta la presenza media giornaliera di 31 minori e di 2,4 donne non tossico o alcol dipendenti. Si sono accolte diverse donne con figli senza partner. La presenza dell’epidemia ha limitato molte attività esterne, oltre che rendere lente e complesse le procedure degli ingressi.  Nello stesso tempo si sono tenuti i contatti con i servizi per la tutela dei minori e  quando è stato possibile, si sono svolti in condizioni di sicurezza gli incontri protetti previsti dalle disposizioni dei decreti dei Tribunali per i Minori.

 

 

Per quanto riguarda i Minori  presenti nelle Comunità Specialistiche per nuclei famigliari, la media giornaliera di presenze complessiva è stata di 26 minori.

 

Gli utenti minori e donne presenti nella Comunità Educativa per Minori e nella Casa Alloggio per l’Autonomia Casa Mika sono stati complessivamente 16. La media giornaliera di presenze complessiva è stata di 7,6 utenti. Anche in questo caso la pandemia ha limitato la possibilità di accesso dei minori non accompagnati. Sono quindi state accolte delle madri con figli in modo da permettere un isolamento di 14 giorni prima di entrare nel gruppo della comunità. Si  sono comunque inseriti due minori dello stesso nucleo famigliare provenienti da un’altra comunità e quindi senza necessità di isolamento.

 

1.2.   I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA INCLUSIONE SOCIALE

La Cooperativa di Bessimo è attiva sul fronte della Riduzione del Danno e della Limitazione dei Rischi, attività che costituiscono parte integrante del sistema di servizi alle dipendenze. Nonostante la storicità dei servizi di seguito presentati, soprattutto nei territori di Brescia, Bergamo, Cremona, Crema e Valle Camonica, le attività vengono realizzate grazie a finanziamenti e progettualità a bando. Le nuove progettualità ri-partite nel corso del 2020 sono andate a copertura di progetti che non si sono mai interrotti, per scelta imprenditoriale della Cooperativa che li ha mantenuti attivi a proprie spese, dalla metà del 2020 i fondi hanno permesso alla Cooperativa di agire come titolare di attività o come partner, ampliando la propria presenza e condividendo con altri soggetti le proprie competenze e la storicità del proprio agire.

 

1.2.1.     Progetto Strada e So-Stare a Brescia

 

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:

Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”,  mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società,  al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

 

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

 

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero

aggancio e/o accesso “spot: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale

presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;

presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Sono state contattate n. 554 persone, persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali e non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse. I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 87 persone diverse. Attraverso un intervento a bassa soglia costruito in risposta ai bisogni dei destinatari (contesti, strategie, azioni) il progetto rende possibili l’aggancio, l’intervento tempestivo di riduzione del danno e l’attivazione di processi stabili di inclusione attiva. L’analisi consolidata delle frequenze di accesso rapportata alla tipologia di prestazioni erogate ha permesso di elaborare un modello di intervento che prevede:

·         una strategia a “bassa soglia” rivolta a tutti i fruitori.

·         una fase di “filtro” in cui valutare la disponibilità e l’opportunità di percorsi individualizzati;

·         una strategia di “inclusione attiva” rivolta ad un numero limitato di persone, attraverso un lavoro individualizzato che consente di attivare azioni più funzionali e di modulare l’intensità per un processo di inclusione attiva mirato.

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE L’equipe è congiunta con il Progetto parallelo di Riduzione del Danno Titolarità Coop. Calabrone ed è composta da

Coordinatore, 6 Educatori, 2 Assistenti Sociali, 1 A.S.A, 1 Infermiera. Periodicamente partecipano Psicologo, Mediatore e altre figure Sociale e sanitarie previste.

PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono state effettuate nel corso dell’anno 2020

n. 235 aperture del Dropin

n. 123 di Sostare con una media di n. 40,2 contatti per apertura

Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
  Colloqui 3.294 4.681 4.242
Consulenza infermieristica 185 613 648
Medicazioni infermieristiche 151 353 346
Vestiario 2.250 2.425 2.106
Invio ai servizi 926 1.083 1.584
Accompagnamento ai servizi 57 105 258
Servizio docce 2.250 2.425 2.106
Siringhe rese 52.187 54.509 56.024
Siringhe sterili distribuite 55.733 67.793 74.715
Fiale distribuite 9.520 11.112 11.998
Narcan distribuito 36 63 51
Profilattici distribuiti 7.263 7.913 7.349
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE A tutti
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.

La sede è aperta all’utenza 4 giorni nella settimana.

 

So-Stare- Sede Fissa è aperto tre giorni a settimana dove si svolge il lavoro di presa in carico avanzata e strutturata avviando e gestendo percorsi individualizzati.

Interventi di mappatura e outreach: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici in Brescia Città in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni e soprattutto fabbriche dismesse. Vengono effettuate 3 uscite settimanali.

Sono inoltre garantite Equipe settimanale, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari –assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali del Comune di Brescia.

Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.

Viene anche monitorato il follw up a fine intervento.

CONSIDERAZIONI FINALI Il lavoro nel periodo della pandemia ci ha costretti a modificare le modalità quotidiane di approccio con l’utenza.

Abbiamo dovuto e tutt’ora contingentare gli ingressi all’interno dei servizi (max 8 persone per volta al Dropin e n. 6 a So-stare);

il contatto e la relazione con persone che vivono condizioni di isolamento e grave marginalità, per molti unica esperienza positiva, si è significativamente ridotto, creando distanze fisiche sempre maggiori con le relative conseguenze psicologiche.

Abbiamo avuto difficoltà anche con le uscite in strada: difficile incontrare Target nei luoghi storici di aggregazione (parchi, stazione), così da dover accedere a luoghi sempre meno accessibili e maggiormente rischiosi per gli operatori: Si opera in fabbriche dismesse dove in questo periodo storico dormono/vivono circa 60-70 persone, luoghi diventati zone di spaccio, riciclaggio di merce rubata e di uso/abuso di sostanza.

Lavoro di Prossimità è attualmente Difficile e complesso ma mai come ora necessario.

 

 

 

 

 

 

1.2.2.     Progetto Strada di Bergamo

 

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:

Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”,  mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società,  al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

 

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

 

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero

aggancio e/o accesso “spot: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale

presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;

presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

 

Il Progetto è articolato in moduli integrati che promuovono azioni in luoghi diversi:

·         Sede Fissa (Drop in aperto 20 Ottobre 2020): con bassa soglia di accesso e aperta in orari e giorni fissi e stabiliti. Presso la sede sono erogate tutte le tipologie di prestazione. Nella sede fissa opera un’equipe multidisciplinare. La sede è aperta all’utenza per 20 ore settimanali distribuite su 5 giorni grazie a una integrazione del Comune di Bergamo fino a giugno 2021.

·         Altre sedi: Servizi sociali del comune di Bergamo, SERD di Bergamo dove opera il personale sanitario, in integrazione con tutti i servizi afferenti al tavolo marginalità locale e con i soggetti delle rete progettuale in tutte le loro sedi.

  • Lavoro di strada: gli educatori svolgono attività in strada e nei luoghi di aggregazione 3 volte la settimana in fascia pomeridiana, effettuano mappatura dei luoghi a rischio, anche su segnalazione di Istituzioni e/o cittadinanza. Collaborano con Unità di Strada di Pugno Aperto – Progetto Esclusi Compresi.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Sono state contattate n. 560 persone (465 uomini, 91 donne e 4 transessuali), delle quali i nuovi contatti sono stati n. 155 (70 maschi italiani, 62 maschi stranieri, 16 femmine italiane, 6 femmine straniere, 1 transessuale).

Per quanto riguarda le età, trattasi in prevalenza di over 40, nel dettaglio: n.5 persone under  20, n.79 persone dai 21 ai 30 anni, n.117 persone dai 31 ai 40 anni, n.178 persone dai 41 ai 50 anni, n.141 persone dai 50 ai 60 anni e n.40 persone over 60 anni.

 

Al Dropin (in sole 10 settimane) sono state complessivamente contattate n.296 persone diverse, con presenze massime giornaliere di 125 persone diverse. I nuovi contatti sono stati n.97 (33% delle persone agganciate al dropin), cosi suddivisi per genere e nazionalità: 33 uomini italiani – 52 uominii stranieri – 7 donne italiane – 4 donne straniere ed 1 transessuale

L’utenza incontrata nelle uscite dell’Unità Mobile in prevalenza presenta problematiche di alcol dipendenza e tossicodipendenza; quella incontrata nel neo Drop-in, visti i numeri alti di accesso al Servizio è in corso di analisi e non è stato possibile al 31.12.20 stabilire il bisogno prevalente e nel dettaglio le caratteristiche del Target afferente al Servizio,

I bisogni maggiormente rilevati sono quelli sanitari, sia da parte della popolazione tossicodipendente, sia da parte di quella con altre caratteristiche di fragilità. La richiesta di soddisfacimento dei bisogni primari (cibo, posto letto, indumenti), viene subito dopo ed in questa risposta è funzionale e necessaria la collaborazione con la rete dei servizi.

 

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

Al 31.12.20

1 Responsabile Coordinatore (partime 30ore) – 2 Educatori per un totale di 42 ore – 1 Asa (5 ore sett). Grazie ad una integrazione Comune di Bergamo ci sono anche 2 educatori partime a tempo determinato da novembre20 a giugno 21 per un totale di 40 ore ed 1 infermiere (5 ore sett). Grazie ad un ampio partenariato esterno collaborano in staff: Esperto Legale – Mediatori (Caritas)– Psicologo Sociale (Opera Bonomelli) – Assistente Sociale (Comune di Bergamo).

 

PRESTAZIONI  

Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Counselling 1.318 1.192 1.146
Consulenza infermieristica 34 68 64
Test HIV 100 200
Sommin. test alcolemico 60
Distribuzione mat. informativo 22 31 34
Invio ai servizi 139 69 71
Accompagnamento ai servizi 39 35 14
Siringhe rese 50.561 46.768 105.837
Siringhe sterili distribuite 66.911 52.389 111.247
Fiale distribuite 11.912 n.d. n.d.
Narcan distribuito 190 263 213
Profilattici distribuiti 1.060 2.251 2.090
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 460 950 1.311
Tamponcini distribuiti 14.000 14.704 17.423
Lacci distribuiti 229 146 258
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE A tutti
CONSIDERAZIONI FINALI L’emergenza Covid ha cambiato in modo significativo il modo di operare: Gli invisibili e i marginali si sono ritrovati ancora più soli in strada e maggiormente a rischio sanitario e sociale.

La Pandemia ha nel 2020 di fatto bloccato quasi completamente l’ingranaggio cittadino che consentiva l’aggancio ai dormitori e successivamente anche l’evoluzione dei progetti individuali con il passaggio in strutture di secondo livello; questo ha significato l’impossibilità di avviare percorsi di accoglienza notturna per molti mesi.

La chiusura dell’Aereoporto e dei Parchi cittadini ha di fatto catalizzato tutti i senza fissa dimora presso il luogo della stazione; mentre prima questa popolazione era “diluita” in altri spazi, oggi è raggruppata in uno solo, con una esposizione alla visibilità accentuata dalla minore circolazione dei cittadini in generale (sono gli stessi ma si vedono di più), Creando maggiore allarme sociale e aspettative molto distorte sul Dropin ed il Servizio. Anche le persone di “passaggio” si sono ritrovate bloccate in città nell’impossibilità di andarsene in altre zone, aumentando le richieste di aiuto, in un momento in cui la prevalenza dei Servizi hanno subito chiusure (alcune delle quali ancora attive).

All’apertura del Drop-in (20 ottobre), abbiamo dovuto chiaramente applicare le norme di contingentamento degli ingressi, situazione anomala se si pensa che è una porta aperta sulla strada.

 

 

 

1.2.3.     Progetto Strada di Cremona

 

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:

Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”,  mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società,  al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

 

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

 

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero

aggancio e/o accesso “spot: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale

presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;

presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Sono state contattate n. 209 persone, di cui

n. 198 persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali (95%) e n. 11 persone (5%) non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse. Per quanto concerne il Genere è prevalente il maschile: Si tratta di n. 175 maschi (85%) e n. 32 femmine (15%) e 2 transessuali. Per quanto concerne la Nazionalità l’utenza è cosi rappresentata:

Italiani n. 171 (82%) –  Stranieri n. 38 (18%)

Le fasce di età sono le seguenti:

n. 2 persone < 20 anni (1%)

n.19 persone tra i 21 ed i 30 anni (9%)

n. 53 persone tra i 31 ed i 40 anni (25%)

n.53 persone tra i 41 e i 50 anni (25%)

n.66 persone tra 51 e 60 anni (32%)

n.16 persone >60 anni (8%)

Prevalente la Nazionalità Italiana ed il Genere maschile, consumatori di sostanze abituali. Rispetto all’anno precedente si nota una maggiore affluenza di persone straniere e un leggero calo nel numero di persone incontrate. Prevalente la fascia di età over 50; E’ da evidenziare come il Servizio riesca comunque ad impattare con una popolazione abbastanza eterogenea, contattando tutte le fasce di età previste. Sotto i 29 anni sono il 10% del target contattato.

Gli utenti che superano il 50% di presenze (rapporto frequenza/aperture del dropin) sono n. 23 persone –12% del totale. Questo dato evidenzia come il Servizio sia frequentato da una utenza che ne usufruisce non quotidianamente, caratterizzando gli interventi nel breve termine e con caratteristiche di complessità importanti.

I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 48 persone diverse (22% del tot. utenti) ed hanno prevalentemente Nazionalità Italiana

 

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE 1 Responsabile Coordinatore part-time 15ore – 2 Educatori part-time per un totale di 45 ore – 1 Asa – 1 Supervisore

Grazie ad un ampio partenariato esterno collaborano in staff:

Esperto Legale – Mediatori (Coop Nazareth)– Psicologo Sociale (Comune di Cremona) – Assistente Sociale (Comune di Cremona) – Infermieri, Medico e Psicologo Sanitario (Asst ValPadana) – Educatore (Coop Cosper)

 

PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Servizio ha effettuato n. 4.277 contatti

n. 140 aperture del Dropin con una media di n. 30,5 contatti per apertura

Contestualmente sono state realizzate n. 47 uscite

Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Colloqui 609 1.339 1.535
Distribuzione Materiale Sanitario 3.619 4.523 5.502
Consulenza infermieristica n.d. 185 316
Banco alimenti 783 738 814
Vestiario 299 318 421
Distribuzione mat. informativo 210 134 2.152
Invio ai servizi 195 235 259
Accompagnamento ai servizi 25 35 51
Consulenze legali 38 58 28
Biblioteca e batteria cellulare 220 234 274
Servizio docce 838 766 812
Lavanderia 541 432 502
Siringhe rese 18.087 30.352 30.980
Siringhe sterili distribuite 21.790 41.724 43.886
Fiale distribuite 3.746 12.223 14.082
Narcan distribuito 19 145 45
Profilattici distribuiti 413 851 1.475
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 1.762 2.724 2.344
Tamponcini distribuiti 12.010 22.379 19.778
Lacci distribuiti 97 408 591
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE 2.000

 

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.

La sede è aperta all’utenza 3 giorni nella settimana.

Interventi di mappatura e outreach: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici in Cremona Città in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni.  Vengono effettuate 3 uscite settimanali.

Sono inoltre garantite Equipe quindicinale, supervisione mensile, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari –assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali del Comune di Cremona.

Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.

CONSIDERAZIONI FINALI Da Gennaio a Giugno il Servizio è stato scoperto dai Finanziamenti Regionali. Grazie al supporto di Comune di Cremona e Progetto Condividiamo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona abbiamo potuto garantire la continuità ed il potenziamento del Servizio anche in tempo di Pandemia.

Da luglio 2020 gestione ed organizzazione sono state adattate al nuovo modello sperimentale Regionale, che ha ridotto le aperture settimanali del Servizio, diminuito le ore al personale educativo, introducendo nuovi strumenti complessi di gestione delle attività e rendicontazione progetto.

L’anno 2020, contraddistinto dalla Pandemia da Coronovirus, ha visto i servizi di riduzione del danno, rientrando nei LEA (livelli essenziali di assistenza) proseguire incessantemente la loro attività con l’utenza marginale, dotandosi immediatamente di specifiche procedure e dpi per poter continuare a svolgere la propria mission.

Si è sospesa l’attività di strada per normativa solo durante il primo lockdown.

Essendo un servizio in rete con moltissime realtà Pubbliche e dell’Associazionismo, che si sono fermate o hanno, tuttora limitato i loro Servizi, abbiamo vissuto la solitudine di essere servizi aperti, in prima linea, in un territorio in lockdown silenzioso e congelato. Siamo comunque riusciti ad aumentare le collaborazioni con altri servizi in prima linea (es: Tutor condominiali, Servizi Sociali) che ci ha permesso di soddisfare i bisogni primari dell’utenza anche in una situazione così complessa e inaspettata.

Il servizio si è impegnato per adeguarsi immediatamente e nel distribuire al proprio Target strumenti mirati quali mascherine chirurgiche, guanti, piccole soluzioni disinfettanti, autocertificazioni , consulenze legali ed orientamento nel caso ad esempio di verbali comminati ai senza fissa dimora durante il lockdown per la loro presenza in strada (emblematico non avendo casa) ed i relativi ricorsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

1.2.4.     Progetto Strada di Crema

 

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:

Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”,  mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società,  al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

 

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

 

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero

aggancio e/o accesso “spot: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale

presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;

presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Sono state contattate n. 136 persone, di cui

n. 123 persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali (90%) e n. 13 persone (10%) non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse.

Per quanto concerne il Genere è prevalente il maschile: n. 100 maschi (74%) e n. 53 femmine (26%) e 1 transessuale.

Per quanto concerne la Nazionalità l’utenza è cosi rappresentata:

Italiani n. 94 (69%) – n.66 Maschi + n. 28 Femmine + 1 Transessuale – Stranieri n. 42 (31%) – n.35 Maschi e n. 7 Femmine

Prevalente la Nazionalità Italiana ed il Genere maschile, consumatori di sostanze stupefacenti.

Le fasce di età sono le seguenti:

·         n. 3 persone < 20 anni

·         n. 22 persone tra i 20 ed i 29 anni (16%)

·         n. 18 persone tra i 30 e i 39 anni (13%)

·         n. 28 persone tra 40-49 anni (21%)

·         n. 65 persone >50 anni (48%)

Prevalente la fascia di età over 50 ma è da evidenziare come il Servizio riesca ad impattare con una popolazione eterogenea, contattando tutte le fasce di età previste. Sotto i 29 anni sono il 16% del target contattato.

Gli utenti che superano il 50% di presenza rispetto alle Aperture del dropin sono n. 13 persone nello Spazio ascolto e n. 4 persone all’Unità di strada su 136 totali –13%. Questo dato evidenzia come il Servizio sia frequentato da una utenza che ne usufruisce non quotidianamente, caratterizzando gli interventi nel breve termine e con complessità importanti.

I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 55 persone diverse (40% del tot. utenti), lo scorso anno erano n.36, ed hanno prevalentemente Nazionalità Italiana e genere maschile.

Durante i colloqui e le varie attività, emerge che il Target afferente al Servizio è caratterizzato dai seguenti elementi: le sostanze più usate sono alcool e cannabis, nonché cocaina ed eroina ma in minor uso; il 24% del campione analizzato ha rapporti sessuali non protetti; prevalente target con scarsa cura di sé e della propria igiene personale, soprattutto per le persone sfd; pongono scarsa attenzione al proprio stato di salute; il 6% del campione dichiara di aver subito almeno un arresto nella vita; nell’ultimo mese- dopo il contatto con lo staff- i comportamenti a rischio risultano subire una diminuzione.

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE Da Luglio 2020 Titolarità Progetto è di Cooperativa Igea.

Il nostro personale è composto da 1 Responsabile Coordinatore/ Educatore part-time 15ore – 2 Educatori part-time per un totale di 45 ore – 1 Supervisore. Grazie al partenariato di Progetto collaborano in staff: 1 Esperto Legale – Mediatori (Cooperativa Igea)– 1 Psicologo Sociale (Cooperativa Igea) – 2 Assistenti Sociali (Cooperativa Igea) – 2 Assistenti Sociali (comune di Crema) , Infermieri, Medico e Psicologo Sanitario (Asst Val Padana Servizio dipendenze Crema) – 1 Educatore (Cooperativa Igea), 1 Asa (cooperativa Igea).

PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Servizio ha effettuato n. 2.838 contatti

Sono state garantite n. 139 aperture dello spazio ascolto e n. 62 uscite dell’Unità di Strada (media persone presenti: 10). I mesi di gennaio e marzo hanno rappresentato il periodo di maggiore afflusso. Si specifica che nell’anno 2020 non sono state eseguite durante il lockdown le uscite dell’unità di strada.

Qui, di seguito, vengono elencate le principali prestazioni complessivamente erogate, messe a confronto anche con anni precedenti:

Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Colloqui 609 1.339 1.535
Distribuzione Materiale Sanitario 2.450 4.523 5.502
Consulenza infermieristica 27 185 316
Test HIV 27 0 34
Banco alimenti 748 738 814
Vestiario 84 318 421
Distribuzione mat. informativo 53 134 2.152
Invio ai servizi 54 235 259
Accompagnamento ai servizi 10 35 51
Consulenze legali 20 58 28
Biblioteca e ricarica cellulare 300 234 274
Servizio docce 662 766 812
Lavanderia 442 432 502
Siringhe rese 2.411 30.352 30.980
Siringhe sterili distribuite 1.545 41.724 43.886
Fiale distribuite 385 12.223 14.082
Narcan distribuito 2 145 45
Profilattici distribuiti 284 851 1.475
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 801 2.724 2.344
Tamponcini distribuiti 1.212 22.379 19.778
Lacci distribuiti 21 408 591
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE 1.100
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.

La sede è aperta all’utenza 3 giorni nella settimana.

Unità di strada: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici nella città di Crema (in particolare presso il parco Campo di Marte) in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni. Vengono effettuate 2 uscite settimanali.

Sono inoltre garantite Equipe quindicinale, supervisione mensile, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari e assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali.

Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.

CONSIDERAZIONI FINALI Da Gennaio a Giugno il Servizio è stato scoperto dai Finanziamenti Regionali. Grazie al supporto di Comune di Crema attraverso la  Co-Progettazione ed il Progetto Condividiamo di Fondazione  Comunitaria della Provincia di Cremona abbiamo potuto garantire la continuità ed il potenziamento del Servizio anche in tempo di Pandemia.

Da luglio 2020 gestione ed organizzazione sono state adattate al nuovo modello sperimentale Regionale, che ha ridotto le aperture settimanali del Servizio, diminuito le ore al personale educativo, introducendo nuovi strumenti complessi di gestione delle attività e rendicontazione progetto.

L’anno 2020, contraddistinto dalla Pandemia da Coronovirus, ha visto i servizi di riduzione del danno, rientrando nei LEA (livelli essenziali di assistenza) proseguire incessantemente la loro attività con l’utenza marginale, dotandosi immediatamente di specifiche procedure e dpi per poter continuare a svolgere la propria mission. Si è sospesa l’attività di strada per normativa solo durante il primo lockdown. Essendo un servizio in rete con moltissime realtà Pubbliche e dell’Associazionismo, che si sono fermate o hanno, tuttora limitato i loro Servizi, abbiamo vissuto la solitudine di essere servizi aperti, in prima linea, in un territorio in lockdown silenzioso e congelato. Siamo comunque riusciti ad aumentare le collaborazioni con altri servizi in prima linea (es: Caritas Crema, Comune di Crema) che ci ha permesso di soddisfare i bisogni primari dell’utenza anche in una situazione così complessa e inaspettata.

Il servizio si è impegnato per adeguarsi immediatamente e nel distribuire al proprio Target strumenti mirati quali mascherine chirurgiche, guanti,  piccole soluzioni disinfettanti, autocertificazioni , consulenze legali ed orientamento nel caso ad esempio di verbali comminati ai senza fissa dimora durante il lockdown per la loro presenza in strada (emblematico non avendo casa) ed i relativi ricorsi.

 

 

1.2.5.     Progetto di Limitazione dei Rischi in Valle Camonica

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO L’intervento è finanziato dall’ AVVISO PUBBLICO PER LA MESSA A SISTEMA DI UN MODELLO DI INTERVENTO INTEGRATO REGIONALE A FAVORE DI GIOVANI E ADULTI A GRAVE RISCHIO DI MARGINALITÀ

POR FSE 2020-2021

(Azioni 9.5.9. e 9.2.2. del POR FSE 2014/2020)

 

Obiettivo Generale:

Le azioni del Progetto sono costruite per contribuire a prevenire e limitare i comportamenti a rischio, in particolare nei contesti aggregativi attraverso il “lavoro di strada” con una presenza costante sul territorio, in un’ottica pronto intervento ed eventualmente di “ponte” tra essa ed i servizi.

 

Beneficiari delle azioni di Progetto SS42 sono giovani e adulti contattati in contesti aggregativi diurni e notturni (es. discoteche e spazi antistanti, locali notturni, eventi e feste, rave, scuole, centri giovanili, luoghi di aggregazione, ecc).

Una particolare attenzione è posta ai luoghi che presentano situazioni di tensione, disagio sociale e/o presenza di comportamenti a rischio o altre problematiche.

 

Obiettivi Specifici:

1- Promuovere Consapevolezza rispetto ai Comportamenti a Rischio e all’importanza Degli Interventi Limitazione dei Rischi

2 – Aumentare l’efficacia degli interventi dell’UM

3 – Promuovere il raccordo tra gli Stakeholder coinvolti

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI TARGET Rispetto alle 3 tipologie di prese in carico previste, abbiamo incontrato complessivamente n. 51 utenti:

3 accessi a spot

46 prese in carico parziali

2 prese in carico strutturate

 

ETA’ M F   ACCESSO SPOT PRESA IN CARICO PARZIALE PRESA IN CARICO PER L’ACCOMPAGNAMENTO A PERCORSI STRUTTURATI
<15 0 0   0 0 0
15-18 0 0   0 0 0
18-24 4 1   3 2 0
25-34 21 7   0 27 1
35-44 11 2   0 12 1
> 45 4 1   0 5 0
TOT = 51 40 11   3 46 2

Nota Bene: i 51 Soggetti raggiunti sono circa 2/3 IN MENO rispetto al target raggiunto nel primo semestre dell’ultima progettazione.

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE Per la prima volta si sta sperimentando un assetto di Equipe Multidisciplinare attraverso la presenza di

– Educatori Professionali (Coop. Bessimo – Coop Calabrone)

– Assistenti Sociali (Coop Bessimo – Azienda Territoriale Servizi Alla Persona)

– Psicologi (Coop. Bessimo – ASST Valcamonica)

– Mediatori Culturali (Coop. K-PAX)

– Infermieri (ASST Valcamonica)

– Medici (ASST Valcamonica)

– 1 Coordinatore (16 ore/mese)

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Generalmente l’Unità Mobile Giovani di Valle Camonica realizza circa n.40 uscite notturne l’anno, raggiungendo circa n.1000 beneficiari

 

Alla data del 31.12.2020 le azioni sono state notevolmente rallentate a causa dell’emergenza sanitaria in atto

Poiché le principali strategie di intervento del Progetto (OUTREACH e SPAZIO DI ASCOLTO) sono di fatto impossibili da mettere in atto, l’Equipe si è concentrata sulla ricerca di modalità innovative per la realizzazione delle Tipologie di Intervento.

 

OUTREACH IN CONTESTI DEL DIVERTIMENTO

Come per tutte le Unità Mobili della Limitazione dei Rischi non solo in Lombardia ma anche nel resto della Nazione, l’avvio del secondo Lockdown nel mese di Ottobre e la conseguente chiusura dei locali della Movida ha di fatto impedito la realizzazione delle uscite di Outreach

Dal Luglio 2020 al Dicembre 2020 l’UMG ha realizzato N°2 uscite nel Dicembre 2020

 

– SPAZI DEDICATI DI ASCOLTO E PRESA IN CARICO

Tali spazi sono stati progettati e attivati sia all’interno dei Servizi partner che in “luoghi neutri” ove agganciare, durante le uscite e non, situazioni di bisogno o di disagio. Anche in questo caso, l’aggancio è risultato limitato e complesso soprattutto per quanto riguarda l’invio ai Servizi esistenti, anch’essi limitati da chiusure, lavoro in smartworking e procedure preventive Covid.

 

PROFILO INSTAGRAM: La realizzazione del Profilo Instagram, già prevista in fase progettuale, ci ha permesso di realizzare agganci notevoli: dei 200 follower previsti, ne abbiamo raggiunti oltre 600 a partire dal 1°Ottobre 2020,

N.604 Follower

N. 4 Dirette Live

43 Post Pubblicati

circa N. 27 Stories al mese

N.4 Dirette ospiti in altre pagine Instagram – 7.003 Visualizzazioni7 totali

Copertura mensile (13 Dicembre – 15 Gennaio) di 837 Account

 

CAMPAGNA HIV 2021: La settimana dal 30 Novembre al 06 Dicembre è stata interamente dedicata alla campagna di prevenzione al contagio HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili attraverso la realizzazione di marketing preventivo

 

STRATEGIE AGGIUNTIVE – NON PREVISTE IN FASE PROGETTUALE:

SCREENING E PREVENZIONE COVID 19: Approfittando della campagna di Screening e monitoraggio realizzata dalla Cooperativa di Bessimo sia per gli Ospiti che per gli Operatori, l’Equipe ha realizzato una specifica campagna di sensibilizzazione e di raccolta dati, al fine di indagare sia l’andamento dei consumi di sostanze che l’utilizzo dei dispositivi di protezione al Covid19.

N. 4 Uscite Screening

N. 46 Prese in carico parziali

CONSIDERAZIONI FINALI La fatica più significativa è stata legata all’impossibilità, di fatto, di realizzare gli interventi di Outreach a causa di assenza di finanziamenti nel 1 Semestre e della Pandemia in corso.

Il contesto delle UM sono le feste, i rave, i locali. In una parola: l’assembramento.

Si è ipotizzato di concentrarsi su altri luoghi potenzialmente aggregativi quali le Scuole, ma anch’esse sono state chiuse optando per la Didattica A Distanza a partire dal secondo anno di Scuola Secondaria di Primo Grado.

Un’alternativa possibile valutata e monitorata era rappresentata dai Centri Commerciali, ma anche questi sono stati chiusi in via preventiva tutti i fine settimana e sono risultati luoghi ove l’intervento è stato inefficace.

Ci si è indirizzati su luoghi all’aperto, quali piazze/parchi ma il territorio camuno, a differenza di quello cittadino, non è caratterizzato da luoghi significativi di ritrovo; le temperature invernali inoltre, significativamente più basse, hanno scoraggiato qualsivoglia ritrovo all’esterno.

Contattare fisicamente il Target è risultato praticamente impossibile.

 

Sappiamo che alcuni piccoli gruppi di giovani si ritrovano in abitazioni private così da poter ovviare anche al problema del coprifuoco (h 22.00) ma questo non permette comunque all’UM di raggiungerli.

Segnaliamo il rischio, condiviso anche dalle altre UM, che l’isolamento sociale della popolazione target possa sfociare in un rischioso aumento di consumi e questo rende la situazione paradossale: in un momento in cui il rischio aumenta notevolmente, non è possibile agire tutte le azioni di promozione della salute, prevenzione e limitazione dei rischi tipiche del Progetto.

Si sta lavorando su molti punti di debolezza per trasformarli in forza: ciò che è mancato in presenza territoriale è stato compensato da un rinforzo della Visual Identity di Progetto e dalla ricerca di strategie di comunicazione e aggancio alternative.

La nostra pagina Instagram, si sta rivelando un ottimo canale di comunicazione per farci conoscere ma non altrettanto efficace nell’aggancio degli utenti che vivono in prevalenza i social più da spettatori che da protagonisti.

 

1.2.6.     Altri progetti di Riduzione del Danno (RDD) e Limitazione dei Rischi (LDR)

1.2.6.1.           Progetto Strade Blu di Mantova

In continuità con il Progetto Strade Blu, finanziato negli anni precedenti dal Comune di Mantova, la nuova progettualità inizia a Settembre 2020. Titolarità del Progetto è del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, partner: Cooperativa di Bessimo, Coop. Alce Nero, Comune di Mantova, Asst di Mantova, con una numerosa rete di supporto di servizi e associazioni presenti  nel territorio

Il progetto, attivo dal primo settembre 2020, si articola in 3 azioni principali:

  1. Drop-In: apertura dello spazio Tregua per tre giorni alla settimana. Lo spazio, a bassa soglia di accesso, accoglie persone in situazione di marginalità anche con problemi di dipendenza, erogando le seguenti prestazioni: Ascolto e counseling – segretariato sociale – distribuzione generi di conforto – distribuzione materiali sanitari – orientamento ai servizi Territoriali – richiesta consulenze con professionisti sanitari- accompagnamenti ai servizi.
  2. Domiciliarità: il progetto, in sinergia con i servizi sociali, del territorio della città di Mantova, il SerD e gli altri enti dell’associazionismo, attiva percorsi di presa in carico  di  soggetti in situazione di grave emarginazione per progettazioni individualizzate  volte al miglioramento della qualità di vita sia dal punto di vista sociale sia dal punti di vista sanitario (gestione casa, cura del sé, organizzazione della quotidianità, accompagnamenti ai servizi socio/sanitari, ricerca lavoro, interventi di riduzione del danno).
  3. Uscite in strada: mappatura dei luoghi di aggregazione e presenza con Unità Mobile, debitamente allestita con materiali di aggancio, informazione, e distribuzione di beni di confort, kit freddo e di materiale sanitario. Ogni attività è stata effettuata in osservanza alle disposizioni ministeriali e regionali in materia di prevenzione alla pandemia di Covid-19. Tale processo ha modificato le interazioni con gli utenti e i tempi di erogazione delle prestazioni.

L’apertura dello spazio (servizio non presente nella precedente progettualità nella città di Mantova) ha visto una presenza media settimanale di 30 persone con una media di 10 accessi giornalieri. Le caratteristiche di queste persone sono: soggetti di genere maschile prevalentemente di origine straniera con problematiche legate alla dipendenza da alcool non in carico ai servizi socio sanitari.  Da ottobre si sono attivate due  uscite settimanali in strada con unità mobile che hanno permesso di incontrare una media di 10 nuovi contatti ad uscita. Attività realizzate: distribuzione di bevande calde, generi alimentari, coperte e sacchi a pelo, materiali sanitari, colloqui informativi. Importante è stata la distribuzione del Kit contenente mascherine chirurgiche e gel disinfettante.

Da Ottobre 2020 a dicembre  il progetto ha operato con 50 persone di sesso prevalentemente  maschile  età superiore ai  50 anni. L’equipe operativa  è composta da 4 Ed. Professionali (due  cooperativa  di Bessimo) 1 Asa, 1 Assistente Sociale, 1 responsabile Progetto, interagendo con le diverse figure sociali del Comune di Mantova e le figure sanitarie del SERD di Mantova, oltre alla mediatrice culturale e legale.

 

1.2.6.2.           Progetto LDR Le Strade di Quoz

Intervento di  riduzione dei rischi,  Titolarità Cooperativa Alce Nero; partners: Cooperativa di Bessimo, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII Onlus ASST Mantova e Comune di Mantova, supportato da une rete  territoriale  di  realtà dell’associazionismo e della  cooperazione.

Il  progetto per la prima volta  presente nel territorio di Mantova e provincia, si rivolge a adolescenti/ giovani. Gli obiettivi sono A) FAVORIRE LA PRESA IN CARICO di adolescenti  e giovani adulti con azioni di aggancio, valutazione del bisogno, presidio, informazione e accompagnamento  B) FACILITARE L’ACCESSO AI SERVIZI con azioni di sensibilizzazione e informazione.

Azione principale è stata la mappatura dei  luoghi di aggregazione e il presidio del territorio (CAMPER) con  uscite  concordate con il comune di Mantova nel rispetto della normativa Covid  (sospese  nei periodi di zona rossa). Le attività di presidio territoriale hanno permesso di entrare in contatto cinquanta ragazzi di  cui  quattro ragazzi in percorsi di accesso a servizi del territorio: uno inviato  all’Agenzia del Lavoro di Solco Mantova; tre inseriti in un percorso  di animazione pomeridiana (spazio diurno sperimentale  la Goliarda )

La  situazione  pandemica non ha facilitato la continuità delle azioni, ponendo l’equipe a ripensare modalità diverse di  informazione. A tale proposito si è strutturato instagram, con pubblicazioni di  informazioni e di consulenze sia rispetto alle sostanze psico attive legali e illegali sia  all’informazione sulle modalità di accesso ai servizi. Importante è stato il confronto con IL SERD e il consultorio  giovani ASST, con le assistenti sociali dei sei piani di zona (attraverso  il tavolo USSM/ASST). La campagna “social”, partita a dicembre 2020 ha raggiunto 129 followers su Instagram (https://www.instagram.com/stradeperquoz/).

Ulteriore obiettivo di progetto è la definizione di una “alleanza di intervento” tra gestori, enti locali e servizi sanitari per la gestione delle emergenze. Sono stati contattati alcuni gestori di locali per  definire collaborazioni e presenze degli operatori negli eventi serali, attività sospesa  data la situazione pandemica. L’equipe è composta da educatori professionali, assistente sociale del Comune di Mantova e personale sanitario del SERD di Mantova.

 

1.2.6.3.           Ulteriori progettualità in partnership

 

La Cooperativa è partner di ulteriori progetti di RDD e LDR. Nello specifico, nel territorio della Bergamasca con il progetto di RDD “Esclusi Compresi” a titolarità della Cooperativa Pugno Aperto.

Nel territorio Bresciano con il progetto di LDR “Safe Trip” a titolarità della Cooperativa Il Calabrone, e sul Lago di Garda con il progetto di LDR “Q.B” a titolarità del Consorzio Gli Acrobati.

In tutte queste progettualità, gli educatori della Cooperativa di Bessimo prendono parte alle attività delle  equipe apportando le proprie competenze e contribuendo agli obiettivi di progetto nei diversi territori.

 

1.2.7.     Partecipazione ai Tavoli locali sui temi della marginalità

Essere un’impresa sociale attiva nella tutela dei più deboli e nella promozione della cura e del benessere della persona, per la Cooperativa di Bessimo significa mettere le proprie competenze ed esperienze a servizio dei territori in cui opera. Da anni quindi la Cooperativa è coinvolta sui “tavoli” e nei coordinamenti che riguardano i temi della marginalità, della povertà e delle dipendenze, attivi perlopiù nelle città capoluogo di provincia.

Nelle città di Brescia, Bergamo, Cremona, Crema e Mantova la Cooperativa, tramite i suoi rappresentanti, riflette, ascolta, contribuisce a leggere i bisogni e a definire risposte, insieme agli Enti Pubblici e alle altre organizzazioni del terzo settore che promuovono l’inclusione sociale e il benessere dei cittadini.

Oltre a ciò, nel territorio di Mantova una rappresentante della Cooperativa partecipa agli incontri settimanali al SERD aventi l’obiettivo di condividere progettazioni individualizzate e per poter attivare percorsi di autonomia delle persone, facilitando eventuali prese in carico parziali o presa in carico per accompagnamento in percorsi strutturati per inserimento in strutture residenziali, obbiettivo del nostro presente progetto. Da Ottobre 2020 a Febbraio 2021 questa partecipazione ha permesso di valutare 73 persone, di cui:

  • Aggancio e/o accesso “spot”: 32 persone (43,8%)
  • Presa in carico parziale: 38 persone (52,1%)
  • Presa in carico per accompagnamento in percorsi strutturati per inserimento in strutture residenziali: 3 persone (4,1%) di sesso maschile di età superiore ai 50 anni

 

 

1.2.8.     Prevenzione e servizi offerti al territorio

 

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale

Lo scopo principale degli interventi di prevenzione è quello di stimolare lo spirito critico incentivando la capacità di porsi domande ed agire con consapevolezza.

La prospettiva teorica di riferimento è quella Salutogenica, applicata ai contesti scolastici, ai contesti lavorativi e alla comunità.

L’intervento del Servizio prevede realizzazione di interventi preventivi rispetto ai comportamenti a rischio più diffusi nella popolazione quali

–          Abuso di alcool e di sostanze psicoattive legali e illegali.

–          Uso inconsapevole della tecnologia (Cittadinanza digitale Responsabile e Cyberbullismo)

–          Promozione di comportamenti sessuali auto ed etero tutelanti

–         Interventi di sensibilizzazione rispetto al tema dell’azzardo patologico

–         Percorsi finalizzati a potenziare le Life Skills

–         Percorsi di PEER EDUCATION

Dal 2020 è iniziato il percorso di inclusione del Servizio prevenzione nel Sistema Qualità della Cooperativa di Bessimo

TARGET Gli interventi di prevenzione si declinano su tre livelli a seconda dei destinatari, ovvero

> PREVENZIONE UNIVERSALE: Popolazione Generale, non identificata da rischi individuali

> PREVENZIONE SELETTIVA: Individui o sottogruppi con un rischio significativamente maggiore di mettere in atto comportamenti a rischio

> PREVENZIONE INDICATA: Soggetti ad alto rischio con minimo ma rilevabile segno o sintomo che prefigurano un eventuale disturbo

 

Le attività di prevenzione del servizio sono rivolte a:

§  adolescenti/giovani

§  studenti delle scuole secondarie superiori ed inferiori

§  insegnanti

§  genitori

§  cittadinanza generale

§  realtà aggregative (sport, attività extrascolastiche, gruppi giovani, oratori…)

§  professionisti della salute mentale

PROGETTI IN CORSO

Anno 2020

Promozione della Salute e Prevenzione dei comportamenti a Rischio

Þ                Progetto “Isole nella Corrente” (Ernst Hemingway)

Ente Finanziatore: Fondazione Comunità Bresciana (Giugno 2019 – Giugno 2021

Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo

Enti Partner: Gruppo Foppa (Accademia Santa Giulia, CFP Lonati, Liceo Artistico Foppa)

Azioni: Realizzazione di Materiale Artistico di marketing Preventivo all’Isolamento sociale

Status: Prorogato causa Covid19

 

Þ                Progetto “Direzione ADO”

Ente Finanziatore: Comunità Montana di Valle Trompia (Giugno 2019 – Giugno 2021

Ente Capofila: Cooperativa Gaia

A fronte del quadro delineato, la finalità del progetto è favorire lo sviluppo delle competenze di vita nei giovani, che si configurino come fattori protettivi nel processo di costruzione della loro identità. Si vuole, inoltre, accompagnare il mondo adulto, affaticato dai repentini cambiamenti socio-culturali, a riprendere possesso di alcune competenze fondanti della relazione come l’ascolto, il dialogo e il confronto.

Azioni: Laboratori di prevenzione selettiva all’interno delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della Valle Trompia

Status: Sospeso causa Covid19

 

Þ               Progetto “Spazio Giovani” Lovere

Ente Finanziatore: Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi

Il progetto prevede uno spazio co-gestito coi ragazzi che vogliano accedervi, tutti frequentanti le scuole medie, dai 12 ai 14 anni, dove essi possano trovare ascolto, aiuto nella gestione del tempo e dove possano sperimentare qualcosa di nuovo e differente da ciò che trovano normalmente a casa propria, o “per strada”, in un ambiente protetto e mediato dagli operatori.

Azioni: Apertura di uno spazio dedicato agli adolescenti per attività ludico-ricreative e di tempo libero

Status: Sospeso causa Covid19

 

Prevenzione e Contrasto all’Azzardo patologico

 

Þ                Progetto “Game Over 2.0”

Ente Finanziatore: ATS Montagna

Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo

Enti Partner: Azienda Territoriale dei Servizi alla persona di Valle Camonica, Comunità Montana di Valle Camonica, Centro Coordinamento Servizi Scolastici

Azioni realizzate

> Coordinamento con ATS

> Cabine di Regia

> Riunioni di Equipe

> Partecipazione ai tavoli intra-territoriali (Osservatorio GAP Ufficio Scolastico Regionale)

> Realizzazione LOGO attività GAP

> Creazione di una pagina web

> Creazione post social network (Facebook ed Instagram) dedicati al Progetto Game Over 2.0

A – SETTING LAVORO

OBIETTIVO 1 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence-based in tema di GAP nel setting Luoghi di Lavoro

Output (Realizzazioni)

> Presentazione della Rete WHP in n.5 realità imprenditoriali sul territorio camuno

> Iscrizione alla Rete WHP di n.3 nuove realtà imprenditoriali

B – SETTING SCUOLA

OBIETTIVO 2 Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting scolastico

Output (Realizzazioni)

> N. 1 Stesura policy Contrasto al GAP Istituto Superiore Olivelli Putelli Darfo

> N. 2 Formazioni Docenti LST Program (tot. Presenti 48)

> N. 2 Laboratori Motivazionali sul tema GAP in ottica di promozione delle Life Skills (Presenti Totali n.58 – 35 da Istituti Comprensivi e 23 da Istituti Superiori)

> N. 1 Azioni di rinforzo su tematiche sollecitate dai docenti – TAXI1729 – DIGITAL LIVE TALK

(496 le persone (tecnicamente i device) che si sono collegate per seguire la diretta;

153 i messaggi ricevuti durante la diretta;

240 le persone che hanno fatto la simulazione al win4life

> N. 2 Incontri di Promozione Life Skills a gruppi genitoriali (Presenti n. 12 Genitori)

> N. 2 Formazioni Operatori LST Program

C – SETTING COMUNITA’

OBIETTIVO 3 –   Aumentare la copertura territoriale delle iniziative attivate dagli enti locali in partnership con il Terzo Settore Scuole, SSR – Enti Accreditati, in tema di “prevenzione GAP”

Output (Realizzazioni)

> N. 1 Mappatura Luoghi di gioco

> Avvio indagine indice di rischio GAP sul territorio della Valle Camonica

> N. 3 Eventi di Teatro di Strada (Edolo, Darfo, Breno).con relativa campagna stampa

Status: Concluso al 31.12.2020

 

Þ                “Azioni di Contrasto all’Azzardo Patologico” DGR 2609/2019

Ente Finanziatore: ATS Montagna

Ente Capofila: Comunità Montana di Valle Camonica

Azioni:

– Indagine sull’indice di Rischio specifico GAP per il territorio della Valle Camonica

– Formazione specifica istituti Bancari

– Realizzazione Video marketing preventivo

-Stesura e attuazione di un regolamento comune per gli esercizi d’azzardo

– Mappatura dei Luoghi di >Gioco d’Azzardo

Status: in corso

 

Þ                PEER Education I.I.S. Dandolo – Turistico (Orzivecchi)

Ente Finanziatore: ATS Montagna

Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo

Azioni: Percorso di PEER Education c/o I.I.S. Dandolo Orzivecchi (Turistico)

Status: Prorogato Causa Covid19

FORMAZIONI ED EVENTI Sono stati realizzati inoltre interventi di Formazione e Sensibilizzazione presso

Þ                SMART FUTURE ACADEMY 2020 – Laboratorio Watch your steps

Brescia – Brixia Forum

Þ                CENTRO SOCIALE PACI’ PACIANA – Bergamo

Þ                GIOVANI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA

Þ                UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

Sede di Brescia – N° 1 Lezione Universitaria all’interno del Corso di “Metodi e Tecniche dell’Empowerment

Þ                IAL LOMBARDIA

Sede di Brescia – N° 1 Lezione Universitaria all’interno del Corso di “Psicologia Sociale”

N° 6 Operatori sono stati formati per la realizzazione del Primo Livello del Live Skills training Program per le ATS di Brescia, Valpadana e Montagna

CONSIDERAZIONI FINALI Profe, possiamo parlare della salute mentale?”

“Prof. Possiamo organizzare una pizzata online l’ultimo giorno di Scuola?”

“Elisa, che ne sarà degli anni che stiamo perdendo?”

PRESENTI.

Il 2020 è stato per la prevenzione l’anno in cui abbiamo preso coscienza che noi lavoriamo solitamente in quello che ora si chiama “assembramento”.

Scuole chiuse. Progetti annullati.

Eravamo abituati ad incontrare le smorfie di centinaia e centinaia di adolescenti, dalla Valle Camonica alla bassa padana, passando per la Valle Trompia e le Città.

E’ stata dura veder spegnere le loro webcam e i loro volti, cercando un modo sempre diverso per attirare la loro attenzione, soprattutto dopo che erano stati costretti a fissare otto ore un pc dalla connessione altalenante.

PRESENTI, nonostante tutto. Perchè con grande fatica abbiamo inventato nuovi modi per ESSERCI, per abbracciarci, per ridere.
PRESENTI in aule virtuali il sabato mattina alle 8, PRESENTI con le Dirette Instagram al sabato sera alle 23.
PRESENTI come un regalo, perchè è così che vediamo adolescenti e colleghi e la loro voglia inesauribile di non arrendersi mai.

 

 

 

 

1.3.   I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA CARCERE

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO L’area interviene negli Istituti di pena Bresciani (Nerio Fischione e Verziano), di Bergamo e di Cremona con azioni progettuali diversificate e presso l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Brescia e Mantova.
TIPOLOGIA DELL’UTENZA Soggetti in esecuzione penale interna ed esterna
PROFESSIONALITÀ Educatori professionali, psicologi, mediatrice culturale, Agente di rete con laurea in giurisprudenza.
ATTIVITÀ Due sono gli Agenti di rete presso gli Istituti di Pena Bresciani e presso Uepe Brescia, uno presso il Comune di Cremona e di Casalmaggiore e uno presso L’Uepe di Mantova.

Il lavoro degli AdR all’interno degli Istituti si rivolge a detenuti per colloqui di sostegno chiesti direttamente dal detenuto, nell’attivazione di servizi esterni per specifiche esigenze (anagrafe, notai, ufficio matrimoni, servizi sociali) contatti con famiglie e gli avvocati, informazioni e consulenze inerenti l’esecuzione penale e definizione di percorsi individuali di esecuzione esterna.

Gli Agenti di Rete presso UEPE di Brescia svolgono un ruolo di affiancamento alle assistenti sociali nel reperire realtà di volontariato per soggetti in affidamento, attivare e mantenere i contatti con Servizi sociali dei Comuni, attività di segretariato sociale, monitoraggio dei lavori di pubblica utilità, lavoro di sensibilizzazione nel territorio.

(attività interrotta da marzo ad aprile 2020)

L’agente di rete presso Uepe di Mantova si occupa dei  lavori di pubblica utilità e di progetti personalizzati in collaborazione con le Assistenti Sociali.  Organizza inoltre gruppi per persone in detenzione domiciliare, co-condotti con la psicologa del Progetto A-rebous.   L’attività  è stata garantita  da  giugno   con attività da remoto.

La Mediatrice Culturale presente nel carcere Nerio Fischione ha funzioni di mediazione linguistica e culturale rivolta a detenuti dell’area arabofoni, alle loro famiglie e ai servizi. (attività ininterrotta da marzo a luglio 2020).

È attivo un Supporto psicologico all’interno dell’IP. Nerio Fischione in collaborazione con area sanitarie ed educativa (attività ininterrotta da marzo a luglio 2020).

 

Gli operatori della Cooperativa hanno gestito 5 gruppi informativi presso la CC di Brescia rivolti a detenuti in fase di dimissione e a detenuti stranieri (azione interrotta a marzo 2020)

 

All’interno della Casa di reclusione di Verziano è attivo un gruppo di discussione sulla genitorialità in stretta connessione con il laboratorio teatrale. Esperienza che ha visto il coinvolgimento anche di partecipanti esterni (soprattutto studenti universitari) e la presenza al laboratorio teatrale dei figli dei reclusi. (azione interrotta a marzo 2020)

 

All’interno dell’ IP. di Cremona è attivo un “Gruppo di parola” e “fabbrica della Fiaba”

Il “Gruppo di Parola” si è posto come strumento educativo all’interno dell’Istituzione Carceraria, garantendo la possibilità di utilizzare il tempo della detenzione in modo costruttivo ponendo l’attenzione all’essere genitori. A questa attività, ormai consolidata, si è integrata quella della Fabbrica della Fiaba;  per giungere alla costruzione della propria favola, che funga da proiezione alla storia personale a cui si possa scegliere un “lieto fine.  (Attività interrotta da  marzo  ripresa a  settembre).

 

Gli Agenti di Rete hanno intrapreso una proficua collaborazione con il CSV di Brescia al fine di creare momenti di formazione e sensibilizzazione sul ruolo del volontariato nelle misure esterne e uno sportello di segretariato rivolto alle associazioni (azione interrotta a marzo 2020).

 

Gruppi di sostegno a persone con problematiche di dipendenza presenti negli Istituti Penitenziari di Cremona e Bergamo.

Nei due istituti penitenziari sono attivi   gruppi informativi /formativi rivolti a persone tossicodipendenti segnalati dall’equipe Sert interna e dall’area educativa. I percorsi hanno una temporalità di tre mesi, coinvolgendo mediamente 12/15 persone per gruppo. Obbiettivo: informare e sostenere la persona nella scelta di un percorso residenziale, informare e accompagnare la persona nella scelta di un percorso territoriale. Nell’IP di Cremona si è sperimentata la conduzione del gruppo con personale del SERT che ha permesso una maggiore integrazione tra i servizi ambulatoriali e residenziali. Nel territorio di  Bergamo si è sperimentata su segnalazione dell’UEPE l’affiancamento  di un educatore ad una persona con problemi di  dipendenza  in esecuzione penale esterna.

 

Accoglienza Housing: nella città di Brescia la cooperativa gestisce 3 appartamenti, rivolta a uomini e donne italiani o stranieri a fine pena e in esecuzione penale esterna. Il totale dei posti letto gestiti dalla Cooperativa è 11, ma sale a 34 se consideriamo il coordinamento dei posti letto di altri enti partner.

 

IMPLEMENTAZIONE DELLE ACCOGLIENZE ABITATIVE IN HOUSING SOCIALE A BRESCIA – EMERGENZA CORONAVIRUS

Marzo – Novembre 2020

 

Ad inizio Marzo 2020 la direzione degli IP bresciani, unitamente alla Garante dei diritti dei detenuti e alla Presidente del Tribunale di Sorveglianza, ha chiesto alla Cooperativa di Bessimo, in quanto ente capofila del progetto Vale la Pena 2019, di farsi carico di un lavoro di rete straordinario capace di aumentare sensibilmente il numero di posti letto esterni disponibili all’accoglienza di detenuti e detenute sprovvisti di domicilio.

L’obiettivo era quello di deflazionare l’affollamento degli istituti per permettere alla direzione di liberare spazi dove poter gestire eventuali “isolamenti cautelativi” e, più in generale, offrire ai detenuti un aumento delle opportunità esterne in un momento del tutto particolare e gravoso non solo per la salute pubblica.

La rete di intervento ha fin da subito coinvolto gli enti partner del progetto: la Cooperativa Il Calabrone, la Cooperativa Contatto e l’Associazione Carcere e Territorio allargandosi fin da subito all’Associazione Vol.Ca. all’Associazione Fi.Li.

Attraverso la riorganizzazione si è passati dal coordinamento dei 17 posti letto disponibili sul progetto Vale la Pena 2019 alla messa in rete di 27 posti letto (periodo marzo luglio) e attualmente sono 34 i posti messi in rete dal sistema bresciano di accoglienza esterna.

IN TOTALE SONO 28 le persone scarcerate PER CORONAVIRUS E ACCOLTE IN ALLOGGI HOUSING NEL PERIODO DA MARZO A DICEMBRE 2020 che si sono aggiunte alle 10 persone già presenti a febbraio 2020.

Dei 28 accolti 11 sono stranieri (comunitari o non comunitari) e 17 italiani.

Delle 28 accoglienze 7 sono donne.

Dal mese di maggio è stato concordato con il Direttore dei due istituti penitenziari e con l’area sanitaria la modalità di inserimento delle persone in Housing al fine di ridurre il rischio contagio, che prevede: un periodo di isolamento in carcere e la somministrazione di un tampone prima dell’uscita dal carcere.

Dal mese di aprile sono ripresi i colloqui di conoscenza con le persone detenute segnalate tramite video chiamate.

 

Da Aprile 2020 è attivo il Progetto “Incubatori di Comunità” finanziato con fondi Cassa Ammende che, visto il particolare periodo nel quale è stato attivato, ha permesso di supportare, grazie all’introduzione della figura del Release Coach, il lavoro di implementazione dell’Housing (nella fase di ricerca di opportunità esterne e nel seguire i dimessi dagli IP) e ha iniziato a curare le scarcerazioni prevedendo la consegna di materiale di prima necessità a quei detenuti che, uscendo dal carcere, non hanno un posto dove andare. Il Kit dimittendi (zaino- sacco a pelo,  mappa dei servizi della città) è stato curato in collaborazione con il Comune di Brescia  Progetto “contro l’Emarginazione” e il VolCa.

Il progetto prevede anche l’offerta di formazione e tirocini lavoro (gestiti dallo IAL) e l’attivazione di un CENTRO DIURNO all’interno della Casa Circondariale “Nerio Fischione”. Quest’ultima azione sperimentale è stata curata nell’ultima parte dell’anno e ha consentito la programmazione dell’apertura di questo spazio interno all’IP capace di alleviare la condizione detentiva delle persone più fragili presenti in carcere. L’azione è svolta in collaborazione con  il SerT, Equipe forense, equipe trattamentale in partner con la Coop Comunità Fraternità.

 

L’operatività dell’area carcere è stata inserita nel piano organizzativo gestionale emergenza “Indicazioni per la prevenzione e il controllo delle infezione da Covid 19” della cooperativa di Bessimo. Il documento è stato condiviso ed è applicato da tutti gli operatori ed è sempre aggiornato in base ai diversi DPCM e alle indicazioni regionali. Tutti gli operatori sono stati formati specificamente e anno adeguato il loro operare alla particolare situazione pandemica.

 

 

1.4.   ALTRI PROGETTI

 

1.4.1.     Progetto Tutor di condominio Cremona

PROFILO GENERALE DEL PROGETTO Obiettivo Generale:

Il Tutor è un soggetto attivatore e costruttore di processi sociali preventivi, contenitivi e promozionali, relativi sia al singolo nucleo che abita gli spazi ERP sia all’inquilinato sia alla comunità di riferimento. È in stretto contatto con i Servizi Sociali del Comune e con gli uffici tecnici e amministrativi impiegati nella gestione degli alloggi pubblici.

Il Tutor Condominiale ha la funzione di:

•        operatore sociale di prossimità, che ha il compito di presidiare la qualità della vita del e nel condominio

•        orientare e promuovere la partecipazione dei residenti

•        agire in modo pro-attivo verso gli abitanti (può essere attivato dai residenti per segnalare problemi o chiedere supporto)

 

Beneficiari delle azioni sono i residenti di n. 9 Quartieri/zoe della città di Cremona, in cui sono maggiormente concentrati gli alloggi Erp e Aler.

 

Il Tutor della Cooperativa di Bessimo in particolare ha gestito il rapporto ed il supporto alle famiglie residenti nel quartiere Borgo Loreto e da Novembre 2020 anche Area Centro della Città di Cremona.

In Emergenza Covid il Servizio è stato potenziato, con supporto di un secondo Tutor, con un impiego totale di 34h lavorative settimanali.

I tutor hanno fornito informazioni, ascoltato, orientato, accompagnato i singoli cittadini, le famiglie e quanti ne chiedevano aiuto e sostegno a fronte anche della situazione che si stava vivendo causa pandemia.  E’ stato dato supporto ai gruppi di Associazioni e Organizzazioni che hanno garantito il sostegno alle famiglie in difficoltà (consegna pacchi o pasti a domicilio a persone risultate positive o in regime di quarantena, organizzazione trasporti e consegna indumenti a persone degenti).  Ci si è impegnati in prima persona, In accordo con il Comune e in collaborazione con associazioni di volontariato nella distribuzione porta a porta, prima alle persone anziane e poi ai singoli nuclei residenti nei contesti sia ERP che Aler, delle mascherine chirurgiche.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Le persone contattate sono state n.1.952, di queste

n.1.683 sono residenti nei contesti ERP (86.22%),

n.44 sono privati cittadini (2.25%) e n.225 (11.53%) appartenenti a categorie altre, quali figure del terzo settore e uffici competenti.

Le problematiche rilevate e il motivo di aggancio con queste persone si riferiscono principalmente alla richiesta di supporto educativo nella gestione  di problematiche interne al nucleo e dei suoi componenti (30.06%), la gestione di problematiche dell’inquilinato (28.40%), il sostegno e la collaborazione con l’ufficio alloggi e manutenzione (19.58%), il segretariato sociale (10.94%), l’orientamento ai servizi del welfare (4.50%), la facilitazione e mediazione all’accesso al servizio sociale per i nuclei già in carico (3.03%), l’intercettazione precoce di bisogni potenzialmente sociali (2.48%) e il sostegno e la collaborazione con la rete del welfare territoriale (1.01%).

PARTNER DI PROGETTO Il Progetto Tutor di Condominio è operativo nell’ambito Territoriale del Comune di Cremona; è realizzato in continuità con esperienze pregresse, l’attuale progetto ha avuto avvio il 15 Febbraio 2018.

Sono n. 4 Tutor (1 per Ente) divenuti n. 8 nel periodo Aprile-Ottobre 2020 per potenziamento Covid.

E’ gestito attraverso ATI dalla Cooperativa Cosper che ha funzioni di coordinamento, dalla Cooperativa di Bessimo (operatore attivo da Giugno 2018) Cooperativa Nazareth e Cooperativa Altana, con un impiego totale al 31.12.20 di n.34 ore lavorative settimanali per ogni Tutor di Ente.

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE La funzione svolta non è da intendersi come semplice contatto ma come attivazione di una relazione che implica una continuità nel tempo e ha come obiettivi l’emersione delle problematiche, la gestione delle stesse dove possibile e/o l’aggancio ai Servizi formali ed informali del territorio se necessario.

Sono previsti Sportelli e ore di presenza sul territorio negli alloggi.

Il lavoro è stato in continuità con quanto proposto nelle esperienze dei precedenti anni ma  a causa della situazione pandemica e della riorganizzazione interna, l’afflusso allo sportello è stato maggiore rispetto a quello di prossimità sul territorio.

Tale apertura consistente dello sportello (30 ore la settimana), in periodo in cui molti Servizi territoriali erano chiusi o con accessi solo su appuntamento, anche tutt’ora, ha garantito una maggiore disponibilità ed efficienza rispetto alle esigenze degli inquilini.

CONSIDERAZIONI FINALI E’ un Servizio di Prossimità molto vicino alle famiglie di alcuni quartieri della Città. Gli Sportelli sono gestiti direttamente all’interno del Quartiere. Si partecipa a Riunioni Condominiali, si entra nelle case per offrire ascolto, verificare situazioni problematiche ecc

La stretta vicinanza porta ad una relazione efficace ma allo stesso tempo molto ampia, in cui convergono molte richieste, anche non adeguate.

Il lavoro di connessione coi Servizi è stato inoltre molto complicato e spesso impossibile a causa della Pandemia, creando l’impossibilità di dare risposte efficaci ed efficenti.

1.4.2.     Progetto “Abitare la Comunità” Cremona

PROFILO GENERALE DEL PROGETTO Obiettivo Generale:

Costruire un modello abitativo integrato (immobiliare e sociale) attraverso misure dedicate al presidio abitativo nei quartieri a residenzialità pubblica, congiuntamente ad interventi sull’attivazione sociale dei cittadini residenti e delle associazioni delle comunità di riferimento, che possa diventare modello gestionale dell’abitare di Cremona città.

Obiettivi specifici sono stati l’attivazione di processi di autogesione dell’inquilinato, il contrasto al disagio abitativo e la gestione della morosità attraverso la programmazione di eventi tematici all’interno dei laboratori sociali di quartiere.

 

Beneficiari delle azioni sono i residenti dei quartieri 5 e 6 del Comune di Cremona, quartieri geograficamente attigui che vedono una discreta presenza di edilizia pubblica.

 

Il Tutor di condominio della Cooperativa di Bessimo in particolare ha gestito l’area nel quartiere Borgo Loreto con un impiego totale di 16 h lavorative settimanali. Il tutor, nel ruolo di custode dell’abitare e attivatore di percorsi di animazione sociale nei territori, ha promosso iniziative di coesione e partecipazione sociale fra utenti e ente gestore al fine di produrre maggior consapevolezza negli abitanti e responsabilizzazione dei cittadini-utenti coinvolgendoli e affidando loro compiti operativi specifici.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

TARGET CONTATTATO

Il progetto è stato rivolto all’inquilinato ERP composto da 380 nuclei famigliari così suddivisi: n.143 (37%) conosciuti dal Servizio Sociale Territoriale e con un progetto sociale in essere; n.18 nuclei al cui interno sono presenti persone anziane, n.19 nuclei con persone con problematiche legate alla disabilità; n.57 famiglie hanno al loro interno dei minori mentre n.48 sono composte da persone con età compresa fra i 18  ei 64 anni che si rivolgono ai servizi sociali soprattutto per segnalare la propria situazione di difficoltà economica, data da redditi insufficiente o resi tali da mancanza di risorse personali a far fronte alle spese del mantenimento di sé e/o dell’abitazione.
PARTNER DI PROGETTO Capofila del progetto Comune di Cremona in collaborazione con Aler Cremona (proprietario degli immobili oggetto dell’attività del bando), Cooperativa Coosper, Cooperativa di Bessimo, Cooperativa Nazareth e Cooperativa Altana, MESTIERI Consorzio di Cooperative Sociali S.c.s e Consorzio SOLCO Cremona.
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il progetto ha previsto 4 attività:

1-      Organizzazione di momenti di incontro e rappresentanza; Con gli obiettivi dell’ascolto e del confronto, saranno organizzati degli incontri con l’inquilinato. A questi hanno partecipato regolarmente Aler, Comune e inquilini e sono stati mediati dagli operatori del laboratorio.

2-      Accompagnamento educativo e azioni per il contrasto della morosità incolpevole

3-      Attivazione della Comunità, principalmente attraverso Laboratori Sociali

4-      Governance

CONSIDERAZIONI FINALI Il progetto è ancora attivo, si concluderà a metà 2021. L’attività che verrà svolta nel 2021 riguarderà i progetti di inclusione sociale.

 

1.4.3.     Accoglienza Notturna Chizzolini Brescia

Il “Dormitorio” Chizzolini accoglie persone senza dimora offrendo accessi serali ma anche cena tutte le sere, con la presenza di volontari formati, e distribuzione di pasti nel week end. Attivo da anni nell’ambito delle azioni rivolte all’«Emergenza Freddo», il Dormitorio Chizzolini è stato da poco rinnovato per forma e funzioni grazie alla stretta sinergia tra la Cooperativa di Bessimo ONLUS, il Comune di Brescia – Settore Servizio Sociale, Cooperativa La Rete, Cooperativa Il Calabrone e L’associazione Amici del Calabrone.Il nuovo assetto prevede che la sede sia aperta tutto l’anno e non solo durante il periodo invernale e, al già consolidato lavoro per rispondere alle necessità primarie di accoglienza e ristoro, si affiancano azioni di monitoraggio degli obiettivi e degli esiti educativi rivolti agli ospiti della struttura. L’intenzione è di operare con ancora più vigore sui processi di gestione delle situazioni di grave marginalità entro cui in tanti si trovano a vivere, ma anche per fornire aiuti più concreti in tema di regolarizzazione dei documenti e di tutela della salute. I posti letto disponibili sono 35: l’emergenza coronavirus ha infatti modellato il numero massimo di letti a 3 per camera e ha introdotto l’uso dedicato di due stanze per eventuali persone con sintomi da Covid19. La nuova equipe educativa del progetto è composta da 3 educatori professionali (di cui uno della Cooperativa di Bessimo) e 2 custodi notturni.

 

1.4.4.     Housing First Brescia

 

Da luglio 2020 è attivo nella città di Brescia il progetto Housing First. Ente titolare è il Comune di Brescia che ha coinvolto la Cooperativa di Bessimo, Cooperativa La  Rete, Associazione Amici del Calabrone,  Associazione Dormitorio San Vincenzo e la  Fondazione Opera Caritas San Martino. Destinatari del servizio sperimentale  sono persone senza dimora  in condizione di grave marginalità  che gravitano nel territorio nella città di Brescia, con lunga storia di strada e  di percorsi di inserimento  sociale non terminati.

Le azioni sulle quali si basa la proposta progettuale sono essenzialmente quelle di accompagnamento e di prossimità a persone per le quali l’assegnazione della casa non può essere considerato come obbiettivo finale del percorso, ma come punto di inizio di un cambiamento non sempre facile da raggiungere. Compito degli educatori è quello di costruire in itinere percorsi specifici con i servizi coinvolti o da coinvolgere, partendo dalle caratteristiche individuali delle persone e mantenendo una forte integrazione con le esperienze cittadine già in essere. L’approccio educativo pone attenzione al rispetto delle regole ma è caratterizzato da flessibilità e tolleranza al fine di consentire l’inserimento della persona, la persona è supportata su questioni molto pratiche al fine di appropriarsi di una dimensione abitativa da tempo persa.

7 sono gli appartamenti a disposizione in città (bilocali o monolocali). La cooperativa ha un appartamento  e da settembre  è presente una donna con lunga  esperienza di vita in strada. Il servizio oltre all’alloggio prevede la presenza di un educatore  in  collaborazione con i diversi servizi servizi sociali e socio sanitari.

 

 

1.4.5.     Coprogettazione Sociale Comune di Crema

 

La Cooperativa di Bessimo sul territorio di Crema è attiva anche con la partecipazione alla governance del Consorzio Sul Serio. Una rappresentante della Cooperativa siede nel CDA (5 sono  stati  i consigli),  il focus di lavoro di questi anni e il senso della partecipazione al Consorzio era la stabilizzazione della governace dell’ATI Impronte Sociali, per la gestione dei diversi servizi previsti nella co-progettazione Comunale dei servizi alla persona nel periodo 2019-2023. Lo strumento  utilizzato è stato un percorso di valutazione dei diversi organismi (governance, tavoli operativi, referenti  tavoli)  al fine di  ottimizzare le risorse  economiche e non, per la gestione dei diversi servizi.

La Cooperativa di Bessimo operativamente, all’interno della Co-progettazione è coinvolta nel programma 2 “Lotta alla povertà”, inerente le azioni di riduzione del danno e bassa soglia. Di certo il 2020 si è configurato come un anno faticoso nel Consorzio, sia per impegno temporale da parte della collega referente del programma, sia per le diverse modalità di lavoro e di pensiero delle diverse realtà aderenti. Nonostante le difficoltà, la partecipazione ai lavori di gruppo ha permesso una maggiore coesione tra la Cooperativa di Bessimo e la Caritas cittadina, riconoscendo  il lavoro  svolto, individuando insieme una nuova sede per lo spazio del Drop-in, attualmente in via Civerchi n. 7, in spazi condivisi con la Caritas stessa.

 

1.4.6.     Help  Center Brescia

 

La Cooperativa ha partecipato al raggruppamento temporaneo di imprese che coinvolge la cooperativa La Rete (ente capofila), la Cooperativa di Bessimo, la Cooperativa Il Calabrone e l’Associazione Amici del Calabrone, per l’attuazione della co-progettazione dei servizi di accoglienza (Help Center) protezione alloggiativa, interventi educativi di sostegno presso convivenze protette e interventi domiciliari  a favore  di persone  in situazione di grave  marginalità nel Comune di  Brescia. La cooperativa di Bessimo partecipa nella gestione del servizio Help Center, con la presenza  di un  educatore professionale. Sede del Servizio presso la Stazione Ferroviaria cittadina, Viale della Stazione n. 80. Nei mesi invernali  e nell’ambito della convenzione “Piano Freddo” con il Comune di Brescia, è punto di riferimento per l’assegnazione  dei posti  nei centri  di accoglienza notturna.  Aperto tre giorni alla settimana, è gestito da un’equipe multi-professionale ( operatori portatori   di competenze specifiche  e differenti , tossicodipendenza,  grave disagio abitativo,  senza fissa dimora). Oltre 200 persone  hanno richiesta un’accoglienza notturna,

                                                                                    

1.4.7.     Addiction Center – Centro per le Polidipendenze Lacchiarella (MI)

 

La gestione del Centro per le polidipendenze di Lacchiarella è affidata a quattro enti organizzati in Associazione Temporanea di Scopo:

  • Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione
  • Associazione Saman
  • Cooperativa Sociale di Bessimo
  • Associazione Il Gabbiano

Obiettivi dell’Addiction Center sono:

  • offrire risposte specialistiche, individualizzate, rimodulabili e ripetibili che mirino a evitare forme assistenziali e cronicizzanti, ove possibile.
  • fornire una precisa dimensione temporale connessa al chiaro programma di fase prima, dopo, durante…
  • fornire percorsi personalizzati nei tempi, nelle offerte specialistiche nella interazione tra servizi ambulatoriali e residenziali diversi ed ad alta interazione con il sistema relazionale esistente (figli, partner, genitori) compatibili con  contesti lavorativi e di vita “normali”.
  • prefigurare per l’Addiction Center una posizione di “centro residenziale come service di sistema” prioritariamente con i SERT / SMI ed i NOA, ma anche con i percorsi residenziali lunghi ove necessario.

Un bilancio complessivo delle attività dell’Addiction Center per il 2020 può essere definito come molto complicato in relazione alla emergenza Covid che ha visto molte difficoltà nel garantire sicurezza e svolgimento delle consuete attività riabilitative e terapeutiche.

 

 

 

1.5.   AREA PROGETTAZIONE SOCIALE

 

Da Gennaio a Dicembre 2020 il Responsabile della Progettazione Sociale ha redatto e/o collaborato alla stesura di 34 Progetti, 3 manifestazioni di interesse e alcuni contributi ad altri servizi.

 

Totale n° Progetti: 34 di cui 21 come Ente Capofila e 13 come Ente Partner. Di questi:

-24 Progetti Finanziati

-8 Progetti non finanziati

-2 Progetti (1 dell’Area Prevenzione, 1 Emergenza Covid) non hanno concluso l’iter di presentazione

 

Figura 4: Suddivisione dei Progetti per Aree di Intervento

 

Figura 5. Suddivisione dei Progetti Aree Territoriali

 

Fare progettazione sociale significa ipotizzare azioni attraverso le quali è possibile ottenere cambiamenti utili per la “collettività” o per alcuni target specifici, impiegando risorse e mettendo in pratica strategie che devono essere concertate con Enti partner e stakeholder. E’ facile immaginare come la pandemia sia stata la prima fonte di criticità per questa come per altre Aree della Cooperativa. L’emergenza Covid infatti ha reso difficoltoso, se non impossibile, realizzare Progetti già finanziati, o parti di essi, costringendo i vari enti realizzatori ad intervenire con modifiche sostanziali alle attività previste. Questa emergenza ha impattato anche su due aspetti fondamentali per la Progettazione Sociale: Ipotizzare/Immaginare e Concertare azioni e cambiamenti.

Primo aspetto: Ipotizzare azioni ed Immaginare possibili cambiamenti per il futuro è molto complicato quando il futuro è carico di incertezze. Se ogni progetto costringe a fare i conti con il limite di dover rapportare aspettative e intenti a obiettivi operativi e risorse disponibili e attivabili, l’emergenza Covid ha chiuso molte prospettive e limitato molti interventi su cui la Progettazione Sociale puntava.

Secondo aspetto: Concertare strategie, obiettivi, azioni, budget e suddivisione di compiti con Enti (Scuole, ATS, ASST, Direzione Penitenziaria, Cooperative Sociali, ecc.) già in sofferenza per l’emergenza Covid ha comportato maggiori difficoltà rispetto alle precedenti annualità. Inoltre le limitazioni agli incontri hanno reso necessarie nuove modalità di confronto e condivisione.

L’ Ufficio Progettazione ha cercato di supportare la crisi economica legata alla pandemia ricorrendo ai Bandi finalizzati all’Emergenza Covid. Purtroppo a fronte di 7 Progetti presentati, soltanto due sono stati finanziati in quanto le risorse delle varie fondazioni erano insufficienti e venivano erogate con modalità “a sportello” fino ad esaurimento fondi. Poiché tutte le realtà del sociale soffrivano di questa emergenza, e necessitavano di queste risorse, si è innescata una corsa contro il tempo che non sempre ci ha favorito.

Tuttavia, un elemento positivo del 2020 è la buona collaborazione con le varie aree della Cooperativa,

nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, durante l’anno si è progettato di più che nelle annualità precedenti: 34 progetti rispetto ai 23 del 2019.

 

Prospettive

L’emergenza ha fatto sperimentare nuovi modelli, nuove metodologie di lavoro e continuerà a richiedere flessibilità e ricerca di soluzioni inedite. La Cooperativa sta facendo fronte all’emergenza non senza sofferenze e perdita di risorse economiche ed anche questo è un aspetto da considerare per fare sì che la Progettazione Sociale possa contribuire a ridurre lo stress di risorse delle Aree più in difficoltà. Purtroppo non sempre i nostri bisogni trovano risposta nei Bandi a disposizione e capita di dover studiare diversi Bandi prima di cogliere in alcuni di questi delle opportunità. Può anche accadere che i Bandi si prestino a fare cose nuove, ma non siano adatti a coprire i costi di attività di cui invece sentiamo il bisogno per poter continuare a farci carico delle persone in difficoltà che incontriamo.

E’ necessario continuare a dialogare con i referenti interni alla Cooperativa grazie ai quali è stato possibile sviluppare idee progettuali con un apporto vario in termini di competenze, informazioni, aggancio con reti e partners esterni.

 

 

 

1.1.   AREA COMUNICAZIONE

 

Una sintesi delle principali azioni e interazioni organizzate nel corso del 2020 dall’Area Comunicazione cerca di dare rappresentazione dell’importante attività che la Cooperativa promuove costantemente, per rendere noto quanto avviene nei servizi, e per diffondere il senso del proprio operato, la mission che guida gli operatori e per ridurre lo stigma che ancora oggi permea il mondo delle dipendenze.

 

PAGINA FACEBOOK: 2713 like e 2824 follower attuali. Un incremento di 424 like alla pagina e 499 follower rispetto al 2019.

 

SITO INTERNET: 27.780 visite al sito, l’82,4% del totale di chi ha visitato il sito era “nuovo utente”, 92,3% degli utenti si è loggato dall’Italia o si tratta di Italiani loggati dall’estero. Rispetto al 2019 vanno analizzati i dati di «Visite al sito» che sono aumentate di 209 unità e di «sessioni di vista» per le quali si registra un incremento di 4.164 sessioni.

Il sito internet è stato continuamente aggiornato e modificato per mantenere costante l’informazione su progetti, servizi, eventi, dati della Cooperativa.

 

EVENTI SPECIALI.

  • Il corso fotografico che si è svolto nella comunità di Fara Olivana e, per il quale, i ragazzi che hanno partecipato, hanno realizzato diverse fotografie poi raccolte in una mostra organizzata negli spazi della comunità;
  • Partecipazione a «Smart Future Academy» al Palaleonessa di Brescia, l’evento che ogni anno mette in contatto aziende e scuole nell’ambito della formazione;
  • Racconto continuo su sito e social dell’esperienza della cooperativa durante l’emergenza sanitaria da coronavirus;
  • Realizzazione di materiale di comunicazione sull’emergenza coronavirus per i servizi di strada, in più lingue;
  • Interviste, video, promozione sui media locali dei servizi, delle storie degli operatori, delle attività che la Cooperativa promuove e realizza. Il tutto è presente sul sito e sul canale Youtube della cooperativa;
  • Creazione del profilo Instagram relativo al progetto SS42, inteso non solo come strumento di comunicazione, ma come vera e propria azione di progetto nel momento in cui l’aggancio con i giovani non era fisicamente organizzabile per motivi di chiusura dei locali e dei luoghi di ritrovo;
  • Partecipazione al progetto di Podcast «Le voci dell’accoglienza» organizzato dal CNCA Lombardia con l’agenzia BeOpen di Milano;
  • Collaborazione con l’Istituto Foppa del gruppo Santa Giulia, per definire attività di scambio e condivisione tra nostri utenti, nostri servizi e studenti dei corsi;
  • Partecipazione alla stesura del volume «La Cooperazione Brescia ai tempi della pandemia – Esperienze di resilienza organizzativa»;
  • Presenza sulle piattaforme «Integrarsi in Vallecamonica» della Comunità Montana di Vallecamonica e «Soci in rete» di Banca Etica;
  • Promozione del volume «Il fare cooperativo nelle carceri lombarde» organizzate da Liberedizioni, editore del libro;
  • Continua promozione dei nostri servizi presso gli enti invianti e dei laboratori ergoterapici per eventuali aziende committenti;
  • Partecipazione all’Open Day 2020 promosso dal CNCA;
  • Promozione delle attività per la Giornata Mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre.

 

 

1.2.   AREA FUNDRAISING

 

La strategia della Cooperativa di Bessimo per raccogliere fondi e sostenere progetti e attività si collega fortemente allo scambio sociale.

La comunicazione è legata in maniera inscindibile al Fundraising, ne diventa strumento e voce per raggiungere il più alto numero di persone possibile, per raccontare all’esterno quali e quanti bisogni siano potenziali beneficiari delle somme di denaro raccolte sotto forma di donazioni e, soprattutto, di quanto sia importante la relazione tra persone, tra enti, tra mondo dell’impresa e mondo del sociale.

Qui di seguito vengono sintetizzati alcuni eventi cardine del fund raising del 2020:

  • Partecipazione alla «Giornata di Raccolta del Farmaco», organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus dal 4 al 10 febbraio. Raccolte 2.057 confezioni di farmaci per un valore di 16.559 € a beneficio di quegli utenti che non hanno la possibilità di acquistare farmaci da banco.
  • Nel 2020 è continuata la campagna “Botteghe Solidali”, in collaborazione con alcuni esercenti della zona di Bagnolo Mella / Leno / Gottolengo.
  • Da fine febbraio a ottobre è stata realizzata la campagna 5×1000 del 2020 con lo slogan «Fatti un tetto!», dedicato al progetto di Housing Sociale cofinanziato da Fondazione Cariplo.
  • Partecipazione della pastasciutta antifascista presso l’ARCI di Gambara;
  • Promozione della campagna «ex utenti donatori»;
  • Proposte sulla piattaforma «volontariperungiorno.it» che permette di entrare in contatto con potenziali volontari, sia singoli che a livello aziendale, per intessere relazioni umane ed economiche;
  • Proseguita la campagna di promozione della possibilità di destinarci un lascito testamentario;
  • Promozione della Cooperativa sulle piattaforme di raccolta fondi online, vetrine gratuite a livello nazionale dedicate al terzo settore che mette in contatto enti e donatori;
  • Nel 2020 abbiamo promosso le attività dell’Area Inclusione Sociale con la campagna «In strada ogni giorno con la grave marginalità» sulle piattaforme GIVING TUESDAY, UN GIORNO PER DONARE, ITALIA NON PROFIT, RETE DEL DONO, BUONA CAUSA.
  • A Novembre 2020 abbiamo attivato una campagna di raccolta di fondi e di beni alimentari per il Drop-In di Bergamo.
  • Ad aprile abbiamo partecipato alla campana di raccolta fondi proposta dal portale Italia Non Profit e dedicata all’emergenza da coronavirus
  • Abbiamo partecipato all’organizzazione e alla preparazione dell’iniziativa «Lampadina Sospesa» del Bricocenter di Cremona.
  • Proseguita la collaborazione con il Banco Alimentare della Lombardia. I prodotti sono destinati esclusivamente ai progetti strada ed ai progetti di prossimità e che, nel 2020, hanno ricevuto 4229 pacchi viveri.

 

Abbiamo continuato a ringraziare, e ringraziamo, tutti i donatori che hanno dedicato risorse o beni alle Comunità e alla Cooperativa, il nostro “grazie” per ogni dono è continuo.

 

1.2.1.     Impiego quote raccolte tramite il 5×1000

In riferimento alle disposizioni del D.M. 2 aprile 2009 art. 3, siamo ad indicare l’impiego delle quote relative al contributo del “5X1000 dell’IRPEF” per l’anno 2020.

L’importo assegnato e riscosso nel 2020 è stato di 17.787,14 euro, composto dalla quota di 5×1000 dell’anno 2017/2018 (8.871,91€) e dell’anno 2018/2019 (8.915,23€).

La quota di 5×1000 del 2017/2018 era a sostegno della Comunità Educativa di Malonno e la quota del 2018/2019 era a sostegno del Servizio Residenziale Sperimentale per gioco d’azzardo patologico “Fantasina: Regina di Cuori”.

 

 

1.3.   FATTORI RILEVANTI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

 

Come ampiamente rappresentato, la Cooperativa di Bessimo si colloca nella rete dei servizi per le dipendenze della Regione Lombardia, insieme ad altri servizi che rispondono ai bisogni di quelle fasce di popolazione (sia giovanile o adulta) che presentano disturbi da uso di sostanze e dipendenze comportamentali, attraverso un’articolata offerta di prestazioni erogate da strutture sia pubbliche che private.

La rete dei servizi regionale per le dipendenze è attualmente composta:

  • dagli ambulatori pubblici (SERT – Servizi per le Tossicodipendenze) e privati accreditati (SMI – Servizi Multidisciplinari Integrati) dove vengono fornite prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione in relazione ai disturbi da uso di sostanze e alle dipendenze comportamentali. Questi ambulatori erogano inoltre prestazioni all’interno degli Istituti Penitenziari.

La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce in forma consortile lo SMI di Concesio (BS).

  • dai Servizi residenziali (comunità) che forniscono trattamenti in regime residenziale e si articolano in diverse tipologie a seconda del bisogno prevalente. L’accesso a tali servizi necessità di una certificazione rilasciata da un servizio ambulatoriale (SerT o SMI) e il trattamento è gratuito.

La Cooperativa di Bessimo ONLUS ha una rete di 16 servizi residenziali accreditati al sistema socio sanitario regionale sui territori di quattro ATS.

  • dai Servizi semi residenziali che forniscono trattamenti riabilitativi e risocializzanti durante alcune ore della giornata.

La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce servizi di drop in nelle città di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova.

  • dai progetti di Riduzione del Danno (RdD) e Limitazione del Rischio (LdR), che hanno tra i loro obiettivi quello di favorire un aggancio precoce ed offrire prestazioni finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle persone che sono coinvolte nell’uso di sostanze legali ed illegali e che vivono in situazioni di grave marginalità, attraverso strategie ed interventi di riduzione del danno e del rischio.

La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce interventi di questo tipo sui territori delle provincie di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

L’utenza proviene per la maggior parte dalle provincie di Brescia, Bergamo, Milano e Cremona. Nel corso del 2020 la Cooperativa ha collaborato con 100 servizi per le dipendenze lombardi (di cui 11 NOA), ed altri servizi per le dipendenze di Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino e Alto Adige.

I servizi residenziali devono rispondere ai requisiti previsti dalla normativa regionale in relazione agli aspetti strutturali, funzionali e di appropriatezza e sono soggetti a vigilanza da parte di appositi servizi delle ATS.

L’entrata proveniente dalle rette giornaliere degli utenti nelle comunità si distingue in:

  • rette di utenti lombardi con un budget fissato annualmente e assegnato dalla regione alle ATS, che lo suddividono per ogni comunità terapeutica presente sul loro territorio. I budget, il loro aumento o diminuzione in base a eventuali iper o ipo produzioni, le eventuali compensazioni tra unità di offerta diverse nella medesima ATS, vengono normati annualmente dalle Regole di Sistema emanate con una specifica DGR da Regione Lombardia. La Cooperativa di Bessimo si configura come Ente Unico, disponendo quindi di un budget unico per ogni ATS.
  • rette di utenti extra lombardi (il cui valore è lo stesso delle rette per gli utenti lombardi), derivanti dalla presenza di utenti non residenti in Lombardia. I ricavi derivanti da tali rette non hanno un limite fissato (come nel caso dei budget lombardi) e sono a carico dei servizi dipendenze invianti;
  • rette di minori non tossicodipendenti inseriti nella comunità educativa di Casa Mika e/o nelle comunità specialistiche per nuclei familiari, che sono a carico dei comuni o delle aziende sociali consorziate (non delle ATS). Tali rette, definite annualmente dalla Cooperativa, non hanno un limite fissato, ma dipendono dal numero di ingressi e dai giorni di presenza;
  • rette per sperimentazione di servizi residenziali per il contrasto al gioco  d’azzardo patologico   disposte dal D.G.R. Lombardia XI/585 del 2018;
  • contributi pubblici su progettualità specifiche (attualmente prevalentemente POR-FSE) sull’area della RDD, LDR, Carcere;
  • contributi privati da Fondazioni o altre istituzioni donative a copertura di quote parte dei costi delle aree RDD, LDR, Carcere.

La Cooperativa nella sua presenza sul territorio mantiene da sempre rapporti con gruppi di volontariato organizzato e con singoli volontari, sia per il supporto e l’animazione alle comunità terapeutiche, sia per la realizzazione di interventi di prevenzione.

 

All’interno dell’operato della Cooperativa, diversi sono i fattori che consentono il raggiungimento degli obiettivi, o al contrario che possono rappresentare un rischio per il loro raggiungimento, di seguito sono elencati, a seconda del grado di rischio (basso, medio, alto) i fattori che ogni anno sono analizzati dalla governance della Cooperativa, mettendo poi in atto azioni e correttivi per la loro mitigazione e controllo.

Nel 2020 il rischio di “infezioni in comunità” (già presente, monitorato e controllato) ha cambiato completamente accezione, grado di pericolosità, strumenti di intervento, a causa della diffusione dell’emergenza da Covid-19.

Nel corso del 2020 è stata inoltre approvata la nuova Legge Regionale sulle Dipendenze, per la quale si attendono chiarimenti normativi, per capire concretamente in cosa e come cambieranno i servizi della Cooperativa (soprattutto ci si chiede come verranno modificate le Comunità e le regole e standard attualmente in vigore).

 

RISCHIO AREA
GRADO DI RISCHIO BASSO  
Costo di avviamento di nuovi servizi Sviluppo
Rischio di perdita dei dati della cartella elettronica e del server Sistema Informativo
Rischio di non rispettare gli standard funzionali regionali con le ore qualificate Risorse Umane
Rischio di diffusione non autorizzata dei dati relativi agli utenti Sistema Informativo
Rischio di mancata manutenzione di impianti o attrezzature Locali e automezzi
Rischio di mancanza di informazioni sulle emergenze Locali e automezzi
Rischio di presenza della legionella nelle strutture residenziali Locali e automezzi
Rischio di impropria gestione degli alimenti Magazzino
Rischio di impropria gestione dei farmaci Magazzino
Rischio legato al Fondo Sanitario Regionale Fattori Esterni
Lavorazioni realizzate dei laboratori ergo terapici delle nostre comunità Servizi socio sanitari
GRADO DI RISCHIO MEDIO  
Reperimento e costo del personale Risorse Umane
Progetti temporanei realizzati grazie a finanziamenti pubblici e privati Inclusione Sociale

Sviluppo

Rischio di scarso numero di inserimenti di minori nella comunità educativa Servizi socio sanitari
GRADO DI RISCHIO ALTO  
Rischio legato alla revisione del Sistema delle Dipendenze Regionale Fattori Esterni
Rischio correlato alla crisi di impresa e dell’insolvenza Amministrazione
Presenza di utenti in comunità Servizi socio sanitari
Altri costi Amministrazione
Rischio legato alla sperimentazione  di  un servizio residenziale  specifico per giocatori patologici Sviluppo
Rischio di infezioni in comunità Locali e automezzi

 

 

 

 

 

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6. OBIETTIVI E ATTIVITÀ

Per raggiungere gli obiettivi e realizzare la Mission, la Cooperativa di Bessimo gestisce:
• 14 comunità terapeutiche residenziali (di cui una con un modulo di comorbilità psichiatrica e sei con moduli per per poliassuntori e alcoldipendenti);
• un Servizio di Bassa Intensità Assistenziale;
• una comunità educativa per minori e madri in difficoltà;
• una comunità residenziale per il gioco d’azzardo patologico,
• una rete di appartenenti per l’housing sociale;
• servizi di riduzione del danno nelle città di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova;
• servizi di supporto (Servizio Accoglienza, Sede Amministrativa, Sede Area Strategica, Ufficio Legale);
• un servizio di counseling per adolescenti e giovani,
• un servizio di counseling rivolto a familiari di persone con problemi di dipendenza,
• servizi di supporto a persone in difficoltà (carcere, condominio),
• interventi di prevenzione,
• interventi per il contrasto al gioco patologico.
Il dettaglio delle attività del 2020 per ogni servizio elencato, è di seguito presentato.

6.1. I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA RESIDENZIALE

6.1.1. Servizio Accoglienza
Il Servizio Accoglienza gestisce e coordina le richieste di inserimento degli utenti nei servizi residenziali gestiti dalla Cooperativa.
Nel corso del 2020 il Servizio Accoglienza ha ricevuto 534 segnalazioni di ingresso (persone effettive).
Negli anni precedenti:
• 676 nel 2019
• 718 nel 2018
• 651 nel 2017
Di queste 534, 339 maschi e 195 femmine provenienti dai SerD/SMI delle ASL appartenenti al nostro bacino d’utenza oppure direttamente da chi chiedeva l’ingresso, da genitori, da volontari ecc.
Le segnalazioni raccolte NEL 2020 provenivano dalla Regione Lombardia per 509 segnalazioni:
• 608 nel 2019
• 671 nel 2018
Le richieste totali extra lombarde nel 2020 sono state 25 mentre erano state:
• 68 nel 2019
• 47 nel 2018
• 36 nel 2017

Nel 2020 la domanda di inserimento è diminuita di 142 richieste rispetto all’anno precedente.
In sintesi la richiesta di trattamento è diminuita su tutte le tipologie, ovviamente da tenere in considerazione che il 2020 è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid 19.
Delle 534 segnalazioni il Servizio Accoglienza ha effettuato prevalentemente colloqui da remoto per le valutazioni, 221 persone di cui 17 in carcere.
Nel 2020 sono stati gestiti:
• 534 – i nuovi contatti
• 329 – le pre-ammissioni alle varie strutture
• 268 – persone effettivamente inserite (293 nuovi programmi gestiti, si ricorda che una persona può effettuare più inserimenti nello stesso anno)
• 33 – trasferimenti interni alle nostre diverse strutture (sia temporanei che definitivi)
Continuano le richieste di inserimento di persone che fanno uso esclusivamente di cocaina, si confermano gli inserimenti di persone con cure farmacologiche legate a disturbi psichici più o meno lievi.
Per alcune persone la terapia è stata mantenuta anche durante il percorso comunitario mentre per altri è stata scalata e poi interrotta. L’esperienza acquisita negli anni precedenti ci ha portati a continuare gli inserimenti di utenti con problematiche psichiatriche.
Si mantiene ancora costante la richiesta di ingressi in comunità di persone dipendenti seriamente compromesse.
Nel 2020 le richieste di inserimento di persone con cittadinanza non italiana sono state complessivamente 52, sono state valutate tenendo conto dei requisiti richiesti dalla Cooperativa di Bessimo.
Nel 2020 sono state respinte complessivamente 80 richieste.
Negli anni precedenti:
• Nel 2019 erano state respinte 77 richieste (di cui 0 a Capo di Ponte)
• nel 2018 erano state respinte 83 richieste (di cui 1 a Capo di Ponte)
• nel 2017 erano state respinte 53 richieste (di cui 1 a Capo di Ponte)
Si conferma l’alto numero di richieste respinte e ciò conferma essere un indicatore delle complicanze sociali e sanitarie degli utenti che vengono segnalati. In questo senso e per alcuni casi il servizio Accoglienza si è anche avvalso della consulenza dello psichiatra.

6.1.2. Servizio Consulenza Legale
Al Responsabile del Servizio Accoglienza è stata assegnata la mansione della consulenza Legale (da non confondere con uno Studio Legale): egli ha il compito di consigliare gli operatori e gli utenti in carico alle diverse Comunità Terapeutiche della Cooperativa di Bessimo in relazione a tutte le problematiche penali che li riguardano.
In particolare cerca di ricostruire le posizioni penali di tutti gli utenti pregiudicati in modo da evitare il verificarsi di ordini di carcerazione inaspettati a causa di sentenze divenute esecutive.
Relativamente ai nuovi ingressi del 2020 nelle varie strutture della Cooperativa Sociale di Bessimo, sono arrivate 20 persone sottoposte a varie misure penali, infatti di questi soggetti si specifica che:
• 15 sono arrivati con la misura dell’affidamento in prova al servizio sociale o con affidamento provvisorio in attesa di camera di consiglio o in sospensione esecuzione della pena;
• 1 persona agli arresti domiciliari esecutivi;
• 3 agli arresti domiciliari;
• 1 persona sottoposta alla detenzione domiciliare
Si evidenzia che nel 2020 altre 58 persone, durante la permanenza in comunità, hanno ricevuto condanne definite per reati pregressi e hanno iniziato a scontare in comunità la loro pena con una misura alternativa: arresti domiciliari, libertà controllata, Sorveglianza speciale, affidamenti, obblighi di dimora.
Il servizio consulenza Legale ha curato e collaborato con le varie Comunità alla documentazione relativa alle varie procedure penali.
Ciò si è svolto nello specifico attraverso consulenze informative:
• Dichiarazioni di presenza per le varie udienze;
• Consulenze relative alle multe penali;
• Consulenze relative alle richieste di gratuito patrocinio;
• Consulenze e/o segnalazioni di eventuali interruzioni ai vari organi competenti;
• Consulenze e/o procedure per eventuali scarcerazioni.
Per quanto riguarda le udienze (processi vari, testimonianze, camere di consiglio, udienze per minori ecc.) nel corso del 2020 sono state complessivamente 90.
Durante l’anno sono avvenute 5 carcerazioni (8 carcerazioni nel 2019 e nel 2018), tutte per revoche delle comunità.
Le persone sottoposte a limitazioni della libertà al 31 Dicembre 2020 che risultano inserite presso le nostre diverse Comunità Terapeutiche sono le seguenti:
• 12 utenti con la misura dell’affidamento in prova al servizio sociale;
• 3 utenti con l’affidamento provvisorio;
• 2 utenti con la misura della detenzione domiciliare;
• 4 utenti agli arresti domiciliari esecutivi;
• 1 utente agli arresti domiciliari;
• 1 persona in differimento pena;
• 1 persona in libertà controllata;
• 12 persone in sospensione dell’esecuzione pena in attesa dell’affidamento.
Tutta la documentazione legale ritenuta significativa, è stata e caricata direttamente nella sezione apposita della cartella elettronica. Infine si conferma la tendenza che molte comunità non inviano come previsto dalle nostre procedure interne lo schema aggiornato degli utenti con limitazioni della libertà e la documentazione penale dei vari utenti, segno questo forse che ormai hanno acquisito una buona capacità di gestione di tali situazioni.

6.1.3. Malonno: Casa Mika

Profilo generale del servizio Comunità educativa per minori e madri in difficoltà. autorizzata al funzionamento per 10 posti incluse le madri e 4 posti autorizzati per una casa alloggio per l’autonomia.
Tipologia utenza Donne con figli e minori non accompagnati con meno di 12 anni.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 4 operatori part time. L’equipe si riunisce settimanalmente per momenti di verifica e confronto e ogni 15 giorni in supervisione con la psicoterapeuta. In caso di necessità si attiva una consulenza con una psicoterapeuta specializzata sull’intervento con i minori.
Punti centrali del programma educativo Questa comunità offre un’accoglienza a minori e madri in difficoltà. Si propongono anche programmi brevi finalizzati a rispondere a bisogni con carattere di emergenza ed a un inquadramento della situazione.
Numero utenti e conclusione programmi educativi
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Malonno per svolgere un programma educativo 4 minori e 2 madri. A questi si aggiungono i 7 minori e 3 madri presenti al 1 gennaio 2020. Si sono svolti, o erano in corso al 31 dicembre 2020, complessivamente 11 programmi per minori e 5 programmi per madri con figli. L’età media dei minori è anni 6; il range è 0-12 anni. L’età media delle madri è di anni 32 e il range è 27-38. La media complessiva di presenze degli utenti è stata 5,2 per i minori e 2,4 per le madri.
Esiti programmi svolti nel 2019 adulti minori
Conclusi positivamente 2 9
Interrotti 0 0
Per trasferimento 2 1
Totali 4 10

Incontri con i servizi invianti Numero incontri con Servizi Tutela Minori 20 (soprattutto in modalità da remoto). La comunità ha continuato a collaborare con i Servizi invianti, con il Tribunale per i Minorenni e con gli Ospedali. Due udienze con Tribunale per i Minorenni di Brescia in modalità da remoto
Attività culturali e con il territorio Non abbiamo potuto partecipare alle varie attività anche sportive rivolte ai minori in età scolare causa emergenza sanitaria.
Attività con le famiglie Le visite protette con familiari di riferimento si sono svolte in spazi neutri, oppure da remoto, secondo un calendario concordato coi Servizi Minori.
Attività sanitarie Realizzate: 20 visite pediatriche, 12 visite/esami specialistici, 9 vaccinazioni, 15 visite dal medico di base. Effettuate 4 visite neuropsichiatriche, 7 sedute con Psicomotricista e si è proseguito un percorso di 3 sedute con una Psicologa del Consultorio ATS. Quattro le visite presso vari CPS, 25 colloqui presso il Sert e due visite dentistiche.
Conclusioni e considerazioni finali Il lavoro educativo svolto durante l’anno è stato notevole e complesso anche per la gestione dell’emergenza sanitaria che ha complicato il rapporto con l’utenza e con i famigliari. Si è come sempre lavorato su piccoli obiettivi concreti raggiungendo discreti risultati. Si continua ad utilizzare la cartella elettronica, adattandola al tipo di utenza. Si è collaborato con i Servizi invianti, partendo dalle procedure di ingresso (quarantena etc) e dalla definizione del Progetto Educativo individualizzato, al fine di aumentare la condivisione e la corresponsabilità di tutte le parti coinvolte. Molto complessa si è rivelata la gestione di un minore con problematiche psichiatriche; fondamentale è stata la collaborazione di tutta l’equipe educativa

6.1.4. Comunità di Paitone.

Profilo
generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa femminile, con programmi brevi e/o di orientamento con accesso veloce al trattamento. Accreditata per 23 posti: 7 per Modulo alcolisti e polidipendenti e 16 per trattamento terapeutico riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti e alcoliste, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori part time, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa e un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico Colloqui settimanali, attività educative, gruppi gestionali e motivazionali, attività ergo terapiche, colloqui settimanali con psichiatra e psicologo (valutazione), incontri settimanali con infermiere, riunione generale. Dato il momento di Pandemia tali attività si sono svolte a volte in presenza e a volte da remoto a seconda delle disposizioni ministeriali e seguendo le indicazioni contenute nel POG della Cooperativa di Bessimo.
Numero utenti e conclusione programmi terapeuti Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità terapeutica di Paitone 28 utenti donne, alle quali si aggiungono le 18 donne già presenti a gennaio 2020. Complessivamente si sono svolti, o erano in corso al 31 dicembre 2020, 46 programmi terapeutici. La media complessiva delle utenti presenti giornalmente nel 2020 è stata di 13,5, l’età media è stata di 38 anni e l’età mediana di 40anni; il range di età è variato da 19 a 57 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.
Programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 11 32%
Interrotti 14 41%
Per arresto 0
Per allontanamento 4 12%
Per trasferimento 5 15%
Totali 34 100%

Incontri con i servizi invianti 15 incontri con SerD lombardi in presenza e 27 colloqui in modalità da remoto; 1 incontro/colloquio c/o Ufficio Accoglienza di Manerbio; 1 incontro/colloquio c/o la Comunità di Gottolengo/Adro; 5 accompagnamenti c/o strutture della Cooperativa di Bessimo; 8 colloqui c/o strutture di altre Cooperative in presenza e 8 da remoto ; 4 accompagnamenti c/o strutture di altre Cooperative.; 3 c/o Tribunali lombardi Milano/Lodi, 4 incontri con Servizi di Tutela Minori Milano/Bergamo ; 8 accompagnamenti per svolgere pratiche di segretariato sociale.
Attività culturali e con il territorio Nel corso del 2020 sono state organizzate 13 uscite sul territorio. Le destinazioni sono state Salò, visite al santuario di Paitone, la sala polivalente del Comune di Paitone, dove si è assistito alla proiezione di un film in occasione della Giornata della Memoria. Si sono organizzati incontri periodici con l’azienda Agricola con la quale avremmo dovuto strutturare un progetto (Pollaio Sociale), il quale è stato congelato per via della pandemia in corso. All’inizio dell’anno erano in corso le attività con i volontari introdotte nel 2019, ma successivamente sono state sospese a causa della pandemia in ottemperanza a quanto previsto dal POG.
Attività con le famiglie e figli Per i primi due mesi del 2020 le visite con i familiari/compagni/mariti sono state organizzate all’interno della struttura, tendenzialmente una volta al mese e trascorsi 45 giorni dall’ingresso dell’utente. In seguito gli incontri con i congiunti sono stati effettuati seguendo le indicazioni contenute del POG. Gli incontri con i figli sono avvenuti all’interno della struttura per i primi mesi dell’anno (3 volte) e poi sul territorio di residenza/domicilio del minore, in base alle indicazioni del Servizio Tutela Minore preposto (11 accompagnamenti presso gli spazi neutri Milano/Bergamo).
Attività sanitarie 5 visite medico di base; 50 esami strumentali; 40 prelievi ematici; 8 visite/esami c/o Infettivi di Brescia; 1 ricovero ospedaliero e 5 DH; 50 visite specialistiche.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nell’utenza femminile accolta si è ossrvato un aumento della presenza di persone polidipendenti; numerose sono state le donne presenti con disturbi sia di tipo psichiatrico, sia associati a disturbi dell’alimentazione. Le presenze settimanali dei consulenti psichiatra e psicologo sono risultate funzionali alla presa in carico e all’orientamento per le utenti presenti e come supporto all’équipe educativa. All’interno dell’equipe il turn over ha coinvolto 2 educatori full time e 1 part-time che si è dimesso e non è stato ancora sostituito.

6.1.5. Comunità di Cremona.
Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile accreditata per 19 posti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 1 psicoterapeuti, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione si svolge ogni due settimane.
Punti centrali del programma terapeutico. Questa comunità è orientata ad offrire programmi per persone che necessitano di trattamenti terapeutici e riabilitativi individualizzati, che possono arrivare anche fino a 36 mesi. Il percorso prevede gruppi settimanali terapeutico-riabilitativi. All’interno della comunità è presente un appartamento accreditato per sviluppare gradi maggiori di autonomia prima della dimissione.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Cremona per svolgere un programma terapeutico 16 maschi, a cui si aggiungono i 18 utenti già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 31 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 14,8; l’età media è stata di 40 anni; il range di età varia dai 19 ai 57 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi svolti nel 2020
Conclusi positivamente 7 33 %
Interrotti 12 57 %
Per allontanamento 1 5 %
Per trasferimento 1 5 %
Totali 21 100 %

Incontri con i servizi invianti Gli incontri con i SerD sono stati sospesi in presenza e garantiti solo da remoto, ma implementati rispetto alla consuetudine, questo per la facilità di collegamento senza spostamenti fisici, spesso difficili da organizzare a causa del Covid. Sono stati effettuati 39 incontri di verifica con i SerD e 4 con Uepe, tutti in videoconferenza. Mentre sono stati fatti 3 accompagnamenti c/o Tribunali in presenza.
Attività culturali e con il territorio Le uscite sono state drasticamente ridotte per ragioni legate alla pandemia, solo sull’estate è stato possibile organizzare qualche uscita all’esterno in territori limitrofi. Rispetto ai rapporti con il territorio sono stati mantenuti comunque i contatti telefonici, ma si è evitato l’ingresso ad estranei sempre.
Attività con le famiglie Il “gruppo familiari” è stato sospeso a causa Covid. Gli incontri con le famiglie, le compagne ed i figli sono stati interrotti a causa della pandemia, ma è stata notevolmente implementata la possibilità di telefonate, tant’è che è stata istituita una postazione ad hoc per le videochiamate a famigliari e amici. Le telefonate sono a numero libero della durata di 15 minuti ciascuna.
Attività sanitarie Per quanto concerne le visite sanitarie queste si sono notevolmente ridotte a causa della pandemia ed è stata data precedenza a quelle essenziali. Sono stati effettuati circa 51 accompagnamenti a visite o altre prestazioni di carattere sanitario.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nell’anno 2020 la complessità e la diversità delle caratteristiche dell’utenza, da un punto di vista sia penale sia di carattere sanitario, hanno portato l’équipe a consolidare la diversificazione della proposta terapeutica; inoltre la pandemia da Covid ha aumentato l’abbandono prematuro di alcuni ospiti; alcuni hanno abbandonato perché venuti meno i presupposti di accompagnamento al reinserimento, mentre altri hanno abbandonato durante la quarantena preventiva perché troppo difficile da gestire.

 

6.1.6. Comunità di Fara Olivana.

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile, accreditata per 20 posti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche con misure di limitazione della libertà (affidamento in prova, arresti domiciliari, messa alla prova ecc.).
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali full time, 2 educatore professionale part time (16 ore/22 ore), 1 psicologa, uno psichiatra e 1 supervisore. A cadenza settimanale è stata effettuata l’equipe educativa, a cadenza quindicinale la supervisione dell’equipe ed a cadenza mensile l’equipe multidisciplinare.
Punti centrali del programma terapeutico La psicologa ha incontrato tutti gli utenti per una valutazione iniziale ed alcuni ospiti per un supporto psicologico durante tutto il trattamento residenziale. Nonostante l’emergenza Covid 19, i colloqui con la terapeuta non si sono mai sospesi, ma sono stati organizzati da remoto.
Sono sempre continuati i gruppi terapeutici gestiti dagli educatori (nonostante l’emergenza Covid 19), a cui hanno partecipano tutti gli utenti divisi in gruppi più ristretti: gruppo accoglienza, gruppo emozioni, gruppo trattamento prevenzione e ricaduta, gruppo emozioni verticali, gruppo assertività, gruppo gestione del conflitto, gruppo rifletto.
Gli Educatori hanno incontrato settimanalmente gli utenti in colloquio e gestito e organizzato anche momenti di svago ludico-ricreativi in gruppo internamente alla comunità.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici Nel corso del 2020 hanno fatto ingresso nella Comunità di Fara Olivana per svolgere un programma terapeutico 23 maschi maggiorenni, a cui si devono aggiungere i 20 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 43 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 19, l’età media è stata di 37 anni e l’età mediana di 35 anni; il range di età è variato dai 19 ai 55 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti, mentre tutti i dati inseriti sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020.
Esiti programmi svolti nel 2020
Conclusi positivamente 14 50 %
Interrotti 7 25 %
Per arresto (per revoca) 2 7%
Per allontanamento 3 11 %
Per trasferimento 2 7 %
Totali 28 100 %

Incontri con i servizi invianti In totale si sono svolti 36 incontri di verifica e progettazione: 26 con SerD/SMI, 4 con UEPE/USSM e 4 Servizi Tutela Minori. Sono stati effettuati 2 incontri al CPS. A causa dell’emergenza Covid 19 la maggior parte degli incontri sono stati svolti in modalità on line e alcuni incontri sono stati sostituiti da telefonate di aggiornamento.
Attività culturali e con il territorio Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid 19, si sono svolte poche attività sul territorio.
Ci sono state nei mesi estivi alcune uscite in piccoli gruppi per l’attività di Montagnaterapia.
Ci sono state uscite in bicicletta e a piedi nei comuni limitrofi alla comunità.
Abbiamo partecipato ad un incontro on line organizzato dall’associazione Taxi1234 sul gioco d’azzardo e si è svolto on line un corso di Arte Terapia, tramite la fotografia, nei mesi estivi.

Attività con le famiglie e i genitori Sono state organizzate 2 giornate genitori nei mesi di Gennaio e Febbraio 2020, poi sospese a causa della situazione pandemica da Covid-19. Si sono sempre mantenuti contatti telefonici con i familiari da parte degli Educatori case manager e si sono agevolate videochiamate tra i familiari e gli utenti.
Attività sanitarie Le visite sanitarie, comprensive di visite odontoiatriche, interventi chirurgici, prelievi, medici di base, ecc. nel corso del 2020 sono state complessivamente 84.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nel corso del 2020 si sono attivatati percorsi individualizzati che hanno permesso agli utenti di partecipare ad attività di ricerca lavoro. Nel corso dell’anno 2 utenti hanno iniziato a lavorare in aziende situate in territori limitrofi. Nell’anno 2020 l’appartamento accreditato ha ospitato 4 utenti nella fase del reinserimento. Durante l’anno 2020, a causa dell’emergenza Covid 19, si sono agevolati rientri a casa di utenti in percorso da lungo tempo, si sono riviste alcune modalità di gestione dei gruppi terapeutici, dividendo gli utenti in più gruppi e si sono riviste alcune modalità nella gestione della verifica esterna.
6.1.7. Comunità di San Giorgio.

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa maschile accreditata per 20 posti per adulti.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti, alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali e arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 operatori part-time, 1 psicoterapeuta, 1 supervisore. Si svolgono un’èquipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. Si svolge una supervisione allo staff condotta da uno psicoterapeuta con cadenza quindicinale
Punti centrali del programma terapeutico Il Servizio è orientato ad offrire programmi per persone che necessitano di trattamenti terapeutici e riabilitativi basati su percorsi individualizzati per tempi e modalità (fino ad un massimo di 36 mesi). Il percorso prevede gruppi terapeutici educativi, colloqui con case manager e supporto psicologico. E’ possibile avviare percorsi formativi volti all’inserimento socio-lavorativo e programmare esperienze volte alla verifica delle autonomie personali acquisite (responsabilità, gestione di compiti e mansioni, organizzazione del proprio tempo).
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di San Giorgio per svolgere un programma terapeutico 18 maschi, a cui si aggiungono i 17 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 35 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 15, l’età media è stata di 40 anni e l’età mediana di 42,5 anni; il range di età varia dai 23 ai 58 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi svolti nel 2020
Conclusi positivamente 17 90%
Interrotti 0
Per arresto 0
Per allontanamento 1 5%
Per trasferimento 1 5%
Totali 19 100%

Incontri con i servizi invianti N°11 incontri di verifica con i SerD/SMI/NOA in presenza e N° 25 incontri di verifica con i SerD/SMI/NOA on line o telefoniche. N° 5 incontri di verifica con Uepe on line o telefonici.
Attività culturali e con il territorio Nel corso del 2020 la comunità ha organizzato le proprie attività compatibilmente all’evolversi della pandemia non potendo realizzare le consuete uscite ludico ricreative. Quando possibile si sono organizzate diverse passeggiate con l’operatore nelle zone limitrofe alla struttura per piccoli gruppi e incrementata l’attività fisica in autonomia nei pressi della struttura; n°3 uscite in piscina presso un agriturismo privato con accesso esclusivo; n° 1 uscita presso King Burger; creati alcuni momenti in struttura con l’acquisto di pizze e kebab. Si sono incrementati inoltre i momenti di aggregazione nel rispetto delle disposizioni anti covid con cineforum e tornei di calciobalilla.
Attività con le famiglie Con l’insorgere della Pandemia Covid-19 l’organizzazione delle visite parenti hanno necessitato di una nuova riorganizzazione data la chiusura agli esterni della struttura per diversi mesi. Per ovviare a questa situazione, si sono incrementate le occasioni dei contatti telefonici anche quotidiani con le famiglie e dove possibile in videochiamata. Sempre in linea con le disposizioni per il contenimento della pandemia si sono registrati comunque n° 11 accompagnamenti per visite destinate a figli e/o congiunti sempre con operatore. N° 10 visite in struttura con la presenza dell’operatore. N°12 esperienze esterne a casa.
Attività sanitarie La situazione pandemica da Covid-19 ha fortemente condizionato il lavoro di cura destinato agli ospiti. Durante il 2020 si sono effettuati n° 181 accompagnamenti di stampo sanitario (MMG, servizi specialistici, servizi ospedalieri) nonostante la chiusura di diversi reparti e n° 40 uscite, dove gli utenti si sono mossi in autonomia (gennaio/febbraio 2020).
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel corso dell’anno la formazione dell’equipe ha risentito dei condizionamenti derivanti dalla pandemia. La formazione destinata agli operatori si è infatti concentrata su aspetti di tipo sanitario con la partecipazione di tutti gli Educatori al Corso on line FAD e attraverso il coinvolgimento nel piano organizzativo gestionale emergenza Covid, steso dal Comitato Multidisciplinare Aziendale Emergenza. A beneficio dell’utenza, oltre alla riprogettazione dei percorsi individualizzati, si è lavorato per incrementare l’offerta tramite sperimentazione di nuovi gruppi terapeutici (gruppo di formazione/informazione Covid-19; gruppo legalità, gruppo musica ed un corso tramite videochiamate con uno chef che ha accompagnato gli ospiti nella preparazione di primi e secondi piatti). Di rilievo l’avvio della richiesta di accreditamento presso ATS Val Padana per n°2 nuovi posti letto e la ristrutturazione di un’unità abitativa destinata all’housing sociale con n° 3 posti letto. Importante anche il lavoro di accompagnamento sul territorio per soddisfare le principali necessità di vita degli ospiti, con n° 60 uscite di segretariato sociale con operatore. In merito agli ospiti accolti si è osservato sempre un discreto numero di persone con limitazione della libertà. Problematico è rimasto invece il tema di persone/pazienti (anche non certificati) con disturbi psichiatrici, per i quali si è necessario uno stretto legame di collaborazione con i servizi invianti.
6.1.8. Comunità di Bessimo

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti.
Accreditata per 22 posti: 6 alcol e polidipendenti e 16 terapeutico riabilitativa
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti, anche in affidamento ai servizi sociali o agli arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 turnisti, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi terapeutici e psicoeducativi, attività di laboratorio, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, colloqui individuali educativi, psicologici, psichiatrici ed infermieristici, riunione generale settimanale, revisioni con temi mirati, confronto di gruppo settimanale tra gli ospiti.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Bessimo per svolgere un programma terapeutico 25 maschi maggiorenni, a cui vanno aggiunti 22 utenti già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 47 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 17,3, l’età media è stata di 38 anni, l’età mediana di 37 anni; il range di età é variato dai 21 a 58 anni; questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 22 61%
Interrotti 12 33%
Per trasferimento 1 3%
Per allontanamento (revoca) 1 3%
Totali 36 100%

Incontri con i servizi invianti Gli incontri con i vari servizi nel corso del 2020 sono stati complessivamente: 12 tramite remoto con l’UEPE e 38 tramite remoto con i vari SerD.
Attività culturali e con il territorio Purtroppo, l’emergenza sanitaria Covid-19, non ha permesso di svolgere attività all’esterno della Struttura, portando a volte tensioni all’interno del gruppo ospiti; si è per questo cercato di rendere le giornate più piacevoli, inserendo attività ludiche ricreative.
Attività con famiglie Le visite parenti, hanno avuto un impatto negativo sui percorsi degli utenti, in quanto impossibilitati a vederli con la serenità e l’accoglienza di sempre.
Le visite sono state sospese per un lungo periodo di tempo. Nel 2020, ci sono state 10 incontri con i familiari, monitorati costantemente da un operatore, per garantire il distanziamento sociale ed il corretto utilizzo dei DPI. Sono state incrementate le telefonate con le famiglie e l’utilizzo di strumenti da remoto, questo per permettere e garantire la continuità affettiva.
Attività sanitarie Nel 2020 le prestazioni sanitarie sono state in totale 209, suddivise in esami strumentali, visite infettivologiche, visite oculistiche ed odontoiatriche.
Conclusioni e considerazioni finali
Nel 2020 si è avuta una presenza media giornaliera di circa di 13 utenti. Si sono avute meno persone in misura alternativa alla detenzione. Dall’analisi delle caratteristiche dell’utenza, si è rilevata una maggiore complessità di gestione e presa in carico, soprattutto per gli utenti compromessi anche da un punto di vista psichiatrico. La presenza costante però del consulente psichiatra ha fornito un supporto all’équipe educativa circa l’intervento terapeutico ed il monitoraggio della terapia farmacologica. Si è notato un aumento delle richieste, da parte di utenti e Servizi Invianti, di prosecuzione del percorso terapeutico presso Strutture di reinserimento lavorativo e nel 2020 vi è stata una collaborazione con alcuni di questi Servizi, per permettere ai pazienti di perseguire gli obiettivi finalizzati ad un reinserimento sociale e lavorativo strutturato. Non è stato possibile trascorrere, come di consuetudine, la settimana con tutto il gruppo utenti presso una località marittima. Da un punto di vista generale il 2020 si è configurato come un anno complicato e nonostante l’impegno all’innovazione da parte dell’equipe educativa si è registrato un significativo dato di abbandoni, in quanto gli utenti non hanno retto le limitazioni e restrizioni inerenti alla condizione covid-19.

6.1.9. Comunità di Capo di Ponte

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 20 posti: 6 alcol e polidipendenti e 14 terapeutico riabilitativi.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti.
Composizione équipe 1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori turnisti, 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. La comunità di Capo di Ponte è orientata ad offrire programmi brevi con un trattamento intensivo con un approccio cognitivo-comportamentale, per persone che abbiano un minimo di risorse cognitive e sociali, e finalizzati ad un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi con relativo cambio veloce del gruppo degli utenti.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Capo di Ponte per svolgere un programma terapeutico 30 maschi maggiorenni, a cui si aggiungono i 16 utenti presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 46 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 13,9, l’età media è stata di 37 anni e l’età mediana di 39 anni; il range di età varia da 22 anni a 58 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti, mentre tutti i dati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2020.
Esiti programmi svolti nel 2020
Conclusi positivamente 23 66%
Interrotti 9 26%
Per trasferimento 1 3%
Per allontanamento 2 6%
Totali 35 100%

Incontri con i servizi Gli incontri effettuati con i SerD e NOA nel 2020 sono stati circa 25 e sono stati realizzati con modalità di connessione da remoto.
Attività culturali e con il territorio Le attività ricreative nel 2020 sono state effettuate solo primi 2 mesi dell’anno; una gita in montagna e delle escursione sul territorio. Dal mese di marzo in poi non sono state organizzare uscite a causa della pandemia Covid.
Durante il periodo estivo, quando possibile e compatibilmente alle ordinanze in vigore, sono state effettuate passeggiate in piccoli gruppi con l’operatore.
Attività con le famiglie Nel 2020 non sono stati effettuati visite e colloqui periodici con le famiglie dei pazienti a causa delle restrizioni per la pandemia. L’equipe ha comunque mantenuto i contatti con i famigliari attraverso aggiornamenti telefonici o via mail. I pazienti hanno utilizzato le videochiamate come via preferenziale di contatto in quanto anche le visite in struttura sono state sospese per lunghi periodi.
Attività sanitarie Il numero indicativo di prestazioni sanitarie ed accompagnamenti a visite mediche effettuate nel 2020 si aggira intorno a 25. Sono state effettuate solo le visite di carattere urgente, per di più dentistiche.
Abbiamo avuto 4 persone in terapia sostitutiva nel 2020.
Abbiamo effettuato a cadenza bimensile gruppi di aggiornamento sanitario tenuti dall’infermiera che collabora con l’equipe.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nonostante il 2020 sia stato un anno complessivamente difficile da molteplici punti di vista, l’equipe ha continuato a proporre programmi terapeutici individualizzati ad ogni paziente, sostenendolo nell’individuazione di obiettivi calibrati, aderenti alla persona e condivisi, permettendo così un lavoro centrato sulle risorse e sui bisogni in un contesto che punta sempre alla valorizzazione dell’individuo.
L’integrazione nell’equipe di nuovi operatori ha consentito la revisione e l’approfondimento di alcuni argomenti e dei gruppi terapeutici proposti, aggiornandoli e rendendoli ancora più specifici. Si è ritenuto infatti indispensabile rendere ancora più mirato il lavoro di riconoscimento e gestione emotiva considerato anche il delicato periodo vissuto.

6.1.10. Comunità di Manerbio

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 25 posti: 6 alcol e polidipendenti e 19 per terapeutico riabilitativa.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 1 educatore per attività lavorative, 2 operatori part time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 psicoterapeuta supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Per ragioni legate alla pandemia si è reso necessario riorganizzare l’impianto educativo, nello specifico si sono rinforzati i gruppi terapeutici e psicoeducativi presenti, attivandone di nuovi. L’attività di laboratorio è stata interrotta per circa due mesi, mentre l’ippoterapia si è realizzata nei momento concessi dalla pandemia. Sono state organizzate uscite sul territorio consentite dalla pandemia. Sospeso il reinserimento lavorativo, i tirocini ed il volontariato. Implementati colloqui individuali con l’educatore case manager, il responsabile, lo psicoterapeuta e lo psichiatra.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Manerbio per svolgere un programma terapeutico 21 maschi adulti. A questi vanno sommati i 23 utenti presenti in comunità alla data del 1 gennaio 2020. Complessivamente si sono trattati nel corso dell’anno 44 utenti. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 20,4, l’età media è stata di 40 anni, il range varia da 23 a 58 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esiti programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 20 74%
Interrotti 2 7%
Per arresto per revoca 2 7%
Per allontanamento 1 4%
Trasferimento 2 7%
Totali 27 100%

Incontri con i servizi invianti Incontri con SerD sospesi in presenza e garantiti solo da remoto, ma implementati rispetto alla consuetudine, questo per la facilità di collegamento senza spostamenti fisici. Con i Servizi Tutela Minori e gli spazi neutro sospesi gli incontri in presenza per ragioni legate alla pandemia. Mantenuti i colloqui con l’UEPE sempre da remoto ed anche in questo caso implementati rispetto alla consuetudine. Ridotti drasticamente gli accompagnamenti a udienze presso Tribunali perché sospese in ragione della pandemia. Il fatto di poter essere più facilitati nell’organizzare incontri da remoto ha permesso che ci fosse un maggior confronto ed una maggiore presenza da parte dei servizi invianti.
Attività culturali e con il territorio Le uscite sono state drasticamente ridotte, solo sull’estate si sono potute organizzare uscite all’esterno, in territori per la maggior parte di montagna evitando luoghi dove potevano esserci assembramento. Rispetto ai rapporti con il territorio si sono mantenuti comunque i contatti telefonici, ma si è evitato l’ingresso ad estranei sempre.
Attività con le famiglie Gli incontri con le famiglie, le compagne ed i figli sono stati interrotti a causa della pandemia, ma sono state implementate le telefonate ed è stata attivata una postazione ad hoc per le videochiamate. E’ stata allestita inoltre una stanza per gli incontri con i famigliari, quando permesso, alla presenza di un educatore come da indicazioni del POG.
Attività sanitarie Le visite sanitarie sono state notevolmente ridotte a causa della pandemia e data precedenza a quelle essenziali. Abbiamo avuto 3 chiamate al 118 non per Covid; 50 visite specialistiche varie; i circa 20 prelievi ematici necessari sono stati effettuati dall’infermiere direttamente in struttura. Visite presso medico di base circa 40. Nel 2020 è stato più complesso gestire le pressanti richieste sanitarie degli ospiti perché gli ospedali, causa pandemia, hanno sospeso tutto ciò che era differibile; è migliorata la sinergia con il medico di base e con la psichiatra interna, la quale non ha mai interrotto la sua attività, utilizzando la video chiamata per effettuare le visite da remoto. L’attività sanitaria è costantemente in aumento perché maggiori sono le compromissioni sanitarie e le patologie di cui i pazienti sono portatori.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 si sono attivati complessivamente 23 programmi terapeutici, la tipologia di utenza ha presentato, in alcuni casi, patologie cliniche correlate alla tossicodipendenza, con deficit cognitivo o possibili comorbilità psichiatriche (spesso non diagnosticate) per le quali è stato richiesto un maggiore impegno da parte dell’équipe multidisciplinare interna. Sono stati mantenuti e consolidati i gruppi sia educativi che terapeutici che aiutano gli utenti a ricostruire relazioni funzionali ed a lavorare sulle loro difficoltà. E’ rimasto attivo il laboratorio di meccanica, anche se ci sono stati problemi con le commesse (causa pandemia) e si sono cambiate, in parte, le lavorazioni. Il gruppo di ippoterapia in maneggio con terapeute preparate sulla tossicodipendenza ha avuto un riscontro positivo ed è stato funzionale al tipo di utenza che vi ha partecipato. La presenza della pandemia da Covid ha rallentato tutte le attività rivolte all’esterno, ma ha permesso comunque di rafforzare il contatto terapeutico con i pazienti e di valorizzare l’utilizzo degli strumenti di cura (gruppi terapeutici e colloqui).
6.1.11. Comunità di Pudiano

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 18 posti: 6 alcol e polidipendenti e 12 per terapeutico riabilitativa.
Tipologia utenza Maschi tossicodipendenti e alcolisti anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 operatori part-time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Questa comunità è orientata ad offrire programmi brevi finalizzati ad un primo assestamento delle condizioni sanitarie, nonché ad un contenimento della dipendenza e ad un successivo orientamento verso altri servizi o un eventuale rientro sul territorio di provenienza. Si propongono quindi programmi brevi di tregua e orientamento.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità di Pudiano per svolgere un programma terapeutico 30 maschi, a cui si aggiungono i 16 utenti già presenti al 1 gennaio 2020 per un totale di 46 utenti trattati. La media giornaliera degli utenti presenti è stata di 11,8, l’età media è stata di 43 anni; il range di età varia da 21 a 60 anni.
Esiti programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 11 32%
Interrotti 4 12%
Per arresto 0
Per allontanamento 5 15%
Per trasferimento 14 41%
Totali 34 100%

Incontri con i servizi coinvolti 2 incontri in comunità con SerD, NOA, SMI, 8 incontri nelle loro sedi; 24 incontri in videochiamata da remoto con SerD, NOA, SMI; 6 incontri con UEPE; 2 accompagnamenti per colloqui in altre strutture residenziali; 5 videochiamate per colloqui in altre comunità; 5 colloqui/verifiche presso Servizio Accoglienza.
Attività culturali e con il territorio 1 gita; 9 uscite nel territorio limitrofo; nessun incontro con N.A. e con ACAT; 1 incontro sul GAP; nessun incontro con l’Associazione Dadodadodici di Orzinuovi e Terre Ludiche di Palazzolo, causa situazione pandemica.
Attività con le famiglie Nel 2020 si sono avute 13 visite dei familiari in comunità, 10 videochiamate a famigliari, 4 visite con accompagnamento con i figli minori presso spazio neutro e 8 videochiamate a figli minorenni.
Attività sanitarie e varie Nel corso del 2020 si sono svolti 7 accompagnamenti al Pronto Soccorso; 5 chiamate al 112 per emergenze sanitarie e 1 alla guardia medica; 2 accompagnamenti al CPS; 12 visite presso il Reparto Infettivi; 21 prelievi ematici; 13 visite dal medico di base; 54 visite specialistiche; 25 al SerD di Orzinuovi; 1 incontro alla Commissione patenti; 9 incontri in Uffici vari (ufficio postale, ACI, centro impiego, Tribunali, Comune, avvocati); nessun accompagnamento nelle comunità per incontri di coppia; 1 incontro con avvocati in comunità e 1 videochiamata con avvocato; 39 accompagnamenti in Posta o Bancomat
Sintesi del lavoro svolto Nel corso del 2020 la comunità di Pudiano ha continuato il lavoro di riflessione e strutturazione di gruppi educativi in base alle caratteristiche e tipologia di utenza presente. L’équipe ha lavorato molto sul consolidamento degli strumenti educativi proposti e sul miglioramento degli aspetti organizzativi/gestionali delle altre attività.
Il Covid ha rallentato i progetti degli utenti che si sono fermati presso la struttura per più tempo. Con i nuovi protocolli e normative si sono sperimentati nuovi modi di stare insieme e fare gruppo. Il periodo più difficile è stato tra novembre e dicembre, nel quale si è dovuto affrontare e gestire un focolaio interno da Covid-19. Periodo che ha destabilizzato equipe e utenti e dal quale si è usciti stanchi e provati.

 

6.1.12. Comunità di Adro

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa femminile con Modulo di trattamento specialistico per pazienti in comorbilità psichiatrica. Accreditata per 15 posti: 5 Modulo doppia diagnosi e 10 trattamento terapeutico riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti anche in comorbilità psichiatrica, in affidamento ai servizi sociali e in misure alternative al carcere.
Composizione équipe 1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori turnisti, 1 medico psichiatra, 1 supervisore, 1 psicologa e 1 infermiere. E’ prevista un’équipe settimanale educativa e un’équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi educativi a tema, attività di laboratorio ergoterapico, colloqui individuali con psichiatra, psicologa, case manager ed educatore, attività di bioenergetica, attività di yoga, ippoterapia, riunione generale e organizzativa.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità di Adro per svolgere un programma terapeutico 16 donne adulte. A queste pazienti si aggiungono le altre 13 già presenti nel servizio alla data del 1 gennaio 2020, per un totale complessivo di 29 utenti. La media giornaliera complessiva di presenze delle utenti è stata di 11,3
L’età media delle donne presenti nella comunità di Adro è stata di 40 anni e l’età mediana di 39 anni; il range di età delle ospiti varia da 26 a 56 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.
Esito programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 11 61%
Interrotti 7 39%
Per arresto 0 0%
Per allontanamento 0 0%
Per decesso 0 0%
Totali 18 100%

Incontri con i servizi Si sono svolti 11 incontri con Ser.D/SMI di cui 7 in modalità da remoto sulla piattaforma Skype; 2 accompagnamenti c/o avvocati; 11 accompagnamenti a CPS di cui 6 da remoto sulla piattaforma Skype; 10 accompagnamenti a Noa di cui 7 da remoto sulla piattaforma Skype; 5 accompagnamenti c/o Acli e centro per l’impiego; 3 incontri con UEPE di cui 1 da remoto sulla piattaforma Skype; 19 incontri con il Servizio Sociale per Minori, di cui 14 da remoto sulla piattaforma Skype.
Attività culturali e con il territorio Nel 2020 si sono svolte 3 serate animate da un volontario con tombola a premi; 1 incontro con gli AA; serate in compagnia dei volontari a cadenza settimanale fino a Febbraio 2020, poi stop causa emergenza sanitaria per Covid-19; 1 serata al Cinema; 1 cene sociali con volontari e utenti presso pizzeria o comunità; 2 gite fuori porta; 8 uscite al maneggio; 5 incontri in comunità di Yoga.
Attività con le famiglie 12 visite parenti, di cui 9 individuali e supervisionate da un operatore causa pandemia per Covid-19 (come previsto da POG); 1 incontro con partner; 23 incontri utente/figli in spazio neutro, di cui 15 in modalità da remoto sulla piattaforma Skype.
Attività sanitarie 12 visite specialistiche, 3 visite ginecologiche, 2 visite dentistiche, 16 prelievi ematici; 17 esami strumentali; 1 ricoveri; 3 accompagnamenti pronto soccorso; 2 esame urine; presenza in struttura del medico di base ogni 15 giorni e al bisogno in ambulatorio.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 la comunità ha dovuto fare i conti con la pandemia da Covid 19 e tutte le conseguenze di questa su più fronti. Ciò ha comportato una serie di cambiamenti e adattamenti che hanno modificato l’intero assetto del Percorso Riabilitativo Residenziale. In questa situazione ad Adro il gruppo è rimasto pressochè stabile nonostante tutte le restrizioni imposte. E’ da sottolineare una riduzione drastica delle attività esterne che hanno però comportato un conseguente aumento e consolidamento delle attività interne, sulle quali si è lavorato ed investito molto.

 

6.1.13. Comunità di Gottolengo

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica riabilitativa con Modulo alcol e polidipendenti. Accreditata per 23 posti: 6 alcol e polidipendenti e 17 per Terapeutico Riabilitativo.
Tipologia utenza Donne tossicodipendenti e alcoliste anche in affidamento ai servizi sociali e agli arresti domiciliari.
Composizione équipe
1 Responsabile, 4 educatori professionali, 2 educatori part time. 1 medico psichiatra, 1 psicoterapeuta, 1 infermiere, 1 supervisore. E’ prevista un équipe settimanale educativa ed un équipe mensile multidisciplinare. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, colloqui individuali, supporto psicologico e psichiatrico, gruppi educativi (gruppo orientamento, gruppo regole, riunione generale, gruppo prevenzione e trattamento della ricaduta), meditazione zen, attività ergoterapiche e riabilitazione sociale. Le attività di biodanza, arteterapia, uscite sul territorio, accompagnamento al reinserimento lavorativo, percorsi di formazione e di tirocinio professionalizzante sono state sospese a causa dell’emergenza sanitaria in corso (Covid 19). Nel corso dell’anno abbiamo introdotto un gruppo sport svolto nel parco interno alla struttura o all’interno del laboratorio, sempre nel rispetto del Protocollo anti contagio covid 19.
Inoltre, abbiamo introdotto il gruppo informativo/sanitario Covid 19, il quale è stato un prezioso strumento per fornire informazioni all’utenza rispetto alla pandemia in corso, alle indicazioni di prevenzione e gli aggiornamenti rispetto alle nuove disposizioni/indicazioni.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrate nella comunità di Gottolengo per svolgere un programma terapeutico 24 donne adulte, a cui vanno aggiunte le 19 già presenti al 1 gennaio 2020; si sono trattate pertanto complessivamente 43 pazienti. La media annuale delle presenze giornaliere delle utenti è stata di 16,6, l’età media è stata di 36 anni e l’età mediana di 38; il range di età varia da 20 a 59 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso delle utenti.
Esito programmi chiusi nel 2020
Conclusi positivamente 21 66%
Interrotti 9 28%
Per arresto 0 0
Per trasferimento 1 3%
Per allontanamento 1 3%
Totali 32 100%

Incontri servizi 4 incontri con SerD/SMI/ NOA in presenza e 40 in modalità da remoto, 2 in presenza con UEPE e 13 da remoto, 15 con Servizi Tutela Minori da remoto.
Attività culturali e con il territorio A causa della pandemia le attività culturali esterne alla comunità sono state sospese. Sono rimaste invece periodicamente le serate culturali su tematiche di interesse generale e sociale organizzate dall’educatore.
Attività con le famiglie A partire dal mese di Marzo 2020 sono stati sospesi gli incontri con i familiari in struttura e all’esterno (con figli e partner ospiti in altre comunità) e, solo eccezionalmente, si sono realizzati dopo un’attenta valutazione rispetto alla coerenza con gli obiettivi del progetto terapeutico, alle disposizioni delle tutele minori e allo stato di necessità inderogabili. Gli incontri sono tutti avvenuti nel pieno rispetto della normativa vigente. Per garantire alla nostra utenza la continuità, il rafforzamento e il miglioramento dei legami con i familiari abbiamo aumento il numero e la durata delle telefonate settimanali e abbiamo autorizzato le videochiamate a cadenza mensile.
Attività sanitarie 11 accompagnamenti per visite c/o infettivi di Brescia, 94 visite mediche e specialistiche, 8 accessi al pronto soccorso per emergenze sanitarie, 5 con conseguente ricovero di una notte. Durante l’anno abbiamo sottoposto le utenti alla sorveglianza sanitari legata all’emergenza covid 19 attraverso tamponi nasofaringeo.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali
Gli esiti dei programmi del 2020 sono stati influenzati dall’emergenza sanitaria in corso. Il lavoro svolto dall’equipe è stato finalizzato alla definizione di percorsi terapeutici sempre più personalizzati, partendo da un’attenta analisi dei bisogni, alla condivisione con l’utente del progetto educativo ed alla successiva stesura di obiettivi concreti e raggiungibili, anche in considerazione della situazione pandemica. Questo ultimo aspetto ci ha portato a concordare più spesso progetti brevi e a vedere un incremento, purtroppo, delle interruzioni volontarie. L’equipe ha curato i processi di accoglienza ed integrazione del gruppo utenti ma anche dello staff in quanto nel corso dell’anno sono cambiati alcuni operatori. Le attività di Biodanza, arteterapia, accompagnamento verso il reinserimento lavorativo e uscite sul territorio sono state sospese. Abbiamo gestito solo un caso di accompagnamento al reinserimento lavorativo, di un’utente che aveva iniziato a lavorare prima dell’emergenza sanitaria. Tale utente si è reinserita nel territorio limitrofo alla comunitàede ha concluso il percorso ad agosto 2020. Prosegue l’esperienza di meditazione zen grazie al contributo di un’educatrice che ha gestito tale momento a cadenza settimanale. Prezioso inoltre il contributo dell’infermiere, che periodicamente organizza momenti formativi/informativi per il gruppo utenti sulla prevenzione delle malattie infettive e sulla prevenzione da contagio Covid 19. Il gruppo Covid 19 è stato organizzato e gestito sia dall’infermiere che dagli educatori. Da Marzo 2020 sono stati rivisti gli spazi interni alla struttura e si sono effettuate alcune modifiche agli uffici ed alle stanze per permettere la corretta gestione delle quarantene al momento dell’ingresso. Sono state così strutturate due stanze con bagno dedicato, una adibita alle quarantene da ingresso e l’altra alla gestione delle emergenze sanitarie, utilizzando due spazi che prima erano gli uffici responsabile / operatori. Le interruzioni e le conclusioni di percorso sono lievemente aumentate rispetto all’anno precedente e supponiamo che la causa principale sia legata al fatto che l’utenza permane in comunità un periodo più breve rispetto al solito ed una serie di strumenti utili alla fase di sgancio sono venuti meno durante il 2020. L’emergenza sanitaria ha infatti posto delle chiusure importanti sia rispetto alle visite parenti che rispetto alle uscite sul territorio, uscite ludiche ma anche quelle legate alla ricerca lavoro e reinserimento sociale, come alcune attività condotte da volontari. Tutto ciò ha sicuramente inciso sulle scelte dell’utenza, in particolare rispetto alla durata e alla tenuta dei progetti.

6.1.14. Comunità di Cividate Camuno

Profilo generale del servizio Comunità specialistica per coppie e nuclei famigliari accreditata per 11 posti più minori
Tipologia utenza Persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope e psicoattive, anche in affidamento ai servizi sociali con uno o più figli.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 Educatori professionali, dei quali 3 dedicati agli adulti e 2 dedicati ai minori, 2 Educatori part-time, 1 psicoterapeuta, 1 psicologo dell’età evolutiva, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale, un’équipe multidisciplinare a cadenza mensile. La supervisione dell’equipe ha invece cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico Attività educative, gruppi educativi, colloqui individuali con l’Educatore di riferimento, colloqui individuali con l’educatore all’infanzia di riferimento del minore, colloqui con il Responsabile, psicoterapia individuale, sostegno psicologico alla genitorialità, test diagnostici, incontri congiunti con i Servizi territorialmente competenti, gruppi diurni e serali condotti dall’educatore, attività ludiche e ricreative per adulti e minori.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel 2020 sono entrate nella comunità di Cividate Camuno 7 donne adulte. A queste vanno aggiunte le altre 9 donne già presenti al 1 gennaio 2020, per un totale di 16 persone adulte trattate.
La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 9,3; l’età media delle donne è stata di 35 anni, quella mediana di 34 ed il range di età 30-49 anni. In questa Comunità specialistica si accolgono anche i minori; nel 2020 ne sono stati inseriti 7. A questi vanno aggiunti i 10 minori già presenti il 1 gennaio 2020, il cui range di età è stato di 0-9 anni. Complessivamente si sono assistiti 17 minori.
Programmi chiusi utenti adulti nel 2020
Conclusi positivamente 8 100%
Interrotti 0
Per trasferimento 0
Per allontanamento 0
Totali 8 100%

Incontri con i servizi invianti Si sono svolti 30 incontri con Ser.D e 38 con Tutela Minori; 6 incontri/udienze con il Tribunale per i Minorenni; 8 accompagnamenti per colloqui con l’avvocato; 18 accompagnamenti per valutazioni delle competenze genitoriali; 18 valutazioni psicodiagnostiche curate dal CPS e richieste dal T.M. Questi incontri hanno rochiesto un’interlocuzione costante, favorevole alla circolarità dei contenuti del processo di cambiamento degli ospiti in trattamento ed all’individuazione di strategie comuni. A fronte dell’emergenza sanitaria la comunità ha valutato di trasferire tutti gli incontri con le figure parentali e con i padri in spazio neutro, incrementando la collaborazione con lo spazio neutro “Il Girasole” e altri. Pertanto si sono effettuati n. 57 accompagnamenti a Pisogne, n. 20 in altri consultori. La presenza in due situazioni di Tutore Provvisorio a favore del minore ha determinato ulteriori procedure per ciò che ha riguardato la presa in carico dei minori stessi.
Attività culturali e con il territorio Anche questa voce ha subito notevoli modifiche: gli educatori hanno riproposto alcune delle attività, che si svolgevano sul territorio, all’interno della comunità quali il carnevale, Halloween; Santa Lucia, Babbo Natale, caccie al tesoro, teatrino, giochi d’acqua, laboratori vari.
Attività con le famiglie Gli incontri prestabiliti con le famiglie sono stati sostituiti con videochiamate e telefonate più frequenti per favorire contatti visivi con le figure di riferimento, in particolare con i figli minori. Per questa ragione si sono effettuate 790 videochiamate delle quali nel maggior numero in presenza dell’educatore. Oltre ad aver incrementato notevolmente le telefonate. Contatti definiti in base al progetto per ogni ospite e comunque sempre concordarti con i servizi invianti. Oltre a questo ci si è avvalsi della collaborazione con il Consultorio “Girasole” ed altri consultori sul territorio regionale per incontri protetti e visionati.
Attività sanitarie Molti gli impegni in ambito sanitario: 94 visite pediatra di base in presenza; 70 visite medico di base; 6 visite Neuropsichiatra infantile; 15 visite CPS di zona; 60 visite specialistiche; 4 ricoveri di minori; 30 chiamate ed interventi guardia medica, 13 accessi al Pronto Soccorso; 1 esami commissione patenti;
Attività varie Si sono effettuate 140 attività varie che includono al proprio interno accompagnamenti di diverse ragioni e natura tra le quali pratiche amministrative, sanitarie, obbistica e per spese varie.
Sintesi del lavoro svolto e conclusione finali
Si rileva costantemente una presenza di donne in probabile condizione di comorbilità psichiatrica (spesso non diagnosticate) per le quali è richiesto un maggiore impegno da parte dell’équipe educativa; a questo proposito è stata importante la collaborazione con il CPS che ha avuto in carico le pazienti. Nel corso del 2020 si è confermata la totalità dei minori inseriti con Provvedimento del Tribunale per i Minorenni, due dei quali con la presenza di un Tutore Provvisorio a cui è stata vicariata la responsabilità genitoriale (sospesa nei confronti dei genitori).

6.1.15. Comunità di Gabbioneta

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari con 24 posti per adulti più minori.
Tipologia utenza Persone tossicodipendenti ed alcoliste con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali.
Composizione équipe 1 Responsabile, 6 educatori professionali, 1 educatore all’infanzia per minori, 1 psicoterapeuta,1 psicologo dell’età evolutiva, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un’équipe settimanale educativa ed una équipe multidisciplinare mensile. La supervisione viene svolta ogni tre settimane.
Punti centrali del programma terapeutico Attività educative, gruppi psicoeducativi, attività di laboratorio ergo-terapico, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, supporto al reinserimento lavorativo, colloqui individuali e di coppia.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Gabbioneta 21 utenti adulti, 11 femmine e 10 maschi. A questi vanno aggiunti i 21 adulti (12 femmine e 9 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 42 adulti (23 femmine e 19 maschi). La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 18,4; l’età media 36. Il range di età è variato dai 20 ai 54 anni. Tutti i dati riportati sono riferiti al lavoro svolto dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2020. Nella comunità specialistica si accolgono anche minori con i genitori e nel 2020 ne sono stati inseriti 3, ai quali vanno aggiunti i 12 minori già presenti ad inizio anno, per un totale di 15 minori accolti nel 2020. Il range di età è variato da 0 a 6 anni. La media giornaliera dei minori è stata di 6,6.
Esiti programmi 2020 F M M e F
Conclusi positivamente 8 6 14 61%
Interrotti 3 4 7 30%
Per decesso 0 1 1 4%
Per allontanamento 0 0 0
Per trasferimento 1 1 1 4%
Totali 12 11 23 100%

Incontri con i servizi invianti 4 incontri con UEPE; 30 incontri con i SerD invianti; 30 incontri con il Servizio Minori.
Attività culturali e con il territorio Durante l’anno, vista l’emergenza sanitaria, abbiamo realizzato poche uscite sul territorio. Abbiamo organizzato un gruppo corsa settimanale, alcune uscite in estate in piscina ed alcune passeggiate in montagna a piccoli gruppi.
Attività con le famiglie Quest’anno non è stato possibile svolgere la consueta giornata genitori e abbiamo così incentivato le videochiamate con i familiari ed i contatti da remoto.
Attività sanitarie Le visite sanitarie sono state limitate alle urgenze, vista la situazione epidemiologica ed il lock-down del primo semestre 2020. Abbiamo avuto un aumento di visite presso l’ambulatorio del medico di base, all’incirca 100.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali Nonostante la situazione generale sono continuate le varie attività quotidiane all’interno della struttura. I gruppi sono stati rivisti dal punto di vista del numero dei partecipanti, e sono state predilette le attività all’aperto durante la stagione primaverile ed estiva. L’attività della lavanderia ha subito un arresto nei mesi del lock-down ed il lavoro è ripreso solo in estate, a pieno regime verso la fine dell’anno. Supervisioni e attività dei consulenti sono state svolte da remoto, così come i vari incontri con i Servizi come SerD e Tutele Minori. Sono stati incentivati i contatti a distanza con i familiari tramite videochiamate e telefonate più frequenti.Si sono svolti solo gli incontri di due coppie in spazi protetti tra genitori e figli con la supervisione dell’educatore della tutela minori.
6.1.16. Comunità di Pontevico

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari, accreditata per 24 posti per adulti più minori
Tipologia utenza Nuclei famigliari tossicodipendenti e alcolisti con o senza figli, anche in affidamento ai servizi sociali e agli arresti domiciliari.
Composizione équipe 1 Responsabile, 5 educatori professionali, 2 educatori per minori, 1 operatore attività ergo-terapica, 2 psicoterapeute, 1 psichiatra, 1 supervisore. E’ prevista un équipe organizzativa ed educativa settimanale ed un’équipe multidisciplinare mensile. La supervisione è a cadenza quindicinale.
Punti centrali del programma terapeutico. Attività educative, gruppi tematici, terapeutici ed educativi, attività di ergo-terapia, uscite sul territorio, riabilitazione sociale con progetti mirati al reinserimento; lavoro sulla genitorialità, con osservazione ed indirizzo delle dinamiche di relazione fra genitori e figli. Gruppi psicologici a sostegno della genitorialità.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Pontevico 16 utenti adulti, 9 femmine e 7 maschi. A questi vanno aggiunti i 19 adulti (11 femmine e 8 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 35 adulti trattati nel corso dell’anno. La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 17,5; l’età media è stata di anni 35,5 (la mediana è stata di 35 anni; il range di età è variato dai 23 ai 56 anni. Nella comunità specialistica di Pontevico si accolgono anche minori con i genitori e nel 2020 sono stati inseriti 2 minori. A questi vanno aggiunti gli altri 6 minori già presenti ad inizio 2020. Il range di età è variato da 0 a 3 anni e la presenza media è stata di 4,4. Complessivamente si sono trattati 8 minori.
Programmi chiusi 2019 Femmine Maschi M e F
Conclusi positivamente 8 4 12 (67%)
Interrotti 2 2 4 (22%)
Per arresto 0 0 0
Per allontanamento 1 0 1 (6%)
Per trasferimento 0 0 0
Totali 11 6 17 (100%)

Incontri con i servizi invianti Numero incontri con Ser.D.: in presenza 6, in collegamento da remoto 18; Servizi Tutela Minori: in presenza 8, in collegamento da remoto 21; nel 2020 non sono stati presenti utenti in affidamento ma 2 utenti agli arresti domiciliari (5 incontri con UEPE).
Attività culturali e con il territorio Uscite di gruppo, gite, anche di carattere culturale, partecipazione a proiezioni cinematografiche, attività laboratoriali di cineforum. Il tutto nel limite delle restrizioni date dalla situazione pandemica globale.
Attività con le famiglie Incontri con famiglie: 18 in presenza, 39 con collegamento da remoto (comprensivi degli incontri osservati, prescritti dal TM e definiti dai Servizi di Tutela tra un minore collocato in struttura e un genitore esterno).
Attività sanitarie 123 accompagnamenti per visite di adulti, 4 ricoveri di adulti, 36 visite per minori, 1 ricovero di minore.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni finali. La comunità ha mantenuto l’attenzione nella costruzione di progetti individualizzati per i nuclei familiari inseriti. Sono aumentati gli inserimenti di bambini con mamma (3) che hanno richiesto una riorganizzazione degli spazi e dei tempi dell’organizzazione comunitaria.
L’utenza inserita è stata spesso interessata anche da problematiche di tipo psichiatrico; per alcuni di questi è emersa una certa fatica a mettere in campo una progettualità adeguata. La comunità ha collaborato con un medico psichiatra per la presa in carico dei pazienti: lo Psichiatra è stato presente in struttura due volte al mese. La Comunità ha collaborato costantemente con i Servizi di Tutela e con i Servizi per le dipendenze. I minori sono tutti stati collocati su indicazione dei Servizi Sociali, in applicazione dei Provvedimenti del Tribunale per i Minorenni. Ha continuato, ormai dal 2014, la collaborazione con il laboratorio di sartoria e di confezioni, con il quale si sono definiti per gli ospiti della Comunità dei progetti ergo-terapici.

6.1.17. Comunità di Rogno

Profilo generale del servizio Comunità terapeutica specialistica per coppie e nuclei famigliari, accreditata per 20 posti per adulti più minori.
Tipologia utenza Persone dipendenti da sostanze legali o illegali con o senza figli (con o senza Provvedimento del Tribunale dei Minorenni) anche con misure di limitazione della libertà.
Composizione équipe 1 Responsabile, 3 educatori professionali, 1 educatori per minori, 1 operatore attività ergoterapica, 3 educatori part-time di cui 2 a supporto della turnazione e 1 incaricata di seguire la gestione degli aspetti sanitari, 1 psicoterapeuta, 1 psicologa dell’età evolutiva, 1 psichiatra, 1 psicologo addetto alla supervisione di staff. E’ prevista un’équipe settimanale educativa, una supervisione di staff con cadenza quindicinale e un’équipe multidisciplinare mensile.
Punti centrali del programma Attività educative, gruppi psicoeducativi, riunione generale, attività di laboratorio e orticoltura, uscite sul territorio, riabilitazione sociale, reinserimento, supporto alla genitorialità, colloqui di coppia ed individuali.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella comunità terapeutica di Rogno 15 utenti adulti, 8 femmine e 7 maschi. A questi vanno aggiunti i 18 adulti (10 femmine e 8 maschi) già presenti alla data del 1 gennaio 2020, per un totale di 33 adulti trattati. La media giornaliera degli utenti adulti presenti è stata di 15,8. L’età media è stata di 36 anni, la mediana di 38. Il range di età è stato di 24-56 anni. Nel 2020 sono stati inseriti 7 minori. A questo vanno aggiunti i 2 minori già presenti al 1 gennaio. Il range di età varia da 0 a 3 anni. Complessivamente si sono presi in carico 9 minori.
Esiti programmi chiusi nel 2020 Femmine Maschi M e F
Conclusi positivamente 4 4 8 53%
Interrotti 2 0 2 13%
Per arresto 0 0 0
Per allontanamento 0 0 0
Per trasferimento 1 4 5 33%
Totali 7 8 15

Incontri con i servizi invianti e del territorio Si sono svolti: 35 incontri con SerD, di cui 9 in presenza e 26 da remoto; 30 incontri con Servizi Tutela Minori, di cui 10 in presenza e 20 da remoto; 4 incontri di valutazione genitoriale con il servizio sociale inviante; 1 incontro con UEPE di Bergamo; 6 accompagnamenti a udienze c/o Tribunali Minorenni; 2 accompagnamenti in Tribunale Ordinario; 32 incontri con avvocati, di cui 2 in presenza e 30 contatti telefonici; 50 accessi al SerD Lovere per ritiro metadone; 3 accompagnamenti di gruppo per controllo urine; 6 accompagnamenti per apertura cartella di presa in carico; 7 accompagnamenti a Patronati; 2 commissioni patenti; 1 commissione medica per invalidità; 2 accompagnamenti in motorizzazione civile; 2 accompagnamenti in Questura; 5 accompagnamento al CPS; 2 incontri in centro disturbi del comportamento alimentare; 5 accompagnamenti a incontri protetti tra genitori-figli; 13 incontri famiglie affidatarie e genitori in comunità alla presenza dell’operatore; 13 incontri tra minore e genitore in comunità maschile con accompagnamento da parte dell’operatore; 28 videochiamate tra genitori e figli alla presenza dell’operatore; 15 accompagnamenti dai carabinieri per firma documentazione; 2 collocamento minori presso famiglie affidatarie in collaborazione con il servizio tutela minori di Clusone; 5 viaggi (accompagnamenti e colloqui) per ricovero in Villa Santa Chiara (VR); 4 accompagnamenti in altre comunità per trasferimento utenti; 1 ricongiungimento di coppia; 17 contatti telefonici con servizi vari; 3 incontri con operatori di altre comunità.
Attività culturali e con il territorio Organizzazione di un’esperienza esterna alla struttura per una coppia in collaborazione della Caritas del comune di Darfo B.T. che ha messo a disposizione un appartamento nella località Gorzone per una settimana. Testimonianza in comunità su tema del cambiamento. Partecipazione al banco farmaceutico presso la farmacia di Borno. 21 uscite ricreative sul territorio per nucleo familiari/coppie sempre alla presenza dell’operatore.
Attività con le famiglie 47 visite parenti in comunità, di cui 10 in autonomia (periodo pre covid) e 37 alla presenza dell’operatore causa situazione covid.
Attività sanitarie 107 appuntamenti sanitari presso Ospedale di Lovere, Esine, Città di Brescia, Spedali Civili, per visite specialistiche e accessi al pronto soccorso; 28 prelievi ematici; 62 accompagnamenti per cure odontoiatriche a Lovere, Darfo e Rogno; 23 visite dal medico di base; 21 visite pediatriche; 7 visite specialistiche minori; 5 ricoveri ospedalieri di cui 3 per adulti e 2 per minori; 7 vaccinazioni, di cui 16 per minori e 1 per adulti; 36 tamponi nasofaringei, di cui 17 per adulti e 19 per minori; 1 esame sierologico adulti. Durante il periodo di COVID-19 sono state attivate, gestite e portate a termine 66 quarantene in struttura.
Sintesi del lavoro svolto e conclusioni
Durante il 2020 si è conclusa, nonostante la pandemia in corso, la ristrutturazione della comunità. Si è pertanto raggiunto l’obiettivo di essere riconosciuti con il nuovo accreditamento strutturale, del personale e procedurale; quind,i avendo garantito tutti i requisiti richiesti dall’ATS di Bergamo, si sono mantenuti (nonostante le difficoltà) gli standard annuali sia nella gestione dei processi educativi sia nel mantenimento dei rapporti con il territorio.
Quando si è potuto si è continuata la collaborazione con la scuola materna “Giovanni XXXIII” del comune di Rogno ottemperando a tutti i requisiti richiesi per legge: iscrizione all’albo dei volontari della parrocchia (titolare del servizio) e coperture assicurative richieste. Questo ha permesso di continuare a mantenere una presenza costruttiva sul territorio a promozione di un’immagine e di una realtà dei consumatori positiva e lontana da stereotipi ed etichette di cui spesso è connotata.
Quanto sopra descritto è avvenuto rispettando tutti i dpcm emanati dal Governo, dalla Regione e dalla Commissione covid della Cooperativa di Bessimo; aspetto che ci ha consentito di mantenere e portare a termine le varie attività educative, terapeutiche, di ergo-terapie e lavorative. Non ci sono stati casi di contagio e diffusione del virus COVID-19 interni.
Tutto il lavoro esposto è stato possibile anche grazie alla proficua collaborazione con il Dr. Patroni Andrea (infettivologo dell’Ospedale di Esine) che ci ha sempre assistito per qualsiasi dubbio, richiesta e chiarimento; con la Dott.ssa Pagliardi (medico di base) e le due pediatre, Dott.ssa Basaglia e Dott.ssa Laffranchi, per l’assistenza ai nostri bambini.
Non è stato possibile organizzare e realizzare l’inaugurazione della sede, estesa a più persone, a causa della situazione pandemica ma ci si auspica possa al più presto essere recuperata.

6.1.18. Servizio Bassa Intensità Assistenziale – Bessimo 2

Profilo
generale del servizio Il Servizio di Bassa Intensità Assistenziale di Darfo è un’unità d’offerta accreditata dalla Regione Lombardia come servizio strutturato in due appartamenti per un numero complessivo di 8 posti accreditati per adulti.
Tipologia utenza Persone certificate per dipendenza patologica con almeno 5 anni di comunità e 7 in carico a servizi territoriali spacialistici.
Composizione équipe 1 Responsabile, 2 educatori professionali di cui una attualmente è in sostituzione di una maternità. E’ presente una figura jolly da utilizzare in caso di malattia o necessità. E’ prevista un’équipe settimanale educativa.
Punti centrali del programma terapeutico Il percorso residenziale può durare fino a 18 mesi prorogabili. Gli obiettivi del percorso sono: attivazione nelle persone accolte di un’attenzione alla propria salute psicofisica e qualità della vita; riabilitazione delle competenze sociali; astensione e miglioramento della relazione con le sostanze (legali e illegali); promozione di percorsi di autonomia “possibile”.
Numero utenti e conclusione programmi terapeutici
Nel corso del 2020 sono entrati nella unità d’offerta della Bassa Intensità Assistenziale 3 utenti adulti. A questi pazienti si aggiungono gli altri 7 già presenti nel servizio alla data del 1 gennaio 2020, per un totale complessivo di 10 utenti. La media giornaliera complessiva di presenze degli utenti è stata di 5. L’età media degli utenti presenti in Bassa Intensità Assistenziale è stata di 50 anni; il range di età degli ospiti varia da 34 ai 60 anni. Questi dati anagrafici sono riferiti alla data di ingresso degli utenti.
Esito programmi chiusi nel 2020:
Conclusi positivamente 4 67%
Interrotti 0 0
Trasferimento 2 33%
Per arresto 0 0%
Per allontanamento 0 0%
Totali 6 100%

Incontri con i servizi invianti Premesso che la situazione Covid ha di fatto reso impossibili incontri in presenza, si sono mantenuti regolari incontri in videochiamata e telefonici con i SerD, oltre ad alcuni comunque sostenuti di persona (17)
(SMI Mago di Oz Pisogne, SMI di Concesio, SerD di Martinengo, SerD di Trezzo sull’Adda, SerD di Darfo B.T., SerD di Gallarate).
Attività culturali e con il territorio Le attività esterne al Servizio si sono notevolmente ridotte (un pranzo al di fuori della struttura). In estate sono state fatte delle uscite sul territorio mentre i contatti con le reti del territorio (Cooperative, ATS, Associazioni) non sono state interrotte.
Attività con le famiglie In ottemperanza alle normative anticovid sono stati svolti alcuni incontri con i famigliari di tre ospiti della struttura.
Attività sanitarie Le attività sanitarie relative agli ospiti del Servizio sono gestite in autonomia dagli utenti stessi, risulta difficile poterne definire la quantità. Vengono mantenuti i contatti con il reparto Infettivi degli Ospedali Sacco di Milano, Papa Giovanni XXIII e degli Spedali Civili di Brescia. Nel 2020 si è registrato un lungo ricovero in SPDC di uno degli ospiti, al termine del quale è seguita dimissione. Un ulteriore ricovero, per il medesimo utente, si era reso necessario presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII per un intervento chirurgico.
Sintesi lavoro svolto e conclusioni finali Nel 2020 si è conclusa l’accoglienza sperimentale di una coppia proveniente da Gabbioneta con il rientro della stessa nella Comunità (causa la condizione psicofisica della paziente). A seguito di questa esperienza si è rilevata la compatibilità anche di questo target d’utenza (coppia) con il Servizio di Bassa intensità, da valutare anche per il futuro.
Nel 2020 si è riusciti ad attivare e mantenere attività lavorative e stage per alcuni utenti.
Anche nel 2020 la tendenza ad avere ricadute soprattutto con sostanze alcoliche è stata preponderante rispetto alle sostanze illegali.
Rimarrà da valutare con il Responsabile del personale l’eventuale possibilità di avere qualche ora di supervisione all’equipe.

6.1.19. Servizio specialistico residenziale GAP “Fantasina: Regina di Cuori”

Il 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, per il Centro specialistico “Regina di cuori” è stato un anno positivo per la tenuta dei percorsi, il consolidamento dell’offerta terapeutica e dell’èquipe, il lavoro sull’efficacia dei percorsi terapeutici come da mandato regionale.
Complessivamente sono state accolte 8 persone di cui 2 donne e 6 uomini con un’età compresa tra i 27 e i 68 anni (età media 51 anni). Soggetti con certificazione di dipendenza esclusivamente da gioco d’azzardo, nessuna compromissione con sostanze psicoattive, ad eccezione di due soggetti con un pregresso passato remoto di tossico dipendenza e alcool-dipendenza. La maggior parte del campione ha utilizzato slot machine e VLT come gioco d’azzardo prevalente, a seguire gratta e vinci, scommesse sportive, casinò (dati rilevati attraverso l’utilizzo del test SOGS somministrato durante il colloquio di accoglienza). È quasi sempre presente la rete famigliare. Gli utenti, nel periodo antecedente alla pandemia, avevano la possibilità di ricevere ogni settimana i propri parenti il sabato o la domenica ed eccezionalmente anche in settimana. Gli incontri in fase iniziale liberi e non strutturati, con la possibilità reciproca di conoscenza con l’équipe e la disponibilità da parte della stessa di riceverli per colloqui educativi, sociali e psicologici e incontri di gruppo terapeutici e informativi da parte di tutto il personale. L’emergenza sanitaria ha modificato tale modalità, garantendo l’erogazione delle prestazioni previste prevalentemente da remoto.

Esiti dei percorsi
Anno Richieste Inserimenti Femmine Maschi Interruzioni Allontanamenti Conclusioni
2020 18 8 2 6 0 0 8

Formazione erogata e tirocini attivati nei confronti di studenti universitari e post-universitari
Nel 2020 sono stati avviati 4 tirocini formativi con studenti universitari di diversi indirizzi (in particolare Psicologia, Psicoterapia e Educazione professionale e sanitaria). Tali esperienze hanno permesso al gruppo utenti di aumentare le occasioni di confronto e relazione. La formazione dei tirocinanti si è svolta attraverso la partecipazione alle attività del servizio (gruppi, riunioni di staff, attività di tempo libero e convivialità), lo studio e l’approfondimento del DGA, condivisione e affiancamento e progetti di ricerca sul campo, tarati sul corso di studio e relativi obiettivi del tirocinio. Nonostante l’emergenza sanitaria i tirocini si sono svolti regolarmente alternando, secondo le disposizioni relative all’emergenza sanitaria modalità in presenza, da remoto e attraverso progetti di ricerca.

Continuando a sperimentare: prospettive future
Attualmente e nei mesi futuri il lavoro si concentrerà sul consolidamento della fase territoriale, attraverso gli strumenti già attivi e sperimentando la partecipazione ai gruppi in modalità on line come già iniziato negli ultimi due mesi del 2020 da due utenti che hanno terminato la fase residenziale, gruppi con i famigliari nella medesima modalità dato che quelli in presenza che si svolgevano due volte al mese con tutte le figure professionali che si alternavano, causa emergenza sanitaria sono state interrotte, gruppi aperti al territorio. Per quanto riguarda la fase residenziale il lavoro si concentrerà sull’esperienza maturata in vista della ridefinizione del gruppo ospiti che ciclicamente e fisiologicamente si rigenera.

6.1.20. Attività Riabilitative Ergoterapiche nei Servizi Residenziali

La valenza e la caratteristica principale delle attività ergoterapiche nelle comunità è quella educativa e riabilitativa dell’utenza. In quasi tutte le Comunità esistono spazi dedicati ai “Laboratori ergoterapici”, che funzionano grazie alla richiesta di commesse da parte di imprese private. L’attività operativa prevalente nei tradizionali laboratori delle comunità è rimasta quella di assemblaggio; l’attività del 2020, anche in relazione alla pandemia, ha visto una piccola riduzione a confronto con quanto realizzato l’anno precedente. Le attività di assemblaggio si concentrano prevalentemente nelle sedi di Capo di Ponte, Manerbio, Gottolengo e Paitone. Oltre alle principali attività di assemblaggio, presso la sede di Rogno, nonostante gli ingenti lavori edili terminati nel 2020, prosegue l’attività di coltivazione di ortaggi e piccoli frutti e presso le sedi di Cremona e Fara Olivana le attività di impagliatura sedie e piccoli restauri. Dopo tre anni di sperimentazione di nuovi modelli di laboratori riabilitativi interni alle CT, il CDA ha concluso la sperimentazione facendo confluire tutte le attività riabilitative ergoterapiche sotto la direzione dei Servizi Sociosanitari. Nello specifico i laboratori che hanno concluso la sperimentazione sono il laboratorio di confenzioni presso la Comunità di Pontevico, quello di lavanderia presso Gabbioneta, quello meccanico di Bessimo e quello di saldature presso Manerbio.
Per il proseguo dell’attività, sono stati stabiliti alcuni obiettivi specifici, di seguito riportati, con conseguenti indirizzi organizzativi e gestionali di tali attività.
Obiettivi:
• l’ergoterapia è uno strumento riabilitativo strategico ed indispensabile per le nostre UdO sulle dipendenze;
• è necessario continuare ad investire su tali attività, integrandole con le altre attività riabilitative svolte nelle CT e integrandole anche con tutte le opportunità offerte dalle politiche attive per il lavoro;
• si verificherà la possibilità di dotarci (internamente con una nostra Assistente Sociale oppure esternamente in forme diverse) di tutti gli strumenti messi a disposizione dalle politiche attive per il lavoro e renderli disponibili ed esigibili da tutti i nostri servizi a favore di tutti gli utenti che necessitino di tali opportunità e strumenti;
• è necessario continuare ad approfondire le tematiche evidenziate come critiche di tale attività inserita in una coop di tipo “A”, in collaborazione con consulenti Confcoop.
In merito a questo ultimo obiettivo si sottolineano alcuni aspetti specifici:
• A livello confederale provinciale e regionale, sta continuando il confronto per analizzare ed eventualmente individuare elementi specifici attraverso i quali stabilire con chiarezza la natura riabilitativa e non lavorativa di tali attività;
• Tutti gli utenti che partecipano a tali attività riabilitative definite nel Piano Riabilitativo Individualizzato, sono assicurati;
• L’incidenza del fatturato generato grazie a tali attività, sul valore della produzione della cooperativa rimane molto limitato (intorno al 3%) e si tratta di attività sostanzialmente in perdita per la Cooperativa, che le intende come “strumento riabilitativo” e non come attività economica imprenditoriale.

6.1.21. Attività di inclusione al lavoro per beneficiari dei servizi residenziali

L’attenzione della Cooperativa nei servizi residenziali non si limita a seguire i beneficiari nel percorso di riabilitazione terapeutica, ma mira a seguirne il percorso di re-ingresso in società.
Il programma terapeutico e socio-riabilitativo inteso come un processo incrementale di cura, di riabilitazione, di reinserimento verso l’autonomizzazione della persona, può schematicamente essere ricondotto alle seguenti fasi:
1. Contatto precoce (lavoro nei contesti);
2. Cura presa in carico;
3. Riabilitazione (ambulatoriale e residenziale);
4. Reinserimento sociale e lavorativo;
5. Autonomizzazione.
Tali fasi sono da considerarsi tra loro interrelate in quanto si sviluppano e si incrementano a vicenda. Ciascuna, infatti, rappresenta il risultato della fase precedente ed il presupposto di quella successiva. In questo senso, la fase di riabilitazione e di reinserimento può essere considerata strategica al fine del recupero della persona tossicodipendente. Essa infatti, oltre a sostenere e rinforzare la fase di cura e di sospensione dall’uso di sostanze psicotrope, crea contemporaneamente le premesse per un cambiamento dello stile di vita della persona ed il raggiungimento della sua autonomia sociale.

Per questo la Cooperativa, oltre ai Laboratori Ergoterapici interni alle Comunità, supporta i propri beneficiari a costruire percorsi lavorativi o di inserimento lavorativo, anche promuovendo tirocini di orientamento.
I tirocini di orientamento, regolamentati dalla legge n. 196/97 e dal successivo decreto del Ministero del lavoro n. 142/98, sono rivolti agli utenti e si realizzano all’esterno della comunità terapeutica presso imprese private, cooperative sociali o enti.
Lo scopo è quello di mantenere per l’utente – dopo un periodo di permanenza nel programma terapeutico – un rapporto “concreto” con la realtà sociale esterna, di fornirgli la possibilità di formazione professionale e di costruire un aggancio con il mondo del lavoro, necessario nella successiva fase di Reinserimento.
Durante l’anno 2020, a causa dell’emergenza sanitaria relativa al Covid 19, sono stati realizzati solo due stages, per un utente della “Fantasina:Regina di cuori” e per uno della Comunità di Rogno.

Inoltre, nel corso del 2020 la Cooperativa di Bessimo ha aderito a due progettualità sperimentali nel territorio di Bergamo e Cremona con l’obiettivo di offrire percorsi di reinserimento (per soggetti accolti in percorsi residenziali) e una presa in carico sociale/lavorativa per persone prive di qualsiasi riferimento.
PROGETTO “Un PON-TE per il lavoro”. Ente titolare Comune di Bergamo, partner Cooperativa di Bessimo, Cooperativa Il Piccolo Principe, Consorzio Mestieri, Cooperativa Totem, Centro servizi Coesi, Enaip di Bergamo, Fondazione Opera Bonomelli, Associaizone formazione professionale San Vincenzo, in rete con ASST Papa Giovanni XXIII, Caritas Diocesana, Carcere e territorio.
Destinati dell’intervento sono soggetti in situazione di marginalità e/o a rischio di grave emarginazione. Il progetto prevede la sperimentazione di forme occupazionali alternative atte a valorizzare le competenze residuali del singolo soggetto, attraversi percorsi di formazione e tirocini di inclusione attiva. Il progetto è attivo dal 1 settembre, la cooperativa di Bessimo partecipa sia alla Cabina di regia, sia al tavolo operativo con due operatori .
PROGETTO CAPABILITY CR. Ente titolare Comune di Cremona, partner Cooperativa di Bessimo, Azienda Sociale cremonese, Mestieri Lombardia, Sol.Co Cremona, CR.Forma. Cooperativa Cosper.
Destinatari: soggetti in età compresa tra i 16 anni e 35anni, anche in uscita da percorsi terapeutici.
Il progetto prevede l’attivazione di sportelli diffusi sul territorio con l’obiettivo di informare e raccogliere eventuali segnalazioni, la sperimentazione di attività laboratoriali di mestiere rivolti a soggetti inferiori ai 18 anni, dei corsi di formazione professionalizzante e dei tirocini di inclusione attiva. Il progetto è attivo dal 1 settembre, la cooperativa di Bessimo partecipa sia alla Cabina di regia sia al tavolo operativo con due operatori.

6.1.22. Attività sportive per i beneficiari dei servizi residenziali

Nel corso del 2020 si è svolta a Misano Adriatico la XXV Edizione del Raduno Nazionale Sportivo delle Comunità. La cooperativa di Bessimo, rappresentata dai soci Frassine e Basile ha significativamente contribuito all’organizzazione e allo svolgimento del raduno sportivo giunto alla sua XXV edizione.
L’organizzazione del XXV Raduno Sportivo Nazionale durante l’emergenza Covid-19 ha subito, come ovvio, limitazioni ed adeguamenti. Oltre alle norme legate al contrasto della pandemia, che sono state scrupolosamente seguite, si è comunque puntato sul ruolo educativo dell’evento.
Nei programmi di ogni Comunità è presente l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi la capacità di vivere nella “normalità”, di saper rispettare le regole e i limiti da esse imposte, ma anche di sentirsi soddisfatti nel raggiungimento di un obiettivo, nel confronto con gli altri, nella socializzazione. Attraverso lo sport si offre ai ragazzi/e la “normalità” di gioire, di impegnarsi, di confrontarsi con gli altri.
I valori presenti nei Raduni quest’anno sono stati più incisivi e pertinenti e grazie a Sport e Salute abbiamo potuto continuare nella promozione dell’attività motoria all’interno delle Comunità associate.
Durante la manifestazione si è svolta la presentazione del progetto “Life – Vivere lo Sport”. Il Comune di Misano Adriatico ha Patrocinato l’iniziativa e l’Assessore allo Sport Filippo Valentini, intervenendo alla festa conclusiva della manifestazione, ha affermato: “Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto lo sport sia passione, aggregazione e salute…”
Al raduno sportivo delle comunità terapeutiche non ha partecipato alcuna comunità della cooperativa causa Covid. In rappresentanza ha partecipato Casello 11, con Presidente e Vice presidente, oltre a circa 20 volontari che hanno partecipato alle gare con il nome di Bessimo-Casello 11.

All’interno delle Comunità della Cooperativa vengono proposte attività di MontagnaTerapia. Attualmente la montagna terapia è stata assorbita nel progetto di Casello 11 denominato “EMOZIONI VERTICALI”. Ciò ha dato la possibilità di allargare l’esperienza in montagna a più strutture residenziali di Bessimo. Per ulteriori informazioni consultare il sito della cooperativa al seguente indirizzo: https://bessimo.it/volontariato/

6.1.23. Un’analisi di dettaglio dei beneficiari dei servizi residenziali nel 2020

6.1.23.1. Beneficiari con problemi di dipendenze da sostanze

Tutti i dati di seguito presentati sono riferiti al periodo 1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2020. I dati anagrafici sono relativi alla data di ingresso in comunità dell’utente. Gli utenti che sono entrati e rimasti almeno un giorno nei servizi residenziali per alcol e tossicodipendenti sono stati 209, 88 in meno rispetto al 2019. Questo dato è fortemente influenzato dall’emergenza Covid-19, dalle normative e delle procedure previste per l’ingresso nei servizi, associate alle difficoltà che hanno coinvolto gli stessi servizi invianti, e da un minor numero di richieste. Nel corso del 2020 sono stati presenti nelle diverse Comunità Terapeutiche e del Servizio a Bassa Intensità Assistenziale 490 utenti tossicodipendenti o alcolisti, 84 in meno rispetto all’anno precedente (574). Alcuni utenti hanno svolto più di un programma terapeutico, ma sono stati considerati come singoli e quindi contati una sola volta. Il grafico mostra il raffronto con gli anni precedenti. Degli utenti presenti nei servizi residenziali nel 2020, 309 (63%) erano maschi a fronte di 181 (37%) femmine. Le percentuali relative al sesso degli utenti sono di fatto rimaste in proporzione uguali al 2019.
Il calo degli utenti è stato ovviamente determinato sia dalle limitazioni dei posti disponibili, sia dalle procedure di ingresso e in parte dalle minori richieste provenienti dai servizi invianti, visto che anche per loro si sono verificate notevoli difficoltà operative nell’adattarsi alla situazione pandemica e infine dalle minori richieste delle persone dipendenti ad accettare un trattamento con le limitazioni di movimento e di reinserimento che si sono dovute adottare.
La presenza media giornaliera degli utenti complessiva durante l’anno è stata di 216 utenti adulti alcol o tossicodipendenti in trattamento, (35 in meno comparata al 2019) per una saturazione media complessiva dei posti accreditati del (73%). Alla presenza giornaliera media di 216 adulti tossico o alcoldipendenti va aggiunta la presenza media di 31 minori (9 in meno comparata al 2019) e 2,5 donne (una in meno rispetto al 2019) non tossicodipendenti, comprendendo anche le comunità educativa per minori di Casa Mika. Nel 2020 nei vari servizi residenziali della Cooperativa di Bessimo sono state presenti giornalmente in media 250 persone (44 in meno rispetto al 2019 circa il 15%).
La durata media dei trattamenti nelle comunità per persone dipendenti è passata da 208 a 267 giorni. Tra i fattori che hanno inciso nel prolungamento dei programmi sono stati la difficoltà a trovare una situazione di reinserimento lavorativo o sociale vista le difficoltà del mercato del lavoro e la possibilità di avere gli spazi per un isolamento per gli utenti che avevano contatti con l’esterno.

Il numero degli utenti in carico e variato negli anni anche in relazione al numero dei posti disponibili. Nel 2020 i posti disponibili accreditati dalla Regione Lombardia e relativi alle persone che hanno una diagnosi di dipendenza sono stati 292.

Nel 2020 il range dall’età è variato dai 18 ai 64 anni, l’età media è stata di 40 anni (39 nel 2019). Il 6% degli utenti con diagnosi di dipendenza in carico al momento dell’ingresso aveva meno di 24 anni e il 34% meno di 34. Il 60% aveva un età compresa tra il 35 e i 54 anni. Il restante 7% aveva un età compresa tra i 55 e i 64 anni. Gli over 55 sono il 7% agli under 24 il 6%. Si conferma sostanzialmente il target di età e di tipologia di utenza che fa riferimento ai nostri servizi residenziali.

Per quanto riguarda il trend di invecchiamento dell’utenza tossico e alcoldipendente, esso continua a incrementarsi gradualmente negli anni.

Il 5% degli assistiti non ha risposto o non ha dichiarato il livello di istruzione raggiunto. Se 2 utenti, pari allo 0,5 % han dichiarato di non avere conseguito alcun titolo, il 5 % non ha concluso il ciclo di istruzione obbligatoria fermandosi alle scuole elementari. Il 53 % dei nostri utenti ha conseguito al massimo il diploma della scuola dell’obbligo, leggermente in calo rispetto agli anni precedenti. Complessivamente un livello di istruzione medio basso. Si conferma quindi la bassa scolarità delle persone tossicodipendenti che accedono ai nostri servizi residenziali, con percentuali simili a quelle degli anni precedenti.

Il 6% dell’utenza trattata nel 2020 (28 persone) non è era di nazionalità italiana. L’area geografica prevalente di origine delle persone tossicodipendenti non italiane rimane il Maghreb (35%) seguiti da coloro che provengono dall’Est Europa (29%).

Oltre il 73% degli utenti che nel 2020 sono entrati in trattamento nei nostri servizi residenziali hanno dichiarato di essere al momento dell’ingresso disoccupati. I dati percentuali si discostano di poco rispetto al 2019 e 2018.

Il 72 % (355 utenti) non ha mai avuto precedenti carcerazioni. In conseguenza il 25% (122 utenti) ha invece avuto esperienze di detenzione per vari periodi rilevabili dal grafico. Il 3% è stato ristretto da tre a sei anni e il 5% oltre i sei anni. Il 3% non ha dichiarato nulla in proposito.

Gli utenti che hanno dichiarato di essere HIV + sono il 6% del totale degli assistiti. In costante calo negli anni nel 2019 erano il 7% e nel 2018 l’ 8%.

Gli utenti che hanno dichiarato di essere HCV + sono il 18% del totale degli assistiti. In costante calo negli anni nel 2019 erano il 23%.

Il numero degli utenti che nel 2020 hanno dichiarato di avere una qualche invalidità sono in percentuale uguali al quelli del 2019: l’11%.

Come negli anni precedenti coloro che si dichiarano dipendenti da più sostanze (74%) sono la maggioranza dei nostri utenti.

La sostanza che gli utenti che si autodefiniscono monodipendenti dichiarano come primaria risulta essere la cocaina (49%) seguita dall’alcool (31%) e dall’eroina (10%).

Per quanto riguarda la dipendenza da una o più sostanze spesso per gli stessi utenti non è sempre facile dichiarare con certezza quale sia la sostanza che utilizzano come principale, quale come secondaria o altro. Ci sono molti casi in cui dichiarano come primarie due sostanze, a volte tre o oltre, senza dare una priorità precisa (un caso emblematico è l’uso in vena dello speedball). La cocaina risulta come sostanza trasversale più consumata (primaria o secondaria) ormai da diversi anni, seguita dall’alcol e dall’eroina (che rimangono con la cocaina le tre sostanze più utilizzate), segue poi la cannabis. Rimane una parte di utenti dipendenti da psicofarmaci, metadone da strada e altre sostanze. Si segnala che ci sono utenti in trattamento con metadone prescritto che però utilizzavano prima dell’ingresso anche altre sostanze, in prevalenza cocaina, alcol e cannabis. A volte le dichiarazioni che gli utenti fanno sull’utilizzo di varie sostanze possono essere confuse. Sono quindi dati da leggere con queste variabili.

Nel 2020 sono stati dimessi 349 utenti (35 in meno del 2019) gli esiti dei trattamenti sono complessivamente migliorati, comparandoli percentualmente a quelli del 2019. Gli allontanamenti sono diminuiti passando dal 8% al 7% dei dimessi, sommando a questi anche le revoche richieste dalla comunità per gli utenti in affidamento e di chi era agli arresti domiciliari, che sono rimaste invariate. Gli abbandoni sono diminuiti del 6%, i trasferimenti interni del 4%. Si mantiene separato il dato dei trasferimenti (interni) dalle conclusioni concordate / positive, mentre fino al 2018 anni si sommavano. Anche questo dato è migliorato passando dal 47% del 2019 al 58% del 2020. Rimane difficile capire quanto abbia influito la situazione di pandemia presente nel 2020 sugli esiti dei programmi. Mentre è più facile descrivere le difficoltà di accedere ai servizi è più complesso definire i fattori che hanno indotto gli utenti a ridurre gli abbandoni e a prolungare la permanenza in comunità che è mediamente aumentata passando da 208 a 267 giorni. Ha quasi sicuramente influito la situazione esterna che ha indotto alcuni utenti a considerare la permanenza in comunità come fattore protettivo, viste anche le restrizioni esterne per quanto riguarda la possibilità di ricercare autonomamente un lavoro o comunque di spostarsi e agire liberamente; inoltre è opportuno specificare che le due comunità di orientamento (Pudiano e Paitone) hanno prolungato i loro programmi brevi, alla luce delle restrizioni Covid.

6.1.23.2. Beneficiari minori e donne non tossicodipendenti

Complessivamente nel 2020 nelle comunità specialistiche per nuclei famigliari e nella comunità di Casa Mika sono stati presenti 60 minori e 5 donne adulte non tossicodipendenti. Si è avuta la presenza media giornaliera di 31 minori e di 2,4 donne non tossico o alcol dipendenti. Si sono accolte diverse donne con figli senza partner. La presenza dell’epidemia ha limitato molte attività esterne, oltre che rendere lente e complesse le procedure degli ingressi. Nello stesso tempo si sono tenuti i contatti con i servizi per la tutela dei minori e quando è stato possibile, si sono svolti in condizioni di sicurezza gli incontri protetti previsti dalle disposizioni dei decreti dei Tribunali per i Minori.

 

Per quanto riguarda i Minori presenti nelle Comunità Specialistiche per nuclei famigliari, la media giornaliera di presenze complessiva è stata di 26 minori.

Gli utenti minori e donne presenti nella Comunità Educativa per Minori e nella Casa Alloggio per l’Autonomia Casa Mika sono stati complessivamente 16. La media giornaliera di presenze complessiva è stata di 7,6 utenti. Anche in questo caso la pandemia ha limitato la possibilità di accesso dei minori non accompagnati. Sono quindi state accolte delle madri con figli in modo da permettere un isolamento di 14 giorni prima di entrare nel gruppo della comunità. Si sono comunque inseriti due minori dello stesso nucleo famigliare provenienti da un’altra comunità e quindi senza necessità di isolamento.

6.2. I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA INCLUSIONE SOCIALE

La Cooperativa di Bessimo è attiva sul fronte della Riduzione del Danno e della Limitazione dei Rischi, attività che costituiscono parte integrante del sistema di servizi alle dipendenze. Nonostante la storicità dei servizi di seguito presentati, soprattutto nei territori di Brescia, Bergamo, Cremona, Crema e Valle Camonica, le attività vengono realizzate grazie a finanziamenti e progettualità a bando. Le nuove progettualità ri-partite nel corso del 2020 sono andate a copertura di progetti che non si sono mai interrotti, per scelta imprenditoriale della Cooperativa che li ha mantenuti attivi a proprie spese, dalla metà del 2020 i fondi hanno permesso alla Cooperativa di agire come titolare di attività o come partner, ampliando la propria presenza e condividendo con altri soggetti le proprie competenze e la storicità del proprio agire.

6.2.1. Progetto Strada e So-Stare a Brescia

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:
Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”, mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società, al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero
– aggancio e/o accesso “spot”: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale
– presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;
– presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Sono state contattate n. 554 persone, persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali e non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse. I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 87 persone diverse. Attraverso un intervento a bassa soglia costruito in risposta ai bisogni dei destinatari (contesti, strategie, azioni) il progetto rende possibili l’aggancio, l’intervento tempestivo di riduzione del danno e l’attivazione di processi stabili di inclusione attiva. L’analisi consolidata delle frequenze di accesso rapportata alla tipologia di prestazioni erogate ha permesso di elaborare un modello di intervento che prevede:
• una strategia a “bassa soglia” rivolta a tutti i fruitori.
• una fase di “filtro” in cui valutare la disponibilità e l’opportunità di percorsi individualizzati;
• una strategia di “inclusione attiva” rivolta ad un numero limitato di persone, attraverso un lavoro individualizzato che consente di attivare azioni più funzionali e di modulare l’intensità per un processo di inclusione attiva mirato.
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE L’equipe è congiunta con il Progetto parallelo di Riduzione del Danno Titolarità Coop. Calabrone ed è composta da
Coordinatore, 6 Educatori, 2 Assistenti Sociali, 1 A.S.A, 1 Infermiera. Periodicamente partecipano Psicologo, Mediatore e altre figure Sociale e sanitarie previste.
PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

Sono state effettuate nel corso dell’anno 2020
n. 235 aperture del Dropin
n. 123 di Sostare con una media di n. 40,2 contatti per apertura
Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Colloqui 3.294 4.681 4.242
Consulenza infermieristica 185 613 648
Medicazioni infermieristiche 151 353 346
Vestiario 2.250 2.425 2.106
Invio ai servizi 926 1.083 1.584
Accompagnamento ai servizi 57 105 258
Servizio docce 2.250 2.425 2.106
Siringhe rese 52.187 54.509 56.024
Siringhe sterili distribuite 55.733 67.793 74.715
Fiale distribuite 9.520 11.112 11.998
Narcan distribuito 36 63 51
Profilattici distribuiti 7.263 7.913 7.349
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE A tutti — —

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.
La sede è aperta all’utenza 4 giorni nella settimana.

So-Stare- Sede Fissa è aperto tre giorni a settimana dove si svolge il lavoro di presa in carico avanzata e strutturata avviando e gestendo percorsi individualizzati.
Interventi di mappatura e outreach: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici in Brescia Città in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni e soprattutto fabbriche dismesse. Vengono effettuate 3 uscite settimanali.
Sono inoltre garantite Equipe settimanale, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari –assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali del Comune di Brescia.
Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.
Viene anche monitorato il follw up a fine intervento.
CONSIDERAZIONI FINALI Il lavoro nel periodo della pandemia ci ha costretti a modificare le modalità quotidiane di approccio con l’utenza.
Abbiamo dovuto e tutt’ora contingentare gli ingressi all’interno dei servizi (max 8 persone per volta al Dropin e n. 6 a So-stare);
il contatto e la relazione con persone che vivono condizioni di isolamento e grave marginalità, per molti unica esperienza positiva, si è significativamente ridotto, creando distanze fisiche sempre maggiori con le relative conseguenze psicologiche.
Abbiamo avuto difficoltà anche con le uscite in strada: difficile incontrare Target nei luoghi storici di aggregazione (parchi, stazione), così da dover accedere a luoghi sempre meno accessibili e maggiormente rischiosi per gli operatori: Si opera in fabbriche dismesse dove in questo periodo storico dormono/vivono circa 60-70 persone, luoghi diventati zone di spaccio, riciclaggio di merce rubata e di uso/abuso di sostanza.
Lavoro di Prossimità è attualmente Difficile e complesso ma mai come ora necessario.

 

6.2.2. Progetto Strada di Bergamo

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:
Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”, mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società, al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero
– aggancio e/o accesso “spot”: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale
– presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;
– presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

Il Progetto è articolato in moduli integrati che promuovono azioni in luoghi diversi:
• Sede Fissa (Drop in aperto 20 Ottobre 2020): con bassa soglia di accesso e aperta in orari e giorni fissi e stabiliti. Presso la sede sono erogate tutte le tipologie di prestazione. Nella sede fissa opera un’equipe multidisciplinare. La sede è aperta all’utenza per 20 ore settimanali distribuite su 5 giorni grazie a una integrazione del Comune di Bergamo fino a giugno 2021.
• Altre sedi: Servizi sociali del comune di Bergamo, SERD di Bergamo dove opera il personale sanitario, in integrazione con tutti i servizi afferenti al tavolo marginalità locale e con i soggetti delle rete progettuale in tutte le loro sedi.
• Lavoro di strada: gli educatori svolgono attività in strada e nei luoghi di aggregazione 3 volte la settimana in fascia pomeridiana, effettuano mappatura dei luoghi a rischio, anche su segnalazione di Istituzioni e/o cittadinanza. Collaborano con Unità di Strada di Pugno Aperto – Progetto Esclusi Compresi.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Sono state contattate n. 560 persone (465 uomini, 91 donne e 4 transessuali), delle quali i nuovi contatti sono stati n. 155 (70 maschi italiani, 62 maschi stranieri, 16 femmine italiane, 6 femmine straniere, 1 transessuale).
Per quanto riguarda le età, trattasi in prevalenza di over 40, nel dettaglio: n.5 persone under 20, n.79 persone dai 21 ai 30 anni, n.117 persone dai 31 ai 40 anni, n.178 persone dai 41 ai 50 anni, n.141 persone dai 50 ai 60 anni e n.40 persone over 60 anni.

Al Dropin (in sole 10 settimane) sono state complessivamente contattate n.296 persone diverse, con presenze massime giornaliere di 125 persone diverse. I nuovi contatti sono stati n.97 (33% delle persone agganciate al dropin), cosi suddivisi per genere e nazionalità: 33 uomini italiani – 52 uominii stranieri – 7 donne italiane – 4 donne straniere ed 1 transessuale
L’utenza incontrata nelle uscite dell’Unità Mobile in prevalenza presenta problematiche di alcol dipendenza e tossicodipendenza; quella incontrata nel neo Drop-in, visti i numeri alti di accesso al Servizio è in corso di analisi e non è stato possibile al 31.12.20 stabilire il bisogno prevalente e nel dettaglio le caratteristiche del Target afferente al Servizio,
I bisogni maggiormente rilevati sono quelli sanitari, sia da parte della popolazione tossicodipendente, sia da parte di quella con altre caratteristiche di fragilità. La richiesta di soddisfacimento dei bisogni primari (cibo, posto letto, indumenti), viene subito dopo ed in questa risposta è funzionale e necessaria la collaborazione con la rete dei servizi.

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
Al 31.12.20 1 Responsabile Coordinatore (partime 30ore) – 2 Educatori per un totale di 42 ore – 1 Asa (5 ore sett). Grazie ad una integrazione Comune di Bergamo ci sono anche 2 educatori partime a tempo determinato da novembre20 a giugno 21 per un totale di 40 ore ed 1 infermiere (5 ore sett). Grazie ad un ampio partenariato esterno collaborano in staff: Esperto Legale – Mediatori (Caritas)– Psicologo Sociale (Opera Bonomelli) – Assistente Sociale (Comune di Bergamo).

PRESTAZIONI
Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Counselling 1.318 1.192 1.146
Consulenza infermieristica 34 68 64
Test HIV 100 200 —
Sommin. test alcolemico 60 — —
Distribuzione mat. informativo 22 31 34
Invio ai servizi 139 69 71
Accompagnamento ai servizi 39 35 14
Siringhe rese 50.561 46.768 105.837
Siringhe sterili distribuite 66.911 52.389 111.247
Fiale distribuite 11.912 n.d. n.d.
Narcan distribuito 190 263 213
Profilattici distribuiti 1.060 2.251 2.090
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 460 950 1.311
Tamponcini distribuiti 14.000 14.704 17.423
Lacci distribuiti 229 146 258
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE A tutti — —

CONSIDERAZIONI FINALI L’emergenza Covid ha cambiato in modo significativo il modo di operare: Gli invisibili e i marginali si sono ritrovati ancora più soli in strada e maggiormente a rischio sanitario e sociale.
La Pandemia ha nel 2020 di fatto bloccato quasi completamente l’ingranaggio cittadino che consentiva l’aggancio ai dormitori e successivamente anche l’evoluzione dei progetti individuali con il passaggio in strutture di secondo livello; questo ha significato l’impossibilità di avviare percorsi di accoglienza notturna per molti mesi.
La chiusura dell’Aereoporto e dei Parchi cittadini ha di fatto catalizzato tutti i senza fissa dimora presso il luogo della stazione; mentre prima questa popolazione era “diluita” in altri spazi, oggi è raggruppata in uno solo, con una esposizione alla visibilità accentuata dalla minore circolazione dei cittadini in generale (sono gli stessi ma si vedono di più), Creando maggiore allarme sociale e aspettative molto distorte sul Dropin ed il Servizio. Anche le persone di “passaggio” si sono ritrovate bloccate in città nell’impossibilità di andarsene in altre zone, aumentando le richieste di aiuto, in un momento in cui la prevalenza dei Servizi hanno subito chiusure (alcune delle quali ancora attive).
All’apertura del Drop-in (20 ottobre), abbiamo dovuto chiaramente applicare le norme di contingentamento degli ingressi, situazione anomala se si pensa che è una porta aperta sulla strada.

6.2.3. Progetto Strada di Cremona

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:
Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”, mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società, al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero
– aggancio e/o accesso “spot”: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale
– presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;
– presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Sono state contattate n. 209 persone, di cui
n. 198 persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali (95%) e n. 11 persone (5%) non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse. Per quanto concerne il Genere è prevalente il maschile: Si tratta di n. 175 maschi (85%) e n. 32 femmine (15%) e 2 transessuali. Per quanto concerne la Nazionalità l’utenza è cosi rappresentata:
Italiani n. 171 (82%) – Stranieri n. 38 (18%)
Le fasce di età sono le seguenti:
n. 2 persone < 20 anni (1%)
n.19 persone tra i 21 ed i 30 anni (9%)
n. 53 persone tra i 31 ed i 40 anni (25%)
n.53 persone tra i 41 e i 50 anni (25%)
n.66 persone tra 51 e 60 anni (32%)
n.16 persone >60 anni (8%)
Prevalente la Nazionalità Italiana ed il Genere maschile, consumatori di sostanze abituali. Rispetto all’anno precedente si nota una maggiore affluenza di persone straniere e un leggero calo nel numero di persone incontrate. Prevalente la fascia di età over 50; E’ da evidenziare come il Servizio riesca comunque ad impattare con una popolazione abbastanza eterogenea, contattando tutte le fasce di età previste. Sotto i 29 anni sono il 10% del target contattato.
Gli utenti che superano il 50% di presenze (rapporto frequenza/aperture del dropin) sono n. 23 persone –12% del totale. Questo dato evidenzia come il Servizio sia frequentato da una utenza che ne usufruisce non quotidianamente, caratterizzando gli interventi nel breve termine e con caratteristiche di complessità importanti.
I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 48 persone diverse (22% del tot. utenti) ed hanno prevalentemente Nazionalità Italiana

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE 1 Responsabile Coordinatore part-time 15ore – 2 Educatori part-time per un totale di 45 ore – 1 Asa – 1 Supervisore
Grazie ad un ampio partenariato esterno collaborano in staff:
Esperto Legale – Mediatori (Coop Nazareth)– Psicologo Sociale (Comune di Cremona) – Assistente Sociale (Comune di Cremona) – Infermieri, Medico e Psicologo Sanitario (Asst ValPadana) – Educatore (Coop Cosper)

PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Servizio ha effettuato n. 4.277 contatti
n. 140 aperture del Dropin con una media di n. 30,5 contatti per apertura
Contestualmente sono state realizzate n. 47 uscite
Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Colloqui 609 1.339 1.535
Distribuzione Materiale Sanitario 3.619 4.523 5.502
Consulenza infermieristica n.d. 185 316
Banco alimenti 783 738 814
Vestiario 299 318 421
Distribuzione mat. informativo 210 134 2.152
Invio ai servizi 195 235 259
Accompagnamento ai servizi 25 35 51
Consulenze legali 38 58 28
Biblioteca e batteria cellulare 220 234 274
Servizio docce 838 766 812
Lavanderia 541 432 502
Siringhe rese 18.087 30.352 30.980
Siringhe sterili distribuite 21.790 41.724 43.886
Fiale distribuite 3.746 12.223 14.082
Narcan distribuito 19 145 45
Profilattici distribuiti 413 851 1.475
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 1.762 2.724 2.344
Tamponcini distribuiti 12.010 22.379 19.778
Lacci distribuiti 97 408 591
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE 2.000 — —

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.
La sede è aperta all’utenza 3 giorni nella settimana.
Interventi di mappatura e outreach: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici in Cremona Città in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni. Vengono effettuate 3 uscite settimanali.
Sono inoltre garantite Equipe quindicinale, supervisione mensile, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari –assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali del Comune di Cremona.
Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.
CONSIDERAZIONI FINALI Da Gennaio a Giugno il Servizio è stato scoperto dai Finanziamenti Regionali. Grazie al supporto di Comune di Cremona e Progetto Condividiamo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona abbiamo potuto garantire la continuità ed il potenziamento del Servizio anche in tempo di Pandemia.
Da luglio 2020 gestione ed organizzazione sono state adattate al nuovo modello sperimentale Regionale, che ha ridotto le aperture settimanali del Servizio, diminuito le ore al personale educativo, introducendo nuovi strumenti complessi di gestione delle attività e rendicontazione progetto.
L’anno 2020, contraddistinto dalla Pandemia da Coronovirus, ha visto i servizi di riduzione del danno, rientrando nei LEA (livelli essenziali di assistenza) proseguire incessantemente la loro attività con l’utenza marginale, dotandosi immediatamente di specifiche procedure e dpi per poter continuare a svolgere la propria mission.
Si è sospesa l’attività di strada per normativa solo durante il primo lockdown.
Essendo un servizio in rete con moltissime realtà Pubbliche e dell’Associazionismo, che si sono fermate o hanno, tuttora limitato i loro Servizi, abbiamo vissuto la solitudine di essere servizi aperti, in prima linea, in un territorio in lockdown silenzioso e congelato. Siamo comunque riusciti ad aumentare le collaborazioni con altri servizi in prima linea (es: Tutor condominiali, Servizi Sociali) che ci ha permesso di soddisfare i bisogni primari dell’utenza anche in una situazione così complessa e inaspettata.
Il servizio si è impegnato per adeguarsi immediatamente e nel distribuire al proprio Target strumenti mirati quali mascherine chirurgiche, guanti, piccole soluzioni disinfettanti, autocertificazioni , consulenze legali ed orientamento nel caso ad esempio di verbali comminati ai senza fissa dimora durante il lockdown per la loro presenza in strada (emblematico non avendo casa) ed i relativi ricorsi.

 

 

6.2.4. Progetto Strada di Crema

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale:
Le azioni sono effettuate per promuovere l’attivazione di processi di inclusione sociale di giovani e adulti a grave rischio di marginalità e disagio sociale, nell’Area d’Intervento “Aggancio e riduzione del danno”, mediante azioni dirette a sostenere le fasce deboli della società, al fine di orientarle e accompagnarle in percorsi di rafforzamento personale, favorendone l’inserimento sociale e lavorativo, tramite una risposta ai bisogni primari e prevenendo, laddove necessario, i fattori di rischio derivanti dall’uso o dall’abuso di sostanze legali e/o illegali e da comportamenti devianti.

Beneficiari delle azioni sono giovani e adulti in condizione di svantaggio, a rischio di esclusione o in situazioni di disagio conclamato e vulnerabilità grave, derivante in prevalenza da abuso di alcool e/o sostanze.

Il lavoro si contraddistingue da sempre per la capacità di garantire tre livelli di intervento, ovvero
– aggancio e/o accesso “spot”: accesso alle aree di intervento in maniera sporadica/occasionale
– presa in carico parziale: accesso ripetuto, al bisogno, per alcune prestazioni in maniera non costante;
– presa in carico per l’accompagnamento in percorsi strutturati: accesso costante alle prestazioni previste e disponibilità ad attivare un percorso di inclusione sociale.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Sono state contattate n. 136 persone, di cui
n. 123 persone consumatori di sostanze stupefacenti abituali (90%) e n. 13 persone (10%) non tossicodipendenti ma che presentano condizioni di fragilità o grave marginalità complesse.
Per quanto concerne il Genere è prevalente il maschile: n. 100 maschi (74%) e n. 53 femmine (26%) e 1 transessuale.
Per quanto concerne la Nazionalità l’utenza è cosi rappresentata:
Italiani n. 94 (69%) – n.66 Maschi + n. 28 Femmine + 1 Transessuale – Stranieri n. 42 (31%) – n.35 Maschi e n. 7 Femmine
Prevalente la Nazionalità Italiana ed il Genere maschile, consumatori di sostanze stupefacenti.
Le fasce di età sono le seguenti:
• n. 3 persone < 20 anni
• n. 22 persone tra i 20 ed i 29 anni (16%)
• n. 18 persone tra i 30 e i 39 anni (13%)
• n. 28 persone tra 40-49 anni (21%)
• n. 65 persone >50 anni (48%)
Prevalente la fascia di età over 50 ma è da evidenziare come il Servizio riesca ad impattare con una popolazione eterogenea, contattando tutte le fasce di età previste. Sotto i 29 anni sono il 16% del target contattato.
Gli utenti che superano il 50% di presenza rispetto alle Aperture del dropin sono n. 13 persone nello Spazio ascolto e n. 4 persone all’Unità di strada su 136 totali –13%. Questo dato evidenzia come il Servizio sia frequentato da una utenza che ne usufruisce non quotidianamente, caratterizzando gli interventi nel breve termine e con complessità importanti.
I Nuovi contatti, ovvero le persone mai incontrate nel corso degli anni precedenti, sono stati n. 55 persone diverse (40% del tot. utenti), lo scorso anno erano n.36, ed hanno prevalentemente Nazionalità Italiana e genere maschile.
Durante i colloqui e le varie attività, emerge che il Target afferente al Servizio è caratterizzato dai seguenti elementi: le sostanze più usate sono alcool e cannabis, nonché cocaina ed eroina ma in minor uso; il 24% del campione analizzato ha rapporti sessuali non protetti; prevalente target con scarsa cura di sé e della propria igiene personale, soprattutto per le persone sfd; pongono scarsa attenzione al proprio stato di salute; il 6% del campione dichiara di aver subito almeno un arresto nella vita; nell’ultimo mese- dopo il contatto con lo staff- i comportamenti a rischio risultano subire una diminuzione.
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE Da Luglio 2020 Titolarità Progetto è di Cooperativa Igea.
Il nostro personale è composto da 1 Responsabile Coordinatore/ Educatore part-time 15ore – 2 Educatori part-time per un totale di 45 ore – 1 Supervisore. Grazie al partenariato di Progetto collaborano in staff: 1 Esperto Legale – Mediatori (Cooperativa Igea)– 1 Psicologo Sociale (Cooperativa Igea) – 2 Assistenti Sociali (Cooperativa Igea) – 2 Assistenti Sociali (comune di Crema) , Infermieri, Medico e Psicologo Sanitario (Asst Val Padana Servizio dipendenze Crema) – 1 Educatore (Cooperativa Igea), 1 Asa (cooperativa Igea).
PRESTAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Servizio ha effettuato n. 2.838 contatti
Sono state garantite n. 139 aperture dello spazio ascolto e n. 62 uscite dell’Unità di Strada (media persone presenti: 10). I mesi di gennaio e marzo hanno rappresentato il periodo di maggiore afflusso. Si specifica che nell’anno 2020 non sono state eseguite durante il lockdown le uscite dell’unità di strada.
Qui, di seguito, vengono elencate le principali prestazioni complessivamente erogate, messe a confronto anche con anni precedenti:
Prestazioni effettuate 2020 2019 2018
Colloqui 609 1.339 1.535
Distribuzione Materiale Sanitario 2.450 4.523 5.502
Consulenza infermieristica 27 185 316
Test HIV 27 0 34
Banco alimenti 748 738 814
Vestiario 84 318 421
Distribuzione mat. informativo 53 134 2.152
Invio ai servizi 54 235 259
Accompagnamento ai servizi 10 35 51
Consulenze legali 20 58 28
Biblioteca e ricarica cellulare 300 234 274
Servizio docce 662 766 812
Lavanderia 442 432 502
Siringhe rese 2.411 30.352 30.980
Siringhe sterili distribuite 1.545 41.724 43.886
Fiale distribuite 385 12.223 14.082
Narcan distribuito 2 145 45
Profilattici distribuiti 284 851 1.475
Kit-nose, cartine, filtri e carta stag. distr. 801 2.724 2.344
Tamponcini distribuiti 1.212 22.379 19.778
Lacci distribuiti 21 408 591
Dpi COVID 19 DISTRIBUITE 1.100 — —

GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il Dropin – Sede Fissa è un Servizio a Bassa Soglia principalmente rivolto ai consumatori e Dipendenti da Sostanze legali ed illegali.
La sede è aperta all’utenza 3 giorni nella settimana.
Unità di strada: attraverso l’unità di Strada sono garantiti costanti interventi di monitoraggio e aggancio nei luoghi pubblici nella città di Crema (in particolare presso il parco Campo di Marte) in luoghi sensibili, con particolare attenzione a Parchi e Stazioni. Vengono effettuate 2 uscite settimanali.
Sono inoltre garantite Equipe quindicinale, supervisione mensile, costante collaborazione con la rete dei servizi socio- sanitari e assistenziali: servizi per i bisogni primari (mense dormitori), servizi sanitari, servizi sociali.
Viene monitorata ogni singola prestazione effettuata. E’ Utilizzato specifico database per la raccolta dati (RDRAPP); ad ogni persona in contatto con gli operatori è somministrata una breve intervista al fine di definire le caratteristiche dell’utenza contattata, una lettura dei bisogni prevalenti, le caratteristiche di fragilità ed in caso di definizione di Percorso Individualizzato, le principali informazioni relative.
CONSIDERAZIONI FINALI Da Gennaio a Giugno il Servizio è stato scoperto dai Finanziamenti Regionali. Grazie al supporto di Comune di Crema attraverso la Co-Progettazione ed il Progetto Condividiamo di Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona abbiamo potuto garantire la continuità ed il potenziamento del Servizio anche in tempo di Pandemia.
Da luglio 2020 gestione ed organizzazione sono state adattate al nuovo modello sperimentale Regionale, che ha ridotto le aperture settimanali del Servizio, diminuito le ore al personale educativo, introducendo nuovi strumenti complessi di gestione delle attività e rendicontazione progetto.
L’anno 2020, contraddistinto dalla Pandemia da Coronovirus, ha visto i servizi di riduzione del danno, rientrando nei LEA (livelli essenziali di assistenza) proseguire incessantemente la loro attività con l’utenza marginale, dotandosi immediatamente di specifiche procedure e dpi per poter continuare a svolgere la propria mission. Si è sospesa l’attività di strada per normativa solo durante il primo lockdown. Essendo un servizio in rete con moltissime realtà Pubbliche e dell’Associazionismo, che si sono fermate o hanno, tuttora limitato i loro Servizi, abbiamo vissuto la solitudine di essere servizi aperti, in prima linea, in un territorio in lockdown silenzioso e congelato. Siamo comunque riusciti ad aumentare le collaborazioni con altri servizi in prima linea (es: Caritas Crema, Comune di Crema) che ci ha permesso di soddisfare i bisogni primari dell’utenza anche in una situazione così complessa e inaspettata.
Il servizio si è impegnato per adeguarsi immediatamente e nel distribuire al proprio Target strumenti mirati quali mascherine chirurgiche, guanti, piccole soluzioni disinfettanti, autocertificazioni , consulenze legali ed orientamento nel caso ad esempio di verbali comminati ai senza fissa dimora durante il lockdown per la loro presenza in strada (emblematico non avendo casa) ed i relativi ricorsi.

6.2.5. Progetto di Limitazione dei Rischi in Valle Camonica

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO L’intervento è finanziato dall’ AVVISO PUBBLICO PER LA MESSA A SISTEMA DI UN MODELLO DI INTERVENTO INTEGRATO REGIONALE A FAVORE DI GIOVANI E ADULTI A GRAVE RISCHIO DI MARGINALITÀ
POR FSE 2020-2021
(Azioni 9.5.9. e 9.2.2. del POR FSE 2014/2020)

Obiettivo Generale:
Le azioni del Progetto sono costruite per contribuire a prevenire e limitare i comportamenti a rischio, in particolare nei contesti aggregativi attraverso il “lavoro di strada” con una presenza costante sul territorio, in un’ottica pronto intervento ed eventualmente di “ponte” tra essa ed i servizi.

Beneficiari delle azioni di Progetto SS42 sono giovani e adulti contattati in contesti aggregativi diurni e notturni (es. discoteche e spazi antistanti, locali notturni, eventi e feste, rave, scuole, centri giovanili, luoghi di aggregazione, ecc).
Una particolare attenzione è posta ai luoghi che presentano situazioni di tensione, disagio sociale e/o presenza di comportamenti a rischio o altre problematiche.

Obiettivi Specifici:
1- Promuovere Consapevolezza rispetto ai Comportamenti a Rischio e all’importanza Degli Interventi Limitazione dei Rischi
2 – Aumentare l’efficacia degli interventi dell’UM
3 – Promuovere il raccordo tra gli Stakeholder coinvolti

CARATTERISTICHE PRINCIPALI TARGET Rispetto alle 3 tipologie di prese in carico previste, abbiamo incontrato complessivamente n. 51 utenti:
3 accessi a spot
46 prese in carico parziali
2 prese in carico strutturate

ETA’ M F ACCESSO SPOT PRESA IN CARICO PARZIALE PRESA IN CARICO PER L’ACCOMPAGNAMENTO A PERCORSI STRUTTURATI
<15 0 0 0 0 0
15-18 0 0 0 0 0
18-24 4 1 3 2 0
25-34 21 7 0 27 1
35-44 11 2 0 12 1
> 45 4 1 0 5 0
TOT = 51 40 11 3 46 2
Nota Bene: i 51 Soggetti raggiunti sono circa 2/3 IN MENO rispetto al target raggiunto nel primo semestre dell’ultima progettazione.
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE Per la prima volta si sta sperimentando un assetto di Equipe Multidisciplinare attraverso la presenza di
– Educatori Professionali (Coop. Bessimo – Coop Calabrone)
– Assistenti Sociali (Coop Bessimo – Azienda Territoriale Servizi Alla Persona)
– Psicologi (Coop. Bessimo – ASST Valcamonica)
– Mediatori Culturali (Coop. K-PAX)
– Infermieri (ASST Valcamonica)
– Medici (ASST Valcamonica)
– 1 Coordinatore (16 ore/mese)
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Generalmente l’Unità Mobile Giovani di Valle Camonica realizza circa n.40 uscite notturne l’anno, raggiungendo circa n.1000 beneficiari

Alla data del 31.12.2020 le azioni sono state notevolmente rallentate a causa dell’emergenza sanitaria in atto
Poiché le principali strategie di intervento del Progetto (OUTREACH e SPAZIO DI ASCOLTO) sono di fatto impossibili da mettere in atto, l’Equipe si è concentrata sulla ricerca di modalità innovative per la realizzazione delle Tipologie di Intervento.

– OUTREACH IN CONTESTI DEL DIVERTIMENTO
Come per tutte le Unità Mobili della Limitazione dei Rischi non solo in Lombardia ma anche nel resto della Nazione, l’avvio del secondo Lockdown nel mese di Ottobre e la conseguente chiusura dei locali della Movida ha di fatto impedito la realizzazione delle uscite di Outreach
Dal Luglio 2020 al Dicembre 2020 l’UMG ha realizzato N°2 uscite nel Dicembre 2020

– SPAZI DEDICATI DI ASCOLTO E PRESA IN CARICO
Tali spazi sono stati progettati e attivati sia all’interno dei Servizi partner che in “luoghi neutri” ove agganciare, durante le uscite e non, situazioni di bisogno o di disagio. Anche in questo caso, l’aggancio è risultato limitato e complesso soprattutto per quanto riguarda l’invio ai Servizi esistenti, anch’essi limitati da chiusure, lavoro in smartworking e procedure preventive Covid.

– PROFILO INSTAGRAM: La realizzazione del Profilo Instagram, già prevista in fase progettuale, ci ha permesso di realizzare agganci notevoli: dei 200 follower previsti, ne abbiamo raggiunti oltre 600 a partire dal 1°Ottobre 2020,
N.604 Follower
N. 4 Dirette Live
43 Post Pubblicati
circa N. 27 Stories al mese
N.4 Dirette ospiti in altre pagine Instagram – 7.003 Visualizzazioni7 totali
Copertura mensile (13 Dicembre – 15 Gennaio) di 837 Account

– CAMPAGNA HIV 2021: La settimana dal 30 Novembre al 06 Dicembre è stata interamente dedicata alla campagna di prevenzione al contagio HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili attraverso la realizzazione di marketing preventivo

STRATEGIE AGGIUNTIVE – NON PREVISTE IN FASE PROGETTUALE:
– SCREENING E PREVENZIONE COVID 19: Approfittando della campagna di Screening e monitoraggio realizzata dalla Cooperativa di Bessimo sia per gli Ospiti che per gli Operatori, l’Equipe ha realizzato una specifica campagna di sensibilizzazione e di raccolta dati, al fine di indagare sia l’andamento dei consumi di sostanze che l’utilizzo dei dispositivi di protezione al Covid19.
N. 4 Uscite Screening
N. 46 Prese in carico parziali
CONSIDERAZIONI FINALI La fatica più significativa è stata legata all’impossibilità, di fatto, di realizzare gli interventi di Outreach a causa di assenza di finanziamenti nel 1 Semestre e della Pandemia in corso.
Il contesto delle UM sono le feste, i rave, i locali. In una parola: l’assembramento.
Si è ipotizzato di concentrarsi su altri luoghi potenzialmente aggregativi quali le Scuole, ma anch’esse sono state chiuse optando per la Didattica A Distanza a partire dal secondo anno di Scuola Secondaria di Primo Grado.
Un’alternativa possibile valutata e monitorata era rappresentata dai Centri Commerciali, ma anche questi sono stati chiusi in via preventiva tutti i fine settimana e sono risultati luoghi ove l’intervento è stato inefficace.
Ci si è indirizzati su luoghi all’aperto, quali piazze/parchi ma il territorio camuno, a differenza di quello cittadino, non è caratterizzato da luoghi significativi di ritrovo; le temperature invernali inoltre, significativamente più basse, hanno scoraggiato qualsivoglia ritrovo all’esterno.
Contattare fisicamente il Target è risultato praticamente impossibile.

Sappiamo che alcuni piccoli gruppi di giovani si ritrovano in abitazioni private così da poter ovviare anche al problema del coprifuoco (h 22.00) ma questo non permette comunque all’UM di raggiungerli.
Segnaliamo il rischio, condiviso anche dalle altre UM, che l’isolamento sociale della popolazione target possa sfociare in un rischioso aumento di consumi e questo rende la situazione paradossale: in un momento in cui il rischio aumenta notevolmente, non è possibile agire tutte le azioni di promozione della salute, prevenzione e limitazione dei rischi tipiche del Progetto.
Si sta lavorando su molti punti di debolezza per trasformarli in forza: ciò che è mancato in presenza territoriale è stato compensato da un rinforzo della Visual Identity di Progetto e dalla ricerca di strategie di comunicazione e aggancio alternative.
La nostra pagina Instagram, si sta rivelando un ottimo canale di comunicazione per farci conoscere ma non altrettanto efficace nell’aggancio degli utenti che vivono in prevalenza i social più da spettatori che da protagonisti.

6.2.6. Altri progetti di Riduzione del Danno (RDD) e Limitazione dei Rischi (LDR)

6.2.6.1. Progetto Strade Blu di Mantova

In continuità con il Progetto Strade Blu, finanziato negli anni precedenti dal Comune di Mantova, la nuova progettualità inizia a Settembre 2020. Titolarità del Progetto è del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, partner: Cooperativa di Bessimo, Coop. Alce Nero, Comune di Mantova, Asst di Mantova, con una numerosa rete di supporto di servizi e associazioni presenti nel territorio
Il progetto, attivo dal primo settembre 2020, si articola in 3 azioni principali:
1. Drop-In: apertura dello spazio Tregua per tre giorni alla settimana. Lo spazio, a bassa soglia di accesso, accoglie persone in situazione di marginalità anche con problemi di dipendenza, erogando le seguenti prestazioni: Ascolto e counseling – segretariato sociale – distribuzione generi di conforto – distribuzione materiali sanitari – orientamento ai servizi Territoriali – richiesta consulenze con professionisti sanitari- accompagnamenti ai servizi.
2. Domiciliarità: il progetto, in sinergia con i servizi sociali, del territorio della città di Mantova, il SerD e gli altri enti dell’associazionismo, attiva percorsi di presa in carico di soggetti in situazione di grave emarginazione per progettazioni individualizzate volte al miglioramento della qualità di vita sia dal punto di vista sociale sia dal punti di vista sanitario (gestione casa, cura del sé, organizzazione della quotidianità, accompagnamenti ai servizi socio/sanitari, ricerca lavoro, interventi di riduzione del danno).
3. Uscite in strada: mappatura dei luoghi di aggregazione e presenza con Unità Mobile, debitamente allestita con materiali di aggancio, informazione, e distribuzione di beni di confort, kit freddo e di materiale sanitario. Ogni attività è stata effettuata in osservanza alle disposizioni ministeriali e regionali in materia di prevenzione alla pandemia di Covid-19. Tale processo ha modificato le interazioni con gli utenti e i tempi di erogazione delle prestazioni.
L’apertura dello spazio (servizio non presente nella precedente progettualità nella città di Mantova) ha visto una presenza media settimanale di 30 persone con una media di 10 accessi giornalieri. Le caratteristiche di queste persone sono: soggetti di genere maschile prevalentemente di origine straniera con problematiche legate alla dipendenza da alcool non in carico ai servizi socio sanitari. Da ottobre si sono attivate due uscite settimanali in strada con unità mobile che hanno permesso di incontrare una media di 10 nuovi contatti ad uscita. Attività realizzate: distribuzione di bevande calde, generi alimentari, coperte e sacchi a pelo, materiali sanitari, colloqui informativi. Importante è stata la distribuzione del Kit contenente mascherine chirurgiche e gel disinfettante.
Da Ottobre 2020 a dicembre il progetto ha operato con 50 persone di sesso prevalentemente maschile età superiore ai 50 anni. L’equipe operativa è composta da 4 Ed. Professionali (due cooperativa di Bessimo) 1 Asa, 1 Assistente Sociale, 1 responsabile Progetto, interagendo con le diverse figure sociali del Comune di Mantova e le figure sanitarie del SERD di Mantova, oltre alla mediatrice culturale e legale.

6.2.6.2. Progetto LDR Le Strade di Quoz

Intervento di riduzione dei rischi, Titolarità Cooperativa Alce Nero; partners: Cooperativa di Bessimo, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII Onlus ASST Mantova e Comune di Mantova, supportato da une rete territoriale di realtà dell’associazionismo e della cooperazione.
Il progetto per la prima volta presente nel territorio di Mantova e provincia, si rivolge a adolescenti/ giovani. Gli obiettivi sono A) FAVORIRE LA PRESA IN CARICO di adolescenti e giovani adulti con azioni di aggancio, valutazione del bisogno, presidio, informazione e accompagnamento B) FACILITARE L’ACCESSO AI SERVIZI con azioni di sensibilizzazione e informazione.
Azione principale è stata la mappatura dei luoghi di aggregazione e il presidio del territorio (CAMPER) con uscite concordate con il comune di Mantova nel rispetto della normativa Covid (sospese nei periodi di zona rossa). Le attività di presidio territoriale hanno permesso di entrare in contatto cinquanta ragazzi di cui quattro ragazzi in percorsi di accesso a servizi del territorio: uno inviato all’Agenzia del Lavoro di Solco Mantova; tre inseriti in un percorso di animazione pomeridiana (spazio diurno sperimentale la Goliarda )
La situazione pandemica non ha facilitato la continuità delle azioni, ponendo l’equipe a ripensare modalità diverse di informazione. A tale proposito si è strutturato instagram, con pubblicazioni di informazioni e di consulenze sia rispetto alle sostanze psico attive legali e illegali sia all’informazione sulle modalità di accesso ai servizi. Importante è stato il confronto con IL SERD e il consultorio giovani ASST, con le assistenti sociali dei sei piani di zona (attraverso il tavolo USSM/ASST). La campagna “social”, partita a dicembre 2020 ha raggiunto 129 followers su Instagram (https://www.instagram.com/stradeperquoz/).
Ulteriore obiettivo di progetto è la definizione di una “alleanza di intervento” tra gestori, enti locali e servizi sanitari per la gestione delle emergenze. Sono stati contattati alcuni gestori di locali per definire collaborazioni e presenze degli operatori negli eventi serali, attività sospesa data la situazione pandemica. L’equipe è composta da educatori professionali, assistente sociale del Comune di Mantova e personale sanitario del SERD di Mantova.

6.2.6.3. Ulteriori progettualità in partnership

La Cooperativa è partner di ulteriori progetti di RDD e LDR. Nello specifico, nel territorio della Bergamasca con il progetto di RDD “Esclusi Compresi” a titolarità della Cooperativa Pugno Aperto.
Nel territorio Bresciano con il progetto di LDR “Safe Trip” a titolarità della Cooperativa Il Calabrone, e sul Lago di Garda con il progetto di LDR “Q.B” a titolarità del Consorzio Gli Acrobati.
In tutte queste progettualità, gli educatori della Cooperativa di Bessimo prendono parte alle attività delle equipe apportando le proprie competenze e contribuendo agli obiettivi di progetto nei diversi territori.

6.2.7. Partecipazione ai Tavoli locali sui temi della marginalità

Essere un’impresa sociale attiva nella tutela dei più deboli e nella promozione della cura e del benessere della persona, per la Cooperativa di Bessimo significa mettere le proprie competenze ed esperienze a servizio dei territori in cui opera. Da anni quindi la Cooperativa è coinvolta sui “tavoli” e nei coordinamenti che riguardano i temi della marginalità, della povertà e delle dipendenze, attivi perlopiù nelle città capoluogo di provincia.
Nelle città di Brescia, Bergamo, Cremona, Crema e Mantova la Cooperativa, tramite i suoi rappresentanti, riflette, ascolta, contribuisce a leggere i bisogni e a definire risposte, insieme agli Enti Pubblici e alle altre organizzazioni del terzo settore che promuovono l’inclusione sociale e il benessere dei cittadini.
Oltre a ciò, nel territorio di Mantova una rappresentante della Cooperativa partecipa agli incontri settimanali al SERD aventi l’obiettivo di condividere progettazioni individualizzate e per poter attivare percorsi di autonomia delle persone, facilitando eventuali prese in carico parziali o presa in carico per accompagnamento in percorsi strutturati per inserimento in strutture residenziali, obbiettivo del nostro presente progetto. Da Ottobre 2020 a Febbraio 2021 questa partecipazione ha permesso di valutare 73 persone, di cui:
• Aggancio e/o accesso “spot”: 32 persone (43,8%)
• Presa in carico parziale: 38 persone (52,1%)
• Presa in carico per accompagnamento in percorsi strutturati per inserimento in strutture residenziali: 3 persone (4,1%) di sesso maschile di età superiore ai 50 anni

6.2.8. Prevenzione e servizi offerti al territorio

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO Obiettivo Generale
Lo scopo principale degli interventi di prevenzione è quello di stimolare lo spirito critico incentivando la capacità di porsi domande ed agire con consapevolezza.
La prospettiva teorica di riferimento è quella Salutogenica, applicata ai contesti scolastici, ai contesti lavorativi e alla comunità.

L’intervento del Servizio prevede realizzazione di interventi preventivi rispetto ai comportamenti a rischio più diffusi nella popolazione quali
– Abuso di alcool e di sostanze psicoattive legali e illegali.
– Uso inconsapevole della tecnologia (Cittadinanza digitale Responsabile e Cyberbullismo)
– Promozione di comportamenti sessuali auto ed etero tutelanti
– Interventi di sensibilizzazione rispetto al tema dell’azzardo patologico
– Percorsi finalizzati a potenziare le Life Skills
– Percorsi di PEER EDUCATION
Dal 2020 è iniziato il percorso di inclusione del Servizio prevenzione nel Sistema Qualità della Cooperativa di Bessimo
TARGET Gli interventi di prevenzione si declinano su tre livelli a seconda dei destinatari, ovvero
> PREVENZIONE UNIVERSALE: Popolazione Generale, non identificata da rischi individuali
> PREVENZIONE SELETTIVA: Individui o sottogruppi con un rischio significativamente maggiore di mettere in atto comportamenti a rischio
> PREVENZIONE INDICATA: Soggetti ad alto rischio con minimo ma rilevabile segno o sintomo che prefigurano un eventuale disturbo

Le attività di prevenzione del servizio sono rivolte a:
 adolescenti/giovani
 studenti delle scuole secondarie superiori ed inferiori
 insegnanti
 genitori
 cittadinanza generale
 realtà aggregative (sport, attività extrascolastiche, gruppi giovani, oratori…)
 professionisti della salute mentale
PROGETTI IN CORSO
Anno 2020 Promozione della Salute e Prevenzione dei comportamenti a Rischio
 Progetto “Isole nella Corrente” (Ernst Hemingway)
Ente Finanziatore: Fondazione Comunità Bresciana (Giugno 2019 – Giugno 2021
Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo
Enti Partner: Gruppo Foppa (Accademia Santa Giulia, CFP Lonati, Liceo Artistico Foppa)
Azioni: Realizzazione di Materiale Artistico di marketing Preventivo all’Isolamento sociale
Status: Prorogato causa Covid19

 Progetto “Direzione ADO”
Ente Finanziatore: Comunità Montana di Valle Trompia (Giugno 2019 – Giugno 2021
Ente Capofila: Cooperativa Gaia
A fronte del quadro delineato, la finalità del progetto è favorire lo sviluppo delle competenze di vita nei giovani, che si configurino come fattori protettivi nel processo di costruzione della loro identità. Si vuole, inoltre, accompagnare il mondo adulto, affaticato dai repentini cambiamenti socio-culturali, a riprendere possesso di alcune competenze fondanti della relazione come l’ascolto, il dialogo e il confronto.
Azioni: Laboratori di prevenzione selettiva all’interno delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della Valle Trompia
Status: Sospeso causa Covid19

 Progetto “Spazio Giovani” Lovere
Ente Finanziatore: Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi
Il progetto prevede uno spazio co-gestito coi ragazzi che vogliano accedervi, tutti frequentanti le scuole medie, dai 12 ai 14 anni, dove essi possano trovare ascolto, aiuto nella gestione del tempo e dove possano sperimentare qualcosa di nuovo e differente da ciò che trovano normalmente a casa propria, o “per strada”, in un ambiente protetto e mediato dagli operatori.
Azioni: Apertura di uno spazio dedicato agli adolescenti per attività ludico-ricreative e di tempo libero
Status: Sospeso causa Covid19

Prevenzione e Contrasto all’Azzardo patologico

 Progetto “Game Over 2.0”
Ente Finanziatore: ATS Montagna
Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo
Enti Partner: Azienda Territoriale dei Servizi alla persona di Valle Camonica, Comunità Montana di Valle Camonica, Centro Coordinamento Servizi Scolastici
Azioni realizzate
> Coordinamento con ATS
> Cabine di Regia
> Riunioni di Equipe
> Partecipazione ai tavoli intra-territoriali (Osservatorio GAP Ufficio Scolastico Regionale)
> Realizzazione LOGO attività GAP
> Creazione di una pagina web
> Creazione post social network (Facebook ed Instagram) dedicati al Progetto Game Over 2.0
A – SETTING LAVORO
OBIETTIVO 1 – Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence-based in tema di GAP nel setting Luoghi di Lavoro
Output (Realizzazioni)
> Presentazione della Rete WHP in n.5 realità imprenditoriali sul territorio camuno
> Iscrizione alla Rete WHP di n.3 nuove realtà imprenditoriali
B – SETTING SCUOLA
OBIETTIVO 2 – Incrementare l’offerta di pratiche di prevenzione evidence based in tema di GAP nel setting scolastico
Output (Realizzazioni)
> N. 1 Stesura policy Contrasto al GAP Istituto Superiore Olivelli Putelli Darfo
> N. 2 Formazioni Docenti LST Program (tot. Presenti 48)
> N. 2 Laboratori Motivazionali sul tema GAP in ottica di promozione delle Life Skills (Presenti Totali n.58 – 35 da Istituti Comprensivi e 23 da Istituti Superiori)
> N. 1 Azioni di rinforzo su tematiche sollecitate dai docenti – TAXI1729 – DIGITAL LIVE TALK
(496 le persone (tecnicamente i device) che si sono collegate per seguire la diretta;
153 i messaggi ricevuti durante la diretta;
240 le persone che hanno fatto la simulazione al win4life
> N. 2 Incontri di Promozione Life Skills a gruppi genitoriali (Presenti n. 12 Genitori)
> N. 2 Formazioni Operatori LST Program
C – SETTING COMUNITA’
OBIETTIVO 3 – Aumentare la copertura territoriale delle iniziative attivate dagli enti locali in partnership con il Terzo Settore Scuole, SSR – Enti Accreditati, in tema di “prevenzione GAP”
Output (Realizzazioni)
> N. 1 Mappatura Luoghi di gioco
> Avvio indagine indice di rischio GAP sul territorio della Valle Camonica
> N. 3 Eventi di Teatro di Strada (Edolo, Darfo, Breno).con relativa campagna stampa
Status: Concluso al 31.12.2020

 “Azioni di Contrasto all’Azzardo Patologico” DGR 2609/2019
Ente Finanziatore: ATS Montagna
Ente Capofila: Comunità Montana di Valle Camonica
Azioni:
– Indagine sull’indice di Rischio specifico GAP per il territorio della Valle Camonica
– Formazione specifica istituti Bancari
– Realizzazione Video marketing preventivo
-Stesura e attuazione di un regolamento comune per gli esercizi d’azzardo
– Mappatura dei Luoghi di >Gioco d’Azzardo
Status: in corso

 PEER Education I.I.S. Dandolo – Turistico (Orzivecchi)
Ente Finanziatore: ATS Montagna
Ente Capofila: Cooperativa di Bessimo
Azioni: Percorso di PEER Education c/o I.I.S. Dandolo Orzivecchi (Turistico)
Status: Prorogato Causa Covid19
FORMAZIONI ED EVENTI Sono stati realizzati inoltre interventi di Formazione e Sensibilizzazione presso
 SMART FUTURE ACADEMY 2020 – Laboratorio Watch your steps
Brescia – Brixia Forum
 CENTRO SOCIALE PACI’ PACIANA – Bergamo
 GIOVANI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA
 UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Sede di Brescia – N° 1 Lezione Universitaria all’interno del Corso di “Metodi e Tecniche dell’Empowerment
 IAL LOMBARDIA
Sede di Brescia – N° 1 Lezione Universitaria all’interno del Corso di “Psicologia Sociale”
N° 6 Operatori sono stati formati per la realizzazione del Primo Livello del Live Skills training Program per le ATS di Brescia, Valpadana e Montagna
CONSIDERAZIONI FINALI “Profe, possiamo parlare della salute mentale?”
“Prof. Possiamo organizzare una pizzata online l’ultimo giorno di Scuola?”
“Elisa, che ne sarà degli anni che stiamo perdendo?”
PRESENTI.
Il 2020 è stato per la prevenzione l’anno in cui abbiamo preso coscienza che noi lavoriamo solitamente in quello che ora si chiama “assembramento”.
Scuole chiuse. Progetti annullati.
Eravamo abituati ad incontrare le smorfie di centinaia e centinaia di adolescenti, dalla Valle Camonica alla bassa padana, passando per la Valle Trompia e le Città.
E’ stata dura veder spegnere le loro webcam e i loro volti, cercando un modo sempre diverso per attirare la loro attenzione, soprattutto dopo che erano stati costretti a fissare otto ore un pc dalla connessione altalenante.
PRESENTI, nonostante tutto. Perchè con grande fatica abbiamo inventato nuovi modi per ESSERCI, per abbracciarci, per ridere.
PRESENTI in aule virtuali il sabato mattina alle 8, PRESENTI con le Dirette Instagram al sabato sera alle 23.
PRESENTI come un regalo, perchè è così che vediamo adolescenti e colleghi e la loro voglia inesauribile di non arrendersi mai.

6.3. I SERVIZI E I BENEFICIARI DELL’AREA CARCERE

PROFILO GENERALE DEL SERVIZIO L’area interviene negli Istituti di pena Bresciani (Nerio Fischione e Verziano), di Bergamo e di Cremona con azioni progettuali diversificate e presso l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Brescia e Mantova.
TIPOLOGIA DELL’UTENZA Soggetti in esecuzione penale interna ed esterna
PROFESSIONALITÀ Educatori professionali, psicologi, mediatrice culturale, Agente di rete con laurea in giurisprudenza.
ATTIVITÀ Due sono gli Agenti di rete presso gli Istituti di Pena Bresciani e presso Uepe Brescia, uno presso il Comune di Cremona e di Casalmaggiore e uno presso L’Uepe di Mantova.
Il lavoro degli AdR all’interno degli Istituti si rivolge a detenuti per colloqui di sostegno chiesti direttamente dal detenuto, nell’attivazione di servizi esterni per specifiche esigenze (anagrafe, notai, ufficio matrimoni, servizi sociali) contatti con famiglie e gli avvocati, informazioni e consulenze inerenti l’esecuzione penale e definizione di percorsi individuali di esecuzione esterna.
Gli Agenti di Rete presso UEPE di Brescia svolgono un ruolo di affiancamento alle assistenti sociali nel reperire realtà di volontariato per soggetti in affidamento, attivare e mantenere i contatti con Servizi sociali dei Comuni, attività di segretariato sociale, monitoraggio dei lavori di pubblica utilità, lavoro di sensibilizzazione nel territorio.
(attività interrotta da marzo ad aprile 2020)
L’agente di rete presso Uepe di Mantova si occupa dei lavori di pubblica utilità e di progetti personalizzati in collaborazione con le Assistenti Sociali. Organizza inoltre gruppi per persone in detenzione domiciliare, co-condotti con la psicologa del Progetto A-rebous. L’attività è stata garantita da giugno con attività da remoto.
La Mediatrice Culturale presente nel carcere Nerio Fischione ha funzioni di mediazione linguistica e culturale rivolta a detenuti dell’area arabofoni, alle loro famiglie e ai servizi. (attività ininterrotta da marzo a luglio 2020).
È attivo un Supporto psicologico all’interno dell’IP. Nerio Fischione in collaborazione con area sanitarie ed educativa (attività ininterrotta da marzo a luglio 2020).

Gli operatori della Cooperativa hanno gestito 5 gruppi informativi presso la CC di Brescia rivolti a detenuti in fase di dimissione e a detenuti stranieri (azione interrotta a marzo 2020)

All’interno della Casa di reclusione di Verziano è attivo un gruppo di discussione sulla genitorialità in stretta connessione con il laboratorio teatrale. Esperienza che ha visto il coinvolgimento anche di partecipanti esterni (soprattutto studenti universitari) e la presenza al laboratorio teatrale dei figli dei reclusi. (azione interrotta a marzo 2020)

All’interno dell’ IP. di Cremona è attivo un “Gruppo di parola” e “fabbrica della Fiaba”
Il “Gruppo di Parola” si è posto come strumento educativo all’interno dell’Istituzione Carceraria, garantendo la possibilità di utilizzare il tempo della detenzione in modo costruttivo ponendo l’attenzione all’essere genitori. A questa attività, ormai consolidata, si è integrata quella della Fabbrica della Fiaba; per giungere alla costruzione della propria favola, che funga da proiezione alla storia personale a cui si possa scegliere un “lieto fine. (Attività interrotta da marzo ripresa a settembre).

Gli Agenti di Rete hanno intrapreso una proficua collaborazione con il CSV di Brescia al fine di creare momenti di formazione e sensibilizzazione sul ruolo del volontariato nelle misure esterne e uno sportello di segretariato rivolto alle associazioni (azione interrotta a marzo 2020).

Gruppi di sostegno a persone con problematiche di dipendenza presenti negli Istituti Penitenziari di Cremona e Bergamo.
Nei due istituti penitenziari sono attivi gruppi informativi /formativi rivolti a persone tossicodipendenti segnalati dall’equipe Sert interna e dall’area educativa. I percorsi hanno una temporalità di tre mesi, coinvolgendo mediamente 12/15 persone per gruppo. Obbiettivo: informare e sostenere la persona nella scelta di un percorso residenziale, informare e accompagnare la persona nella scelta di un percorso territoriale. Nell’IP di Cremona si è sperimentata la conduzione del gruppo con personale del SERT che ha permesso una maggiore integrazione tra i servizi ambulatoriali e residenziali. Nel territorio di Bergamo si è sperimentata su segnalazione dell’UEPE l’affiancamento di un educatore ad una persona con problemi di dipendenza in esecuzione penale esterna.

Accoglienza Housing: nella città di Brescia la cooperativa gestisce 3 appartamenti, rivolta a uomini e donne italiani o stranieri a fine pena e in esecuzione penale esterna. Il totale dei posti letto gestiti dalla Cooperativa è 11, ma sale a 34 se consideriamo il coordinamento dei posti letto di altri enti partner.

IMPLEMENTAZIONE DELLE ACCOGLIENZE ABITATIVE IN HOUSING SOCIALE A BRESCIA – EMERGENZA CORONAVIRUS
Marzo – Novembre 2020

Ad inizio Marzo 2020 la direzione degli IP bresciani, unitamente alla Garante dei diritti dei detenuti e alla Presidente del Tribunale di Sorveglianza, ha chiesto alla Cooperativa di Bessimo, in quanto ente capofila del progetto Vale la Pena 2019, di farsi carico di un lavoro di rete straordinario capace di aumentare sensibilmente il numero di posti letto esterni disponibili all’accoglienza di detenuti e detenute sprovvisti di domicilio.
L’obiettivo era quello di deflazionare l’affollamento degli istituti per permettere alla direzione di liberare spazi dove poter gestire eventuali “isolamenti cautelativi” e, più in generale, offrire ai detenuti un aumento delle opportunità esterne in un momento del tutto particolare e gravoso non solo per la salute pubblica.
La rete di intervento ha fin da subito coinvolto gli enti partner del progetto: la Cooperativa Il Calabrone, la Cooperativa Contatto e l’Associazione Carcere e Territorio allargandosi fin da subito all’Associazione Vol.Ca. all’Associazione Fi.Li.
Attraverso la riorganizzazione si è passati dal coordinamento dei 17 posti letto disponibili sul progetto Vale la Pena 2019 alla messa in rete di 27 posti letto (periodo marzo luglio) e attualmente sono 34 i posti messi in rete dal sistema bresciano di accoglienza esterna.
IN TOTALE SONO 28 le persone scarcerate PER CORONAVIRUS E ACCOLTE IN ALLOGGI HOUSING NEL PERIODO DA MARZO A DICEMBRE 2020 che si sono aggiunte alle 10 persone già presenti a febbraio 2020.
Dei 28 accolti 11 sono stranieri (comunitari o non comunitari) e 17 italiani.
Delle 28 accoglienze 7 sono donne.
Dal mese di maggio è stato concordato con il Direttore dei due istituti penitenziari e con l’area sanitaria la modalità di inserimento delle persone in Housing al fine di ridurre il rischio contagio, che prevede: un periodo di isolamento in carcere e la somministrazione di un tampone prima dell’uscita dal carcere.
Dal mese di aprile sono ripresi i colloqui di conoscenza con le persone detenute segnalate tramite video chiamate.

Da Aprile 2020 è attivo il Progetto “Incubatori di Comunità” finanziato con fondi Cassa Ammende che, visto il particolare periodo nel quale è stato attivato, ha permesso di supportare, grazie all’introduzione della figura del Release Coach, il lavoro di implementazione dell’Housing (nella fase di ricerca di opportunità esterne e nel seguire i dimessi dagli IP) e ha iniziato a curare le scarcerazioni prevedendo la consegna di materiale di prima necessità a quei detenuti che, uscendo dal carcere, non hanno un posto dove andare. Il Kit dimittendi (zaino- sacco a pelo, mappa dei servizi della città) è stato curato in collaborazione con il Comune di Brescia Progetto “contro l’Emarginazione” e il VolCa.
Il progetto prevede anche l’offerta di formazione e tirocini lavoro (gestiti dallo IAL) e l’attivazione di un CENTRO DIURNO all’interno della Casa Circondariale “Nerio Fischione”. Quest’ultima azione sperimentale è stata curata nell’ultima parte dell’anno e ha consentito la programmazione dell’apertura di questo spazio interno all’IP capace di alleviare la condizione detentiva delle persone più fragili presenti in carcere. L’azione è svolta in collaborazione con il SerT, Equipe forense, equipe trattamentale in partner con la Coop Comunità Fraternità.

L’operatività dell’area carcere è stata inserita nel piano organizzativo gestionale emergenza “Indicazioni per la prevenzione e il controllo delle infezione da Covid 19” della cooperativa di Bessimo. Il documento è stato condiviso ed è applicato da tutti gli operatori ed è sempre aggiornato in base ai diversi DPCM e alle indicazioni regionali. Tutti gli operatori sono stati formati specificamente e anno adeguato il loro operare alla particolare situazione pandemica.

6.4. ALTRI PROGETTI

6.4.1. Progetto Tutor di condominio Cremona

PROFILO GENERALE DEL PROGETTO Obiettivo Generale:
Il Tutor è un soggetto attivatore e costruttore di processi sociali preventivi, contenitivi e promozionali, relativi sia al singolo nucleo che abita gli spazi ERP sia all’inquilinato sia alla comunità di riferimento. È in stretto contatto con i Servizi Sociali del Comune e con gli uffici tecnici e amministrativi impiegati nella gestione degli alloggi pubblici.
Il Tutor Condominiale ha la funzione di:
• operatore sociale di prossimità, che ha il compito di presidiare la qualità della vita del e nel condominio
• orientare e promuovere la partecipazione dei residenti
• agire in modo pro-attivo verso gli abitanti (può essere attivato dai residenti per segnalare problemi o chiedere supporto)

Beneficiari delle azioni sono i residenti di n. 9 Quartieri/zoe della città di Cremona, in cui sono maggiormente concentrati gli alloggi Erp e Aler.

Il Tutor della Cooperativa di Bessimo in particolare ha gestito il rapporto ed il supporto alle famiglie residenti nel quartiere Borgo Loreto e da Novembre 2020 anche Area Centro della Città di Cremona.
In Emergenza Covid il Servizio è stato potenziato, con supporto di un secondo Tutor, con un impiego totale di 34h lavorative settimanali.
I tutor hanno fornito informazioni, ascoltato, orientato, accompagnato i singoli cittadini, le famiglie e quanti ne chiedevano aiuto e sostegno a fronte anche della situazione che si stava vivendo causa pandemia. E’ stato dato supporto ai gruppi di Associazioni e Organizzazioni che hanno garantito il sostegno alle famiglie in difficoltà (consegna pacchi o pasti a domicilio a persone risultate positive o in regime di quarantena, organizzazione trasporti e consegna indumenti a persone degenti). Ci si è impegnati in prima persona, In accordo con il Comune e in collaborazione con associazioni di volontariato nella distribuzione porta a porta, prima alle persone anziane e poi ai singoli nuclei residenti nei contesti sia ERP che Aler, delle mascherine chirurgiche.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Le persone contattate sono state n.1.952, di queste
n.1.683 sono residenti nei contesti ERP (86.22%),
n.44 sono privati cittadini (2.25%) e n.225 (11.53%) appartenenti a categorie altre, quali figure del terzo settore e uffici competenti.
Le problematiche rilevate e il motivo di aggancio con queste persone si riferiscono principalmente alla richiesta di supporto educativo nella gestione di problematiche interne al nucleo e dei suoi componenti (30.06%), la gestione di problematiche dell’inquilinato (28.40%), il sostegno e la collaborazione con l’ufficio alloggi e manutenzione (19.58%), il segretariato sociale (10.94%), l’orientamento ai servizi del welfare (4.50%), la facilitazione e mediazione all’accesso al servizio sociale per i nuclei già in carico (3.03%), l’intercettazione precoce di bisogni potenzialmente sociali (2.48%) e il sostegno e la collaborazione con la rete del welfare territoriale (1.01%).
PARTNER DI PROGETTO Il Progetto Tutor di Condominio è operativo nell’ambito Territoriale del Comune di Cremona; è realizzato in continuità con esperienze pregresse, l’attuale progetto ha avuto avvio il 15 Febbraio 2018.
Sono n. 4 Tutor (1 per Ente) divenuti n. 8 nel periodo Aprile-Ottobre 2020 per potenziamento Covid.
E’ gestito attraverso ATI dalla Cooperativa Cosper che ha funzioni di coordinamento, dalla Cooperativa di Bessimo (operatore attivo da Giugno 2018) Cooperativa Nazareth e Cooperativa Altana, con un impiego totale al 31.12.20 di n.34 ore lavorative settimanali per ogni Tutor di Ente.
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE La funzione svolta non è da intendersi come semplice contatto ma come attivazione di una relazione che implica una continuità nel tempo e ha come obiettivi l’emersione delle problematiche, la gestione delle stesse dove possibile e/o l’aggancio ai Servizi formali ed informali del territorio se necessario.
Sono previsti Sportelli e ore di presenza sul territorio negli alloggi.
Il lavoro è stato in continuità con quanto proposto nelle esperienze dei precedenti anni ma a causa della situazione pandemica e della riorganizzazione interna, l’afflusso allo sportello è stato maggiore rispetto a quello di prossimità sul territorio.
Tale apertura consistente dello sportello (30 ore la settimana), in periodo in cui molti Servizi territoriali erano chiusi o con accessi solo su appuntamento, anche tutt’ora, ha garantito una maggiore disponibilità ed efficienza rispetto alle esigenze degli inquilini.
CONSIDERAZIONI FINALI E’ un Servizio di Prossimità molto vicino alle famiglie di alcuni quartieri della Città. Gli Sportelli sono gestiti direttamente all’interno del Quartiere. Si partecipa a Riunioni Condominiali, si entra nelle case per offrire ascolto, verificare situazioni problematiche ecc
La stretta vicinanza porta ad una relazione efficace ma allo stesso tempo molto ampia, in cui convergono molte richieste, anche non adeguate.
Il lavoro di connessione coi Servizi è stato inoltre molto complicato e spesso impossibile a causa della Pandemia, creando l’impossibilità di dare risposte efficaci ed efficenti.

6.4.2. Progetto “Abitare la Comunità” Cremona

PROFILO GENERALE DEL PROGETTO Obiettivo Generale:
Costruire un modello abitativo integrato (immobiliare e sociale) attraverso misure dedicate al presidio abitativo nei quartieri a residenzialità pubblica, congiuntamente ad interventi sull’attivazione sociale dei cittadini residenti e delle associazioni delle comunità di riferimento, che possa diventare modello gestionale dell’abitare di Cremona città.
Obiettivi specifici sono stati l’attivazione di processi di autogesione dell’inquilinato, il contrasto al disagio abitativo e la gestione della morosità attraverso la programmazione di eventi tematici all’interno dei laboratori sociali di quartiere.

Beneficiari delle azioni sono i residenti dei quartieri 5 e 6 del Comune di Cremona, quartieri geograficamente attigui che vedono una discreta presenza di edilizia pubblica.

Il Tutor di condominio della Cooperativa di Bessimo in particolare ha gestito l’area nel quartiere Borgo Loreto con un impiego totale di 16 h lavorative settimanali. Il tutor, nel ruolo di custode dell’abitare e attivatore di percorsi di animazione sociale nei territori, ha promosso iniziative di coesione e partecipazione sociale fra utenti e ente gestore al fine di produrre maggior consapevolezza negli abitanti e responsabilizzazione dei cittadini-utenti coinvolgendoli e affidando loro compiti operativi specifici.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
TARGET CONTATTATO Il progetto è stato rivolto all’inquilinato ERP composto da 380 nuclei famigliari così suddivisi: n.143 (37%) conosciuti dal Servizio Sociale Territoriale e con un progetto sociale in essere; n.18 nuclei al cui interno sono presenti persone anziane, n.19 nuclei con persone con problematiche legate alla disabilità; n.57 famiglie hanno al loro interno dei minori mentre n.48 sono composte da persone con età compresa fra i 18 ei 64 anni che si rivolgono ai servizi sociali soprattutto per segnalare la propria situazione di difficoltà economica, data da redditi insufficiente o resi tali da mancanza di risorse personali a far fronte alle spese del mantenimento di sé e/o dell’abitazione.
PARTNER DI PROGETTO Capofila del progetto Comune di Cremona in collaborazione con Aler Cremona (proprietario degli immobili oggetto dell’attività del bando), Cooperativa Coosper, Cooperativa di Bessimo, Cooperativa Nazareth e Cooperativa Altana, MESTIERI Consorzio di Cooperative Sociali S.c.s e Consorzio SOLCO Cremona.
GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE Il progetto ha previsto 4 attività:
1- Organizzazione di momenti di incontro e rappresentanza; Con gli obiettivi dell’ascolto e del confronto, saranno organizzati degli incontri con l’inquilinato. A questi hanno partecipato regolarmente Aler, Comune e inquilini e sono stati mediati dagli operatori del laboratorio.
2- Accompagnamento educativo e azioni per il contrasto della morosità incolpevole
3- Attivazione della Comunità, principalmente attraverso Laboratori Sociali
4- Governance
CONSIDERAZIONI FINALI Il progetto è ancora attivo, si concluderà a metà 2021. L’attività che verrà svolta nel 2021 riguarderà i progetti di inclusione sociale.

6.4.3. Accoglienza Notturna Chizzolini Brescia

Il “Dormitorio” Chizzolini accoglie persone senza dimora offrendo accessi serali ma anche cena tutte le sere, con la presenza di volontari formati, e distribuzione di pasti nel week end. Attivo da anni nell’ambito delle azioni rivolte all’«Emergenza Freddo», il Dormitorio Chizzolini è stato da poco rinnovato per forma e funzioni grazie alla stretta sinergia tra la Cooperativa di Bessimo ONLUS, il Comune di Brescia – Settore Servizio Sociale, Cooperativa La Rete, Cooperativa Il Calabrone e L’associazione Amici del Calabrone.Il nuovo assetto prevede che la sede sia aperta tutto l’anno e non solo durante il periodo invernale e, al già consolidato lavoro per rispondere alle necessità primarie di accoglienza e ristoro, si affiancano azioni di monitoraggio degli obiettivi e degli esiti educativi rivolti agli ospiti della struttura. L’intenzione è di operare con ancora più vigore sui processi di gestione delle situazioni di grave marginalità entro cui in tanti si trovano a vivere, ma anche per fornire aiuti più concreti in tema di regolarizzazione dei documenti e di tutela della salute. I posti letto disponibili sono 35: l’emergenza coronavirus ha infatti modellato il numero massimo di letti a 3 per camera e ha introdotto l’uso dedicato di due stanze per eventuali persone con sintomi da Covid19. La nuova equipe educativa del progetto è composta da 3 educatori professionali (di cui uno della Cooperativa di Bessimo) e 2 custodi notturni.

6.4.4. Housing First Brescia

Da luglio 2020 è attivo nella città di Brescia il progetto Housing First. Ente titolare è il Comune di Brescia che ha coinvolto la Cooperativa di Bessimo, Cooperativa La Rete, Associazione Amici del Calabrone, Associazione Dormitorio San Vincenzo e la Fondazione Opera Caritas San Martino. Destinatari del servizio sperimentale sono persone senza dimora in condizione di grave marginalità che gravitano nel territorio nella città di Brescia, con lunga storia di strada e di percorsi di inserimento sociale non terminati.
Le azioni sulle quali si basa la proposta progettuale sono essenzialmente quelle di accompagnamento e di prossimità a persone per le quali l’assegnazione della casa non può essere considerato come obbiettivo finale del percorso, ma come punto di inizio di un cambiamento non sempre facile da raggiungere. Compito degli educatori è quello di costruire in itinere percorsi specifici con i servizi coinvolti o da coinvolgere, partendo dalle caratteristiche individuali delle persone e mantenendo una forte integrazione con le esperienze cittadine già in essere. L’approccio educativo pone attenzione al rispetto delle regole ma è caratterizzato da flessibilità e tolleranza al fine di consentire l’inserimento della persona, la persona è supportata su questioni molto pratiche al fine di appropriarsi di una dimensione abitativa da tempo persa.
7 sono gli appartamenti a disposizione in città (bilocali o monolocali). La cooperativa ha un appartamento e da settembre è presente una donna con lunga esperienza di vita in strada. Il servizio oltre all’alloggio prevede la presenza di un educatore in collaborazione con i diversi servizi servizi sociali e socio sanitari.

6.4.5. Coprogettazione Sociale Comune di Crema

La Cooperativa di Bessimo sul territorio di Crema è attiva anche con la partecipazione alla governance del Consorzio Sul Serio. Una rappresentante della Cooperativa siede nel CDA (5 sono stati i consigli), il focus di lavoro di questi anni e il senso della partecipazione al Consorzio era la stabilizzazione della governace dell’ATI Impronte Sociali, per la gestione dei diversi servizi previsti nella co-progettazione Comunale dei servizi alla persona nel periodo 2019-2023. Lo strumento utilizzato è stato un percorso di valutazione dei diversi organismi (governance, tavoli operativi, referenti tavoli) al fine di ottimizzare le risorse economiche e non, per la gestione dei diversi servizi.
La Cooperativa di Bessimo operativamente, all’interno della Co-progettazione è coinvolta nel programma 2 “Lotta alla povertà”, inerente le azioni di riduzione del danno e bassa soglia. Di certo il 2020 si è configurato come un anno faticoso nel Consorzio, sia per impegno temporale da parte della collega referente del programma, sia per le diverse modalità di lavoro e di pensiero delle diverse realtà aderenti. Nonostante le difficoltà, la partecipazione ai lavori di gruppo ha permesso una maggiore coesione tra la Cooperativa di Bessimo e la Caritas cittadina, riconoscendo il lavoro svolto, individuando insieme una nuova sede per lo spazio del Drop-in, attualmente in via Civerchi n. 7, in spazi condivisi con la Caritas stessa.

6.4.6. Help Center Brescia

La Cooperativa ha partecipato al raggruppamento temporaneo di imprese che coinvolge la cooperativa La Rete (ente capofila), la Cooperativa di Bessimo, la Cooperativa Il Calabrone e l’Associazione Amici del Calabrone, per l’attuazione della co-progettazione dei servizi di accoglienza (Help Center) protezione alloggiativa, interventi educativi di sostegno presso convivenze protette e interventi domiciliari a favore di persone in situazione di grave marginalità nel Comune di Brescia. La cooperativa di Bessimo partecipa nella gestione del servizio Help Center, con la presenza di un educatore professionale. Sede del Servizio presso la Stazione Ferroviaria cittadina, Viale della Stazione n. 80. Nei mesi invernali e nell’ambito della convenzione “Piano Freddo” con il Comune di Brescia, è punto di riferimento per l’assegnazione dei posti nei centri di accoglienza notturna. Aperto tre giorni alla settimana, è gestito da un’equipe multi-professionale ( operatori portatori di competenze specifiche e differenti , tossicodipendenza, grave disagio abitativo, senza fissa dimora). Oltre 200 persone hanno richiesta un’accoglienza notturna,

6.4.7. Addiction Center – Centro per le Polidipendenze Lacchiarella (MI)

La gestione del Centro per le polidipendenze di Lacchiarella è affidata a quattro enti organizzati in Associazione Temporanea di Scopo:
 Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione
 Associazione Saman
 Cooperativa Sociale di Bessimo
 Associazione Il Gabbiano
Obiettivi dell’Addiction Center sono:
 offrire risposte specialistiche, individualizzate, rimodulabili e ripetibili che mirino a evitare forme assistenziali e cronicizzanti, ove possibile.
 fornire una precisa dimensione temporale connessa al chiaro programma di fase prima, dopo, durante…
 fornire percorsi personalizzati nei tempi, nelle offerte specialistiche nella interazione tra servizi ambulatoriali e residenziali diversi ed ad alta interazione con il sistema relazionale esistente (figli, partner, genitori) compatibili con contesti lavorativi e di vita “normali”.
 prefigurare per l’Addiction Center una posizione di “centro residenziale come service di sistema” prioritariamente con i SERT / SMI ed i NOA, ma anche con i percorsi residenziali lunghi ove necessario.
Un bilancio complessivo delle attività dell’Addiction Center per il 2020 può essere definito come molto complicato in relazione alla emergenza Covid che ha visto molte difficoltà nel garantire sicurezza e svolgimento delle consuete attività riabilitative e terapeutiche.

 

 

 

6.5. AREA PROGETTAZIONE SOCIALE

Da Gennaio a Dicembre 2020 il Responsabile della Progettazione Sociale ha redatto e/o collaborato alla stesura di 34 Progetti, 3 manifestazioni di interesse e alcuni contributi ad altri servizi.

Totale n° Progetti: 34 di cui 21 come Ente Capofila e 13 come Ente Partner. Di questi:
-24 Progetti Finanziati
-8 Progetti non finanziati
-2 Progetti (1 dell’Area Prevenzione, 1 Emergenza Covid) non hanno concluso l’iter di presentazione

Figura 4: Suddivisione dei Progetti per Aree di Intervento

Figura 5. Suddivisione dei Progetti Aree Territoriali

Fare progettazione sociale significa ipotizzare azioni attraverso le quali è possibile ottenere cambiamenti utili per la “collettività” o per alcuni target specifici, impiegando risorse e mettendo in pratica strategie che devono essere concertate con Enti partner e stakeholder. E’ facile immaginare come la pandemia sia stata la prima fonte di criticità per questa come per altre Aree della Cooperativa. L’emergenza Covid infatti ha reso difficoltoso, se non impossibile, realizzare Progetti già finanziati, o parti di essi, costringendo i vari enti realizzatori ad intervenire con modifiche sostanziali alle attività previste. Questa emergenza ha impattato anche su due aspetti fondamentali per la Progettazione Sociale: Ipotizzare/Immaginare e Concertare azioni e cambiamenti.
Primo aspetto: Ipotizzare azioni ed Immaginare possibili cambiamenti per il futuro è molto complicato quando il futuro è carico di incertezze. Se ogni progetto costringe a fare i conti con il limite di dover rapportare aspettative e intenti a obiettivi operativi e risorse disponibili e attivabili, l’emergenza Covid ha chiuso molte prospettive e limitato molti interventi su cui la Progettazione Sociale puntava.
Secondo aspetto: Concertare strategie, obiettivi, azioni, budget e suddivisione di compiti con Enti (Scuole, ATS, ASST, Direzione Penitenziaria, Cooperative Sociali, ecc.) già in sofferenza per l’emergenza Covid ha comportato maggiori difficoltà rispetto alle precedenti annualità. Inoltre le limitazioni agli incontri hanno reso necessarie nuove modalità di confronto e condivisione.
L’ Ufficio Progettazione ha cercato di supportare la crisi economica legata alla pandemia ricorrendo ai Bandi finalizzati all’Emergenza Covid. Purtroppo a fronte di 7 Progetti presentati, soltanto due sono stati finanziati in quanto le risorse delle varie fondazioni erano insufficienti e venivano erogate con modalità “a sportello” fino ad esaurimento fondi. Poiché tutte le realtà del sociale soffrivano di questa emergenza, e necessitavano di queste risorse, si è innescata una corsa contro il tempo che non sempre ci ha favorito.
Tuttavia, un elemento positivo del 2020 è la buona collaborazione con le varie aree della Cooperativa,
nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, durante l’anno si è progettato di più che nelle annualità precedenti: 34 progetti rispetto ai 23 del 2019.

Prospettive
L’emergenza ha fatto sperimentare nuovi modelli, nuove metodologie di lavoro e continuerà a richiedere flessibilità e ricerca di soluzioni inedite. La Cooperativa sta facendo fronte all’emergenza non senza sofferenze e perdita di risorse economiche ed anche questo è un aspetto da considerare per fare sì che la Progettazione Sociale possa contribuire a ridurre lo stress di risorse delle Aree più in difficoltà. Purtroppo non sempre i nostri bisogni trovano risposta nei Bandi a disposizione e capita di dover studiare diversi Bandi prima di cogliere in alcuni di questi delle opportunità. Può anche accadere che i Bandi si prestino a fare cose nuove, ma non siano adatti a coprire i costi di attività di cui invece sentiamo il bisogno per poter continuare a farci carico delle persone in difficoltà che incontriamo.
E’ necessario continuare a dialogare con i referenti interni alla Cooperativa grazie ai quali è stato possibile sviluppare idee progettuali con un apporto vario in termini di competenze, informazioni, aggancio con reti e partners esterni.
6.1. AREA COMUNICAZIONE

Una sintesi delle principali azioni e interazioni organizzate nel corso del 2020 dall’Area Comunicazione cerca di dare rappresentazione dell’importante attività che la Cooperativa promuove costantemente, per rendere noto quanto avviene nei servizi, e per diffondere il senso del proprio operato, la mission che guida gli operatori e per ridurre lo stigma che ancora oggi permea il mondo delle dipendenze.

PAGINA FACEBOOK: 2713 like e 2824 follower attuali. Un incremento di 424 like alla pagina e 499 follower rispetto al 2019.

SITO INTERNET: 27.780 visite al sito, l’82,4% del totale di chi ha visitato il sito era “nuovo utente”, 92,3% degli utenti si è loggato dall’Italia o si tratta di Italiani loggati dall’estero. Rispetto al 2019 vanno analizzati i dati di «Visite al sito» che sono aumentate di 209 unità e di «sessioni di vista» per le quali si registra un incremento di 4.164 sessioni.
Il sito internet è stato continuamente aggiornato e modificato per mantenere costante l’informazione su progetti, servizi, eventi, dati della Cooperativa.

EVENTI SPECIALI.
• Il corso fotografico che si è svolto nella comunità di Fara Olivana e, per il quale, i ragazzi che hanno partecipato, hanno realizzato diverse fotografie poi raccolte in una mostra organizzata negli spazi della comunità;
• Partecipazione a «Smart Future Academy» al Palaleonessa di Brescia, l’evento che ogni anno mette in contatto aziende e scuole nell’ambito della formazione;
• Racconto continuo su sito e social dell’esperienza della cooperativa durante l’emergenza sanitaria da coronavirus;
• Realizzazione di materiale di comunicazione sull’emergenza coronavirus per i servizi di strada, in più lingue;
• Interviste, video, promozione sui media locali dei servizi, delle storie degli operatori, delle attività che la Cooperativa promuove e realizza. Il tutto è presente sul sito e sul canale Youtube della cooperativa;
• Creazione del profilo Instagram relativo al progetto SS42, inteso non solo come strumento di comunicazione, ma come vera e propria azione di progetto nel momento in cui l’aggancio con i giovani non era fisicamente organizzabile per motivi di chiusura dei locali e dei luoghi di ritrovo;
• Partecipazione al progetto di Podcast «Le voci dell’accoglienza» organizzato dal CNCA Lombardia con l’agenzia BeOpen di Milano;
• Collaborazione con l’Istituto Foppa del gruppo Santa Giulia, per definire attività di scambio e condivisione tra nostri utenti, nostri servizi e studenti dei corsi;
• Partecipazione alla stesura del volume «La Cooperazione Brescia ai tempi della pandemia – Esperienze di resilienza organizzativa»;
• Presenza sulle piattaforme «Integrarsi in Vallecamonica» della Comunità Montana di Vallecamonica e «Soci in rete» di Banca Etica;
• Promozione del volume «Il fare cooperativo nelle carceri lombarde» organizzate da Liberedizioni, editore del libro;
• Continua promozione dei nostri servizi presso gli enti invianti e dei laboratori ergoterapici per eventuali aziende committenti;
• Partecipazione all’Open Day 2020 promosso dal CNCA;
• Promozione delle attività per la Giornata Mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre.

6.2. AREA FUNDRAISING

La strategia della Cooperativa di Bessimo per raccogliere fondi e sostenere progetti e attività si collega fortemente allo scambio sociale.
La comunicazione è legata in maniera inscindibile al Fundraising, ne diventa strumento e voce per raggiungere il più alto numero di persone possibile, per raccontare all’esterno quali e quanti bisogni siano potenziali beneficiari delle somme di denaro raccolte sotto forma di donazioni e, soprattutto, di quanto sia importante la relazione tra persone, tra enti, tra mondo dell’impresa e mondo del sociale.
Qui di seguito vengono sintetizzati alcuni eventi cardine del fund raising del 2020:
• Partecipazione alla «Giornata di Raccolta del Farmaco», organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus dal 4 al 10 febbraio. Raccolte 2.057 confezioni di farmaci per un valore di 16.559 € a beneficio di quegli utenti che non hanno la possibilità di acquistare farmaci da banco.
• Nel 2020 è continuata la campagna “Botteghe Solidali”, in collaborazione con alcuni esercenti della zona di Bagnolo Mella / Leno / Gottolengo.
• Da fine febbraio a ottobre è stata realizzata la campagna 5×1000 del 2020 con lo slogan «Fatti un tetto!», dedicato al progetto di Housing Sociale cofinanziato da Fondazione Cariplo.
• Partecipazione della pastasciutta antifascista presso l’ARCI di Gambara;
• Promozione della campagna «ex utenti donatori»;
• Proposte sulla piattaforma «volontariperungiorno.it» che permette di entrare in contatto con potenziali volontari, sia singoli che a livello aziendale, per intessere relazioni umane ed economiche;
• Proseguita la campagna di promozione della possibilità di destinarci un lascito testamentario;
• Promozione della Cooperativa sulle piattaforme di raccolta fondi online, vetrine gratuite a livello nazionale dedicate al terzo settore che mette in contatto enti e donatori;
• Nel 2020 abbiamo promosso le attività dell’Area Inclusione Sociale con la campagna «In strada ogni giorno con la grave marginalità» sulle piattaforme GIVING TUESDAY, UN GIORNO PER DONARE, ITALIA NON PROFIT, RETE DEL DONO, BUONA CAUSA.
• A Novembre 2020 abbiamo attivato una campagna di raccolta di fondi e di beni alimentari per il Drop-In di Bergamo.
• Ad aprile abbiamo partecipato alla campana di raccolta fondi proposta dal portale Italia Non Profit e dedicata all’emergenza da coronavirus
• Abbiamo partecipato all’organizzazione e alla preparazione dell’iniziativa «Lampadina Sospesa» del Bricocenter di Cremona.
• Proseguita la collaborazione con il Banco Alimentare della Lombardia. I prodotti sono destinati esclusivamente ai progetti strada ed ai progetti di prossimità e che, nel 2020, hanno ricevuto 4229 pacchi viveri.

Abbiamo continuato a ringraziare, e ringraziamo, tutti i donatori che hanno dedicato risorse o beni alle Comunità e alla Cooperativa, il nostro “grazie” per ogni dono è continuo.

6.2.1. Impiego quote raccolte tramite il 5×1000
In riferimento alle disposizioni del D.M. 2 aprile 2009 art. 3, siamo ad indicare l’impiego delle quote relative al contributo del “5X1000 dell’IRPEF” per l’anno 2020.
L’importo assegnato e riscosso nel 2020 è stato di 17.787,14 euro, composto dalla quota di 5×1000 dell’anno 2017/2018 (8.871,91€) e dell’anno 2018/2019 (8.915,23€).
La quota di 5×1000 del 2017/2018 era a sostegno della Comunità Educativa di Malonno e la quota del 2018/2019 era a sostegno del Servizio Residenziale Sperimentale per gioco d’azzardo patologico “Fantasina: Regina di Cuori”.

6.3. FATTORI RILEVANTI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Come ampiamente rappresentato, la Cooperativa di Bessimo si colloca nella rete dei servizi per le dipendenze della Regione Lombardia, insieme ad altri servizi che rispondono ai bisogni di quelle fasce di popolazione (sia giovanile o adulta) che presentano disturbi da uso di sostanze e dipendenze comportamentali, attraverso un’articolata offerta di prestazioni erogate da strutture sia pubbliche che private.
La rete dei servizi regionale per le dipendenze è attualmente composta:
• dagli ambulatori pubblici (SERT – Servizi per le Tossicodipendenze) e privati accreditati (SMI – Servizi Multidisciplinari Integrati) dove vengono fornite prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione in relazione ai disturbi da uso di sostanze e alle dipendenze comportamentali. Questi ambulatori erogano inoltre prestazioni all’interno degli Istituti Penitenziari.
La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce in forma consortile lo SMI di Concesio (BS).
• dai Servizi residenziali (comunità) che forniscono trattamenti in regime residenziale e si articolano in diverse tipologie a seconda del bisogno prevalente. L’accesso a tali servizi necessità di una certificazione rilasciata da un servizio ambulatoriale (SerT o SMI) e il trattamento è gratuito.
La Cooperativa di Bessimo ONLUS ha una rete di 16 servizi residenziali accreditati al sistema socio sanitario regionale sui territori di quattro ATS.
• dai Servizi semi residenziali che forniscono trattamenti riabilitativi e risocializzanti durante alcune ore della giornata.
La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce servizi di drop in nelle città di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova.
• dai progetti di Riduzione del Danno (RdD) e Limitazione del Rischio (LdR), che hanno tra i loro obiettivi quello di favorire un aggancio precoce ed offrire prestazioni finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle persone che sono coinvolte nell’uso di sostanze legali ed illegali e che vivono in situazioni di grave marginalità, attraverso strategie ed interventi di riduzione del danno e del rischio.
La Cooperativa di Bessimo ONLUS gestisce interventi di questo tipo sui territori delle provincie di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.
L’utenza proviene per la maggior parte dalle provincie di Brescia, Bergamo, Milano e Cremona. Nel corso del 2020 la Cooperativa ha collaborato con 100 servizi per le dipendenze lombardi (di cui 11 NOA), ed altri servizi per le dipendenze di Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino e Alto Adige.
I servizi residenziali devono rispondere ai requisiti previsti dalla normativa regionale in relazione agli aspetti strutturali, funzionali e di appropriatezza e sono soggetti a vigilanza da parte di appositi servizi delle ATS.
L’entrata proveniente dalle rette giornaliere degli utenti nelle comunità si distingue in:
• rette di utenti lombardi con un budget fissato annualmente e assegnato dalla regione alle ATS, che lo suddividono per ogni comunità terapeutica presente sul loro territorio. I budget, il loro aumento o diminuzione in base a eventuali iper o ipo produzioni, le eventuali compensazioni tra unità di offerta diverse nella medesima ATS, vengono normati annualmente dalle Regole di Sistema emanate con una specifica DGR da Regione Lombardia. La Cooperativa di Bessimo si configura come Ente Unico, disponendo quindi di un budget unico per ogni ATS.
• rette di utenti extra lombardi (il cui valore è lo stesso delle rette per gli utenti lombardi), derivanti dalla presenza di utenti non residenti in Lombardia. I ricavi derivanti da tali rette non hanno un limite fissato (come nel caso dei budget lombardi) e sono a carico dei servizi dipendenze invianti;
• rette di minori non tossicodipendenti inseriti nella comunità educativa di Casa Mika e/o nelle comunità specialistiche per nuclei familiari, che sono a carico dei comuni o delle aziende sociali consorziate (non delle ATS). Tali rette, definite annualmente dalla Cooperativa, non hanno un limite fissato, ma dipendono dal numero di ingressi e dai giorni di presenza;
• rette per sperimentazione di servizi residenziali per il contrasto al gioco d’azzardo patologico disposte dal D.G.R. Lombardia XI/585 del 2018;
• contributi pubblici su progettualità specifiche (attualmente prevalentemente POR-FSE) sull’area della RDD, LDR, Carcere;
• contributi privati da Fondazioni o altre istituzioni donative a copertura di quote parte dei costi delle aree RDD, LDR, Carcere.
La Cooperativa nella sua presenza sul territorio mantiene da sempre rapporti con gruppi di volontariato organizzato e con singoli volontari, sia per il supporto e l’animazione alle comunità terapeutiche, sia per la realizzazione di interventi di prevenzione.

All’interno dell’operato della Cooperativa, diversi sono i fattori che consentono il raggiungimento degli obiettivi, o al contrario che possono rappresentare un rischio per il loro raggiungimento, di seguito sono elencati, a seconda del grado di rischio (basso, medio, alto) i fattori che ogni anno sono analizzati dalla governance della Cooperativa, mettendo poi in atto azioni e correttivi per la loro mitigazione e controllo.
Nel 2020 il rischio di “infezioni in comunità” (già presente, monitorato e controllato) ha cambiato completamente accezione, grado di pericolosità, strumenti di intervento, a causa della diffusione dell’emergenza da Covid-19.
Nel corso del 2020 è stata inoltre approvata la nuova Legge Regionale sulle Dipendenze, per la quale si attendono chiarimenti normativi, per capire concretamente in cosa e come cambieranno i servizi della Cooperativa (soprattutto ci si chiede come verranno modificate le Comunità e le regole e standard attualmente in vigore).

RISCHIO AREA
GRADO DI RISCHIO BASSO
Costo di avviamento di nuovi servizi Sviluppo
Rischio di perdita dei dati della cartella elettronica e del server Sistema Informativo
Rischio di non rispettare gli standard funzionali regionali con le ore qualificate Risorse Umane
Rischio di diffusione non autorizzata dei dati relativi agli utenti Sistema Informativo
Rischio di mancata manutenzione di impianti o attrezzature Locali e automezzi
Rischio di mancanza di informazioni sulle emergenze Locali e automezzi
Rischio di presenza della legionella nelle strutture residenziali Locali e automezzi
Rischio di impropria gestione degli alimenti Magazzino
Rischio di impropria gestione dei farmaci Magazzino
Rischio legato al Fondo Sanitario Regionale Fattori Esterni
Lavorazioni realizzate dei laboratori ergo terapici delle nostre comunità Servizi socio sanitari
GRADO DI RISCHIO MEDIO
Reperimento e costo del personale Risorse Umane
Progetti temporanei realizzati grazie a finanziamenti pubblici e privati Inclusione Sociale
Sviluppo
Rischio di scarso numero di inserimenti di minori nella comunità educativa Servizi socio sanitari
GRADO DI RISCHIO ALTO
Rischio legato alla revisione del Sistema delle Dipendenze Regionale Fattori Esterni
Rischio correlato alla crisi di impresa e dell’insolvenza Amministrazione
Presenza di utenti in comunità Servizi socio sanitari
Altri costi Amministrazione
Rischio legato alla sperimentazione di un servizio residenziale specifico per giocatori patologici Sviluppo
Rischio di infezioni in comunità Locali e automezzi

 

7. LE SEDI E GLI IMMOBILI: MANTENERE, RIQUALIFICARE, INNOVARE

7.  LE SEDI E GLI IMMOBILI: MANTENERE, RIQUALIFICARE, INNOVARE

Il patrimonio immobiliare della Cooperativa, dove si realizzano le attività è senza dubbio qualificante il servizio che nelle sedi si eroga. Costante è l’impegno per manutere, riqualificare, migliorare, adattare le sedi nelle quali “vivono” i beneficiari accompagnati dagli operatori.

Come evidente, intervenire sugli immobili richiede una significativa attenzione agli aspetti patrimoniali e finanziari di bilancio, affinchè l’equilibrio consenta di realizzare gli interventi in maniera sostenibile.

Nel dettaglio, gli ultimi anni hanno impegnato molto la Cooperativa sotto il profilo delle ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie, quali:

  • Rogno: nel 2020 sono stati completati i lavori di ampliamento della comunità con abbattimento della vecchia zona uffici e realizzazione di un nuovo corpo a 2 piani in cui si trovano i nuovi spazi comuni (zona cucina, pranzo e soggiorno al piano terra), delle nuove camere con bagno e un bilocale per housing sociale al primo piano. Si è realizzata la ristrutturazione del vecchio corpo con nuova zona uffici, infermeria e spazio bimbi al piano terra e ristrutturazione camere al primo e secondo piano; con l’intervento di ristrutturazione sono stati rifatti anche gli impianti idro-termo-sanitario ed elettrico. L’intervento ha permesso inoltre di mettere a disposizione di ogni nucleo famigliare un servizio igienico in uso esclusivo e la struttura è stata dotata di nuovi arredi. Al termine dei lavori si è provveduto anche alla risistemazione del piazzale antistante la struttura.
  • Cividate Camuno: Sono proseguiti per tutto l’anno, ad eccezione della sospensione di alcuni mesi causa COVID, i lavori di ristrutturazione della sede, tali lavori prevedono una miglior organizzazione degli spazi a disposizione e il rifacimento degli impianti idro-termo-sanitario ed elettrico. L’intervento permetterà inoltre di mettere a disposizione di ogni nucleo famigliare un servizio igienico in uso esclusivo e la struttura sarà dotata di nuovi arredi, nonché la realizzazione di un appartamento per l’housing sociale.
  • Fara Olivana: Sono stati realizzati due appartamenti per l’housing sociale, un trilocale ed un monolocale; inoltre si è provveduto alla riorganizzazione di alcuni spazi interni.
  • San Giorgio: E’ stato realizzato un appartamento per l’housing sociale e sono stati realizzati alcuni interventi migliorativi in alcuni ambienti della comunità.
  • Manerbio: Sono iniziati i lavori per la realizzazione di un appartamento per housing sociale e un monolocale a disposizione della comunità, nonché il rifacimento di una porzione di tetto.

Per alcune manutenzioni ordinarie (tinteggiature – piccoli lavori edili e idraulici – sfalcio erba)  si è valorizzato il contributo di volontari e di alcuni ospiti.

 7.1.   PROGETTO HOUSING SOCIALE “FATTI UN TETTO!”

Come sopra accennato, in 5 sedi di Comunità sono stati realizzati appartamenti per l’Housing Sociale. Nello specifico, tale attività rientra nel progetto «Fatti un tetto!» co-finanziato da Fondazione Cariplo, tramite il quale la Cooperativa di Bessimo intende accompagnare le persone che terminano un percorso di recupero all’interno dei servizi residenziali della cooperativa, verso un pieno reinserimento nella società grazie all’attivazione di 6 appartamenti per l’autonomia che potranno ospitare 17 persone (in alternanza).

Chi termina un percorso in comunità non sempre ha la possibilità di tornare a vivere da subito una vita pienamente autonoma: alcuni provengono da contesti difficili, altri non hanno una famiglia dalla quale tornare. Ecco perché è importante fornire loro un accompagnamento ulteriore che possa aiutarli, temporaneamente, a prepararsi nel modo giusto, sia economicamente che personalmente, al pieno rientro positivo in tutti gli ambiti di vita (lavorativo, abitativo, della socialità e del tempo libero, della rete familiare).

La questione «dell’abitare», già affrontata in alcune sperimentazioni attivate nel corso degli anni, è sempre stata delicata da gestire direttamente: la cooperativa attualmente non dispone di un servizio di housing sociale per questo specifico target “interno” e, difficilmente, riesce ad attivare, nei territori dove opera, risposte adeguate al bisogno abitativo (inteso in senso lato) degli utenti dimessi dai propri servizi.

Appare chiaro, però, che in molti casi la possibilità di offrire ad alcuni utenti/ex utenti un ulteriore supporto (seppur limitato nel tempo), può mettere al riparo da eventuali ricadute o dalla degenerazione di condizioni personali e familiari già delicate.

Il progetto, che nel 2020 ha visto la “costruzione” degli appartamenti, nel 2021 e 2022 vedrà dunque il suo pieno compimento, con la definizione di un referente di progetto per tutta la Cooperativa, di procedure e modulistica perché gli utenti possano avere percorsi chiari e tracciati e con l’avvio dei primi percorsi di accoglienza negli appartamenti conclusi.

Nel corso del 2020, la campagna di raccolta del 5×1000 ha riguardato il progetto “Fatti un tetto!”

8. VALUTAZIONE DI IMPATTO E QUALITA’

8. VALUTAZIONE DI IMPATTO E QUALITA’

Valutare l’impatto per la Cooperativa significa cercare di misurare il cambiamento generato verso i nostri stakeholder. Quale cambiamento è stato generato per gli utenti che hanno frequentato o incontrato i nostri servizi? Per i loro familiari? Quale cambiamento generiamo nel territorio? Come sarebbe il territorio senza la Cooperativa di Bessimo, quali risposte darebbe al tema delle dipendenze?

Per una prima valutazione di impatto sul 2020 ci si affida soprattutto alle analisi ed attività svolte tramite il sistema qualità, sia nel valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti, sia mettendosi in ascolto dei pareri degli stakeholder principali. I questionari utilizzati e di seguito presentati sono costruiti con valutazioni da 1 a 6 attraverso la seguente scala: Del tutto carente, Molto carente, Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo.

Si tratta ovviamente di una prima valutazione di impatto, che considera gli output dei processi attuati, che necessita di implementazione per il futuro con attenzione ai cambiamenti di medio-periodo che, tramite il lavoro dei nostri servizi, si generano nei beneficiari.

Si legga dunque il proseguo del testo secondo quest’ottica di analisi preliminare.

8.1.   INDICATORI DI RISULTATO

Scopo della Cooperativa di Bessimo è la “progettazione ed erogazione di interventi socio educativi e l’erogazione di assistenza socio sanitaria di recupero della tossicodipendenza in regime residenziale e la progettazione ed erogazione di interventi socio educativi rivolti a minori e madri in difficoltà in comunità educativa e nell’alloggio per l’autonomia.”

Sulla base dei risultati delle performances del Sistema Qualità relativi alle 14 comunità terapeutiche ed alla comunità educativa possiamo considerare che sono stati raggiunti e superati 5 dei seguenti 7 indicatori:

  1. i programmi conclusi sono stati superiori all’obiettivo stabilito per 12 comunità terapeutiche su 14. Nell’intera Cooperativa di Bessimo sono stati portati a termine il 65% dei percorsi in relazione agli utenti usciti nel 2020 (lo scorso anno erano il 60%);
  2. gli allontanamenti di utenti decisi dagli staff si sono mantenuti nel limite stabilito del 15% in relazione agli utenti usciti per tutte le comunità terapeutiche e per il servizio di Bassa Intensità, allontanando dallo 0 al 12% degli utenti usciti nell’anno). Il tasso di allontanamenti dell’intera Cooperativa di Bessimo è stato del 5%, inferiore a quello del 2019 che era stato del 8,8%;
  3. il turn over degli operatori è stato contenuto entro il limite stabilito del 40% degli operatori in pianta organica in 13 comunità (inclusa quella educativa di Malonno), mentre 2 e il servizio di Bassa Intensità hanno registrato un turn over dal 43% al 60%. Il tasso di turn over dell’intera Cooperativa di Bessimo nel 2020 è stato del 23%, inferiore a quello del 2019 del 29%, ma inferiore alla media del 33% degli ultimi 21 anni;
  4. la gestione delle casse delle comunità terapeutiche non ha registrato alcuna non conformità su 18 sedi, includendo anche i servizi di inclusione sociale, con una soglia di errore sulla Cooperativa di Bessimo del 3% a fronte della tolleranza del 9% stabilita. Lo scorso anno gli errori erano stati pari al 4%;
  5. il fatturato dei laboratori interni per l’attività ergoterapica nel 2020 non ha superato l’obiettivo indicato, attestandosi al 90,1%, (solo 6 delle 12 comunità con attività ergoterapica interna hanno raggiunto l’obiettivo stabilito), Nel 2019 l’obiettivo era stato superato con il 104,4%. La causa è legata alla minore presenza di utenti e alla riduzione delle richieste di commesse in alcuni laboratori dovuta alla pandemia.
  6. le 343 relazioni di dimissione dei percorsi degli utenti sono state stese entro un mese dall’uscita dell’utente dalla comunità terapeutica per la quasi totalità, con un margine di ritardo entro i 30 giorni previsti del 6%, rispetto al limite di tolleranza stabilito nel 15%, superato da una sola comunità su 15 (incluso il servizio di Bassa Intensità). Lo scorso anno le percentuali di ritardo erano del 4%.
  7. Nel 2020 a causa del Covid non è stato possibile realizzare molte attività formative, quindi la Resp. Risorse Umane con provvedimento del 17.02.21 ha stabilito di non considerare questa performance per il 2020.

Sulla base del report riassuntivo le comunità più performanti nel 2020 sono risultate nell’ordine Manerbio (con 15 punti), seguita da Bessimo (con 14 punti) e Capo di Ponte (con 13 punti).

Di seguito la tabella con i migliori risultati sulle performances degli ultimi sette anni.

PUNTEGGI 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014
Bessimo 14 16 17 19 20 // 15
Capo di Ponte 13 17 17 20 17 // //
Pudiano // 16 16 // // 15 14
Pontevico // // // // 17 18 14
Manerbio 15 17 15 // // // //
Adro // // // 20 19 // //
Paitone // // // // // 16 15
Rogno // // // 18 // // //
Cividate Camuno // // // // // 15 //

8.2.   LA VOCE DEGLI UTENTI DEI SERVIZI RESIDENZIALI

Nell’analisi sono state coinvolte 227 persone.

Gli utenti hanno valutato positivamente (BUONO) i servizi assistenziali ricevuti, il servizio educativo, psicologico, l’accoglienza, le riunioni e i colloqui, il sostegno durante la disintossicazione, l’attenzione alla salute.

Tra soddisfacente e buona l’attenzione alle problematiche legali, l’ambiente e i locali, le attività ergoterapiche e il tempo libero, il grado di coinvolgimento della comunità e l’organizzazione dei rapporti con i familiari.

Soddisfacente è la vita comunitaria e l’organizzazione della giornata in comunità.

La valutazione complessiva espressa direttamente dagli utenti è stata buona con un valore di 4,73 (nel 2019 era stata di 4,60).

Il giudizio medio globale che si ottiene dalle risposte è buono, con un valore di 4,56 (nel 2019 era stato soddisfacente con 4,46).

Nel complesso della rete delle quattordici comunità terapeutiche della Cooperativa di Bessimo nessuna voce ha ottenuto avuto un giudizio insufficiente e nessuna delle comunità terapeutiche ha ottenuto una valutazione complessivamente insufficiente. Lo stesso vale per i servizi di Bassa Intensità di Bessimo di Darfo e per il servizio “Fantasina: Regina di cuori” di Cellatica.

Si registrano tuttavia insufficienze su singole voci in 6 comunità.

8.3.   LA VOCE DEGLI STAFF

Hanno partecipato all’indagine 102 figure preposte all’intervento educativo nei servizi residenziali.

L’analisi chiede di valutare:

  • l’organizzazione del lavoro (SODDISFACENTE), ritenendo buoni il sistema di turnazione e l’equa distribuzione dei carichi di lavoro, tra soddisfacente e buono la permanenza notturna in comunità, la presenza nel fine settimana e nella fascia serale. Soddisfacente la gestione delle emergenze per l’assenza di più colleghi.
  • Lo Staff e supporti all’intervento (BUONA), ritenendo buona la comunicazione, tra soddisfacente e buono la supervisione allo staff.
  • La “Capacità e competenze del responsabile” (BUONA), ritenendo tra buono e ottimo l’ascolto degli operatori, il coinvolgimento dello staff verso obiettivi comuni e le competenze relative all’intervento educativo. Buoni il coordinamento dello staff, la capacità di leggere i bisogni e proporre interventi adeguati e la conoscenza dell’organizzazione e delle linee guida della Cooperativa di Bessimo. Tra soddisfacente e buona l’innovazione.
  • L’Organizzazione della Cooperativa è stata valutata SODDISFACENTE, ritenendo buone la collaborazione con la propria sede dell’area amministrativa, delle risorse umane e dei servizi socio sanitari. Buona anche l’utilità di Mansionario e Sistema Qualità. Tra soddisfacenti e buone la collaborazione da parte del Servizio Accoglienza, dell’area Comunicazione e Fundraising e la conoscenza di Mansionario e Sistema Qualità. Soddisfacenti la formazione ricevuta, la conoscenza degli organismi e dell’organizzazione, la conoscenza delle altre nostre comunità e servizi, le informazioni raccolte dallo stesso servizio prima dell’inserimento dell’utente, la collaborazione del coordinatore manutenzioni e RSPP e la collaborazione delle altre comunità con la propria sede. Tra insufficiente e sufficiente la partecipazione alle scelte della Cooperativa e la
  • La sezione “Intervento educativo” è stata valutata BUONA ritenendo in particolare tra buona e ottima l’attenzione agli utenti mentre sono considerati buoni il servizio educativo ed il servizio mensa. Tra soddisfacente e buona l’integrazione della comunità col territorio. Soddisfacente l’ambiente della comunità.

La valutazione complessiva espressa direttamente dagli operatori è stata buona con 4,6, mentre il giudizio medio globale che si ottiene dalle risposte è soddisfacente con 4,5.

Nessuna voce è stata considerata completamente insufficiente dalla maggioranza degli operatori, nache se la retribuzione e la partecipazione alle scelte della Cooperativa sono state stata ritenute tra insufficiente e sufficiente.

L’analisi dei risultati presentati viene presa fortemente in considerazione dalla dirigenza della Cooperativa e dal CdA; anche nel 2020, un anno difficile anche sotto il profilo economico, si è continuato a effettuare scelte a favore dei propri operatori, come descritto in premessa e nel capitolo legato alla descrizione delle Risorse Umane. Continua attenzione viene posta inoltre ai pareri degli utenti, affinchè la loro valutazione, analizzata insieme agli esiti dei progetti, ponga le basi per il miglioramento, l’innovazione, la crescita del contenuto di quanto la cooperativa offre.

8.4.   IL SISTEMA QUALITÀ

La Cooperativa di Bessimo ha ottenuto la Certificazione di Qualità da parte di SGS ITALIA, in base alla norma UNI EN ISO 9001 edizione 2000 settore EA 38F (assistenza sociale) il 26.03.08, ed è stata ricertificata in base alla norma UNI EN ISO 9001 edizione 2008 il 06.03.09 ed in base alla norma UNI EN ISO 9001 edizione 2015 il 16.04.18.

SGS Italia è accreditata da ACCREDIA, ente di normazione indipendente che certifica gli enti certificatori rilasciando l’abilitazione con valore internazionale su ogni singolo settore.

La Certificazione di Qualità n°IT08/0307, è relativa ai servizi erogati da tutte le comunità terapeutiche ed educativa.

E’ possibile certificare le nuove comunità o servizi solo dopo tre mesi in cui sono a regime.

La Cooperativa di Bessimo ha inoltre inserito nel sistema di Qualità senza però richiederne la certificazione il Servizio Accoglienza, l’area amministrativa, il Fund Raising, l’area della Comunicazione, i servizi residenziali a bassa intensità, l’area dell’inclusione sociale, che include il Servizio Prevenzione, i servizi di riduzione del danno, la riduzione dei rischi e l’inclusione sociale in Valcamonica.

Le attività previste dal Sistema Qualità mirano essenzialmente ad ottenere:

  • la costante soddisfazione dell’utente, del servizio inviante e degli operatori
  • l’ottimizzazione e miglioramento del servizio offerto
  • la ricerca continua dell’efficienza ed efficacia della propria struttura organizzativa.

Come attestato in sede di Riesame della Direzione, nel corso del 2020 sono state chiuse 70 Non Conformità, relative alle comunità e servizi inseriti nel Sistema Qualità.

Nel corso del 2020 non è pervenuto alcun reclamo da parte di utenti o loro familiari.

Sono state gestite e riportate nell’elenco delle Non Conformità nel 2020 n°8 segnalazioni interne relative a disservizi, di cui 3 ancora aperte a fine anno.

Sono stati inoltre realizzati complessivamente 24 audit presso le comunità ed i servizi nel Sistema Qualità. Le comunità sono state verificate almeno una volta nel corso dell’anno relativamente a 66 aspetti organizzativi e gestionali.

Va osservato che la valutazione media delle 15 comunità certificate (inclusa quella educativa di Malonno), e del Servizio Accoglienza, dei Servizi Inclusione di Bergamo, Cremona e Crema e del Servizio Prevenzione è più che buona (92,4 punti su 100), con 13 sedi sopra la media (da 93 a 99/100), 5 sedi di poco sotto la media (da 89 a 92/100) e 3 servizi in situazioni più critiche (con 74, 84 e 85/100).

Il Resp. Assicurazione Qualità è stato a sua volta verificato su 53 attività dai due auditor interni nel febbraio 2021.

Il sistema di verifiche periodiche delle comunità terapeutiche e dei servizi, realizzate nel 2020 dal Responsabile dell’Area Servizi Socio Sanitari o dalla Responsabile dell’Area Inclusione Sociale, permette inoltre la definizione di obiettivi periodici per lo sviluppo della politica della Qualità nelle singole sedi.

Erano in corso a fine anno 2 Piani di Miglioramento sulle comunità di Gottolengo e Pontevico.

9. INNOVAZIONE E FUTURO

9.      INNOVAZIONE E FUTURO

All’interno di un bilancio sociale, è doveroso non solo rendicontare con responsabilità quanto fatto all’interno dei propri servizi e progetti, ma anche sottolineare le spinte innovative che sono state seguite o “lanciate”.

Nel corso del 2020, nonostante l’attenzione totalizzante della pandemia, della sicurezza, della limitazione del contagio, c’è stato anche lo spazio per alzare lo sguardo, e cercare di innovare.

Oltre ad alcune modifiche organizzative interne, che hanno visto traslare l’area della qualità e dei laboratori ergo-terapici sotto la responsabilità del Direttore Esecutivo, sono state realizzate alcune concrete attività innovative:

  • Nuovi servizi realizzati nell’area Sviluppo, dei quali si è ampiamente parlato nel corso del testo;
  • Nuovi “spazi” e “luoghi”, quali ad esempio la realizzazione degli appartamenti nelle Comunità di Rogno, Cividate Camuno, Fara, San Giorgio e Manerbio. Questi appartamenti saranno utilizzati per ospitare il nuovo servizio di Housing Sociale dedicato agli utenti che hanno concluso il percorso terapeutico-riabilitativo nelle Comunità. In una seconda fase si potranno utilizzare anche per accogliere progetti di accoglienza provenienti dai territori, dai Comuni o da altri servizi. Di certo questo porta ancora di più a ragionare di apertura verso il territorio, di implementazione di aree, di commistione tra il “dentro” e il “fuori” dei servizi, con la particolare attenzione alla re-inclusione degli utenti che concludono un percorso, come strumento di ripresa della propria vita.
  • Nuove idee di contaminazione, tra le quali il progetto “Drugs’ Addiction Master” a valere sul bando INNODRIVER di Regione Lombardia, progetto che sta vedendo la realizzazione di una ricerca che analizzi i fabbisogni formativi e di competenze di coloro che lavorano nel mondo delle dipendenze, a diversi livelli e in diverse organizzazioni. Dagli esiti della ricerca, condotta con l’Università degli Studi di Brescia, si intendono tracciare le basi per un master di formazione specialistica, post-universitario, per tutti coloro che – provenienti da diverse discipline (educatori, psicologi, terapisti della riabilitazione, psichiatri, ecc.) – vorranno approfondire le tematiche delle dipendenze. Ovviamente tale esperienza sarà motore di arricchimento per la Cooperativa stessa e per le sue necessità, oltre che per le doverose relazioni e collaborazioni che si potranno aprire con tale progetto, anche con la possibilità di reperire personale più specializzato e formato per i propri servizi.

Le innovazioni di cui sopra sono già state l’avvio di “pensare al domani” già dall’oggi, da un anno complesso come il 2020 che comunque ci ha mostrato in tutta la sua evidenza la necessità di puntare in alto, di sottolineare gli obiettivi comuni, di sostenere la collaborazione e cooperazione all’interno e all’esterno della Cooperativa.

9.1.   STRATEGIE DI MEDIO LUNGO TERMINE E SINTESI DEI PIANI FUTURI

Il piano strategico triennale

Non possiamo limitarci a guardare il 2020 come un anno su cui soffermarsi, ma dal 2020 e dalle difficoltà che ci ha riservato si deve cercare di guardare avanti con fiducia.

Nel corso del 2020, il CdA ha intrapreso il percorso di stesura del piano strategico triennale, un percorso che delinea la necessità di guardare oltre, e puntare in alto, cercando di definire obiettivi realistici che puntino a consolidare l’esistente, a migliorare e innovare laddove possibile.

Il lavoro intrapreso ha prodotto un esito che è stato condiviso con i soci, e che di seguito si riporta in forma schematica. Si tratta degli obiettivi che la Cooperativa si è posta per il prossimo triennio, e che riguardano servizi in essere e quanto invece si può implementare, migliorare, innovare.

Il piano strategico è derivato da un lavoro di analisi e rilettura del vecchio piano strategico, della lettura dei bisogni realizzata dai Responsabili di area e da un confronto in CdA che è durato alcune settimane. Può sembrare difficile pensare ad altro, a nuovi obiettivi, a nuovi servizi, quando si è fortemente presi con l’oggi, con i servizi da erogare ora, con i problemi e le contingenze attuali, ma è doveroso che un’impresa e i suoi imprenditori sociali continuino a riflettere su come migliorare, implementare, ampliare il proprio raggio d’azione, come adeguare le risposte ai nuovi bisogni, come rispondere alle richieste dei propri lavoratori e – in quanto cooperativa – dei propri soci.

10. SICUREZZA E PRIVACY

10.      SICUREZZA E PRIVACY

Nel corso dell’anno sul fronte della sicurezza sono state realizzate le seguenti attività, sulla base del decreto legislativo n°81 del 9 aprile 2008:

  • corsi per la formazione generale, specifica e per preposti, svolti dall’RSPP interno, e quelli di antincendio e primo soccorso con ente esterno abilitato;
  • corsi e seminari di aggiornamento periodico per RSPP e RLS;
  • corsi di formazione e aggiornamento per i carrellisti;
  • formazione degli utenti alle lavorazioni presso le sedi e all’utilizzo dei DPI e gestione degli infortuni mediante relativa procedura,
  • prosecuzione della verifica della presenza della documentazione e appropriatezza della documentazione tecnica presso le sedi;
  • servizio di manutenzione periodica dei carrelli elevatori con affidamento a ditta esterna;
  • servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi mediante ditta esterna;
  • manutenzione periodica degli estintori e aggiornamento dei registri per i controlli antincendio;
  • prove evacuazione in tutte le sedi incluse le istruzioni al personale e agli utenti;
  • realizzazione delle manutenzioni sulle caldaie e sulle centrali termiche;
  • applicazione del protocollo Legionella con interventi calibrati per le singole sedi, controllo annuale della legionella in tutte le sedi e analisi delle acque nelle sedi in cui sono presenti pozzi;
  • interventi di derattizzazione e deblattizzazione periodica presso tutte le sedi;
  • verifica degli impianti di messa a terra nelle sedi secondo la programmazione;
  • aggiornamento dei piani di emergenza ed evacuazione di alcune sedi;
  • aggiornamento dei DVR;
  • consegna del Manuale di Primo Ingresso per la Sicurezza del Lavoratori ai nuovi assunti;
  • verifica delle lavorazioni presso i laboratori delle comunità;
  • acquisto dei dispositivi antinfortunistici dove necessario;
  • sostituzione o integrazione delle cassette di pronto soccorso delle sedi;
  • verifica del modulo di autocontrollo periodico del contenuto della cassetta di pronto soccorso;
  • verifica semestrale degli infortuni; nel 2020 si sono verificati 5 infortuni (tutti a operatori, di cui due in itinere);
  • sopralluogo con il medico del lavoro nelle sedi per la verifica degli ambienti di lavoro;
  • visite mediche e analisi di laboratorio al personale presso le sedi o ambulatorio esterno da parte del medico del lavoro; per i nuovi lavoratori, per quelli previsti dalla cadenza periodica, per i rientri da lunga malattia e su richiesta dei dipendenti;
  • accertamenti sanitari sull’assenza di stupefacenti per gli utilizzatori dei carrelli elevatori.

L’attività sulla sicurezza nel corso del 2020 è stata fortemente influenzata dall’emergenza sanitaria, portando a notevole produzione e revisione documentale e ad un costante controllo della presenza dei DPI presso le sedi, oltre all’implementazione della sorveglianza sanitaria presso le sedi (esecuzione di test e tamponi), in coordinamento con il Comitato Multidisciplinare Covid e con la Referente Covid della Cooperativa.

La Cooperativa Sociale di Bessimo assolve le disposizioni in materia di tutela dei dati personali attenendosi a quanto disposto dal  D.Lgs 196/2003 “Codice  in materia di protezione dei dati personali” e, al 24 maggio 2018, dal Regolamento UE 2016/679, o GDPR.

In base all’art. 37, par. 7 del regolamento UE/2016/679 del RGDP in data 21 maggio 2018  è stata inviata comunicazione dei dati di contatto del responsabile della protezione dei dati al Garante per la Protezione dei Dati Personali. La Cooperativa ha nominato un DPO, il dott. Gianfausto Vincenzi.

11. SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

11.      SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

In osservanza della normativa vigente, si forniscono di seguito le informazioni di natura finanziaria, economica e patrimoniale ritenute maggiormente significative per la nostra realtà cooperativa e più fedelmente rappresentative delle nostre performances aziendali, ai fini di un’analisi retrospettiva della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione, e con lo scopo di consentire una migliore comprensione e intelligibilità del bilancio.

Le informazioni comprendono:

  • stato patrimoniale e conto economico riclassificati e comparati;
  • indicatori di risultato di carattere finanziario, economico e patrimoniale ( i c.d. indicatori di risultato finanziari);
  • indicatori di carattere non finanziario.

Scopo della cooperativa, come noto a tutti, è quello di prestare servizi di carattere socio-sanitario, socioassistenziale ed educativo, orientati in via prioritaria alla risposta ai bisogni di soggetti tossicodipendenti o che si trovino comunque in condizioni di difficoltà. La cooperativa esercita le attività descritte senza scopo di lucro, ponendosi come finalità il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Il relativo scopo mutualistico consiste nella prestazione di servizi offrendo occasioni di lavoro ai soci, tendenzialmente a condizioni economiche e qualitative migliori rispetto a quanto il mercato del lavoro, con riferimento al settore di appartenenza, è in grado di offrire. E’ chiaro come tali aspetti, inerenti i caratteri mutualistici interni ed esterni, si riflettano in modo sensibile sui risultati di gestione e, quindi, sulle evidenze fornite dagli indicatori in esame. Di ciò si tenga conto ai fini della comparazione dei dati forniti con quelli sinteticamente ricavabili dai tradizionali indici di equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico, applicabili alla generalità delle imprese non mutualistiche.

11.1.   PROVENIENZA DELLE RISORSE ECONOMICHE

Alla luce delle richieste della normativa, si riporta di seguito la provenienza delle risorse economiche, con separata indicazione delle risorse provenienti dal pubblico o dal privato.

RISORSE  ECONOMICHE DA PUBBLICO RISORSE  ECONOMICHE DA PRIVATO VALORE DELLA PRODUZIONE
7.788.216 599.396 8.387.612
93% 7% 100%

 

11.2.   ATTIVITÀ DI RACCOLTA FONDI

Si rimanda al capitolo “Area Fund Raising” per la descrizione delle finalità generali e specifiche delle raccolte fondi, degli strumenti utilizzati per fornire informazioni al pubblico sulle risorse raccolte e sulla destinazione delle stesse.

Nel presente paragrafo, oltre a riportare il dato del 5×1000, si dà evidenza del valore delle donazioni in denaro, ottenute per le attività della Cooperativa nel corso del 2020, soprattutto per fronteggiare l’emergenza pandemica da coronavirus. Oltre ad esse, come già specificato, la Cooperativa ha ottenuto donazioni in natura, aderendo a giornate specifiche come quella del Banco Farmaceutico, a progetti specifici di recupero delle eccedenze alimentari o al Banco Alimentare, oltre che singole donazioni di privati in termini di piccoli arredi, materiali o prodotti di consumo ad uso delle Comunità o dei servizi della Cooperativa.

L’importo delle donazioni in denaro raccolte durante l’anno è di 78.941,08 €, ad esso si aggiunge l’importo riconosciuto e riscosso del 5×1000 di 17.787,14 € (già presentato nel paragrafo dedicato nel capitolo “Area Fund Raising”) per un totale della raccolta di donazioni in denaro del 2020 di 96.728,22 €.

11.3.   CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Per il dettaglio delle classi di valori reddituale, si rimanda al conto economico riportato nel Bilancio d’esercizio

11.4.   STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

Per il dettaglio delle classi di valori patrimoniali, si rimanda allo Stato Patrimoniale del Bilancio d’esercizio. Una sintesi dei debiti di finanziamento contratti e rimborsati nell’esercizio mostra NUOVI MUTUI ACCESI per 495.000 € e RIMBORSI DI MUTUI per 286.112 €.

11.5.   INDICATORI DI FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI

Per quanto riguarda  l’analisi degli investimenti effettuati, delle modalità di finanziamento ed indicazione di come questi investimenti sono funzionali al conseguimento degli obiettivi dell’ente si riporta al capitolo IMMOBILIZZAZIONI della nota integrativa.

11.6.   CONTRIBUTI ED AGEVOLAZIONI PUBBLICI ANNO 2020

Sono di seguito riportate le informazioni, ex ART.1, comma 125, della LEGGE 4 AGOSTO 2017 N. 12, in riferimento alla disposizione intitolata ed alle indicazioni fornite dalla Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 2 del 11/01/2019, in ordine agli obblighi di trasparenza.

 

DATA PAGAMENTO IMPONIBILE ENTE EROGATORE TIPOLOGIA SERVIZIO
20/03/2020 45.575,80 COMUNE DI BERGAMO CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
15/06/2020 1.597,50 COMUNE DI BERGAMO CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
15/06/2020 4.792,50 COMUNE DI BERGAMO CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
03/08/2020 22.148,21 COMUNE DI BERGAMO CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
03/11/2020 4.740,90 COMUNE DI BERGAMO CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
78.854,91 COMUNE DI BERGAMO
04/06/2020 20.000,00 COMUNE DI BRESCIA CONTRIBUTO A SOSTEGNO PROGETTO SO-STARE
20.000,00 COMUNE DI BRESCIA
06/05/2020 9.523,81 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO A SOSTEGNO PROGETTO TORRAZZO
05/11/2020 8.000,00 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO SOSTEGNO EMERGENZA SANITARIA COVID 19
27/01/2020 3.772,30 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
07/04/2020 2.812,50 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
12/05/2020 21.398,20 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
19/05/2020 11.498,29 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
12/08/2020 10.287,54 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
11/09/2020 12.835,38 COMUNE DI CREMONA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
80.128,02 COMUNE DI CREMONA
14/04/2020 21.290,95 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
14/04/2020 9.124,69 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
14/04/2020 30.415,64 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
06/10/2020 16.555,66 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
06/10/2020 7.095,28 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
06/10/2020 23.650,93 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
06/10/2020 16.545,62 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
05/03/2020 30.544,51 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
05/03/2020 101.815,02 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
05/03/2020 71.270,52 REGIONE LOMBARDIA CONTRIBUTO PROGETTO POR-FSE
328.308,82 REGIONE LOMBARDIA
23/01/2020 174,72 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
23/01/2020 48,05 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
02/03/2020 895,64 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/03/2020 116,46 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/04/2020 1.136,03 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/04/2020 375,21 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
22/06/2020 244,7 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
22/06/2020 47,98 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/06/2020 730,1 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/06/2020 344,68 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/08/2020 730,1 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/09/2020 353,29 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
02/11/2020 736,88 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
20/11/2020 174,72 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
20/11/2020 48,05 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/12/2020 723,3 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/12/2020 346,23 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
23/01/2020 538,9 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/01/2020 2.153,47 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
02/03/2020 2.153,47 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/03/2020 2.048,81 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/04/2020 2.838,76 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
01/06/2020 2.048,81 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
22/06/2020 1.254,80 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/06/2020 2.011,25 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/07/2020 3.441,50 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/07/2020 2.011,25 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/08/2020 2.011,25 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/09/2020 2.054,30 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
02/11/2020 2.054,30 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
20/11/2020 502,3 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
30/11/2020 2.054,30 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
22/12/2020 54,6 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
31/12/2020 1.756,36 GESTORE SERVIZI ENERGETICI CONTRIBUTO GSE – FOTOVOLTAICO
38.214,57 GESTORE SERVIZI ENERGETICI
IMMOBILE COMUNITA’ DI PUDIANO DI ORZINUOVI
DATA DI PAGAMENTO – 31/12/2020
IMPORTO: 27.176,20
ENTE EROGATORE: Comune di ORZINUOVI
TIPOLOGIA SERVIZIO: comodato / convenzione per utilizzo gratuito di immobili
IMMOBILE COMUNITA’ DI MALONNO
DATA DI PAGAMENTO – 31/12/2020
IMPORTO: 9.798,00
ENTE EROGATORE: COMUNITA’ MONTANA DI VALLECAMONICA
TIPOLOGIA SERVIZIO: comodato / convenzione per utilizzo gratuito di immobili

12. CONCLUSIONI

12.      CONCLUSIONI

Le considerazioni di cui ai capitoli precedenti valgano anche ai fini di quanto richiesto dall’art. 2545 del codice civile e dall’art. 2 della L. 59/92, in merito all’obbligo di esposizione dei criteri seguiti nella gestione per il conseguimento degli scopi statutari, in conformità con il carattere mutualistico della società.

In merito ai criteri di ammissione dei nuovi soci, ai sensi dell’art. 2528, ultimo comma, del Codice Civile, come modificato per effetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 6/2003, si segnala che nel corso dell’esercizio il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci, ha operato secondo criteri non discriminatori, coerenti con lo scopo mutualistico e l’attività economica svolta dalla cooperativa, previa verifica da un lato dell’esistenza, in capo all’aspirante socio, dei requisiti previsti dallo statuto sociale e dall’altro della concreta possibilità di instaurare un valido rapporto mutualistico, anche in relazione alle condizioni soggettive del richiedente.

Passando alla parte tecnica della presente relazione sulla gestione, ai sensi delle disposizioni previste dall’Art. 2428 del Codice civile, si precisa quanto segue:

→ in relazione agli investimenti effettuati nel corso del 2020 si segnalano gli interventi sul comparto immobiliare, interessato da acquisizioni ed interventi di miglioria per complessivi € 1.074.848.

A tale proposito, è da segnalare l’acquisizione in proprietà dell’immobile che ospita la Comunità di Bessimo, per un investimento di € 472.100; si sono inoltre completate le opere di ristrutturazione dell’immobile di Rogno, per una spesa, nell’esercizio, di circa € 137.000.

Gli ulteriori investimenti si spiegano nella politica di continuo adeguamento delle strutture alle esigenze operative e gestionali della cooperativa. L’esposizione dettagliata degli investimenti operati nel corso dell’esercizio viene fornita nell’ambito delle tabelle allegate alla nota integrativa.

→ Con riferimento ai principali rischi e incertezze cui l’impresa è esposta, in relazione all’attività svolta dalla cooperativa, all’organizzazione operativa della stessa, tenuto conto del settore di mercato in cui opera, a parere del Consiglio di Amministrazione non vi sono particolari rischi od incertezze meritevoli di segnalazione nell’ambito della presente relazione, ad eccezione degli aspetti già riportati nel paragrafo “FATTORI DI RISCHIO” del bilancio sociale. In relazione all’esercizio 2021, non va peraltro sottovalutato il protrarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria ancora in corso, che si sono ripercossi in modo significativo già sull’attività della cooperativa nel corso del 2020 e che ancora influiscono sulla regolare gestione dei servizi, nell’ambito di strutture lontane dalla piena saturazione, circostanza che rende quanto mai incerta ogni previsione circa il consuntivo dell’anno 2021.

→ Dal punto di vista dell’organizzazione interna, il Consiglio ritiene che i processi aziendali rispondano a criteri di efficacia ed efficienza; ritiene inoltre che le risorse umane a disposizione siano adeguate rispetto alle esigenze operative della società.

→ A giudizio del Consiglio di Amministrazione, infine, il modello societario, di tipo mutualistico, che caratterizza il nostro modo di fare impresa, favorendo l’instaurarsi di validi rapporti di tipo sociale ed economico, contribuisce a superare talune delle incertezze che, spesso,  contraddistinguono il libero mercato.

→ Con riferimento alle informazioni attinenti all’ambiente, si segnala che la cooperativa ha da sempre operato nel rispetto delle specifiche disposizioni previste in materia, in relazione al settore merceologico di appartenenza, nel costante obiettivo di limitare al massimo l’impatto dell’attività svolta sull’ambiente, in termini di consumi, di produzione e di gestione di rifiuti. Con riferimento ai consumi, va segnalata, in particolare, l’attenzione che la cooperativa ripone verso fonti di energia alternativa, attraverso il ricorso all’utilizzo di pannelli solari e, in generale, ad impianti volti al risparmio energetico. E’ peraltro da considerare l’attività effettivamente svolta dalla cooperativa che consiste nella erogazione di servizi residenziali per soggetti tossicodipendenti, attività oggettivamente caratterizzata da un basso impatto ambientale.

→ la Cooperativa non detiene e non ha mai detenuto azioni proprie od azioni o quote di società controllanti;

→ con riferimento alle attività di ricerca e di sviluppo, va segnalato l’impegno della nuova figura responsabile di tale ambito.

→ tra le partecipazioni non sono comprese partecipazioni di controllo o collegamento;

→ la cooperativa non utilizza strumenti finanziari.

La differenza tra costi e ricavi infine evidenzia un utile di esercizio di € 101.072,86, dopo che si è provveduto ad imputare la somma complessiva di € 70.000 quale proposta di ristorno mutualistico ai soci lavoratori, in base ai criteri di attribuzione deliberati dall’Assemblea Soci in data 14/12/2007: il 50% calcolato in base alle ore effettivamente lavorate e il 50% calcolato sulla complessiva anzianità di servizio maturata dal socio nel corso di tutta la propria attività lavorativa.

In relazione alle modalità di corresponsione, si propone di attribuire la somma così determinata nel seguente modo:

  • Per il suo 60%, attraverso l’attribuzione di nuove azioni sociali, con conseguente aumento di capitale sociale;
  • Per il suo 40%, tramite erogazione diretta nella busta paga di giugno 2021.

Vi invitiamo pertanto ad approvare il bilancio sottoposto, unitamente alla relativa proposta di ristorno mutualistico come indicato in precedenza, proponendo nel contempo di destinare l’utile di esercizio come segue:

  • – la quota obbligatoria ex Legge 59/92 e cioè il 3% al fondo mutualistico istituito dalla norma stessa (€ 3.032,19);
  • – la parte residua (€ 98.040,67) al fondo di riserva legale indivisibile ex art. 12 Legge 904/77.

 

  1. Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Zoccatelli Giovanni

 

 

 

Ulteriori documenti del Sistema di Rendicontazione socio-economica della Cooperativa:

BILANCIO D’ESERCIZIO E NOTA INTEGRATIVA

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE INDIPENDENTE

RELAZIONE DEL CERTIFICATORE

 

Il Bilancio sociale/Relazione sulla gestione, il Bilancio d’esercizio e la Nota Integrativa sono disponibili sul sito www.bessimo.it